giovedì 25 ottobre 2012

2008-2011



Cronologia

Parte quarta XVI

La fine delle trasmissioni televisive analogiche
e l’allargamento della competizione nel nuovo triopolio televisivo
(2008-2011)


Aprile 2008 In Francia il CSA concede a TF1, Métropole 6 e France 2 di trasmettere in alta definizione sulle reti digitali terrestri.

Aprile 2008 AGCOM apre i bandi per l’assegnazione del 40% della capacità trasmissiva digitale delle frequenze assegnate a ai, Mediaset e Telecom Italia Media.

8 aprile 2008 Viene approvato un  decreto legge 8 aprile 2008, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2008, n. 101. L’Art.8 del decreto legge  al fine di rispettare il termine di switch-off delle trasmissioni analogiche, fissato al 2012 dalla legge n. 66/2001 e successive modificazioni, nonché dare attuazione al piano di assegnazione delle frequenze, dispone che sia definito con decreto del Ministro dello sviluppo economico, d’intesa con l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, il calendario per il passaggio definitivo alla trasmissione televisiva terrestre in tecnica digitale, con l’indicazione delle aree interessate e delle rispettive scadenze

13 – 14 aprile 2008 Le elezioni generali per la Sedicesima Legislatura segnano la vittoria del Popolo della Libertà, la coalizione elettorale di centrodestra guidata da Silvio Berlusconi che con il 38% dei suffragi e beneficiando dell’alleanza con la Lega Nord di Umberto Bossi (che torna ai suoi massimi storici con oltre l’8%  dei suffragi, sconfigge nettamente il Partito Democratico di Walter Veltroni nato nell’autunno 2007 dalla fusione fra Democratici di Sinistra e Margherita. Nel nuovo Parlamento entrano anche Italia dei Valori alleata del centrosinistra e l’Unione di Centro di Pier Ferdinando Casini, mentre sia le formazioni di estrema sinistra, che subiscono un tracollo dal 11, 3 % al 3,2% sia La Destra estrema che non supera il 2,6%, rimangono escluse dal Parlamento non raggiungendo il quorum necessario per conquistare una propria rappresentanza. Grazie al Premio di maggioranza e dieci punti percentuali in più rispetto al PD il Popolo della libertà conquista 98 seggi in più alla Camera e 48 al Senato

21 aprile 2008 Dal questa data  i programmi di Rai International, dopo essere stati trasmessi in chiaro per alcuni mesi sul canale Raitalia 3 per l'Europa, sono stati in parte inseriti nella fascia oraria che va dalle 13 alle 21 sul canale Rai Med, trasmesso anch'esso su Hotbird e disponibile nel bouquet SKY sul canale 804.

maggio 2008 Lancio della piattaforma ibrida  Roku Inc. fornisce contenuti/servizi: Offerta VoD a pagamento (tra cui Netflix, Amazon on Demand e MLB.com); applicazioni Web gratuite e pay.

7 maggio 2008 Rai Sport Satellite diventa Rai Sport Più rafforzando la propria programmazione

9  maggio 2008 Si insedia il quarto Governo Berlusconi. Rimarrà in carica sino al 17 novembre 2011. E’ formato da una coalizione fra Lega Nord e Popolo delle Libertà (Forza Italia + Alleanza Nazionale). Ministro dei Beni Culturali  Sandro Bondi.  Sottosegretario alle Comunicazioni, poste sotto il Ministero per lo Sviluppo Economico, diventa Paolo Romani già responsabile del dipartimento informazione e tv di Forza Italia

10 maggio 2008 Iniziano le trasmissioni di Rai Sport Più ex Rai Sport Satellite.

Maggio 2008 Il CSA assegna a 13 canali privati la licenza di trasmissione in standard DVB-H. Tre licenze sono riservate a France Télévisions.

Maggio 2008 IL CSA comunica il calendario dello switch off per aree geografiche fra il novembre 2008  il 20 novembre 2011

Maggio 2008 Lancio nel Regno Unito di Free Sat nato da una joint-venture fra BBC e ITV per garantire la ricezione dell’offerta digitale in chiaro nelle aree non raggiunte dalle reti digitali terrestri

17 maggio 2008 La Regione Emilia Romagna lancia Casper (Canale di servizio pubblico Emilia-Romagna), il nuovo canale regionale finalizzato a sperimentare l'utilizzo del segnale televisivo digitale terrestre per distribuire informazioni e servizi della pubblica amministrazione.

21 maggio 2008  Time Warner Cable si separa dalla casa madre  Time Warner

23 maggio 2008 La Camera approva un decreto legge presentato dal Governo sull'attuazione degli obblighi comunitari che non sarebbero pienamente rispettati dal Testo Unico sulla Radiotelevisione Al centro della polemica, l’emendamento in materia di frequenze televisive, costituito da un unico articolo, diviso in cinque comma, che modifica parti del Testo unico della radiotelevisione e della Legge Gasparri, finite nel mirino dell'Europa. L'obiettivo è infatti evitare il deferimento dell'Italia davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea nell'ambito della procedura di infrazione avviata da Bruxelles sulla compatibilità di alcune norme con la legislazione europea.  Le nuove norme assegnano al Ministero per lo Sviluppo Economico, d'intesa con l'Agcom, il compito di riassegnare le frequenze televisive per il digitale terrestre, il cui switch-off è fissato al 2012.  In particolare, l'emendamento modifica il sistema delle 'licenze' televisive previsto dalla Gasparri sostituendolo con un meccanismo di “autorizzazione generale”, sufficiente a giustificare il “trading”, cioè la compravendita delle frequenze. Il testo stabilisce inoltre che l'attività di trasmissione per i soggetti che ne hanno titolo possa proseguire “…fino all'attuazione del piano di assegnazione delle frequenze Tv in tecnica digitale”. Un obiettivo per il quale si accelerano i tempi: il quinto comma prevede che “entro tre mesi” dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto venga definito “il programma di attuazione del piano di assegnazione delle frequenze Tv” in digitale terrestre con l'indicazione delle “modalità tecniche per il passaggio definitivo” alla nuova tecnologia, “nonché delle aree territoriali interessate e delle rispettive scadenze”. Il testo prevede anche che, nel corso dell'attuazione del piano, i diritti d'uso delle frequenze vengano assegnati, in base alle procedure decise dall'Autorità, “nel rispetto dei principi stabiliti dal diritto comunitario, basate su criteri obiettivi, proporzionali, trasparenti e non discriminatori”.

23 maggio 2008, Numericable lancia un’offerta di telefonia mobile.

27 maggio 2008 Lancio del decoder MySky HD con hard disk da 250 GB

28 maggio 2008 Il CdA Rai approva la piattaforma satellitare Tivù libertà di visione che permetterà dopo lo switch off analogico terrestre di ricevere in Italia tutta l’offerta televisiva digitale terrestre gratuita anche agli utenti non coperti dalle reti DTT

Giugno 2008 Parte "Vodafone Casa Internet e Telefono", ossia la nuova offerta che permette di avere Vodafone come gestore Fisso in casa per Telefono e Internet. 

Giugno 2008 Si chiude il bando AGCOM per l’assegnazione del 40 delle capacità trasmissive con 25 domande provenienti da 18 soggetti.

7 - 29 giugno 2008 Campionati europei di calcio in Austria e Svizzera. Nell’occasione per la prima volta gli italiani sono irradiati programmi televisivi in alta definizione ad accesso libero e gratuito. La Rai garantirà la trasmissione delle partite sul digitale terrestre in 16:9 e con una elevata qualità di immagine. Tutti coloro che hanno un decoder o un televisore adatto a ricevere il digitale terrestre possono usufruire di questo servizio innovativo.

10 giugno 2008, Numericable rinnova le proprie offerte ADSL e ADSL-Cavo grazie alla rete Completel.

18 giugno 2008, Numericable lance un portale personalizzato My Numericable con una  interfaccia Webmail.

30 giugno 2009 Grazie ai suoi 4,5 milioni di abbonati il margine operativo netto di Sky Italia sale a 277 milioni. I ricavi salgono a 2660 milioni a fronte di costi operativi di 2383 milioni di euro. 

Luglio 2008 Freview rilancia il servizio Playback di PVR con il nome Freview +

Luglio 2008 OFCOM apre il bando per l’assegnazione di due licenze per la trasmissione in alta definizione sulle reti digitali terrestri. La terza licenza è già assegnata alla BBC.

Luglio 2008 il CSA assegna a Canal Plus la quarta licenza per trasmettere in alta definizione sulle reti digitali terrestri.

Luglio 2008 Switch-Off nella provincia spagnola di Soria

1 luglio 2008 L’offerta premium Gallery di Mediaset a pagamento si arricchisce di due nuovi canali con Disney Channel e Premium Calcio 24

4-6 luglio 2008 Rinasce il Partito Socialista. Al progetto, promosso dai Socialisti Democratici Italiani di Enrico Boselli, aderisco I Socialisti Italiani di Bobo Craxi, la componente del Nuovo Partito Socialista Italiano facente capo a Gianni De Michelis  e  Mauro Del Bue, il movimento Democrazia e Socialismo guidato da Gavino Angius e Valdo Spini, di cui fanno parte tra gli altri Franco Grillini, Fabio Baratella e  Alberto Nigra nonché altri fuoriusciti di Sinistra Democratica (già DS), l'associazione Socialismo è Libertà  di  Rino Formica, l'Associazione Nazionale per la Rosa nel Pugno guidata da Lanfranco Turci insieme alla Costituente Laica Liberal-Socialista, nonché dissidenti di altri partiti, come la ex-DL Cinzia Dato e l'ex-DS Roberto Barbieri, e vari rappresentanti del mondo sindacale (ai lavori ha preso parte, su tutti, il segretario della UIL Luigi Angeletti). Dal 7 ottobre 2009 ha riassunto lo storico nome di Partito Socialista Italiano.

Nasce Rai 4 rete minigeneralista disponibile unicamente sul digitale terrestre dove iniziano anche le trasmissioni di Rai GULP dopo lo spegnimento di Rai Futura e Rai Utile

31 luglio 2008 CBS Radio annuncia di vendere più di 50 stazioni radio foniche in 12 mercati di medie dimensioni per incrementare la propria presenza nelle aree più rilevanti: Greater Los AngelesHoustonChicago metropolitan areaDallas/Fort WorthNew York CitySan Francisco Bay Area, e Greater Philadelphia. Mantiene la stazione KMOX a St. Louis e la KDKA a Pittsburgh.

1 Agosto 2008 Parte Sky Sport 24 all news di informazione sportiva

1 agosto 2000 La loi n° 719  conferisce entità giuridica al gruppo France Télévisions dando vita alla holding France Télévisions SA che consente di riunire le società nazionali France 2, France 3 e France 5 (nuova denominazione de la Cinquième). La durata del mandato del presidente passa da tre a cinque anni.

7 agosto 2000 Il gruppo Seat – Tin-it di Lorenzo Peliccioli controllato da Telecom Italia in mano a Roberto Colaninno, acquista la Cecchi Gori Communications che detiene le azioni di TMC e TMC 2
 
8 agosto 2008 Iniziano in occasione dei giochi olimpici di Pechino le trasmissioni sperimentali del canale TVE HD di Televisión Española trasmesso in chiaro sulla piattaforma digitale terrestre.

18 agosto 2000 Viene promulgata la Legge, n. 248 Nuove norme di tutela del diritto d'autore

1 settembre 2008 Iniziano le trasmissioni televisive digitali terrestri in Croazia

Settembre 2008 AGCOM approva la graduatoria per l’assegnazione del 40% della capacità trasmissiva ei MUX digitali terrestri

Settembre 2008  Il Grupo Prisa attraverso El país  annuncia di voler mettere in vendita una quota della propria partecipazione dentro Digital +. Fra le varie società interessate  Telefónica, Vivendi, Telecinco, News Corporation e Ono.

Settembre 2008 Nasce Tivù S.r.l  società commerciale italiana nata nel settembre 2008 e partecipata pariteticamente da Rai e Mediaset, ognuna con il 48%. Il 4% è detenuto da Telecom Italia Media. Vuole sviluppare e promuovere in Italia l'offerta televisiva gratuita sulla base del successo ottenuto nel Regno Unito dalle piattaforme televisive  gratuite  Freeview  (piattaforma digitale terrestre) e Freesat (piattaforma digitale satellitare), e sarà operativa a partire dagli switch-over regionali italiani della televisione analogica terrestre  programmati nel 2009 con il brand Tivù (sul digitale terrestre) e Tivù Sat (via satellite). Presidente è Luca Balestrieri. Amministratore Delegato Alberto Sigismondi.

Settembre 2008. Sky cede la parte in chiaro dei diritti delle Olimpiadi invernali del 210 e di quelle estive del 2012 alla Rai e ottiene dalla Rai come contropartita i diritti satellitari dei mondiali di calcio del 2010 in Sudafrica e del 2014 in Brasile.

10 Settembre 2008 Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica il calendario dello switch off. Un decreto del Ministro dello sviluppo economico, d’intesa con l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, adottato il 10 settembre 2008 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 238 del 10 ottobre 2008, fissa le tempistiche per la definitiva conversione in Italia della radiodiffusione televisiva in tecnica digitale, prevedendo la suddivisione dell’Italia in 16 aree tecniche, stabilendo nel contempo il relativo calendario di switch-off nelle singole aree

18 settembre 2008 Strage di Castel Vorturno. Il Clan camorrista dedi Casalesi fredda con 130 proiettili sei immigrati di varie nazionalità. Dure proteste in piazza della comunità dei migranti

Autunno 2008 Nella stagione 2008/2009, dopo 11 anni di conduzione, Michele Cucuzza lascia la conduzione de La Vita in diretta il reality passato su Rai Uno a Lamberto Sposini

Ottobre 2008 In Sardegna lo Stato offre 50 euro di incentivi per l’acquisto di decoder DTT a coloro che sono in regola con il pagamento del canone RAI.

Ottobre 2008 : Numéricable si allea con la rete di distribuzione commerciale  Darty  per avviare la sua nuova offerta a band a larga e ultra larga sui propri circuiti in fibra ottica

Ottobre 2008 . In Francia Canal Plus lancia il primo servizio OTT TV: Canal + Le cube con offerta VoD (inclusa nell’abbonamento) e funzionalità PVR.

Ottobre 2008 OFCOM assegna le licenze HD su reti DTT a Channel 4 e ITV. Inizieranno la trasmissione in DGV-T2 e la conversione all’HD seguirà lo Switch-Off analogico

8 ottobre 2008 Si insedia il nuovo Comitato Nazionale Italia Digitale (Cnid), l'organismo presieduto dal sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani, affiancato dai vicepresidenti Stefano Mannoni, commissario dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, e Andrea Ambrogetti, presidente di DGTVi.

13 ottobre 2008 L'Agcom ha fatto sua la proposta di uno dei suoi consulenti, il professor Antonio Sassano di riordino dei canali VHF III impiegati per la trasmissione dei segnali televisivi permetterebbe di ottenere un nuovo canale in banda VHF III, necessario per il passaggio completo al digitale terrestre, e previsto entro il 2012 (in base a decisioni europee prese nella conferenza di Ginevra del 2006), se effettuato in anticipo permetterebbe di ottenere un nuovo canale in banda VHF III (attualmente occupato in alcune zone da Rai 1 e secondo l'AGCOM in alcune zone non utilizzabile in quanto disturbato da altre emittenti

15-31 ottobre  2008 La Sardegna è la prima regione italiana ad assicurare con il completamento dello switch off il passaggio al “tutto digitale”

30 ottobre 2008 Avvio in Francia sulla rete digitale terrestre delle trasmissioni in alta definizione di  TF1, France 2, Arte HD e Canal Plus HD.


Novembre 2008 TF1 in Francia avvia Cezzer con offerta VoD pay (TF1 Vision), servizi di gaming. E’ un modello misto Push-VoD / OTT TV via broadband.

novembre 2008 Nasce Fetch OTT TV nel Regno Unito da parte di IP Vision con offerta lineare Freeview + Catch-up TV gratuita (BBC) e VoD a pagamento (film, kids etc.). Funzionalità PVR e Media Center. Fetch TV contesterà la presenza di BBC in Canvas considerandosi l’unico servizio DTT ibrido pienamente attivo nel Regno Unito riconosciuto da BBC Trust.. IP Vision si impegna a distribuire il proprio servizio sia attraverso STB proprietari sia attraverso device di operatori terzi. IP Vision presenterà un reclamo a BBC Trust in seguito al rifiuto da parte di BBC di sviluppare versione ad hoc di IPlayer per Fetch TV. BBC Trust ribadisce che ciò avrebbe disperso risorse economiche e danneggiato il brand di BBC.  A questo caso erano seguite le modifiche delle linee guida per la distribuzione di IPlayer su piattaforme terze.

1 novembre 2008 Iniziano le trasmissioni televisive digitali terrestri in Grecia

30 novembre 2008 Inizia nella regione francese di Coulommiers il processo di Switch-Over

Dicembre 2008 Emanazione da parte del Governo francese dello Schéma national d'arrêt de la diffusion analogique et de basculement vers le numérique. In base allo schema governativo, una parte delle frequenze liberate dallo switch-off (novembre 2011), in particolare la fascia 800 MHz, verrà allocata per servizi mobile broadband. A partire dal giorno successivo lo switch-off, i compiti di gestione di tale spettro passeranno dall’Autorità sull’audiovisivo (CSA) a quella delle Telecomunicazioni ARCEP. Lo stesso schema ha anche previsto, a regime, un totale di 11 Multiplex TDT con copertura pari al 95% della popolazione, cui si aggiungono 2 Multiplex per la TV in mobilità. Secondo quanto riferito da CSA, il ritardo con cui è stata presa la decisione di sottrarre alla TV la banda 800 MHz ha costretto l’Autorità ad un complesso lavoro di “ricostruzione” del piano frequenze, su basi diverse da quelle previste dopo la Conferenza di Ginevra del 2006. Poiché diviene necessario reperire risorse addizionali, secondo CSA l’obiettivo di 11+2 Mux TDT risulta critico e potrebbe essere raggiunto probabilmente solo nel 2013-15. Nel frattempo l’Autorità per le Tlc ARCEP ha già concluso due consultazioni pubbliche per recepire le posizioni dei soggetti interessati sulle diverse opzioni per l’assegnazione del Dividendo Digitale. Il processo di attribuzione dovrebbe avvenire, secondo ARCEP, nell’estate 2011 al più tardi.

1 dicembre 2008 Dish Network inizia a commercializzare la propria piattaforma multicanale via satellite anche in Messico  Mexico, grazie ad un accordo con la conglomerata messicana MVS Comunicaciones. 

1 dicembre 2008 Da questa data in Italia tutti i dispositivi televisivi HD Ready dovranno contenere un sintonizzatore MPEG-4

1 dicembre 2008 Telecom Italia cede al gruppo svedese AirPlusTV Dhalia TV srl creata da Telecom Italia Media al fine di conferire attività e personale afferente ai servizi PPV forniti dalla piattaforma precedentemente denominata La7Carta Più.

8 dicembre 2008 Premium Gallery allarga la propria offerta con il nuovo pacchetto Premium Fantasy composto da Disney Channel, Palyhouse Disney Cartoon Network e Hiro, quest’ultimo prodotto interamente da Mediaset

15-20 dicembre 2008. CBS radio decide di con centrarsi sulle grandi aree e di dismettere le stazioni nelle aree  intermedie. Cede varie stazioni al leader del mercato radiofonico free Clear Channel Communications e tre stazioni nell’area dki Denver a Wilks Broadcasting

Dicembre 2008 La Germania è il sesto paese europeo ad assicurare con il completamento dello switch off il passaggio al “tutto digitale”. 74 milioni di persone, pari al 90% della popolazione sono raggiunte da un’offerta digitale terrestre che varia da 12 a 30 canali a seconda dell’area.

Dicembre 2008 Dopo una dura polemica con il Governo Berlusconi la Finanziaria conferma l’adeguamento dell’IVA sugli abbonamenti dal 10 al 20% anche in seguito all’interpretazione delle Direttive dell’Unione Europea.

9 dicembre 2008 A Canal + HD si aggiungono due altri canali visibili anche in alta definizione: Canal+ Deportes HD e Canal+ DCine HD.

11 dicembre 2008 Il Ministero dello Sviluppo Economico ha assegnato la frequenza E8 (198,5 MHz; VHF III banda) a Europa 7

16 dicembre 2008 In occasione dell’udienza del Consiglio di Stato per le frequenze  e il risarcimento di Europa 7 il Ministero delle Attività Produttive trova una frequenza analogica per l’emittente peraltro insufficiente per irradiare il segnale su tutto il territorio nazionale: assegna a Europa 7 il canale 8, resosi disponibile grazie alla ricanalizzazione di Raiuno.

18 dicembre 2008 L’Assemblea di Sky Italia per la prima volta ha ripartito l’utile di 418 milioni per 218 a riserva e a copertura delle residue perdite pregresse e per 200 milioni a remunerazione del capitale. Beneficia di 180 milioni di imposte differite attive che derivano dalle perdite pregresse ancora deducibili

31 dicembre 2008 Chiude i battenti Tiscali Tv la piattaforma televisiva a pagamento IPTV offerta agli abbonati italiani a Tiscali. Era stata lanciata nel novembre 2007

31 dicembre 2007 Chiude  Rai Utile. Era iniziata il 4 gennaio 2004 con l’avvio delle trasmissioni digitali terrestri della Rai

31 dicembre 2008 L’iPlayer, il software che consente di scaricare i programmi della BBC per una settimana a partire dalla loro messa in onda,  è un successo indiscusso del servizio pubblico, con quasi 500 milioni di programmi streammati nel 2008 e la percezione diffusa tra la gente di “qualcosa di utile che usano tutti”.

31 dicembre 2008 Secondo previsioni IT Media Consulting circa 108 milioni di famiglie, pari al 65% delle famiglie televisive europee occidentali,  risultano collegate ad almeno una piattaforma di televisione digitale. In Italia 7,6 milioni di famiglie risultano collegate alla piattaforma digitale terrestre a fronte di 6,6 milioni all’offerta digitale via satellite e meno di mezzo milione all’offerta digitale su reti IPTV

Diffusione digitale sul primo televisore. Alla fine del 2008 il Regno Unito aveva la più ampia diffusione della televisione digitale in Europa sul primo televisore con solo 10% di famiglie televisive analogiche a fronte del 27% di famiglie analogiche terrestri in Francia (29% con cavo e satellite), 37% in Spagna (43% cavo e satellite) e 47% in Italia.

Vendite apparati DTT. Complessivamente sono stati acquisiti 32,2 milioni di apparati per la ricezione digitale terrestre nel Regno Unito (di cui 10 milioni per il primo televisore e i rimanenti destinati al 42% e al 43% dei secondi e dei terzi televisori in casa), 13, 5 milioni in Francia (di cui quasi 8,4 sul primo televisore),  12,4 milioni in Spagna (di cui 5,8 milioni sul primo televisore) e solo 7,6 milioni in Italia (di cui 5,7 sul primo televisore).

Penetrazione piattaforme digitali. La piattaforma digitale più diffusa è quella terrestre con una penetrazione del 39% nel Regno Unito, del 36% in Spagna, del 33% in Francia e solo del 24% in Italia. Segue la piattaforma via satellite a pagamento con una penetrazione del 35% (37% con FreeSat) nel Regno Unito, del 20% (26% con l’offerta free) in Italia, del 15% (17% con l’offerta free) in Francia e dell’11% (12% con l’offerta free) in Spagna. Le piattaforme digitali via cavo e IPTV risultano al terzo posto con il 19% in Francia, il 13% nel Regno Unito, il 10% in Spagna e solo il 2% in Italia.

Abbonati pay. 12 milioni e mezzo di famiglie nel Regno Unito sono abbonate a servizi a pagamento (di cui 3,3 milioni su piattaforma via cavo o IPTV e 300 mila a Top Up Tv su DTT, mentre in Francia sono 3,7 milioni via satellite e quasi 5 milioni via cavo o IPTV grazie all’offerta triple play internet telefonia tv a 30 euro cui si debbono aggiungere 500 mila abbonati pay digitali terrestri. Segue l’Italia con 4,7 milioni abbonati a Sky e 450 mila suddivisi fra 4 operatori IPTV. In Spagna invece la piattaforma satellitare a pagamento è stazionaria attorno a 1,8 milioni via satellite mentre sono saliti a 1,6 milioni gli abbonati televisivi digitali via cavo o IPTV (di cui 1 milione all’operatore via cavo Ono e 500 mila abbonati all’operatore IPTV Imagenio di Telefonica).

Sovrapposizioni. Emerge il fenomeno delle sovrapposizioni. In Italia 2,5 milioni di famiglie digitali terrestri sono o abbonate a Sky Italia (1,5 milioni) o collegate ad un decoder satellitare free to air (700 mila su un totale di 1,9 milioni) o hanno accesso all’IPTV (300 mila su un totale di 450 mila).  La digitalizzazione del secondo e del terzo televisore è in ritardo ed interessa ancora solo il 22% di questi ricevitori.

Ascolti. Sul piano degli ascolti in Italia quelli digitali terrestri raggiungono il 7,6% di share a fronte di una penetrazione del 24,2% mentre in Spagna sono già al 20,2% a fronte di una penetrazione del 37%. Confrontando i dati europei 2008 osserviamo come il consumo dei canali tradizionali diminuisca sensibilmente nelle famiglie multicanale ma con un impatto minore rispetto al cavo e al satellite per le famiglie digitali terrestri dove i broadcaster analogici riescono a contenere maggiormente le perdite degli ascolti:
·        Regno Unito:fra le famiglie dotate di cavo e satellite l’ascolto simulcast dei broadcaster analogici raccoglie il 47% mentre in quelle DTT raccoglie ancora il 63%
·        Francia: raccoglie ancora il 61,6% nella famiglie cavo/satellite e il 73,8% fra quelle DTT
·        Spagna: raccoglie il  47% nelle famiglie cavo e satellite e ancora l’89,8% fra quelle DTT
·        Italia: raccoglie il 60% nelle famiglie cavo e satellite e ancora ben il 93% fra quelle DTT.

L’ascolto multichannel su piattaforma DTT è caratterizzato dal prevalere di nuovi canali ad acccesso libero free. Esso varia dal 7% complessivamente raccolto in Italia (di cui il 5% a offerte free e quasi il 2% ad offerte pay) al 10,2% raccolto in Spagna (relativo solo a nuove offerte free), mentre raccoglie già il 26,2% in Francia (di cui il 24% ad offerte free e solo il 2,2% a canali pay) e ben il 37% nel Regno Unito (share relativo esclusivamente all’offerta free, non essendo calcolato l’ascolto pay fruibile solo on demand su PVR digitale terrestre).
Scomponendo l’ascolto multichannel DTT per editori osserviamo come:
·        nel Regno Unito a fronte del 37% di share raccolto complessivamente dai nuovi programmi su piattaforma DTT, ben il 15% proviene dalle 16 nuove offerte promosse dai quattro broadcaster tradizionali di cui ben 6 promosse dalla BBC,  mentre il 22% rimanente si suddivide fra 18 nuovi canali facenti capo a nuovi editori. 
·        In Francia a fronte del 26,2% di share complessivo, il 9,3% proviene da tre nuove emittenti in chiaro promosse dagli editori tradizionali, l’1,9% dai sei canali di Canal Plus e il 15% prodotto da otto nuove emittenti prodotte da nuovi editori  
·        In Spagna a fronte del 10,2% di ascolto multichannel complessivo DTT, i dieci canali collegati agli editori tradizionali raccolgono il 7,7% di share, mentre i rimanenti quattro canali prodotti da terzi generano solo il 2,5%
·        In Italia a fronte del 7% complessivo, quello generato dai nove canali free avviati dagli editori tradizionali (Rai 4, Rai News 24, Rai Sport, Rai Gulp e Rai Edu 1 (oggi Rai Storia, Boing, Iris e Mediashopping e Quoob, Sport Italia, Sport Italia 24, …) è di circa il 5% mentre le offerte a pagamento di Mediaset (Joy, Mya Steel a cui si sono aggiunti recentemente Disney e Cartoon) raccolgono circa il 2%. Praticamente ancora inesistente l’ascolto raccolto da programmi di editori terzi.

L’ascolto multichannel via cavo/satellite è al contrario caratterizzato dal prevalere dei canali a pagamento: esso varia dal 38,4% complessivamente raccolto in Francia (di cui il 29,6% a canali pay e l’8,8% a nuove offerte free) e dal 40% raccolto in Italia (di cui il 37% ad offerte pay e solo il 3% a nuovi canali free), al 53% complessivamente raccolto in Spagna (di cui peraltro solo il 32% a canali pay e ben il 21% a nuove offerte free) e al 53% complessivamente raccolto nel Regno Unito (di cui il 41% a canali pay e il 12% a nuove offerte free).

L’ascolto televisivo complessivo.  I dati sono eloquenti e segnano un quadro molto più avanzato per il Regno Unito e la Francia rispetto alla Spagna e all’Italia dove si aspetta l’offerta dei nuovi entranti ai quali verrà assegnato il 40% della capacità trasmissiva degli incumbent. 
·        Regno Unito:fra tutte le famiglie l’ascolto simulcast dei broadcaster analogici raccoglie il 58% mentre l’offerta multichannel in chiaro raccoglie il 25% e l’offerta pay il 17%
·        Francia: raccoglie fra tutte le famiglie l’ascolto simulcast dei broadcaster analogici raccoglie il 74,8% mentre l’offerta multichannel in chiaro raccoglie il 12,3% e l’offerta pay il 12,9%
·        Spagna: fra tutte le famiglie l’ascolto simulcast dei broadcaster analogici raccoglie il 85,6% mentre l’offerta multichannel in chiaro raccoglie il 7,8% e l’offerta pay il 6,6%
·        Italia: fra tutte le famiglie l’ascolto simulcast dei broadcaster analogici raccoglie il 90,4% mentre l’offerta multichannel in chiaro raccoglie il 2,2% e l’offerta pay il 7,5%.


2009

Il 2009 è stato l’anno del definitivo avvio di un periodo di profonda discontinuità, accentuata dalla crisi economica che ha determinato una contrazione delle risorse a disposizione del sistema, per il mercato audiovisivo nazionale e, più in generale, europeo per effetto di due fenomeni distinti, ma correlati:
4    la partenza, con l’Italia precursore tra i principali paesi europei, del processo di migrazione dalla televisione analogica terrestre a quella digitale terrestre e satellitare (con l’Iptv destinata, con l’eccezioni di alcuni paesi, a ricoprire un ruolo marginale), processo che già nel 2010/2011 potrà dirsi sostanzialmente concluso almeno nel mercato nazionale;
4    il lancio dei primi device/servizi ibridi che combinano la tv digitale broadcast (satellite e soprattutto terrestre) con la banda larga in modo da offrire agli utenti i servizi interattivi evoluti veicolabili attraverso il protocollo IP. Tale fenomeno (“Open IPTV”) inizierà ad avere una certa consistenza e sviluppo nei prossimi anni determinando un significativo impatto sul sistema in generale.
Pertanto cambiano le componenti del sistema con la messa in discussione dei modelli tradizionali (da catena del valore a rete del valore) e l’entrata di nuovi operatori nel mercato (produttori di elettronica, società di informatica, aggregatori di contenuti)

A settembre 2009 la Francia disponeva di 30,3 linee con connessione broadband per 100 abitanti, a fronte di 29 linee nel Regno Unito, 27,3 negli Stati Uniti e di sole 20 linee in Italia.
La crescita delle connessioni a banda larga favorisce peraltro lo sviluppo di una terza piattaforma a pagamento quella in modalità IPTV. I decoder forniti dagli operatori utilizzano sistemi proprietari. Il gestore del device “governa” la piattaforma di fruizione stabilendo le specifiche tecniche, gestendo l’interfaccia utente e definendo la line-up dei servizi a disposizione degli utenti. L’IPTV ha un modello di business simile al cavo pay, non competitivo con sat – DTT:
·        offerta inferiore al satellite di Sky (no HD, no multi-vision, no recording) e comunque più costosa rispetto del DTT / sat.
·        La semplice riproposizione della TV su internet e il Vod non sono sufficienti a giustificare il prezzo.
·        Elevato costo dei contenuti

Contemporaneamente i radiodiffusori pubblici mettono a punto la piattaforma OPEN IPTV che consente ai ricevitori televisivi con connessione broadband di connettersi al web, con un cavo o in modalità wi-fi, quale che sia il fornitore di connettività broadband adottato dall’utente. Le specifiche tecniche sono definite a livello di sistema: gli operatori che li adottano possono veicolare i propri servizi con la massima autonomia e gli utenti hanno la certezza di poter fruire di tutti i servizi di proprio interesse. La piattaforma OPEN IPTV fornisce a) Servizi tv lineari; b) Servizi tv non lineari (video on demand in streaming / download) c) Servizi interattivi correlati o meno ai contenuti televisivi (approfondimenti, contenuti supplementari, giochi, foto, social network, t-government, t-commerce, …) La Open IP TV intercetta nuove forme di ricavo (ad es. pubblicità interattiva) e contenuti aggiuntivi a quelli tradizionali:
·        L’utente accede ad offerta aggiuntiva di contenuti con ampiezza/profondità “infinite” sia in modalità gratuita che a pagamento
·        Il broadcaster valorizza i propri contenuti e i propri brand (es. Replay TV), mantenendo autonomia editoriale e rapporto diretto con lo spettatore

Nel mondo radiofonico il pubblico grazie alla Rete diventa il protagonista della programmazione delle emittenti lineari: in effetti si cerca di trasferire all’universo terrestre il concetto di web radio con connessioni IP dando la possibilità agli utenti Internet di poter controllare quanto viene trasmesso dalle radio tradizionali realizzando un corto circuito fra i due mezzi di comunicazione. Negli Stati Uniti nasce il progetto Jelli che si propone di portare il controllo della radio nelle mani degli ascoltatori in base ai comportamenti d’uso dei giovani nei social network e al loro consumo radiofonico su radio terrestri.  Jelli crea uno strumento web in grado di trasferire agli ascoltatori la possibilità di scegliere in tempo reale la musica trasmessa via radio con un’interfaccia simile a quella usata nei social network che contente di interagire con gli altri utenti che stanno utilizzando Jelli: usando un semplice voto l’utente esprime il proprio gradimento  sui brani che stanno per andare in onda influenzando in tempo reale la scelta del prossimo brano trasmesso dall’emittente terrestre. Nascono vere e proprie fazioni che tentano di prendere il controllo dell’emittente  
Il palinsesto notturno di molte emittenti universitarie statunitensi diventa la vera rappresentazione dei gusti degli ascoltatori. Nel Regno Unito nasce il canale digitale Dabbi, la cui programmazione viene interamente scelta dagli utenti. Anche in questo caso l’interfaccia a disposizione degli ascoltatori è un sito web dove, una volta registratisi, si possono votare le canzoni  influenzando la play list trasmessa
Nella radio Roberto Preziosi diventa direttore della Testata Giornale Radio Rai al posto di Caprarica. Dal canto loro sostituiscono Sergio Valzania, Flavio Mucciante diventando direttore di Radio Due e Marino Sinibaldi direttore di Radio 3.

Gennaio 2009 Nasce l’Associazione Italiana operatori IPTV formata da Telecom Italia, Fastweb e Wind

Gennaio 2009 In base all’accordo con la Rai Sky Sport potrà trasmettere tutte e 64 le partite dei Mondiali del 2010 e del 2014

gennaio 2009 AGCOM avvia un sistema di gestione on-line del Catasto nazionale delle frequenze. Il Catasto è un importante strumento di conoscenza del sistema radiotelevisivo italiano e come un punto di riferimento per numerose attività tecniche e amministrative tra cui, in particolare, quelle legate al processo di pianificazione per la transizione alla televisione digitale terrestre. L’aggiornamento on-line dei dati da parte degli operatori consente un costante monitoraggio delle dinamiche che caratterizzano l’utilizzo dello spettro elettromagnetico di radiodiffusione e permette pertanto di svolgere le attività di competenza relative alla pianificazione sulla base di informazioni sempre più accurate e aderenti alla realtà esistente.

5 gennaio 2009 Le reti di France Télévisions cessano di mandare spot pubblicitari fra le 20 e le 6  del mattino.

19 gennaio 2009 Iniziano a trasmettere Rai Gulp + 1 e Rai 4 +1, canali con lo stesso palinsesto di Rai Gulp e di Rai 4 ma posticipato di un'ora. Attualmente questi due canali  +1 sono disponibili solo in Sardegna La RAI ha affidato la realizzazione di Rai 4 a Rai Sat per un triennio.

20 gennaio 2009 Nasce Tivu Sat frutto di un accordo in seno a DGTV, piattaforma digitale satellitare in chiaro per raggiungere le aree non servite dalle reti DTT.

20 gennaio 2009 La sentenza n. 242 del Consiglio di Stato assegna a Europa 7 1,041 milioni di euro di risarcimento (a fronte di una richiesta da 3,5 miliardi senza le frequenze, 2,160 miliardi con le frequenze).per quasi 10 anni di inattività. La sentenza n. 243 dichiara chiusa la questione delle frequenze per Europa 7 costretta peraltro a ricorre di nuovo al TAR poiché un canale analogico non basta per la copertura nazionale.

21 gennaio 2009 I Presidenti di Camera e Senato decretano lo scioglimento della Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai presieduta da Villari.

21 gennaio 2009 Telecom Italia, FASTWEB, e Wind - gli operatori leader nel settore delle telecomunicazioni su rete fissa e fornitori di servizi di televisione digitale su rete internet - hanno costituito l'Associazione IPTV. L'Associazione ha tra i suoi obiettivi la promozione della piattaforma IPTV nel nuovo contesto televisivo determinato dallo spegnimento del segnale analogico e dal passaggio alla TV digitale, previsto entro la fine del 2012.
 
27 gennaio 2009 Raccomandazione 1855 (2009) dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa agli Stati membri su  La regolazione dei servizi di media audiovisivi

Febbraio 2009 : Numericable lancia « NumeriSpace », servizio di televisione personale, disponibile  su un canale dedicato e via Internet.

Febbraio 2009 Europa 7 impugna davanti al Tar del Lazio il provvedimento di assegnazione del canale 8, ritenuto insufficiente a garantire una copertura nazionale. Si apre un nuovo contenzioso, chiuso con l'accordo presentato oggi.

Febbraio 2009 Pochi mesi dopo lo switch-off del segnale analogico terrestre, il Governo tedesco adotta il piano strategico per lo sviluppo della banda larga, stabilendo l’utilizzo della banda 800 MHz per i servizi mobile broadband con conseguente spostamento ai canali 21-50 delle trasmissioni TDT

1º febbraio 2009 Nasce Salute!  rete televisiva satellitare prodotta da Eurodigital. L'emittente, presente sul canale 484 di Sky Italia, trasmette una programmazione tematica riguardante medicina, nutrizione, benessere psico-fisico, cura estetica e lo stare in forma. Salute! si avvale della consulenza scientifica di medici ed esperti noti anche a livello internazionale. Il segnale è disponibile anche per gli italiani all'estero grazie a Rai International e ad accordi stipulati con le principali pay tv presenti in America. E’ previsto anche l'arrivo delle trasmissioni anche in alcuni paesi dell'Oceania. Dopo un solo anno di vita cessa di trasmettere il 23 marzo 2010.

2 febbraio 2009 Chiude Rai Edu 2 e iniziano le trasmissioni di Rai Storia, il nuovo canale tematico della Rai, frutto della mescolanza tra il passato delle Teche Rai e il presente di La Storia siamo noi

2 febbraio 2009. Viene nominata la nuova Commissione Parlamentare di Vigilanza

4 febbraio 2009 Sergio Zavoli è nominato Presidente della nuova Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai

11 febbraio 2009 Dichiarazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa sul ruolo dei media comunitari nella promozione della coesione sociale e del dialogo interculturale

13 febbraio 2009 AGCOM approva la Delibera n. 66/09/CONS Regolamento in materia di obblighi di programmazione ed investimento a favore di opere europee e di opere di produttori indipendenti adottato ai sensi degli  articoli 6 e 44 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177

16 febbraio 2009 Switch over di Rai Due e Rete Quattro in numerosi comuni del Trentino e in due del Veneto

18 febbraio 2009 La Commissione Parlamentare di Vigilanza nomina i sette membri del Consiglio di Amministrazione della Rai. Si tratta di Giovanna Bianchi Clerici, Alessio Gorla, Guglielmo Rositani, Antonio Verro per il centrodestra e Rodolfo De Laurentiis, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten per il centrosinistra.

26 febbraio 2009 La Corte Costituzionale accoglie il ricorso presentato dalla Commissione di Vigilanza nel settembre 2007 stabilendo che “non spettava al governo senza una previa delibera della Vigilanza” la revoca del Consigliere Rai Angelo Maria Petroni

marzo 2009. Lancio negli Stati Uniti della piattaforma ibrida Zillion società Zillion TV Corporation. Fornisce contenuti/servizi: Offerta VoD gratuita e pay. Attualmente vincolato ad abbonamenti Internet con ISP partner di Zillion.

marzo 2009, l'emittente Europa 7 presenta un altro ricorso al TAR del Lazio per chiedere un'integrazione delle frequenze

4 marzo 2009 Da oggi Alice Home TV la piattaforma televisiva per la televisione digitale via cavo offerta da Telecom Italia ai clienti Alice in modalità IPTV su linea ADS2+, distribuisce i servizi a pagamento dell’offerta Mediaset Premium calcio e in esclusiva Premium Bouquet e vedere il meglio della programmazione Mediaset gratis e senza interruzioni pubblicitarie .

5 marzo 2009 Approvazione in Francia della LOI n° 2009-258 du 5 mars 2009 relative à la communication audiovisuelle et au nouveau service public de la télévision. Obiettivo dell’abolizione della raccolta pubblicitaria sulle televisioni pubbliche in vigore dal 30 novembre 2011 in seguito al completamento dello switch off delle trasmissioni analogiche è quello di liberare il servizio pubblico dalla pressione esercitata dalla pubblicità e consentire una distinzione più netta fra i palinsesti delle emittenti commerciali e quelli delle reti pubbliche. L’abolizione della pubblicità  non riguarda peraltro i décrochages regionali di France 3 A titolo compensatorio la Legge attribuisce alla legge finanziaria 2009 l’onere di versare 450 milioni di euro a favore di France Télévisions. Due nuove tasse sulla pubblicità televisiva interessano le emittenti commerciali e i servizi forniti di comunicazione elettronici, calcolata in base al fatturato degli abbonamenti e degli altri introiti pagati dagli utenti. La legge recepisce la Direttiva SMA inglobando nella comunicazione audiovisiva oltre ai servizi lineari anche i servizi di comunicazione elettronica a richiesta. Lo stesso giorno è stata approvata una Loi organique che prevede la nomina del Presidente Direttore Generale con mandato quinquennale per Decreto da parte del Presidente della Repubblica, previo parere del Consiglio Superiore dell’Audiovisivo

7 marzo 2009 Chiude La7 Carta più piattaforma digitale terrestre a pagamento di Telecom Italia Media. Viene sostituita dalla piattaforma Dahlia TV dell’operatore svedese AirPlusTv appartenente alla famiglia Wallenberg. Fornisce quattro bouquet: Dahlia Calcio, dove proseguiranno tutti gli incontri dei Campionati di calcio Serie A e Serie B che prima andavano in onda sui canali del marchio Cartapiù (ex LA7 Cartapiù).
Le partite del Campionato di Serie B trasmesse da Dahlia sono disponibili anche su Alice Home TV. Dahlia Sport, che prevede programmazione di calcio e altri sport, con contenuti attinenti come notizie, talk show, ecc.Dahlia Xtreme, per assaporare l’ebbrezza di sport estremi - surf, arrampicata, kite-surf ecc. - e lifestyle, programmati insieme a contenuti sulle ultime tendenze urbane. Dahlia Eros, che rappresenta l’offerta più particolare di Dahlia. Contenuti disegnati per solleticare l’immaginazione. Pensato per un’audience sia maschile che femminile.

Marzo 2009 In Italia partono TVBlob e Telsey. Piattaforma ibrida di contenuti/servizi: Canali lineari via DTT, Web Video Content (YouTube), applicazioni Web (Picasa, Facebook etc.) e PVR.

9 marzo 2009 La versione italiana del canale di informazione finanziaria Bloomberg interrompe la propria programmazione. Su Sky è sostituita  con la versione europea del canale in lingua inglese

19 marzo 2009 Rapporto sul finanziamento della radiodiffusione di servizio pubblico" redatta il 19 marzo 2009 dal presidente della commissione cultura, scienza ed educazione dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa, relatore: M.Marku Laukkanen, Finlandia, Alleanza del Liberali e dei Democratici per l'Europa

26 marzo 2009 Seminario UER su iniziativa franco tedesca per promuovere un nuovo standard HBBTV Hybrid Broadband Broadcast tv Il consorzio pan-europeo HbbTV riunisce costruttori di hardware, broadcaster TV e ISP per l’elaborazione di uno standard comune per i servizi televisivi ibridi. Attualmente non sono ancora state definite offerte commerciali.

29 marzo 2009 Nasce il Popolo della Libertà dalla confluenza fra Forza Italia di Silvio Berlusconi e Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini oltre che dalla confluenza al suo interno di diversi altri partiti minori di varia estrazione e colore politico (molti di questi avevano già fatto parte della Casa delle Libertà dal 2001 in poi) tra i quali vi sono la Democrazia Cristiana per le Autonomie di Gianfranco Rotondi, il Nuovo Partito Socialista Italiano di Stefano Caldoro, i Riformatori Liberali di Benedetto Dalla Vedova e Azione Sociale di Alessandra Mussolini.

31 marzo 2009 Il Consiglio AGCOM nella sua delibera n. 155/09/CONS pubblica una “Integrazione della delibera n. 216/00 recante Determinazione degli standard dei decodificatori e le norme per la ricezione dei programmi televisivi ad accesso condizionato a seguito del nuovo piano nazionale di ripartizione delle frequenze” In Italia tutti i televisori venduti dovranno essere dotati di un sintonizzatore digitale

1 Aprile 2009 Nasce Sky Uno il primo canale con un’impronta generalista inaugurato da  uno show di Fiorello. Contemporaneamente Sky lancia Sky Prima Fila HD il primo servizio PPV ad alta definizione. Beneficia di una base di 4,7 milioni di abbonati e un pubblico stimato in 14 milioni di telespettatori.

2 aprile 2009 Mauro Masi è nominato Direttore Generale dal nuovo Consiglio di Amministrazione  Rai. La nomina di Mauro Masi è passata in cda con cinque voti favorevoli e tre astensioni. A quanto si apprende si sono astenuti i consiglieri Luigi Rizzo Nervo, Giorgio Van Straten e Rodolfo De Laurentis. Al voto non era presente Angelo Maria Petroni perché impegnato negli Stati Uniti.

3 aprile 2009 Da oggi sono in vendita in Italia solo televisori con il decoder DTT integrato

3 aprile 2009 Lettera di Neelie Kroes commissaria alla concorrenza e Viviane Reding commissaria ai Media al Vice Ministro Paolo Romani La Commissione per chiudere la procedura di infrazione verso l’Italia ha posto tre condizioni: l’adozione di una delibera sul dividendo digitale in base ai criteri individuati dall’AGCOM, l’inserimento di tali criteri in una norma primaria di legge e la realizzazione di un disciplinare di gara per lì’assegnazione delle nuove frequenze come stabilito
 Il Consiglio AGCOM nella sua Delibera n. 181/09 pubblica i “Criteri per la completa digitalizzazione delle reti televisive terrestri” avviando il percorso per il definitivo spegnimento delle reti analogiche e la conversione delle reti digitali esistenti  La delibera stabilisce che le 21 reti nazionali in tecnica DVB-T saranno così suddivise:

·        8 reti saranno destinate alla conversione delle attuali reti analogiche. Gli operatori nazionali esistenti avranno assegnata capacità trasmissiva sufficiente per la trasmissione dei programmi a definizione standard ed ad alta definizione. Sarà comunque garantito almeno un multiplex per operatore;
·        8 reti digitali saranno dedicate alla conversione in tecnica singola frequenza delle attuali reti digitali esistenti che oggi utilizzano il sistema meno efficiente della multifrequenza. Ciascun operatore avrà diritto alla conversione delle reti digitali attualmente operanti;
·        all'esito della conversione dell'attuale sistema televisivo nazionale risulterà disponibile un dividendo nazionale di 5 reti, che verrà “messo a gara” con criteri di “massima apertura alla concorrenza”.

In particolare, i cinque lotti, cioè le 5 reti messe a gara, saranno divise in due parti: una, pari a tre lotti, sarà “riservata a nuovi entranti” e dunque saranno esclusi i soggetti come Rai e Mediaset che hanno più di due reti nazionali in tecnica analogica; la seconda, pari a due lotti, sarà aperta “a qualsiasi offerente”, ma ci sarà un limite di cinque multiplex per ciascun operatore. Più precisamente, sono previste, nell’atto programmatico adottato, una serie di importanti misure asimmetriche destinate ad aumentare il livello di concorrenza del sistema televisivo nazionale: nel caso in cui “uno degli operatori che attualmente gestisce 3 reti nazionali analogiche risulti, in esito alla gara, aggiudicatario di un multiplex sarà obbligato a cedere il 40% della capacità trasmissiva di tale multiplex a terzi fornitori di contenuti indipendenti; qualora l'operatore che attualmente ha due reti nazionali analogiche vinca tutti e due i multiplex del lotto B, sarà obbligato a cedere il 40% della capacità trasmissiva di uno dei due multiplex a terzi fornitori di contenuti indipendenti”. E' previsto inoltre l'“obbligo di offerta di servizi di trasmissione a prezzi orientati ai costi da parte degli operatori esistenti che già dispongono di reti di estesa copertura sul territorio nazionale”.
La gara di assegnazione delle cinque frequenze sarà indetta dal Ministero dello Sviluppo Economico sulla base delle regole stabilite dall'Agcom e saranno ammessi tutti i soggetti operanti nello spazio economico europeo (SEE): per 3 di esse sarà l'accesso sarà riservato ai nuovi entranti e agli operatori con meno di 2 reti, le restanti 2 saranno accessibili a tutti. In questo modo a seguito della decisione di mettere a gara un dividendo digitale di 5 reti nazionali, viene ritirata la procedura di infrazione aperta da parte dell'Unione Europea.

Con la nuova Delibera dell’Agcom, il panorama della Tv digitale sarà quindi composto da 21 reti nazionali: quattro per la Rai, quattro per Mediaset, tre per Ti Media, una per Rete A, Retecapri, Europa Tv e Europa 7 più le cinque che saranno messe a gara, indetta dal ministero dello Sviluppo economico “speriamo entro l'anno”, ha auspicato Calabrò. Un lotto di tre reti sarà riservato ai nuovi entranti. Alla gara per le altre due potranno partecipare anche i tre operatori principali: Rai e Mediaset potranno aggiudicarsene al massimo una e in tal caso dovranno cedere il 40% della capacità trasmissiva a terzi; Telecom Italia, “che subisce la decurtazione maggiore”, ha detto Calabrò, potrà aggiudicarsele entrambe ma dovrà cedere il 40% di una di esse a terzi.

8 aprile 2009. Reazioni al documento dell’Autorità:

1. La posizione AGCOM: “La delibera sulle frequenze – ha spiegato Calabrò - rappresenta una svolta nell’assetto della situazione televisiva in Italia, che non consiste nel traghettamento della situazione vecchia nella nuova”. Il documento dell’Agcom è scaturito da una “fitta interlocuzione con gli uffici della Commissione europea che ha intanto sospeso la procedura ma che recederà quando vedrà l’applicazione della delibera. Ma noi - ha assicurato - saremo consequenziali e arriveremo fino in fondo come una spada”. “Ora - ha concluso il presidente dell’Agcom - la delibera, che è ‘di criteri’, va anche tradotta in tante delibere ‘di attuazione’, di tipo tecnico che ne definiranno le modalità di attuazione”.

2. La posizione del Governo Italiano. In base a queste conclusioni il governo italiano chiarisce che l’obiettivo, dunque, è “…la definitiva chiusura del procedimento”, ha confermato il sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani, evitando così il rischio di un deferimento dell'Italia alla Corte di Giustizia europea e di pesanti multe. Romani ha parlato di “…primo passo formale di un percorso intrapreso in piena sintonia con la Commissione europea dopo mesi di intenso e costruttivo confronto”, che il governo è “impegnato a proseguire”. “Nell’immediato – ha sottolineato Romani in una nota - questo provvedimento dovrebbe consentire alla Commissione europea di sospendere ogni ulteriore passo formale nell’ambito della procedura d’infrazione, anche se non ne consentirà da subito l’archiviazione. Sulla base di quanto mi è stato comunicato nella loro lettera dalle Commissarie Kroes e Reding, posso dire che la completa attuazione della nuova delibera dell’Agcom potrebbe rappresentare un passo decisivo per la definitiva chiusura del procedimento. A questo fine – ha continuato il sottosegretario - il governo italiano resta naturalmente impegnato a proseguire strettamente nei prossimi mesi il dialogo con la Commissione europea”. Secondo Romani la definizione delle regole per un rapido passaggio alla tecnologia digitale sarebbe in piena coerenza con il diritto comunitario: “Nell’immediato questo provvedimento dovrebbe consentire alla Commissione europea di sospendere ogni ulteriore passo formale nell’ambito della procedura d’infrazione, anche se non ne consentirà da subito l’archiviazione. Sulla base di quanto mi è stato comunicato nella loro lettera dalle Commissarie Kroes e Reding del 3 aprile 2009, posso dire che la completa attuazione della nuova delibera dell’Agcom potrebbe rappresentare un passo decisivo per la definitiva chiusura del procedimento.
A questo fine – ha continuato il sottosegretario - il governo italiano resta naturalmente impegnato a proseguire strettamente nei prossimi mesi il dialogo con la Commissione europea”.  Il percorso così delineato rappresenta un ulteriore stimolo all’azione lineare, coerente e costruttiva intrapresa da questo governo per lo sviluppo della comunicazione nel nostro Paese, avviato con la progressiva digitalizzazione del comparto radiotelevisivo e con le misure favorevoli allo sviluppo della banda larga.

3. La posizione dell’Unione Europea. In realtà nella lettera inviata dai due Commissari dell’Unione Europea  all’Italia, Bruxelles di fatto boccia le soluzioni proposte dall’esecutivo italiano per uscire dall'illegalità creata dalla Legge Gasparri. Per l'Europa, infatti, non viene garantito che Rai e Mediaset perdano i privilegi acquisiti negli anni, nemmeno con il passaggio dalla televisione analogica a quella digitale terrestre. La lettera (di 4 pagine) sottolinea come con la proposta del governo “…si consoliderebbe” anche nel digitale la posizione di privilegio della quale i due broadcaster hanno goduto in passato. Sotto accusa è la norma della Legge Gasparri che aveva prolungato fino alla data dello switch-off “…le autorizzazioni per continuare le trasmissioni analogiche terrestri da parte di operatori che non hanno ottenuto la concessione delle frequenze”.
In sostanza, secondo l'Antitrust Ue era stato attribuito a questi operatori “…un chiaro vantaggio, a danno di altre imprese, in particolare di quelle che, come Europa 7, hanno una concessione analogica ma non possono fornire servizi di trasmissioni analogiche terrestri per mancanza di frequenze”. Riguardo alle contestazioni della Ue sulla possibilità anche per gli operatori già in possesso di frequenze di partecipare alle gare per i nuovi multiplex, il sottosegretario ha ribadito di “…ritenere impossibile escludere chicchessia (i vecchi e i nuovi operatori) da una gara. Si tratta ora di capire come si possa fare perché la gara sia rispettosa dei parametri europei. Non si può penalizzare chi ha comprato le frequenze per fare i canali digitali escludendolo dalla gara. Trovo incompatibile questo con la legge italiana e con la legge del buon senso”. “…Sono sei mesi che ci muoviamo - ha evidenziato Romani -. E nella lettera che l'Ue ci ha inviato si dà conto del fatto che il nostro governo si è mosso molto sia sull'accesso ai siti, sia sul dividendo digitale, sia ancora sulla gara per i nuovi multiplex e anche sulla questione di Europa 7. Mancano alcuni passaggi finali anche se sono convinto che se non ci fossero in Italia 550 emittenti locali avremmo un dividendo digitale straordinario”.

4. La reazione critica dell’opposizione in Italia. L’opposizione rimane invece critica. Il responsabile comunicazione, Paolo Gentiloni, intravede due rischi, che la gara si riduca a un beauty contest e che si usino “artifici tecnici per giustificare l'assegnazione di due multiplex in più a Rai e Mediaset”. Il riferimento è alle tre reti DVB-H (Digital Video Broadcasting – Handheld) di H3G, Mediaset (che trasmette contenuti Tim e Vodafone) e Rai, non contemplate nella delibera di ieri: tali reti – hanno spiegato dall'Agcom - sono destinate a rimanere inalterate, con la possibilità che se ne liberi una quarta, fermo restano il tetto di una per ciascun operatore. Resta diffidente anche il senatore Vincenzo Vita (Pd) che, al termine dell'audizione di Calabrò in Vigilanza sulla par condicio in Tv in vista della prossima tornata elettorale, ha commentato: “…Con la delibera dell'Agcom sulla gara per il dividendo digitale si rischia una "Mammì bis", per questo il presidente dell'Authority Corrado Calabrò deve riferire in Vigilanza”. “…Il rischio - ha sottolineato Vita - è che questa delibera, che poteva essere l'ultima finestra per uscire dal duopolio/monopolio, scatti una fotografia dell'esistente, come accadde con la legge Mammì per l'analogico”. Insomma, per il senatore democratico, chi ha già cinque multiplex, come Rai e Mediaset (che comunque ne perderanno uno) non dovrebbe essere ammesso alla gara: “…questo se si vuole veramente liberalizzare”.
Un'altra questione da chiarire, ha concluso, “…è se alla gara sono ammessi gli operatori di telefonia mobile”. In sostanza, secondo Vita i “segnali” che arrivano dalla delibera “…sono abbastanza preoccupanti. E l'aggravante è che si tratta dell'ultimo treno per il pluralismo”. In questo modo il Governo italiano spera che la procedura rimasta per un anno e mezzo ferma (anche se "aperta") possa essere definitivamente conclusa con l’applicazione delle norme definite nella Delibera AGCOM sul cosiddetto dividendo digitale  approvata nell’aprile 2009.

6 aprile 2009 Il Terremoto dell’Aquila causa 308 morti e oltre 60 mila sfollati.

Aprile 2009 Il patron di Europa 7 Francesco Di Stefano, dopo 11 anni di battaglie legali raggiunge un accordo con il viceministro delle Comunicazioni Paolo Romani per utilizzare le frequenze a lui assegnate e far partire così la nuova televisione. Oltre a Canale 8 in Vhf, l’accordo prevede l’assegnazione di altre frequenze che consentano di fare una tv a copertura nazionale.

22 aprile 2009 Sky invia alla Rai una proposta contrattuale per il rinnovo dell'accordo che avrebbe durata settennale obbligherebbe la Rai a fornire alla piattaforma tutti i canali in chiaro che la Rai diffonde su qualsiasi piattaforma trasmissiva, i canali di Rai Sat per 50 milioni l'anno in caso di esclusiva, o di 30 milioni in caso di non esclusiva.

24 aprile 2009 Con la delibera n. 181/09/CONS, l’Autorità approva i criteri per la completa digitalizzazione delle reti televisive terrestri, in ragione della pendenza della procedura d’infrazione n. 2005/5086 e a seguito di un confronto con la Commissione europea, che ha ritenuto tali criteri idonei alla sospensione della procedura stessa. Tale delibera verrà poi, su richiesta della Commissione europea, legificata dall’articolo 45 della legge n. 88/2009 7 luglio 2009, "Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2008. (09G0100)" , entrando in tal guisa a far stabilmente parte del quadro normativo primario. La  delibera prevede la pianificazione di 21 reti nazionali digitali terrestri DVB-T così distribuite: 8 reti per assicurare la conversione delle preesistenti reti analogiche; 8 reti per la razionalizzazione delle reti digitali terrestri realizzate attraverso il trading delle frequenze; 5 reti per il dividendo digitale da assegnare mediante beauty contest. Ha inoltre previsto 4 reti DVB-H, di cui tre per la razionalizzazione delle esistenti reti realizzate attraverso il trading delle frequenze, mentre una rete è stata destinata al beauty contest. Regole di conversione analoghe sono state previste per le reti televisive locali, alle quali è riservata, secondo la legge vigente, l’assegnazione di almeno un terzo delle risorse trasmissive disponibili per tale comparto. La stessa delibera ha, inoltre, stabilito alcune misure a fini pro-concorrenziali, suddividendo le frequenze del dividendo digitale in tre lotti e introducendo un cap per i soggetti già in possesso di reti analogiche. Nel caso in cui tali operatori si aggiudichino il quinto multiplex, gli stessi sono soggetti all’obbligo di destinare il 40% della capacità trasmissiva del multiplex a fornitori di contenuti indipendenti previamente selezionati dall’Autorità, a prezzi orientati ai costi sotto la vigilanza della stessa Autorità.

4 maggio 2009 DirecTV Group Inc. annuncia di voler diventare come unità di intrattenimento del gruppo Liberty Media, una compagnia separata chiamata DirecTV Liberty accresce le proprie quote nella nuova entità DirecTV dal 48 al 54%, con Malone e familiari che da soli contrerollano il 24 %

8 maggio 2009 Torna sul Digitale terrestre nell’offerta di Mediaset Premium il canale di  cinema classico americano, ovvero il miglior cinema prodotto dalla Universal e dalle altre grandi major americane con un unico denominatore comune: "solo grandi film arricchito da programmi, speciali, informazioni, interviste, concorsi, backstage, cortometraggi Studio Universal. Al pacchetto Gallery si aggiunge anche un secondo canale Premium Cinema.. Fa parte del multiplex Dfree insieme a JoiMyaSteelDisney ChannelPremium CinemaPremium Cinema EmotionPremium Cinema Energy e, insieme a questi, completa l'offerta Premium Gallery.

14 maggio 2009 Tv mobile: la Francia ritarda ancora il lancio. Gli operatori tlc non intendono finanziare la rete Il dossier sulla Tv mobile personale (TMP), sul quale il governo francese a fine aprile aveva pianificato un accordo, spostato poi a metà maggio, è slittato ulteriormente. I player, infatti, non sono ancora riusciti a trovare un’intesa come riferiscono fonti del ministero. Secondo quanto riportava ieri La Tribune, “…a margine di una riunione (martedì) presso il ministero dell’Economia digitale, Orange e Sfr hanno fatto sapere che non intendono finanziare la costruzione di una rete di trasmissione se non saranno proprietari delle frequenze”, mettendo nuovamente in discussione il dossier sulla trasmissione televisiva su dispositivi mobili. A inizio marzo, il governo aveva avviato un piano per facilitare le negoziazioni sulla Tv mobile, pianificando un accordo per fine aprile tra i differenti attori. Secondo le trattative preliminari, gli operatori mobili avrebbero dovuto finanziare il lancio del servizio, mentre i broadcaster avrebbero fornito i loro contenuti. Inizialmente programmato per il 2007, in Francia il lancio della TMP è nuovamente ritardato, per via della difficoltà a trovare i finanziamenti necessari.

14 maggio 2009 Il Cda della Rai ha annunciato di aver approvato una delibera "su una proposta presentata dal direttore generale della Rai, Mauro Masi , di avviare, nei tempi più brevi, la negoziazione con Sky Italia, tenendo costantemente informato il Consiglio sugli ulteriori sviluppi della trattativa".Il dibattito riguarda la convenzione in scadenza che lega l'azienda di Viale Mazzini a Sky, ovvero la presenza di canali Rai nel bouquet satellitare. Ma le indiscrezioni di stampa propendono verso il divorzio da Sky.
Per ‘Il Messaggero’, in Rai l’offerta di 470 milioni fino al 2016 non viene giudicata adeguata. Una cifra enorme (pari quasi al doppio del capitale sociale dell’azienda che è di circa 242 milioni 518 mila euro), quasi cinque volte superiore al buco pubblicitario stimato la settimana scorsa dal neo direttore generale della Rai durante l’audizione in Vigilanza. Certo, aveva anticipato il quotidiano, “…il board di oggi si concluderà con un mandato al direttore generale Mauro Masi a negoziare ancora ma - e da qui si capisce che la rottura è nell’aria - con anche la richiesta di un compenso per la trasmissione di Rai1, Rai2 e Rai3”.“Mediaset, che sul digitale terrestre sta costruendo una sua piccola Sky a pagamento – ha scritto ancora il quotidiano -, aspetta e spinge perché la Rai divorzi da Murdoch, pronta a fare altrettanto”.
Anche “Repubblica” parla di “prove tecniche di divorzio da Sky” e pone l’accento sul fatto che se la Rai porterà a termine la separazione dal satellite, dal 1° agosto2009, in alcune zone d’Italia in cui il segnale digitale terrestre non viene ancora recepito al meglio per vedere i tre canali principali (Rai1, Rai2 e Rai3) sarà necessario un altro decoder, quello Tivu’ che dovrebbe nascere a giugno dal nuovo accordo con La7 e Mediaset. Il quotidiano riferisce anche che da quanto risulta da un documento Rai di aprile, la separazione da Sky avrebbe “un impatto economico negativo” vicino ai 100 milioni annui

20 maggio 2009. Inizia lo switch over di Rai 2 e Rete Quattro in Piemonte. a Torino, Cuneo e zone limitrofe.

20 maggio 2009 Il CdA su proposta del DG Masi nomina quattro Vice direttori Generali: Antonio Marano con delega alla produzione, Lorenza Lei con delega alle risorse artistiche, Giancarlo Leone con delega allo sviluppo del digitale terrestre e  Gianfranco Comanducci con delega alle risorse umane. Augusto Minzolini diventa direttore TG1 e Mauro Mazza direttore di Rai Uno

28 maggio 2009 Time Warner annuncia l’uscita dal gruppo di AOL che dal 19 dicembre 2009 diventa una compagnia separata indipendente.

28-29 maggio 2009 Il Consiglio d‘Europa promuove a Reykjavik la Prima  Conferenza dei ministri responsabili dei media e dei nuovi servizi di comunicazione  sottolineando nella Risoluzione politica finale come si stia procedendo ”verso una nuova concezione dei media”

12 giugno 2009 Cessano negli Stati Uniti quasi dappertutto le trasmissioni analogiche del network Fox Broadcasting Company di Murdoch che con lo switch off passa al tutto digitale

17 giugno 2009 Iniziano le trasmissioni regolari del canale ad alta definizione TVE HD nella regione di Valladolid. L’emittente pubblica estenderà progressivamente la propria copertura sulla piattaforma digitale terrestre arrivando a coprire l’84% del territorio spagnolo nel settembre 2010

21 giugno 2009 La Camera dei Deputati approva la legge comunitaria sulle frequenze. La Commissione per chiudere la procedura di infrazione verso l’Italia ha posto tre condizioni: l’adozione di una delibera sul dividendo digitale in base ai criteri individuati dall’AGCOM, l’inserimento di tali criteri in una norma primaria di legge e la realizzazione di un disciplinare di gara per lì’assegnazione delle nuove frequenze come stabilito

16 giugno 2009 Inizia lo switch over di Rai 2 e Rete Quattro  a Roma, Latina e zone limitrofe

giugno 2009 Nasce Vidéo Futur (Netgem) offerta ibrida OTT  di contenuti/servizi: canali lineari via DTT, Offerta VoD a pagamento (film, serie TV)  e Web Radio gratuita.

giugno 2009 Lancio di  Vizio Inc. piattaforma ibrida di contenuti/servizi: contenuti VoD pay (tra cui Vudu, Netflix, Blockbuster on Demand, Amazon Video on Demand; prossimi lanci: CBS, NBC, CNBC); applicazioni Web. Disponibili su TV set Internet-enabled.

Giugno 2009 Il Libro Bianco Digital Britain propone modiche al modello di finanziamento. Propone di destinare a privati, a partire dal 2013, £ 130 milioni di introiti da canone di BBC per finanziare offerte senza scopi di lucro in settori quali l’informazione locale e programmi per minori

giugno 2009 Nasce Tivù Sat è una piattaforma televisiva gratuita per la televisione digitale satellitare che sarà offerta da Tivù S.r.l. a partire da giugno 2009. La piattaforma sarà destinata in modo particolare al mercato italiano, ma anche, per i soli programmi free to air, a tutta l'area di copertura dei satelliti Hot Bird essendo questi i satelliti con cui sarà possibile ricevere la piattaforma. Stando a quanto dichiarato, solo una parte della programmazione di Tivù Sat infatti sarà free to air, la rimanente programmazione sarà free to view, fruibile con apposita smart card solo in Italia in quanto la smart card sarà acquistabile dai soli residenti in Italia in regola con il canone televisivo ed utilizzabile legalmente solo all'interno del territorio italiano. Attualmente non è ancora stato comunicato il prezzo di una smart card Tivù Sat necessaria per fruire della programmazione di Tivù Sat: secondo le poche informazioni trapelate, servirà a coprire solo le spese di produzione e distribuzione della smart card.Nessun'altra spesa, oltre alla smart card, sarà necessaria. A partire da questo momento Rai 4 è ricevibile via satellite attraverso Tivù sat come canale televisivo italiano gratuito della RAI - Radiotelevisione Italiana disponibile esclusivamente sul digitale terrestre e su tivù sat all'interno del multiplex Rai A (LCN 19).

25 giugno 2009 L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa approva la Raccomandazione 1878 (2009) relativa a Il finanziamento della radiodiffusione di servizio pubblico 

28 giugno 2009 Iniziano le trasmissioni di Yes Italia rete televisiva satellitare edita da Rai International. L'emittente, diretta da Osvaldo Bevilacqua, trasmette una programmazione tematica. In particolare, il canale è in lingua italiana, e prevede la presenza di  sottotitoli  in  inglese o spagnolo. Si occupa, trasmettendo in blocchi di quattro ore, di servizi sul turismo e sul Made in Italy: ritratti di personaggi e prodotti simbolo dell’eccellenza nell’industria e nell’artigianato italiani; Monografie dedicate alle città, ai borghi, ai castelli, alle chiese, ai monumenti; Regioni: il meglio delle proposte turistiche per sostenere e valorizzare l'offerta territoriale; Arte e cultura: le meraviglie dell'arte italiana tra racconti, mostre e musei; Itinerari: a passeggio per l'Italia tra storie locali, curiosità e testimonianze; Eventi e spettacoli: il meglio degli avvenimenti tra musica, teatri, festival del folklore e fiere; Vacanze: uno sguardo sui diversi modi di viaggiare, attraversare e soggiornare in Italia; Gusto: sapori, ricette e tradizioni dell'enogastronomia italiana

30 giugno 2009 Gli abbonati di Sky Italia a fine esercizio sono 4,9 milioni. Prevede utili per 400 milioni di euro. Complessivamente i propri canali hanno mediamente uno share dell’11%. Il concorrente Mediaset premium ha 3,3 milioni di abbonati con un ARPU in crescita. In totale gli abbonati pay superano gli 8 milioni 

1 luglio 2009 : Scompare il marchio Estvidéo sostituito in Alsazia con Numericable.

luglio 2009 Lancio dell’offerta OTT Vu now da parte di Verismo. Fornisce contenuti/servizi ibridi: Offerta VoD a pagamento e Web Video Content. Dispositivo portatile.

2 luglio 2009 Nuova Comunicazione della Commissione relativa all'applicazione delle norme sugli aiuti di Stato al servizio pubblico di radiodiffusione". Tale comunicazione sostituisce la precedente risalente al 17 ottobre 2001. Le principali modifiche della nuova comunicazione riguardano:il controllo a priori dei nuovi servizi di rilevante portata lanciati dalle emittenti di servizio pubblico (controbilanciando l'incidenza di questi nuovi servizi sul mercato con il loro valore pubblico); chiarimenti sull'inclusione dei servizi a pagamento nel mandato di pubblico servizio; controllo più efficace degli eccessi di compensazione e supervisione del mandato di servizio pubblico a livello nazionale; maggiore flessibilità finanziaria per le emittenti di servizio pubblico. L'intento della comunicazione è assicurare, per la diffusione dei mezzi audiovisivi, servizi pubblici di alta qualità su varie piattaforme, da Internet agli schermi nei luoghi pubblici. Inoltre, prima che le emittenti di servizio pubblico immettano sul mercato nuovi servizi, i cittadini e gli operatori europei potranno esprimere il loro parere in pubbliche consultazioni. Infine, in quanto contribuenti, i cittadini beneficeranno di un utilizzo più responsabilizzato, trasparente e proporzionato del finanziamento statale in questo settore.

23 luglio 2009 Il CdA nomina Massimo Liofredi Direttore di Rai Due e Mario Orfeo Direttore del TG2

31 luglio 2009 Rottura  Rai Sky La Rai cessa di fornire il proprio bouquet Rai Sat. La programmazione di Rai Sat prosegue a partire da oggi in chiaro nell’offerta digitale terrestre nelle aree già completamente digitalizzatee sul bouquet satellitare Tv Sat.

Il 3 agosto 2009 Marino Sinibaldi è stato nominato direttore di Radio 3 dal Consiglio di amministrazione della Rai

20 agosto 2009 L'offerta Mediaset Premium è disponibile sulla TV di FASTWEB

22 agosto 2009 Nelle aree digitalizzate Mediaset Premium inizia ad offrire il canale Premium Calcio HD

Agosto 2009. Il gruppo Canal Plus  lancia La Box Canal Play offerta ibrida di contenuti/servizi: Offerta VoD pay; con funzionalità Media Center

29 agosto  2009 In Spagna viene avviato Canal+ Liga, in concorrenza diretta con il  canale di Mediapro Gol Televisión comprendente kle stesse partite di Prima Divisione  sempre una gara del Real Madrid o del Fútbol Club Barcelona, due di Seconda Divisione  Segunda División, altre due di  ogni giornata della Copa del Rey, nonché, in esclusiva, le partite codificate  della UEFA Europa League. Il canale viene trasmesso anche in  simultcast in alta definizione.

1 settembre 2009  Mentre inizia in sordina la commercializzazione della seconda piattaforma satellitare Tivu sat, Sky sembrerebbe perdere alcune centinaia di migliaia di abbonati  nonostante il rafforzamento dei programmi in alta definizione

8 settembre 2009 Muore Mike Bongiorno

24 settembre 2009 Inizio switch over in Piemonte

25 settembre 2009 Esce Baaria di Giuseppe Tornatore

settembre 2009. Denuncia ADICONSUM mancanza del decoder unico. L'associazione dei consumatori Adiconsum chiede  all'Autorità di disporre le dovute procedure atte a garantire l'utilizzo di un "decoder unico", un dispositivo che permette di vedere le trasmissioni sia dalla piattaforma satellitare che digitale terrestre, senza dover acquistare due o tre tipi di decoder diversi (uno per il satellitare, uno per il digitale terrestre, uno per Tivù sat). Un decoder unico, che soprattutto, che permette di vedere tutti i canali in chiaro e tutti i canali criptati, nel rispetto della delibera Agcom 216/00.

Ottobre 2009 BSkyB critica la partecipazione del servizio pubblico nel progetto di piattaforma ibrida brodacst-brooadband Canvas in quanto vi sarebbero:
·        Ruolo inappropriato di BBC: lo sviluppo di una nuova piattaforma ibrida non rientra nei doveri pubblici di BBC e va oltre il sostegno allo sviluppo della piattaforma DTT.
·        Mancanza di una domanda consistente di consumatori non raggiunti: secondo BSkyB nel mercato stanno già emergendo spontaneamente servizi ibridi che offrono l’accesso agli stessi contenuti di Canvas (es: videogame console, STB e televisori Internet-enabled).
·        Utilizzo del canone pubblico: le iniziative commerciali di BBC, in quanto finanziate dal canone pubblico, devono minimizzare le possibili distorsioni sulla concorrenza e non limitare lo sviluppo e la diffusione di nuovi servizi.
BSkyB ritiene dunque che la BBC assolverebbe meglio ai propri obblighi di servizio pubblico implementando una strategia di distribuzione totalmente aperta verso le piattaforme di operatori terzi.

1 Ottobre 2009 Bianca Berlinguer PD diventa direttore del TG3. Antonio Preziosi PDL quello del Giornale Radio Radio. Giuseppe Berti quello di GR Parlamento. Alberto Maccari alla TGR. Daniele Renzoni diventa direttore di Rai International

Ottobre 2009 Il gruppo tecnico DGTV Italia pubblica il documento Broadband Addendum all’HD Book DTT1.0. Prevede un bollino Gold ai ricevitori HD che assicuri una connettività Internet best effort for broadband media delivery in modalità aperta Over the Top. Si crea una Seamless experience fra mondo broadcast e mondo broadband. A seguito di queste iniziative sono disponibili ricevitori DTT broadband-enabled (Bollino Gold DGTVi).

19 ottobre 2009 Mediaset annuncia un proprio piano per l’offerta non lineare nelle reti a banda larga: entro il 2010 verrà lanciato un nuovo decoder digitale terrestre dotato di hard disk e connessione a banda larga attraverso il quale sarà possibile fruire di servizi di Replay TV, TV on-demand e servizi interattivi (tra cui commercio elettronico)

19 ottobre 2009 Nasce Rai Scuola

Ottobre 209 In Austria a seguito di un contenzioso avviato dagli editori privati della carta stampata, nell’Ottobre 2009 la Commissione Europa ha confermato la possibilità per il Servizio Pubblico di raccogliere pubblicità e di sviluppare offerta su Internet, ma ha imposto l’obbligo di assessment preliminare al lancio di alcuni nuovi servizi

20 ottobre 2009 Sky annuncia una chiavetta che consentirà l’accesso dell’offerta digitale terrestre italiana sul proprio decoder HD

25 ottobre 2009 Elezioni primarie del segretario del Partito Democratico. Pierluigi Bersani sconfigge il segretario uscente Dario Franceschini diventando segretario del PD

27 ottobre 2009 Quasi tutti i soci Telco, ad eccezione di Sintonia, rinnovano per altri 3 anni il patto di controllo di Telecom Italia.

Novembre 2009  Telefónica acquista il 22% della piattaforma televisiva a pagamento Digital + per  240 milioni di  euro più l’ammortamento del debito che Prisa ha nei confronti della società telefonica,,  valutato in 230 milioni di euro. Pdr  costo totale pari a  470 milioni di euro 

novembre 2009 Lancio della piattaforma ibrida Sezmi società Sezmi Corporation. Fornisce contenuti/servizi: Canali lineari via DTT (tra cui 20 canali cable TV), film VoD pay e applicazioni Web.

Novembre 2009 Ridenominazione dei canali internazionali della Rai. Rai International opera con quattro canali satellitari chiamati Rai Italia, sui quali sono trasmessi programmi autoprodotti e parte della programmazione delle tre reti Rai, che coprono i relativi continenti. Rai Italia 1 trasmette per le Americhe prende il posto di Rai America;  Rai Italia 2 trasmette per l'Oceania, Rai Italia 3 trasmette per l'Asia e Rai Italia 4 trasmette per l'Africa. Inoltre a partire dal 2009 la società Rai World gestisce il canale autofinanziato Yes Italia, canale dedicato al turismo diretto da Osvaldo Bevilacqua. Rai International opera inoltre nel settore radiofonico con Rai Italia Radio (precedentemente conosciuta come Satelradio), un canale radiofonico trasmesso mediante satelliti (America, Australia, Africa, e Asia) e attraverso accordi con radio locali (Nord America, Australia e Giappone). Un'altra produzione radiofonica di Rai International è il Notturno Italiano, programma ascoltabile da Mezzanotte alle 06.00 ora centrale europea in onde medie sulle frequenze di kHz 900 (Milano), 1107 (Roma) e 657 (Napoli). Su Internet, Rai International edita il sito Italica, dedicato alla promozione della lingua e della cultura italiana.

1 novembre 2009 I canali della piattaforma TIM TV Canale 5 Italia i La7 MTV e Premium Calcio 1-2-3-4 sono totalmente free per gli abbonati TIM

11 novembre 2009 Nasce l’Alleanza per l'Italia (ApI) partito politico italiano di orientamento centrista e liberale fondato da Francesco Rutelli, co-fondatore del Partito Democratico (e in precedenza de La Margherita), Bruno Tabacci, co-fondatore dell'Unione di Centro (e in precedenza della Rosa Bianca) e Lorenzo Dellai, fondatore dell'Unione per il Trentino (e in precedenza della Civica Margherita.

12 novembre 2009 Via libera al nuovo contratto di servizio E’ approvata la delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 614/09/CONS Approvazione delle linee-guida sul contenuto degli ulteriori obblighi del servizio pubblico generale radiotelevisivo ai sensi dell’articolo 17, comma 4, della legge 3 maggio 2004, n. 112 e dell’articolo 45, comma 4, del Testo Unico della radiotelevisione. Ai fini del rinnovo del contratto di servizio tra il Ministero dello sviluppo economico e la Rai per il triennio 2010-2012, richiamando i recenti indirizzi comunitari, che sottolineano come quella radiotelevisiva rappresenti tuttora la principale fonte di informazione e, quindi, di partecipazione al dibattito civile e politico dei cittadini, ribadisce l'esigenza di una 'definizione qualitativa' degli obblighi di servizio pubblico, sia rispetto alla programmazione nel suo complesso, sia rispetto all'informazione:"l'innalzamento del livello qualitativo dell'informazione deve essere perseguito dalla Rai agendo lungo più direttrici, attraverso interventi nel merito e di metodo. Orizzonte internazionale, pluralismo, completezza, deontologia professionale, devono costituire tratti distintivi dell'informazione di servizio pubblico, che deve essere, pertanto, aperta sul mondo, pluralistica, equilibrata e diversificata, così da garantire l'informazione, l'apprendimento e lo sviluppo del senso critico, civile ed etico della collettività nazionale, nel rispetto del diritto/dovere di cronaca, della verità dei fatti e del diritto dei cittadini ad essere informati".Il servizio pubblico di informazione, per le caratteristiche proprie del mercato radiotelevisivo italiano e della mission della concessionaria del servizio pubblico, impone una particolare tutela del principio del pluralismo, non inteso nel senso di una equilibrata 'lottizzazione' degli spazi informativi tra le diverse forze politiche in ragione del loro diverso peso parlamentare, ma in quello di una rappresentazione realistica della pluralità delle posizioni in cui si articola il dibattito politico-istituzionale e in un uso sistematico e non derogabile del principio del contraddittorio

16 novembre 2009. Switch off a Roma e nel Lazio salvo a Viterbo

25 novembre 2009 Il CdA nomina Antonio Di Bella Direttore di Rai Tre al posto di Paolo Ruffini. Rimarrà in carica sino all’8 giugno 2010

25 novembre 2009 Vengono approvate due Direttive che modificano il pacchetto tlc del novembre 2002:  la Direttiva 2009/140/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009 recante modifica delle direttive 2002/21/CE che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica, 2002/19/CE relativa all’accesso alle reti di comunicazione elettronica e alle risorse correlate, e all’interconnessione delle medesime e 2002/20/CE relativa alle autorizzazioni per le reti e i servizi di comunicazione elettronica  e la Direttiva 2009/136/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009 recante modifica della direttiva 2002/22/CE relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica, della direttiva 2002/58/CE relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche e del regolamento (CE) n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell’esecuzione della normativa a tutela dei consumatori.

25 novembre 2009 Lo stesso giorno un Regolamento (CE) n. 1211/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio  istituisce l’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) e l’Ufficio (Testo rilevante ai fini del SEE). Tale regolamento definisce le norme relative all’istituzione e al funzionamento dell’Organismo dei regolatori europei (BEREC). Il BEREC ha come compito principale quello di consigliare e assistere la Commissione europea nello sviluppo del mercato interno e di creare un legame fra le autorità nazionali di regolamentazione (ANR) e la Commissione. L’Organismo dovrebbe inoltre fungere quale organismo di riflessione, dibattito e consulenza per il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione nel settore delle comunicazioni elettroniche

26 novembre 2009 AGCOM approva delibera n. 664/09/cons Regolamento recante la nuova disciplina della fase di avvio delle trasmissioni radiofoniche terrestri in tecnica digitale lanciando un progetto pilota per la Provincia di Trento. La radiofonia digitale, evoluzione naturale della radiofonia analogica, viene giudicatai di notevole interesse per tutte le imprese del settore, e ha la possibilità di aprire a nuovi editori il mercato della fornitura dei contenuti che possono essere veicolati su detta piattaforma. In previsione di ciò, e per dare un impulso al mercato, anche su richiesta di alcune associazioni di categorie e di emittenti nazionali tra cui la Concessionaria del servizio pubblico, l’Autorità ha ritenuto opportuno adottare un provvedimento per l’avvio di un progetto pilota per il DAB, sulla base di quanto previsto dalla delibera che interessi la Provincia Autonoma di Trento.

26 novembre 2009 AGCOM approva delibera n. 665/09/CONS individuazione delle piattaforme emergenti ai fini della commercializzazione dei diritti audiovisivi sportivi, ai sensi dell’art. 14, del d.lgs. 9 gennaio 2008, n. 9 e dell’art. 10 del regolamento adottato con delibera n. 307/08/CONS.  L’Autorità individua i criteri metodologici funzionali all’espletamento della valutazione in via di rima applicazione, focalizzando l’attenzione su elementi di matrice tecnologica, che assumono valenza generale, considerato che le nuove tecnologie si sviluppano a livello globale, nonché su elementi di tipo economico, i quali risentono delle specificità del mercato italiano

Novembre 2009 Uno studio commissionato dalla BBC evidenzia invece i punti di forza:
·        forte interesse degli utenti verso canvas
·        gli elementi percepiti come più attrattivi sono l’accesso a freeview e i servizi di catch-up tv
·        la maggioranza degli utenti sarebbe disposta a pagare tra 49 e 99 £ per un stb abilitante
·        44% utenti di Pay-TV sarebbero interessati a Canvas e prenderebbero in considerazione la cancellazione del proprio abbonamento. Tale propensione si riduce però notevolmente (al 26%) nel caso in cui il proprio provider attuale fornisse un servizio simile a Canvas.
·        56% utenti di pay-tv utilizzerebbero Canvas per un televisore secondario.

I consumatori che sono già dotati di una connessione broadband sono più interessati a Canvas.
·        Il 44% di utenti che attualmente risultano non dotati di connessione broadband ad Internet potrebbero attivarla per utilizzare Canvas.
·        Il 28% degli intervistati dichiara che potrebbe aumentare il proprio consumo di Internet grazie a Canvas.

Circa la metà degli intervistati ipotizza che aumenterebbe il proprio consumo di contenuti TV grazie a Canvas e in particolare attraverso i servizi di Catch-up TV (55%) e le funzionalità di PVR (46%). In generale, gli utenti ritengono che Canvas possa generare “valore pubblico” e che il coinvolgimento di BBC nell’iniziativa sia  appropriato.

Si rileva un consistente interesse degli utenti britannici verso la potenziale offerta di Canvas. Il 73% degli intervistati dimostra un qualche livello di interesse (esclusi i rispondenti “Non so”).

I più interessati sono i giovani, appartenenti a gruppi socio-economici più elevati e con una dotazione tecnologica avanzata (connessione broadband, due o più televisori, Pay-TV). Essi corrispondono ai consumatori disponibili ad utilizzare funzionalità avanzate come PVR e Catch-up TV e a cambiare in futuro il proprio servizio televisivo (es: abbandono Pay-TV). I meno interessati sono quelli più anziani, appartenenti a gruppi socio-economici più bassi e con dotazione tecnologica meno avanzata.

L’elemento verso cui i consumatori mostrano più interesse è l’accesso all’offerta TV e radio completa di Freeview. L’elemento meno attrattivo è la navigazione Internet via TV. Canvas non è percepito come potenziale sostituto al consumo Internet via PC.

La ricerca ipotizza tre stime per la diffusione di Canvas nel 2015:
·        nel caso in cui Canvas rimanga una piattaforma“di nicchia“ nel mercato dei dispositivi DTT VOD-enabled, la diffusione di Canvas nel 2015 potrebbe raggiungere 1,2 milioni (su un totale di 3,3 milioni di ricevitori DTT VoD-enabled)
·        con il solo sostegno dei principali broadcaster TV ed un’ampia offerta di contenuti, Canvas diventerà la prima piattaforma per il consumo di VOD tramite STB DTT raggiungendo 4 milioni (di cui 2,5 milioni come STB primario ovvero il 30% dei TV set primari DTT)
·        nel caso in cui gli IPS sostengano fortemente la sua diffusione, Canvas potrebbe diventare lo standard di riferimento anche per altre piattaforme raggiungendo 8,3 milioni  (su un totale di 9,1 milioni di ricevitori DTT VoD-enabled)

Interessante risulterebbe l’impatto economico di Canvas in tre mercati:

1. In termini di impatto economico per la fornitura di contenuti VoD / Content Provider
·        Canvas, piattaforma addizionale sulla quale i content provider potranno distribuire i propri contenuti, è destinato a sviluppare e consolidare la domanda per contenuti VoD con accesso gratuito o a pagamento.
·        Grazie a Canvas, aumenterebbe il numero di famiglie raggiunte dalle offerte VoD. Potrebbe verificarsi un impatto rilevante anche al livello dell’organizzazione delle finestre di sfruttamento.
·        Accrescendo la consapevolezza e la domanda per servizi VoD, influenzerebbe indirettamente, in modo positivo, anche gli altri servizi VoD sulle altre piattaforme, comprese quelle di Pay-TV. Al 2015 Canvas determinerebbe ricavi addizionali da servizi VoD per £26,2 milioni all’anno (esclusi i ricavi pubblicitari).

2. In termini di impatto economico per le altre piattaforme televisive FTA e Pay-TV
·        Project Canvas determinerebbe effetti positivi sul mercato TV in termini di maggiore concorrenzialità e più ampia gamma di servizi disponibili agli utenti finali.
·        Canvas avrebbe un impatto negativo sui servizi di Pay-TV via satellite e via cavo (Sky Digital e Virgin Media). Per Sky, tale impatto è quantificato in una perdita di potenziali ricavi fino a £515 milioni nei sei anni fino al 2015 (esclusa la reazione competitiva) e una diminuzione complessiva tra il 2% e il 4% della base abbonati (valori calcolati rispetto ad una ipotesi di crescita fisiologica, ovvero in assenza del lancio di Canvas).
·        Con il lancio di Canvas, al 2015 il numero delle famiglie utenti di DTT come piattaforma primaria potrebbe passare  da  10,5 milioni a 10,8 milioni (previsione conservativa) o 11,2 milioni (previsione aggressiva). Senza il lancio di Canvas, si potrebbe verificare una lieve contrazione, da 10,5 a 10,3 milioni.
·        Rispetto alla OTT TV, Canvas impatterebbe negativamente il servizio Fetch TV e potenziali nuovi entranti.

3. In termini di impatto per i fornitori di servizi di connessione Internet / Internet Service Provider
·        Canvas rappresenterebbe un’opportunità per orientare gli abbonati verso pacchetti d’offerta più costosi (alta capacità di connessione), anche grazie all’integrazione di Canvas in offerte bundled.
·        Canvas farebbe crescere il numero di connessioni broadband (previsione tra + 490 e + 870 mila abbonati al 2015 rispetto al caso di mancato lancio) generando ricavi incrementali annuali per gli ISP tra £47 e £300 milioni.

4. In termini di vendite di televisori e Set Top Box (produttori consumer electronics)
·        Canvas influenzerebbe positivamente la vendita di televisori e STB, sebbene
la scelta di stabilire un’unica User Interface uguale per tutti i STB Canvas potrebbe ridurre il grado di differenziazione offerta agli utenti.
·        Su una base di sei anni fino al 2015 si ipotizza che Canvas determini ricavi addizionali nelle vendite di Set Top Box tra £53,1 e £204 milioni (rispetto all’ipotesi di mancato lancio di Canvas).

Canvas avrà invece impatto negativo in due aree:
·        per la vendita e noleggio Home Video. La crescita del mercato VoD, sostenuta anche da Canvas, potrebbe colpire negativamente il mercato del videonoleggio, in particolare i canali distributivi tradizionali (punti vendita e postale). Si accelererebbe il declino dei ricavi, stimato in £18 milioni addizionali fino al 2015 (rispetto al caso di mancato lancio di Canvas). I servizi di videonoleggio digitali  (Download-to-Rent o Pay Per View) sono meno esposti a tale declino. Rispetto alla vendita di DVD, il mercato VoD avrà un impatto negativo solo nel lungo periodo. Nel breve periodo, le offerte on-demand su televisore non sono considerate sostitute dirette dell’acquisto di DVD;
·        per il mercato pubblicitario televisivo  Complessivamente, Canvas non avrà un impatto significativo sul mercato delle inserzioni commerciali televisive. Solo nel breve periodo potrebbe determinare una riduzione degli investimenti pubblicitari sui canali televisivi lineari trasmesse sulle diverse piattaforme. Sebbene la maggior parte del consumo televisivo rimarrà concentrato sui canali lineari fino al 2015, è previsto un progressivo spostamento verso il consumo VoD nel lungo periodo. Canvas potrebbe favorire lo sviluppo di una massa critica di utenti che utilizzano servizi IP, accelerando la diffusione di nuove modalità di distribuzione delle inserzioni pubblicitarie.

1 dicembre 2009 Entra in vigore il Trattato di Lisbona. Modificae integra i trattai precedenti, includendo la maggioranza delle innovazioni bocciate dal referendum francese e olandese

Dicembre 2009 Nasce SKY Live TV è una piattaforma televisiva commerciale per la televisione mobile offerta a pagamento da Telecom Italia. La piattaforma è disponibile esclusivamente in Italia e riservata ai clienti TIM. SKY Live TV offre canali televisivi  SKY TG24, SKY Meteo24 SKY Sport24, Fox One, SKY Uno Mobile, FX Mobile, National Geographic Channel e GXT mobile Con SKY Live TV è possibile fruire di video on demand tratti dai seguenti canali televisivi: SKY TG24 SKY Meteo24 e SKY Sport24

16 dicembre 2009, Telecom Italia presenta Cubo vision offerta ibrida di contenuti/servizi: Canali lineari via DTT, Catch-up TV gratuita (La7), YouTube, VoD pay. Applicazioni Web con funzionalità Media Center. Cubovision è un dispositivo TV broadband multimediale per accedere ai canali del digitale terrestre, alla televisione interattiva del Web e al video on demand in pay per view anche in alta definizione, distribuito da Telecom Italia dal 2010.
Collegato all'antenna TV e a una qualsiasi linea ADSL permette di visionare i canali TV del digitale terrestre in chiaro, ma anche i servizi informativi di Internet e le Web TV (come YouTube, LA7.tv) oltre a una serie di film o video on demand sempre disponibili.
Il dispositivo, dotato di un hard disk di 500gb e venduto a 199 euro, permette anche di organizzare i propri contenuti come musica, foto e video, consente inoltre di memorizzare i file multimediali del telefonino, del PC, della fotocamera digitale e del lettore MP3. Il loro trasferimento può avvenire attraverso chiavette USB e SD card, connettività Wi-fi e lo standard DLNA.
Attraverso una news bar dinamica, unita a diversi widget forniti direttamente dal portale Virgilio, permette di conoscere in tempo reale il meteo della città prescelta, gli aggiornamenti finanziari, le news, l'oroscopo del giorno e l'accesso alle principali aree di servizio. È provvista anche di un Electronic Program Guide (EPG) per passare da un servizio all'altro e, in futuro, il dispositivo permetterà anche la gestione di applicazioni domotiche, sensori, pagamenti on line e molti altri servizi. Verrà inoltre rilasciato un un kit di sviluppo per permettere agli sviluppatori di realizzare applicazioni ad hoc per il dispositivo, che verranno messi in vendita su un apposito application store (su stile Apple store). Il dispositivo è utilizzabile su qualsiasi connessione ADSL (non necessariamente ALICE di Telecom Italia).
Cubo Vision è il nuovo servizio di Over The Top TV / media center lanciato da Telecom Italia a fine dicembre. CuboVision è una sorta di “hub casalingo” che associa all’offerta di TV lineare della piattaforma DTT contenuti on-demand erogati via IP, compresi servizi Web-based.Cubovision funziona anche a bassa velocità (almeno 1 MB / sec.) e indipendentemente dal fornitore di connettività dell’utente. Solo gli utenti broadband di Alice possono però acquistare i titoli della sezione VoD.
Obiettivo primario di CuboVision è quello di accelerare la diffusione delle connessioni broadband - oggi in una fase di complessiva stagnazione – rivolgendosi in particolare alle utenze abilitate alla ADSL ma non ancora connesse (circa 8 milioni).
È previsto lo sviluppo di un application store con applicazioni gratuite e a pagamento provenienti da fornitori terzi, sul modello di quello sviluppato da Apple. Telecom Italia dovrebbe avviare lo sviluppo della piattaforma nei primi mesi del 2010. Con CuboVision, Telecom Italia vuole mettere a disposizione una piattaforma (rete + device) aperta a content provider, broadcaster e sviluppatori di applicazioni e servizi. Telecom Italia punta anche a rendere CuboVision un network domestico multifunzionale, in grado di gestire anche applicazioni domotiche, sensori, pagamenti online e altri servizi.
Cubo Vision può essere infatti acquistato solo online attraverso il sito Web di Telecom Italia e in circa 30 punti vendita selezionati in Italia. La prima fase di sviluppo mira infatti principalmente a raccogliere le indicazioni degli early adopters.In una fase successiva, verrà quindi  delineata la vera e propria proposta commerciale. Indicativamente, saranno prodotti e immessi sul mercato circa 300 – 400 mila pezzi nel 2010. Per Telecom Italia, Cubovision ha le potenzialità per divenire prodotto di massa nel medio-lungo periodo
La EPG permette di visualizzare anche la programmazione dei giorni successivi.I canali televisivi sono suddivisi in aree tematiche, sono fornite informazioni aggiuntive per ciascun programma trasmesso ed è presente la funzione di Parental Controlling. La guida programmi di CuboVision include la funzione “Correlati”, che consente
di visualizzare in modo immediato tutti i contenuti Web-based (video, immagini e musica) collegati al programma televisivo trasmesso. Nella sezione "I miei preferiti“ viene raccolta una lista dei canali visualizzati più frequentemente dall’utente. Questa lista viene aggiornata automaticamente e non può essere modificata dall’utente.
CuboVision svolge anche la funzione di Media Hub, in quanto permette la visualizzazione sullo schermo televisivo e l’archiviazione di contenuti multimediali dell’utente provenienti da dispositivi esterni (hard disk, pen drive USB e SD card) per una capacità totale di 500 GB. L’utente può caricare i propri contenuti su CuboVision e visualizzarli sul televisore utilizzando una delle due porte USB presenti, la porta per schede SD o tramite connessione bluetooth.I contenuti importati vengono automaticamente suddivisi in base al loro formato e organizzati in tre aree distinte: Foto, Video e Musica. Gli utenti che già hanno un profilo attivo online su Virgilio Fotoalbum (servizio di photo viewing e sharing) possono visualizzarne il contenuto
Caratteristiche del set top box : Processore e archiviazione: Processore Sigma Designs; Hard Disk 500 GByte 7200 rpm GreenPower; Flash Memory 512 Mbyte; Ram 512 Mbyte DDR2.
La connessione del STB a Internet può essere attivata mediante cavo Ethernet o mediante connessione Wireless. CuboVision può essere collegato al televisore attraverso il cavo HDMI (incluso nella dotazione) oppure attraverso cavo analogico component o composito (non incluso). Il STB non è dotato di funzionalità di PVR. Sono comunque presenti le funzioni di pause, fast-forward e rewind per i contenuti VoD. Al momento, Cubovision non supporta i servizi di Pay-TV via DTT. La slot per le smart card dovrebbe essere aggiunta – tramite modulo esterno – nella seconda versione di CuboVision.

Così si propone agli utenti: CuboVision di Telecom Italia è un dispositivo tv broadband per accedere ai canali del digitale terrestre free e pay di qualsiasi operatore broadcaster, al meglio della televisione interattiva del Web e al video on demand in pay per view anche in alta definizione. Con CuboVision è inoltre possibile accedere ad un "supermercato di applicazioni" (application store), organizzare i propri contenuti personali come foto, video e musica, e usufruire di servizi informativi meteo, news e finanza. Grazie a questo innovativo prodotto ed ad una avanzata interfaccia grafica, il tradizionale televisore di casa si trasforma in un centro multimediale on-line, in grado di offrire una pluralità di servizi e contenuti digitali utilizzando un solo telecomando
Attraverso CuboVision puoi ricevere qualsiasi canale della TV digitale terrestre, sia free che a pagamento, di qualsiasi operatore. CuboVision è dotato di una CAM Common interface standard. Attraverso una guida elettronica programmi evoluta "interactive EPG", si possono consultare i programmi in onda, la disponibilità delle webTV e la registrazione digitale del programma preferito attraverso il Personal Video Recorder integrato  CuboVision ridefinisce il modo di fruire i contenuti, quando vuoi e cosa vuoi, rendendo la tua vita in "alta definizione". Hai la comodità del videonoleggio senza dover uscire di casa! Attraverso il servizio Video on demand puoi noleggiare o comprare subito una serie di contenuti in standard e high definition da più cataloghi di film, serie tv, fiction, documentari, programmi sportivi, ecc  Scegli, scarica e installa. Molte applicazioni per ogni uso. Divertimento, utilità, social network, multimedia messaging, t-commerce, servizi al cittadino e molto altro ancora ti aspetta nel nuovo TV application store di CuboVision. Sei uno sviluppatore di applicazioni? Vuoi portare la tua idea di servizi su CuboVision? A breve potrai iscriverti gratuitamente al CuboVision developer program e, attraverso un kit, di sviluppo gratuito in ambiente open source su sistema operativo MeeGo potrai sviluppare e proporre nuove applicazioni per CuboVision

3 dicembre 2009 General Electric e l’operatore via cavo Comcast annunciano un accordo per la vendita del 51 % di NBC Universal a Comcast. Vivendi non appena perfezionato l’acquisto da parte di Comcast accetta di cedere la propria quota a General Electric che manterrebbe il 49% della nuova entità.

17 dicembre 2009 Approvazione in Francia della LOI n° 2009-1572 du 17 décembre 2009 relative à la lutte contre la fracture numérique L’obiettivo è di facilitare lo sviluppo delle reti a banda larga e ultra larga su tutto il territorio e accompagnare il passaggio progressivo dall’analogico al tutto digitale entro il  30 novembre 2011 con misure a favore dei cittadini fuori dalle aree di illuminazione della DTT .

22 dicembre 2009 La Suprema Corte di Cassazione con ordinanza 22 dicembre 2009 chiarisce che la concessionaria pubblica – in considerazione del mutato contesto in materia di appalti pubblici,  è tenuta, in quanto ente pubblico, all’osservanza delle procedure ad evidenza pubblica nell’affidamento degli appalti, secondo le disposizioni contenute nel D.lgs. n. 163/2006, pertanto la Rai deve provvedere a indire apposita selezione aperta sopra soglia comunitaria

22 dicembre 2009 la Disney-ABC Television Group annuncia una collaborazione con la Apple sulla televisione a pagamento su iTunes, con contenuti provenienti da Disney Channel e dall'ABC

22 dicembre 2009 Il BBC Trust approva in via provvisoria la partecipazione di BBC a Project Canvas, di piattaforma Open IPTV per servizi ibridi broadcast-broadband aprendo un nuovo periodo di consultazione. L’approvazione nasce dalla considerazione che, secondo BBC Trust, il valore pubblico che il progetto sarebbe in grado di generare giustifica qualsiasi potenziale impatto negativo sul mercato. BBC Trust pone alcune condizioni per l’approvazione definitiva, con il duplice obiettivo di assicurare il valore pubblico del progetto e di contenere i possibili impatti negativi sul mercato:
·        INDUSTRY ENGAGEMENT - le specifiche tecniche / standard di Canvas devono essere pubblicate in anticipo rispetto al lancio del servizio, per permettere a tutti i costruttori di hardware di adattarsi. BBC Executive dovrà comunicare lo standard a BBC Trust entro 12 mesi dopo l’approvazione definitiva e almeno 3 mesi prima del lancio di Canvas.
·        ACCESSO DEI FORNITORI DI CONTENUTO - gli accordi devono essere ragionevoli, trasparenti, non discriminatori e basati su requisiti tecnici e di contenuti minimi per favorirne l’accesso.
·        ACCESSO DEGLI ISP - gli accordi sugli standard qualitativi richiesti agli ISP devono essere ragionevoli, trasparenti, non discriminatori e devono mirare ad annullare le barriere d’entrata per nuovi ISP partner.
·        SYNDICATION - valutazione, dopo 12 mesi dal lancio, degli effetti di Canvas sulla disponibilità dei partner a rendere disponibili i propri contenuti anche sulle piattaforme di terzi operatori.
·        ACCESSO FREE - l’accesso gratuito a Canvas dovrà essere sempre garantito.
·        ACCESSIBILITY E USABILITY - controllo, dopo 12 mesi dal lancio, dell’efficacia di tutte le funzionalità richieste da BBC Trust (audio description, parental controlling, etc.)
·        COSTI - i costi effettivi di Canvas sostenuti da BBC non potranno superare i costi previsti per più del 20% su base annua.
·        CONFORMITÀ LEGALE - BBC deve rispettare i vincoli di legge sulla destinazione dei propri investimenti in ricerca e sviluppo.

31 dicembre 2009 Secondo IDATE il mercato televisivo mondiale vale 259,3 miliardi di euro in di munizione del 0,5% rispetto al 2008. La pubblicità scende del 7,9% con una quota percentuale sul totale in decremento dal 48% al 44%, la televisione a pagamento cresce del 6,9% con una quota in ascesa dal 43% al 46% mentre i finanziamenti pubblici in particolare da canone aumenta del 3,7% con una quota stabile del 9,4% delle risorse totali. Gli Stati Uniti rimangono il primo mercato con 91,7 miliardi di euro (-1%) pari al 36,8% del totale. Segue l’Europa con 79,6 miliardi (-1,7%) pari al 30,7% del totale. Cresce L’Asia Pacifico dell’1,5% con una quota pari al 22,7% del totale. L’America Latina risulta in forte crescita (+3%) con una quota arrivata al 7,6% del totale. Infine la zona Africa Medio Oriente risulta in perdita del 6% con una quota pari a solo il 2,2% del mercato televisivo mondiale

31 dicembre 2009 Il mercato televisivo europeo sarebbe in calo del 3,1% rispetto al 2008: al suo interno  il fatturato della televisione a pagamento secondo ITMEDIA Consulting avrebbe superato nel 2009 il fatturato pubblicitario

31 dicembre 2010 Una ricerca Itmedia analizza il mercato cross mediale:
  • Crescono i servizi di Video Streaming e di Downloading in rete. I ricavi totali generati da servizi di video online ammontano a 737 milioni di euro nel 2009. Si prevede che quadruplicheranno nei prossimi quattro anni salendo a 2,7 miliardi di euro nel 2013.
  • La sola pubblicità online raccoglie nel 2009 276 milioni di euro pari al 2% dei ricavi pubblicitari ed destinata grazie alla crescita di Hulu iPlayer e della catch-up tv da un lato e di altri distributori di servizi di videosharing gratuiti come YouTube dall’altro, a salire a 1,6 miliardi di euro nel 2013, pari all8,5% dei ricavi pubblicitari.
  • I servizi a pagamento pay per download nelle modalità DTR Download to Rent (fruizione in affitto per periodo limitato, che oggi rappresenta il 90% del fatturato di questo segmento), DTO Download to Own (fruizione a piacere illimitata nel tempo destinata a crescere nei prossimi anni) e Rent VoD di acquisto di un accesso temporaneo ad uno stream content online, hanno complessivamente raccolto 460 milioni di euro e si prevede che passeranno a circa 1,1 miliardi di euro nel 2013.
  • Decisiva per lo sviluppo di contenuti online fruiti sul televisore sarà la distribuzione di video in modalità Over the Top Tv OTT che consente la fruizione libera di contenuti tramite una connessione a banda larga che bypassa i fornitori di servizi su piattaforma proprietaria IPTV
In Italia come emerso dalla Relazione AGCOM si è assistito ad un leggero incremento dei ricavi dell’1,7% del mercato televisivo nel suo complesso. A fronte di un decremento della pubblicità, scesa a 3,541 miliardi di euro (-9,3%) sono cresciuti i ricavi da pay tv saliti a 2,875 miliardi.Il travaso di ricorse pubblicitarie dalla tv verso Internet è risultato minore rispetto ad altri Paesi europei. Leader in termini di fatturato rimane la Rai con 2,728 miliardi di Euro, seguita da Sky Italia (2,711 miliardi) e da Mediaset (2,506 miliardi). In termini di ascolti la pay tv rode lentamente le quote delle emittenti generaliste. Alla fine del 2009 appare particolarmente pronunciato il ritardo italiana nella costruzione della società digitale dell’informazione e della conoscenza. L’Italia è:
·        al 17 posto nell’Unione Europea per la diffusione della Larga Banda (20,6% contro una media EU27 di 24,8%)
·        al 22 posto per numero di famiglie connesse a Internet (53% contro una media del 65%)
·        al 13 posto per contributo ICT al PIL
·        al 26 posto per quota di esportazioni legate al mondo ICT (-2,2 del PIL, in calo rispetto al 2,6% del 2008).

31 dicembre 2009 Cresce la penetrazione del DTT in Spagna salita in un anno dal 43,7% nel dicembre 2007 al 80,8% delle famiglie televisive spagnole nel dicembre 2009. In termini di audience sale dal 21,9% al 56,5% con i maggiori successi fra i canali per bambini Disney Channel, Clan TBE e Antena Neox. Grazie ai nuovi canali DTT i broadcaster storici riescono a recuperare parzialmente la perdita di ascolti delle reti generaliste

31 dicembre 2009 Osservando l’evoluzione degli ascolti dei canali pubblici generalisti  nei principali paesi europei (share % sul totale individui) dal 1999 al 2009 osserviamo una perdita del 12,8% da parte dei due canali della TVE oggi attestati attorno al 25% e del 10,8% da parte dei due canali della BBC al di sotto del 30%. Le perdite dei tre canali di France Télévision e della Rai sono dell’8,9% e del 8,2, ponendo le prime poco sotto il 30% e le secondo attorno al 40%, allo stesso livello dei tre canali di ARD-ZDF che nel decennio hanno perso solo l’1,2%. In termini di crescita delle risorse del sistema televisivo europeo nello steso decennio quelle in maggior crescita sono quelle ai servizi a pagamento più che raddoppiate (+259%) mentre quelle da canone crescono solo del 47% e quelle da pubblicità addirittura solo del 16%.
Disuguale risulta la distribuzione delle risorse pubbliche nel sistema televisivo europeo fra Germania, Regno Unito, Paesi nordici e altri paesi europei occidentali che da sole a fronte di una popolazione pari al 35% raccolgono il 71% del totale delle risorse pubbliche, rispetto  quella di Francia, Italia e Spagna che con una popolazione pari al 26% raccolgono solo il 21% delle risorse pubbliche, mentre del tutto scarsa appare la quota dei Paesi europei orientali e degli altri Paesi dell’area del Mediterraneo con solo l’8% del totale delle risorse pubbliche a fronte d una popolazione del 39%.

31 dicembre 2009 In Italia, secondo i dati forniti da ETNO, sono 2,49 milioni le abitazioni raggiunte dalla fibra ottica (capofila la Germania con 9,5 milioni di abitazioni 'passate' dalla fibra ottica).  Con un fatturato 2009 di 27,1 miliardi di euro, Telecom Italia risulta al nono posto globale e al 5° in Europa.


2010

E’ l’anno cruciale per la conversione al digitale
Due famiglie italiane su tre hanno un ricevitore digitale in casa e sono quasi 9 milioni quelli venduti solo nell’ultimo trimestre. Sono i dati contenuti nell’ultimo numero della newsletter Digita di DGTVi, che sottolinea come il 2010 sia aperto con un’ulteriore forte progressione verso il passaggio al digitale e, con gli switch-off previsti per le grandi regioni del Nord Italia che coinvolgono oltre 23 milioni di italiani, rappresenterà l’anno del passaggio definitivo del sistema televisivo dall’analogico al digitale.
A gennaio il 48,6% del consumo TV avviene attraverso piattaforme digitali (TDT, satellite, IPTV), +4% rispetto a dicembre, un raddoppio in un anno: è imminente ormai il superamento della TV analogica. La TDT si conferma la piattaforma regina: il 33,4% della popolazione italiana segue la programmazione televisiva utilizzando i decoder TDT e costituisce il 68% dell’intero consumo digitale. Nella segmentazione per classi socio-economiche Auditel rileva che i possessori di decoder TDT appartengono per il 37% alla classe socioeconomica medio-alta e per ben il 20% sono persone con alto reddito e titolo di studio.
 Le vendite di ricevitori per la TDT hanno registrato un nuovo record a dicembre, con  in totale di quasi 2,9 milioni di pezzi. Di questi, il 38% circa (ovvero 1.089.000) sono ricevitori integrati in altri apparecchi, mentre il restante 62% sono Set-Top-Box esterni. Sotto l’impulso degli switch-off, nell’ultimo trimestre del 2009 le vendite si sono attestate sopra i 2,6 milioni di pezzi al mese.
Il numero cumulato di ricevitori TDT venduti dal febbraio 2004 si attesta alla fine di dicembre a 28.874.000. Di questi, il 59,8% sono STB esterni, il 40,2% (11,6 milioni) sono ricevitori integrati.
 Secondo dati elaborati da Makno nel febbraio 2010, alla fine dello scorso dicembre il numero delle famiglie dotate di almeno un ricevitore TDT nella residenza principale è salito a 15.291.000, con una crescita di circa 1,5 milioni rispetto al dato di novembre. Rispetto alla fine del 2008, le famiglie dotate di TDT sono raddoppiate (da 7,8 a 15,3 milioni). Il numero dei ricevitori TDT, esterni o integrati, presenti nelle famiglie registra anch’esso una crescita consistente attestandosi a dicembre a 23.059.000. Rispetto al dicembre 2008, sono oltre 13,5 milioni i ricevitori TDT aggiuntivi.

Alla fine del 2009 sei regioni sono state digitalizzate. Entro la fine del 2010 il 70% delle famiglie sarà in aree “tutto digitale”. Ciò potrebbe rendere possibile il completamento dello switch off entro il 2011.
Il Piano nazionale delle frequenze approvato dall’AGCOM ha liberato nuove risorse per 5 nuovi multiplex a gara oltre a 1 per il DVB-H  in ambito nazionale, 13 multiplex e 65 programmi locali per regione in ambito locale, 3 canali della banda VHF oltre al canale 12 per la radio digitali, nove canali televisivi del dividendo digitale esterno per servizi di telecomunicazioni wireless a banda larga
L’Italia è il secondo paese europeo per diffusione della banda larga mobile la cui rete rischia il collasso
Il 2010 sembra l’anno in cui si risolve definitivamente la questione delle frequenze La Corte Cost., con sent. n. 102/1990, ha stabilito che l'esercizio di impianti radiotelevisivi comporta l'utilizzazione di un bene comune - l'etere - naturalmente limitato, rendendo così necessario un provvedimento di assegnazione della banda di frequenza. Il sistema radiotelevisivo si differenzia così nettamente dalla stampa, che utilizza strumenti di generale disponibilità. La legge di riferimento per la gestione delle frequenze è la l. n. 223 del 1990, arrivata molto in ritardo nel sistema: ancora oggi non è presente un piano di assegnazione delle frequenze radiofoniche in tecnica analogica. I soggetti che intervengono nell'assegnazione delle frequenze sono il Ministero delle Comunicazioni, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e la Commissione parlamentare per l’indirizzo e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
La pianificazione delle frequenze si divide in due momenti:
·        il piano di ripartizione delle frequenze, che indica le bande di frequenza utilizzabili dai servizi di telecomunicazione;
·        il piano di assegnazione delle frequenze, che indica la localizzazione degli impianti, le loro aree di servizio, i parametri radioelettrici e le frequenze assegnate agli impianti;
Il piano di ripartizione è elaborato dal Ministero delle Comunicazioni, dopo aver sentito altri Ministeri, le Concessionarie di servizi di TLC ad uso pubblico, più il Consiglio superiore tecnico. Il piano viene approvato con decreto P.R., su proposta del Ministro delle Comunicazioni, previa delibera del Consiglio dei ministri. L'ultimo piano risale al 2003 (D.M. 20 febbraio).
Il piano di assegnazione è elaborato e approvato dalla Commissione per le infrastrutture e le reti istituita presso l'Autorità, previa consultazione della RAI, delle associazioni dei titolari di emittenti privati, e delle Regioni. Il piano attuale è stato deciso con la deliberazione n. 68 del 1998, e in base ad esso:
·        il territorio nazionale è diviso in bacini d'utenza
·        sono previste 17 reti a copertura nazionale, di cui 11 a diffusione nazionale e 6 a diffusione regionale
·        è stabilito che le reti nazionali devono coprire l'80 per cento del territorio (inclusi tutti i capoluoghi di provincia) e il 92 per cento della popolazione.
In realtà la situazione di fatto si discosta grandemente da quella prevista dal legislatore. Innanzi tutto una delle 11 televisioni che aveva avuto la concessione nazionale, Europa 7, si era trovata nell'impossibilità di trasmettere perché le frequenze che avrebbero dovuto esserle assegnate sono occupate da Retequattro (che fa capo a Mediaset). L'intreccio tra valutazioni politiche e giuridiche ha impedito il ripristino della situazione di diritto. Successivi provvedimenti legislativi hanno poi messo in discussione l'intero sistema, in attesa di passare alla tecnologia digitale.
Il 2010 è l’anno anche di forte impatto sui giornali e sull’editoria libraria dell’introduzione dell’IPAD. Secondo taluni, i quotidiani della carta stampata, passati in Italia da 6 milioni di copie vendute nel 2000 a 4,8 milioni di copie vendute nel 2009 (e negli Stati Uniti nello stesso periodo da 55,8 milioni a 44 milioni), sarebbero destinati a morire. In due anni dal 2007 al 2009 gli italiani che leggono almeno tre volte alla settimana un quotidiano sono scesi secondo il Censis dalla metà (51,1% nel 2007) ad un terzo (34,5% nel 2009), mentre fra i 23-24 milioni di utenti ad Internet la consultazione di news con 43 minuti mensili rimarrebbe un fenomeno marginale (pari a 1,4%del tempo passato su Internet. A fronte di 480 milioni di pagine lette complessivamente sulla carta solo 18,5 sarebbero quelle lette sul  web, ovvero solo il 3,8% delle pagine lette sul quotidiano cartaceo. Nel Regno Unito nel biennio 2008-2009 sono stati chiusi 60 giornali cartacei, negli Stati Uniti ben 166


2010

2010 Antonio Pennacchi pubblica  Canale Mussolini dal nome del principale canale di bonifica dell’agro pontino

2010 Nasce Vodafone Sky TV è una piattaforma televisiva commerciale per la televisione mobile offerta a pagamento da Vodafone Italia. La piattaforma è disponibile esclusivamente in Italia e riservata ai clienti Vodafone. Vodafone Sky TV offre i seguenti canali televisivi: Sky TG24 Sky Meteo24 Sky Sport24 Fox One FX Mobile National Geographic Channel Deejay TV Disney Channel Mobile All Music

2010 E’ previsto entro fine 2010 nel Regno Unito l’avvio della piattaforma aperta ibrida Canvas aperta a Broadcaster e Internet Service Provider. Si tratta di una joint Venture fra BBC (con un ruolo guida), ITV, Channel 4, Five, BT, TalkTalk. Obiettivo: definizione standard aperto e condiviso per ricevitori “ibridi”, ovvero:
·        Sviluppare standard tecnici aperti e di sistema di tipo Open IP Tv al fine di promuoverne l’adozione da parte del più ampio numero possibili di attori della filiera (costruttori, editori, fornitori di connessione a internet
·        Promuovere una nuova generazione di decoder (o altra tipologia di device) che integrino la tecnologia di tv digitale broadcast (terrestre o satellitare) con la connessione a banda larga attraverso la quale, grazie allo standard “Canvas”, accedere a servizi aggiuntivi televisivi (es. servizi on demand come BBC iPlayer) o di altra natura (es. t-government) tramite un’EPG unica che combini i servizi lineari televisivi e quelli interattivi IP. I device Canvas, che funzionerebbero con qualunque connessione broadband, costerebbero (in fase di lancio) £ 100-200
Propone offerte lineari Freeview e Freesat + Catch-up TV, VoD e applicazioni Web. Nel breve periodo (2010-11) i principali broadcaster potrebbero lanciare servizi interattivi avanzati basati su standard MHP, tra cui servizi di catch-up TV e VoD.
Secondo le prime stime rilasciate da BBC, il progetto Canvas potrebbe accelerare la crescita nel mercato domestico dei device connettibili per circa il 70% a fine 2015 oltre ad un incremento degli abbonamenti a BL di circa 500 / 900K unità (controvalore economico di circa €344 mln).
Il progetto quadriennale prevede costi pari a 115,7 milioni di sterline di cui il 40% rappresentato da spese di marketing. Si prevede il recupero di 17 milioni di sterline attraverso attività di licensing del marchio Canvas, verso ISP, di integrazione dei servizi e dei ricavi anticipati per il listing/inclusione EPG. Le principali incognite per il successo del progetto Canvas sono tre:
·        rallentamento della crescita futura della base abbonati dei servizi di pay-tv
·        impatto negativo sui servizi ibridi broadcast / broadband (ott tv) già esistenti e futuri
·        contributo al declino del mercato del videonoleggio e potenzialmente
del mercato home video retail

gennaio 2010, Lancio del STB Boxee, servizio operato da Boxee e D-Link. Fornisce contenuti/servizi: Offerta VoD a pagamento. Applicazioni Web, servizi di community.

Gennaio 2010 : Secondo i dati ARCEP, in Francia 195 mila sui 255 000 abbonati a circuiti a banda larga e ultralarga sono collegati ad un circuito in fibra ottica di Numéricable con terminazione in cavo coassiale.

1 gennaio 2010. Da oggi le emittenti televisive pubbliche francesi non possono più raccogliere pubblicità fra le 20.00 e le 6 del mattino

1 gennaio 2010. Da oggi le emittenti televisive pubbliche spagnole non possono più raccogliere pubblicità. Vengono introdotte nuove e compensative forme di introito: a) fondi pubblici stanziati nel bilancio statale; b) utilizzo di parte del gettito della tassa per l’utilizzo delle frequenze terrestre da parte dei broadcaster privati; c) nuove tasse sui ricavi dei broadcaster privati e degli operatori telefonici. Il Budget , limitato a € 1,2 miliardi nel 2011, sarà incrementabile al massimo dell’1% annuo nel 2012-2014

1 gennaio 2010 Sul piano mondiale secondo Microsoft nel 2010 Internet supererà la televisione come mezzo di comunicazione più utilizzato

4 gennaio 2010 Fusione fra le quaranta società e la holding del servizio pubblico in Francia. France Télévisions diventa un’impresa comune.

11 gennaio 2010 Comincia la nuova programmazione di Radio Rai

12 gennaio 2010 Da oggi in streaming su Rai.tv la versione italiana di Euronews.

27 gennaio 2010 Steve Jobs presenta Ipad.concepito come gestore e visualizzatore di libri e contenuti cartacei. Si tratta di un tablet computer prodotto da Apple in grado di riprodurre contenuti multimediali e di navigare su Internet. A metà strada tra un computer portatile e un telefono cellulare evoluto Ipad è un dispositivo senza tastiera e basato su un'interfaccia multi-touch sviluppata espressamente per il dispositivo. L'interfaccia grafica segue la filosofia presente nei cellulari iPhone, adattata tenendo conto di uno schermo di maggiori dimensioni e di una potenza di calcolo più elevata. iPad, a differenza di iPhone e iPod touch, consente l'utilizzo di software più complessi, appositamente realizzati e disponibili su App Store, quali: fogli di calcolo, editor di testi, presentazioni, foto editing, creazione musicale, gestione database, ecc. Nonostante non sia presente un vero e proprio File Manager, i software riescono a comunicare tra loro grazie ad una funzione chiamata "Open In". Ad esempio: è possibile aprire un documento dall'applicazione Mail verso un software di terze parti, editarlo o inviarlo (sempre mediante utilizzo del tasto Open In) ad un'applicazione che ne consenta la stampa con modalità wireless.

31 gennaio 2010  Cresce rapidamente la penetrazione della televisione digitale terrestre in Italia. Dal gennaio 2009 al gennaio 2010 il numero dei ricevitori integrati sale da 5,4 milioni a 12,3 milioni mentre quello dei set top box esterni da 7,4 milioni a 17,9 milioni. Di essi oltre la metà sono zapper mentre solo il 12,2% pari a poco meno di 2 milioni sono interattivi. La televisione digitale terrestre diventa la piattaforma regina superando l’ascolto di quella satellitare. La quota di ascolto mensile della piattaforma digitale sarebbe passata dall’8,5%  nel gennaio 2009 (su un totale complessivo del 24,5% per l’ascolto delle piattaforme digitali) al33,4% (su un totale complessivo del 48,6%) nel gennaio 2010.

9 febbraio 2010 Uma delibera della Commissione Parlamentare di vigilanza blocca le trasmissioni dei principali talk show politici durante il periodo di campagna elettorale per il rinnovo dei Consigli Regionali nelle Regioni a statuto ordinario.

10 marzo 2010 AgCom apre la gara per l’assegnazione delle cinque frequenze del cosiddetto dividendo digitale

10 febbraio 2010 Regolamento AGCOM sulla par condicio estende il divieto di talk show politici elettorali alle emittenti private. Ricorrono Sky Italia e Telecom Italia Media.

22 febbraio 2010 La catena di distribuzione Wal-Mart acquista  la società di distribuzione di contenuti su media interattivi Vudu per 100 milioni di dollari.

23 febbraio 2010 Eurispes segnala che il 44,2% degli italiani dai 18 anni in su si servono di Facebook, Ma anche fra i meno giovani il fenomeno dilaga. Solo il 7,8% non sa cosa sia Facebook

marzo 2010 Lancio della piattaforma ibrida OTT Sungale. Fornisce contenuti/servizi: 300 canali lineari gratuiti e a pagamento in streaming. Portable Media Player e Media Center.

1 marzo 2010 Il consiglio d'amministrazione della Rai, a maggioranza, ha deciso lo stop ai talk show per un mese, fino al voto delle Regionali.

10 marzo 2010 AgCom apre la gara per l’assegnazione delle cinque frequenze del cosiddetto dividendo digitale

10 marzo 2010 Viene approvata la Direttiva 2010/13/UE del Parlamento Europeo E Del Consiglio del 10 marzo 2010 relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi (direttiva sui servizi di media audiovisivi). Le disposizioni contenute nella direttiva “Televisione senza frontiere” sono state fuse con quelle contenute nelle direttive di modifica nella versione codificata, chiamata ora “Direttiva sui servizi di media audiovisivi”. In materia di  obblighi di programmazione e investimento in produzioni europee e indipendenti l’art. 16 della direttiva 2010/13/UE prevede che i fornitori di servizi di media audiovisivi riservino alle opere europee la maggior parte del loro tempo di trasmissione, escluso il tempo dedicato a notiziari, manifestazioni sportive, giochi televisivi, pubblicità o servizi di teletext e televendite. L’art. 17 prevede che i fornitori di servizi di media audiovisivi riservino alle opere europee realizzate da produttori indipendenti almeno il 10% del loro tempo di trasmissione – escluso il tempo dedicato a notiziari, manifestazioni sportive, giochi televisivi, pubblicità o servizi di teletext e televendite – oppure, a scelta dello Stato membro, il 10% almeno del loro bilancio destinato alla programmazione. Per i fornitori di servizi di media audiovisivi su richiesta, l’art. 13 prevede la promozione, ove possibile e con i mezzi adeguati, della produzione di opere europee e l’accesso alle stesse. La promozione potrebbe riguardare, fra l’altro, il contributo finanziario che tali servizi apportano alla produzione di opere europee e all’acquisizione di diritti sulle stesse o la percentuale e/o il rilievo delle opere europee nel catalogo dei programmi offerti dai fornitori di servizi di media audiovisivi a richiesta. Le citate norme della direttiva sono recepite in Italia dal decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 44 e trasfuse nell’articolo 44 del TUSMAR.

11 Marzo 2010 Accordo di google con broadcaster americani per lancio di decoder che consentirà la ricerca online dei programmi televisivi

12 marzo 2010 Il TAR del Lazio accoglie il ricorso di Sky e Telecom Italia Media contro il regolamento AGCOM  sulla par condicio

13 marzo 2010 AGCOM,  annulla il regolamento sulla par condicio per le emittenti private

15 marzo 2010 Consiglio di amministrazione della Rai conferma a maggioranza lo stop ai talk show politici in periodo elettorale e dà mandato alla Commissione di Vigilanza di decidere sul regolamento della par condicio

15 marzo 2010. Il Testo unico della Radiotelevisione diventa Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (TUSMAR) Entra in vigore il Decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 44 (cd Decreto Romani) Attuazione della direttiva 2007/65/CE relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti l'esercizio delle attività televisive  L’articolo 2, comma 1, lett. s) del decreto legislativo 31 luglio 2005 n. 177 (Testo unico della radiotelevisione) viene  riformato dal decreto legislativo 15 marzo 2010 n. 44 (decreto Romani) – che ne ha, tra l’altro, modificato la denominazione in Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (TUSMAR) – definisce il Sistema integrato delle comunicazioni (SIC) come “il settore economico che comprende le seguenti attività: stampa quotidiana e periodica; editoria annuaristica ed elettronica anche per il tramite di Internet; radio e servizi di media audiovisivi; cinema; pubblicità esterna iniziative di comunicazione di prodotti e servizi; sponsorizzazioni”. Le competenze dell’Autorità nell’ambito del SIC sono dettate dall’articolo 43 del TUSMAR. In particolare,la norma recita, al comma 9, che “[f]ermo restando il divieto di costituzione di posizioni dominanti nei singoli mercati che compongono il sistema integrato delle comunicazioni, i soggetti tenuti all’iscrizione nel registro degli operatori di comunicazione costituito ai sensi dell’articolo 1, comma 6, lettera a), numero 5), della legge 31 luglio 1997, n. 249, non possono né direttamente, né attraverso soggetti controllati o collegati ai sensi dei commi 14 e 15, conseguire ricavi superiori al 20 per cento dei ricavi complessivi del sistema integrato delle comunicazioni.”
L’articolo 4 del testo fornisce una definizione di “servizio media audiovisivo” elencando una serie di categorie non soggette agli obblighi posti dal decreto. In particolare per servizio media audiovisivo si intende la radiodiffusione (televisione analogica e digitale), il livestreaming, il webcasting (tv su internet), e video on demand. Mentre non rientrano in questa definizione i servizi che esercitano attività non economiche e che non entrano in concorrenza con la radiodiffusione televisiva. Vengono, altresì, esclusi: la posta elettronica; servizi che non forniscono programmi, e nei quali il servizio audiovisivo sia puramente incidentale rispetto all’attività principale e qui il testo inserisce ulteriori dettagli intendendo per questi ultimi: giochi in linea; motori di ricerca; versioni elettroniche di quotidiani e riviste; servizi testuali autonomi; giochi d’azzardo.
La modifica dei limiti di affollamento dei messaggi pubblicitari è, insieme alle norme su internet, il tema che ha avuto maggiore risalto sulla stampa. L’articolo 40-bis del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, introdotto dal decreto legislativo n. 44/2010 in attuazione della Direttiva europea sui servizi di media audiovisivi, consente per specifiche categorie di programmi (opere cinematografiche, film e serie prodotti per i servizi di media audiovisivi, programmi sportivi e programmi di intrattenimento leggero) la possibilità di inserimento di prodotti, assoggettandola ad alcune condizioni intese ad evitare l’esercizio di influenza da parte degli inserzionisti sul contenuto editoriale dei programmi e a introdurre appositi strumenti di identificazione della presenza di prodotti commerciali per renderne consapevole il telespettatore. La disposizione pone a carico dei soggetti che vogliano avvalersi della possibilità di inserire i prodotti l’onere di adottare appositi testi di autoregolamentazione, volti a specificare le condizioni di legge preesistenti sull’inserimento di prodotti, e conferisce all’Autorità la funzione di vigilanza sul rispetto delle previsioni autoregolamentari: per le emittenti in chiaro resta il duplice limite orario (18%) e giornaliero (15%) relativo agli spot pubblicitari, mentre alle emittenti a pagamento si applica un limite orario più basso, che si ridurrà progressivamente (16% nel 2010, 14% nel 2011, 12% dal 2012 in poi). Va notato che le emittenti a pagamento non sono soggette a tetti di affollamento giornalieri, per cui durante il primo anno di applicazione dei nuovi limiti, le emittenti a pagamento potranno trasmettere, su base giornaliera, più pubblicità rispetto alle emittenti in chiaro (alle pay-tv si applicherà infatti un limite del 16%, a fronte del 15% delle emittenti in chiaro). Tuttavia, sotto il profilo economico il lieve vantaggio su base giornaliera (peraltro limitato al solo 2010) non potrà probabilmente bilanciare i mancati introiti pubblicitari dovuti all’applicazione del più severo limite orario, che inciderà sulla raccolta pubblicitaria durante il prime time e le altre ore “pregiate” (nelle quali si registra il maggior numero di telespettatori e quindi il valore del singolo passaggio pubblicitario è più alto).  Sia emittenti in chiaro che emittenti pay potranno aggiungere agli spot pubblicitari (ai quali si applicano i limiti sopra indicati) 1 ora e 12 minuti giornalieri di “forme di pubblicità diverse dagli spot”.  Inoltre, non si computeranno ai fini dell’affollamento pubblicitario (i) le televendite di durata pari ad almeno 15 minuti, (ii) i messaggi di autopromozione, (iii) gli annunci di sponsorizzazione, (iv) il product placement, (v) i messaggi pubblicitari diretti a promuovere libri e trasmessi gratuitamente o a condizioni ei favore, (vi) i trailer cinematografici di film europei (ma probabilmente nella prassi anche i trailer di film extra-UE potranno continuare a sottrarsi all’affollamento pubblicitario, adottando l’accorgimento di essere presentati nell’ambito di rubriche di informazione cinematografica). Si ricorda infine che ai fini del rispetto dei limiti di affollamento si applica il criterio dell’“ora sfasata” anziché quello dell’ora naturale (ambedue le soluzioni erano state ritenute praticabili dalla Commissione europea nella Comunicazione interpretativa del 2004 relativa alla pubblicità televisiva).  Non ci si sofferma sulle nuove norme in materia di interruzioni pubblicitarie, che vengono rese più flessibili (tra l’altro, in coerenza con quanto previsto dalla direttiva, i film potranno essere interrotti una volta per ogni periodo di 30 minuti – prima erano 45 –; inoltre, è stata eliminato l’obbligo di far trascorrere 20 minuti tra due interruzioni all’interno dello stesso programma).
Tutela del diritto d’autore. Il decreto Romani punisce con una sanzione amministrativa che può superare i 50.000 euro non solo la trasmissione di opere cinematografiche in violazione dei termini temporali pattuiti tra le parti (previsione contenuta nella direttiva), ma anche qualunque altro caso di inosservanza delle condizioni concordate con il rightowner (quindi anche numero di passaggi, rispetto delle finestre temporali, divieti di endorsement, etc.: tutte ipotesi non contemplate dalla direttiva). La medesima sanzione può essere irrogata ai fornitori di servizi di media audiovisivi che trasmettano o ri-trasmettano o mettano comunque a disposizione degli utenti, su qualsiasi piattaforma, programmi oggetto di diritti di proprietà intellettuale di terzi, senza il consenso dei titolari. Anche questa ipotesi era assente nella direttiva. L’AGCOM viene delegata (i) ad emanare il regolamento necessario per rendere effettiva l’osservanza dei limiti e dei divieti relativi al diritto d’autore e (ii) ad irrogare le relative sanzioni.  Il decreto Romani introduce quindi una tutela di natura amministrativa del diritto d’autore, accanto ai tradizionali strumenti civilistici e (nei casi più gravi) di carattere penale già previsti dall’ordinamento
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25 marzo 2010. Puntata speciale di Anno zero il talk show politico di Michele Santoro sospeso dalla programmazione Rai. Rai per una notte dal Palasport di Bologna viene trasmesso da varie emittenti di nicchia tra cui Current  Tv di Al Gore, e secondo Aldo Grasso è il primo grande spettacolo crossmediale fruito soprattutto via Internet in Italia.

28-20 marzo 2010. Elezioni Regionali. Vittoria della coalizione di centro Destra fra Lega Nord e Popolo della Libertà che strappano al centrosinistra al nord il Piemonte al profitto della Lega, e al Centro il Lazio, la Campania e la Basilicata a profitto del candidato sostenuto dal Popolo della Libertà. In una tornata elettorale caratterizzata da una forte astensione  pari a quali il 35,8%. La coalizione di centro destra conquista complessivamente 4 seggi superando il 50,2% dei voti espressi (di cui il 26,75 raccolti dal PDL (che conquista 6 seggi) e il 12,25% dalla Lega Nord (che esce vincitrice conquistando ben 32 seggi) mentre quella di centrosinistra con il 44,6% (di cui il 26,7% raccolti dal PD e il 6,9% raccolti dall’Italia dei Valori, perde 33 seggi (di cui 30 il PD e 20 le sinistre radicali e i verdi mentre l’Italia dei Valori ne conquista 39). L’Unione di Centro e gli alleati con poco meno del 3% dei suffragi conquistano 14 seggi mentre il Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo con 1,74% conquista 4 seggi. Scompaiono quasi l’UDEUR che con lo 0,5% conquista solo 2 seggi (perdendone ben 16) e il Partito Socialista Italiano che con lo 0,4 conquista solo 3 seggi perdendone 7 rispetto allo SDI, mentre con  lo 0,5% i radicali della lista Bonino Pannella conquistano 2 seggi

30 marzo – 3 aprile 2010 Si conclude con il perfezionamento della fase III il processo di switch over in Spagna. La Spagna il primo grande Paese fatta salva la Germania a concludere il processo di transizione. Mentre si apre il processo per l’assegnazione del dividendo digitale. Un Real Decreto emanato dal Governo ha stabilito di utilizzare la banda 800 MHz per i servizi mobile broadband, implicando la necessità per i broadcaster della TDT di liberare tale spazio per muoversi su frequenze più basse. In Spagna, si tratta di una operazione particolarmente complicata poiché su tale banda è oggi irradiata la gran parte dei canali della TDT. Le decisioni finali dovrebbero essere prese nei prossimi mesi, per chiudere l’assegnazione del Dividendo Digitale entro il 2011. In ogni caso, il Governo ha assicurato che i fondi recuperati saranno tali da coprire i costi sostenuti sia dai broadcaster (che per un certo periodo dovranno trasmettere in simulcast su due frequenze diverse) sia dagli utenti per le eventuali operazioni di adattamento delle antenne. Ad oggi, non è chiaro ancora con quale meccanismo verranno assegnate le licenze di telefonia mobile, se tramite asta o bando. Completata la migrazione dalle attuali frequenze, l’offerta TDT potrà ulteriormente ampliarsi: ciascuno dei broadcaster privati nazionali (Antena3, Telecinco, Sogecable, La Sexta, Net TV e Veo TV) avrà infatti a disposizione un intero multiplex, mentre l’operatore pubblico RTVE ne avrà due. Si tratterà di 8 Mux nazionali (più 2 regionali) in totale, contro gli attuali 5+1.

1 aprile 2010 Isoradio, la trasmissione ascoltata su una sola frequenza in tutto il territorio nazionale sulle principali strade italiane e autostrade, si svolge senza soluzioni di continuità sull’arco delle 24 ore. Il palinsesto è arricchito con programmi specifici e nomi di grido e maggiore attenzione alla qualità musicale, principalmente italiana.

8 aprile 2010 Viene risolta definitivamente la disputa fra Europa 7 e il Ministero per lo Sviluppo Economico: per integrare la copertura del canale 8 in banda VHF, il Ministero ha deciso di assegnare dei canali ulteriori, mettendo dunque fine al contenzioso decennale e al ricorso al TAR.

12 aprile 2010 Presentazione a Firenze del primo archivio audiovisivo digitale della Rai relativo ai beni culturali commercializzato a partire dall’ottobre 2010 da Rai Trade

12 aprile-20 maggio 2010 Asta in Germania per dividendo digitale esterno. La Germania è  il primo Paese in Europa ad aver completato la procedura di assegnazione del Dividendo Digitale.. L’asta ha riguardato complessivamente una capacità di 360 MHz su 4 bande, compresa quella 800 MHz. In totale, l’asta ha generato una raccolta pari a 4.384 milioni di euro, di cui 3.576 milioni per la sola banda 800 MHz. I vincitori sono i quattro operatori di telefonia mobile attivi sul mercato tedesco, vale a dire T-Mobile, KPN/E-Plus, Vodafone e Telefónica O2, che utilizzeranno tale capacità per fornire servizi di accesso broadband, specie per le aree rurali, con tecnologia HSPA e LTE. L’intero procedimento di assegnazione ha però sollevato la reazione dei broadcaster che hanno predisposto un’azione legale lamentando da una parte l’insufficiente copertura dei costi sostenuti per la liberazione dello spettro e dall’altra la debolezza dei sistemi tecnici adottati per prevenire le interferenze.

27 aprile 2010 Viene creata la struttura Rai Premium con il compito di coordinare la programmazione di Rai 4 e di RaiSat Cinerma

18 maggio 2010 RaiSat Cnema cambia nome in Rai Movie, in occasione del restyling che ha coinvolto tutti i canali RAI.

31 maggio 2010. Nel periodo di garanzia primaverile (14 febbraio-29 maggio 2010) la Rai si conferma leader sia nel prime time (con una share complessivo del 43,99% a fronte del 38,41 di Mediaset) sia nell’intera giornata (41,88% contro 38,55%). Nelle aree digitalizzate (Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Lazio, Campania e Sardegna) l’ascolto della Rai è ancora maggiore in prime time (46,70% contro 36,17% di Mediaset) e nell’intera giornata (43,94% contro 35,73% ). I canali specializzati Rai raccolgono 4,77% in prime time (contro 3,58% di Mediaset) e ben il 6,55% nell’intera giornata (contro il 3,13%). 

Giugno 2010 L’operatore di telecomunicazioni spagnolo Jazztel inizia a commercializzare propri servizi PPV centrando la propria offerta audiovisiva su accordi e servizi televisivi via Internet  Jazztel aveva firmato nel mese di maggio  un accordo con Digital+, di cui commercializza l’offerta via Internet unitamente ai propri servizi di  telecomunicazione.

3 giugno 2010. Risorse di riferimento, tipo di programmazione, ruolo nella società. L'era della tv multicanale non stempera, ma anzi rende ancora più attuale in seno al Parlamento europeo, il dibattito sul compito che le tv pubbliche, seguendo logiche e principi sempre più armonici e condivisi, devono svolgere nel nuovo contesto mediatico digitale.  Secondo il deputato belga Ivo Belet, è necessario un dibattito approfondito sul futuro del servizio pubblico europeo. Il deputato europeo belga presenta alla Commissione Cultura del Parlamento Europeo un Rapporto sulla radiodiffusione di servizio pubblico nell’era digitale: l'avvenire del sistema duale”  considerato come dato acquisito nell’Unione Europea. Il Rapporto conferma dell’importanza del Servizio Pubblico nella tutela della libertà di espressione e del pluralismo, nonché allo sviluppo culturale e sociale. Riconosce le difficoltà attuali del sistema duale nel processo di evoluzione verso un ecosistema multimediale e multiplayer. Sottolinea la necessità di promuovere il dibattito all’interno degli Stati Membri e tra di essi per individuare il modo migliore per costruire, sviluppare e sostenere un efficace sistema duale rispettando i principi standard europei. Conferma la legittimità per il Servizio Pubblico di svilupparsi nel mondo digitale secondo il principio della neutralità tecnologica a beneficio della società. Secondo il deputato belga il punto chiave, l'obiettivo primario, deve essere quello di "depoliticizzare" le attuali strutture di gestione. Male, quindi, che gli amministratori e i consiglieri siano di fatto scelti dalla politica e non in base a criteri di competenza professionale. Non bene, sempre secondo Belet, che gli amministratori non possano contare su sistemi di finanziamento in grado di garantire risorse stabili e possibilità di programmazione di lungo periodo. Malissimo, infine, secondo l'europarlamentare belga, che le nuove generazioni siano sempre meno attratte dalla programmazione delle tv pubbliche e che queste realtà non pensino più seriamente alla declinazione multipiattaforma dei propri contenuti. Per porre mano al problema Belet vuole che intanto vengano più costantemente monitorati, chiamando in causa l'Osservatorio europeo dell'Audiovisivo, l'indipendenza economica e politica delle tv pubbliche degli Stati membri.  Indipendenza economica e politica sono principi su cui gli Stati e i governi nazionali si sono impegnati con l'Unione e così Belet auspica che essi vengano considerati perseguibili se non mettono in pratica questi orientamenti.

3 giugno 2010 Il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, relatori i Commissari Stefano Mannoni e Michele Lauria, ha approvato oggi all'unanimità il Piano nazionale di assegnazione delle frequenze televisive (PNAF) per il digitale terrestre. Conferma l’utilizzo delle reti a singola frequenza SFN identificando le frequenze delle reti televisive nazionali da utilizzare di norma in tecnica isofrequenziale. Tiene conto degli specifici obblighi di servizio pubblico , dell’articolazione regionale di Rai 3 e dell’informazione, nonché dello sviluppo di servizi innovativi. Riserva un terzo delle frequenze pianificabili alle emittenti televisive locali Libera nove canali da destinare a servizi di telecomunicazioni per servizi innovativi quali la larga banda mobile di quarta generazione wireless (dividendo digitale esterno) mettendo a disposizione di tali servizi le risorse inutilizzate (white spaces).

8 giugno 2010 Reintegro di Paolo Ruffini alla Direzione di Rai Tre. Rimarrà nuovamente in carica sino al 7 settembre 2011

28 giugno 2010  nell'ambito di un processo di ristrutturazione Sky Italia ha cambiato il suo logotipo adottando quello della britannica BskyB. Tutte le stazioni televisive "Sky" della News Corporation hanno assunto lo stesso logotipo. A giugno 2010 il numero degli abbonati ha raggiunto quota 4 milioni e 700 mila. La piattaforma digitale comprende oltre 185 canali tematici e pay per view con una programmazione studiata per tutta la famiglia, e con in più 37 canali audio tematici e radio digitali. Dal lancio della piattaforma, l'offerta che Sky propone ai propri abbonati è cresciuta costantemente, arricchendosi di oltre 60 nuovi canali. Con un fatturato di 2,650 miliardi di euro ha conseguito nel 2009 un utile netto di 439 milioni a fronte di un risultato operativo negativo per 130 milioni.

30 giugno 2010 Gli abbonati a BSkyB nel Regno Unito salgono a 9,86 milioni con un fatturato di 5,912 miliardi di sterline in crescita del 10,3%

30 giugno 2010 A fine giugno 2010 oltre l’85% delle famiglie televisive francesi risultano digitalizzate. La DTT interessa il 56,5%, seguita dall’ADSL (21,7%), l’offerta satellitare a pagamento (16,1%), l’offerta via cavo a pagamento (8,4%) e l’offerta satellitare free (4,8%).

30 giugno 2010 In Spagna cresce la televisione a pagamento in modalità IPTV di Telefonica con Movistar Imagenio che conta 746 mila abbonati a detrimento di Digital + scesa a 1,7 milioni e in parte dell’operatore via cavo Ono che raccoglie 972 mila abbonati, mentre la pay tv in DTT Gol Tv ne totalizza 190 mila. Come fatturato Sogecable perde 11 milioni di Euro scendendo  a 252 milioni, Ono, raccoglie 57 milioni mentre Imagenio supera i 52 milioni di euro (nel 2009 ne raccoglieva solo 15 milioni)

30 giugno 2010 A giugno 2010, Fastweb conta circa 1,7 milioni di clienti. Nel 2009, la società ha raggiunto un fatturato 1.853 milioni di euro e un utile operativo (EBIT) di 138 milioni di euro. La quota di mercato di Fastweb sui nuovi clienti broadband nel primo trimestre si è attestata al 13% circa

1 luglio 2010 La commissione europea lancia una consultazione pubblica sulla neutralità della Rete. Le risposte dovranno pervenire entro il 30 settembre 2010 in previsione di un Rapporto della Commissione.

Luglio 2010 In Italia si contano 12,87 milioni di linee a banda larga. Siamo, dunque, al quarto posto dopo Germania (26,6 milioni di linee), Francia (20,13 milioni) e Regno Unito (18,9 milioni). Se però, in Europa, il numero totale di linee fisse a banda larga è di circa 128 milioni  - di cui 9 milioni di nuove linee attivate da luglio 2009, su circa 220 milioni di famiglie - per una penetrazione del 25,6%, rispetto al 23,9% dell'anno precedente, in Italia, la penetrazione è ferma al 21%, contro il 30,6% del Regno Unito, il 31,1% della Francia e il 31,3% della Germania.

Luglio 2010 Anticipando i dettami della Commissione europea, la Finlandia ha decretato che la connessione ad alta velocità ad internet “è un diritto civile che va garantito a tutti i cittadini”, annunciando un progetto che entro il 2015 dovrebbe portare la  fibra ottica da 100 Mbps al 99% del territorio nazionale. L'accesso a internet è considerato un diritto fondamentale e la banda larga un servizio universale - col conseguente obbligo in capo agli operatori di garantire accesso broadband a 1MB a tutti i cittadini, inclusi i residenti nelle aree rurali

5 luglio 2010. Nicolas Sarkozy propone la nomina di Remy Pfimlin a capo di France Télévisions in sostituzione di Patrick De Carolis. Entrerà in carica il 22 agosto 2010

6 luglio 2010 Relazione annuale del Presidente AGCOM Calabrò. Sottolinea come l’ascolto della televisione digitale abbia superato con il 51,12% di penetrazione complessiva (DTT satellite, IPTV) l’ascolto della televisione analogica e che il numero di famiglie dotate di almeno un ricevitore digitale terrestre sia salito nel gennaio 2010 a oltre 15 milioni, mentre una quota confidente dei decoder viene acquistata per adeguare al digitale anche i  secondi e i terzi televisori in casa. Calabrò sottolinea peraltro la sfida che Internet pone ormai alla televisione anche in termini di ascolti. Secondo l’AGCOM il successo del web richiede la verifica del regime giuridico applicabile alle nuove forme di televisione fruibili in rete nonché la ridefinizione per via legislativa del perimetro del Sistema Integrato delle Comunicazioni indicato dalla Legge Gasparri per garantire il pluralismo informativo

15 luglio 2010 L’AGCOM vara tramite Delibera CONS 366/10/CONS il nuovo ordinamento e “piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre in chiaro e a pagamento e le modalità di attribuzione dei numeri ai fornitori di servizi di media audiovisivi autorizzati alla diffusione di contenuti audiovisivi in tecnica digitale e relative condizioni di utilizzo”. Distingue tre tipologie di canali nazionali: generalisti semigeneralisti e tematici. Una programmazione è definita “semigeneralista” quando è dedicata a generi differenziati, inclusa l’informazione, nessuno dei quali raggiunge il 70% della programmazione stessa. La Delibera assegna:
·        ai canali generalisti nazionali i canali da 1 a 9 e a partire dal numero 20 del primo arco di numerazione
·        alle emittenti locali i numeri da 10 a 19 e da 71 alla fine del primo arco di numerazione; e i medesimi canali per il secondo e terzo blocco di numerazione, nonché tutto il settimo arco di numerazione
·        ai canali digitali nazionali in chiaro a diffusione nazionale i numeri fino a 70 del primo arco di numerazione suddivisi in: semigeneralisti, bambini e ragazzi, informazione, cultura, sport, musica, televendite
·        ai servizi di media audiovisivi a pagamento sono riservati il quarto e quinto arco di numerazione

16 luglio 2010 Si della Commissione Europea all’ingresso anticipato di Sky Italia ad una frequenza digitale terrestre. Potrà partecipare alla gare per l’assegnazione di solo uno dei cinque  multiplex e per 5 anni non potrà fornire servizi televisivi a pagamento. Mediaset annuncia ricorso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea   

20 luglio 2010 La Commissione dichiara che le nuove forme di finanziamento delle emittenti pubbliche nazionali France Télévisions in Francia e RTVE in Spagna (IP/1O/978) sono compatibili con le norme Ue sugli aiuti di Stato, perché non provocano indebite distorsioni della concorrenza tra emittenti pubbliche e private, e in quanto non vi sarebbe alcuna  sovra compensazione dei costi delle loro missioni di servizio pubblico. Queste decisioni sugli aiuti di Stato, comunque, non pregiudicano in alcun modo la compatibilità degli oneri sulle imprese di telecomunicazioni con le norme Ue sulle telecomunicazioni, e in particolare con la direttiva autorizzazioni (2002/20/CE).

22 luglio 2010 AGCOM approva Delibera n. 397/10/CONS contenente modifiche al Regolamento in materia di Obblighi di  Programmazione ed Investimento a favore di opere  europee e di opere di Produttori Indipendenti adottato ai  sensi dell’articolo 44 del Decreto Legislativo 31 Luglio  2005, n. 177 Relativa ai Servizi di Media Audiovisivi lineari.

23 luglio 2010 Si insedia il nuovo CDA Sipra composto da Aldo Reali amministratore delegato e Roberto Sergio Presidente.  Altri membri del CdA sono Mauro Miccio, Giuseppe Paciucco e Ugo Zanello. Nicola Sinisi sarà il nuovo direttore generale della concessionaria.

23 luglio 2010 Cresce il fatturato nel primo semestre 2010 del gruppo francese TF1  a 1,28 miliardi di euro (+14% rispetto al primo semestre 2009)

26 luglio 2010 Cresce il fatturato del gruppo Prosieben-Sat1 del 9,6% a 760,6 milioni di euro

28 luglio 2010 Dividendo Digitale. Il Governo britannico ha dato il via libera all’attesa asta per lo spettro mobile, come parte della strategia volta a incrementare la diffusione e la velocità di internet nel Paese, ma anche far entrare nelle casse dello Stato miliardi di sterline quanto mai necessari in questi tempi di crisi. Il ministro delle Comunicazioni, Ed Vaizey, ha sollecitato l’Autorità per le tlc (Ofcom) a predisporre l’asta combinata dello spettro a 800 e 2600 MHz al più presto possibile, “per consentire agli operatori di offrire servizi a banda larga mobile su larga scala”. Presumibilmente l’asta si terrà alla fine del 2011: l’Authority per le tlc d’oltremanica ha sottolineato che ci vorrà almeno un anno per organizzare la vendita, dopo che il governo avrà fornito le sue linee guida. Il passaggio alla Tv digitale libererà i quattro quinti delle frequenze che servivano a portare nelle nostre case le trasmissioni televisive: questo “tesoretto”, se adeguatamente sfruttato, potrebbe apportare benefici per l’economia europea quantificabili tra i 20 e i 50 miliardi di euro. Sempre nel 2011 anche la Francia conta di procedere con l’asta delle frequenze, mentre la Germania l’ha già effettuata, incassando 4,38 miliardi di euro.

28 luglio 2010 Francesco Di Stefano annuncia l’accensione del primo trasmettitore della propria rete nazionale che inizierà a servire Roma e la sua provincia nella nuova tecnologia DVB T2 fornendo un’offerta Pay sul Digitale Terrestre chiamata Europa 7 HD composta da 11 canali a pagamento di cui sette in alta definizione e uno gratuito dedicato all’informazione indipendente, Fly. Il decoder 7box permetterà di ricevere i programmi HD e 3D sui rispettivi televisori

29 luglio 2009  Forte crescita del fatturato Mediaset nel primo trimestre 2010 grazie ad una forte progressione degli introiti pubblicitari. Il faturato sale a 1,817 miliardi di euro in Italia (+ 11,4%) e a 461 milioni dui euro in Spagna (+43,7%)

30 luglio 2010 Rinvio al 30 novembre 2010 del termine ultimo per la ristrutturazione del gruppo Prisa e la vendita della sua quota nella piattaforma pay Digital Plus pari al 22% che dovrebbe essere ceduta a Telefonica e a Telecinco con l’assorbimento da parte di quest’ultima anche dell’emittente commerciale Cuatro.

30 luglio 2010 Scissione in seno al gruppo parlamentare del Popolo della Libertà: nasce il gruppo parlamentare di Futuro e Libertà per iniziativa degli amici del Presidente della Camera Gianfranco Fini

2 agosto 2010 Sky Deutschland controllata al 45,4 da News Corporation rimane fortemente in perdita e per aumentare la propria offerta annuncia l’emissione di obbligazioni per 340 milioni di euro

4 agosto 2010 Cresce il fatturato di News Corporation grazie alla ripresa del mercato pubblicitario e nonostante perite per 575 milioni di dollari nell’area Internet. Il fatturato annuale 2009-2010 del gruppo di Rupert Murdoch sale a 32,778 miliardi di dollari in crescita del 7,7%. Anche Time Warner e Viacom dichiarono bilanci in forte crescita

11 agosto 2010 Accordo sulla raccolta pubblicitaria di Goovgle Advertising con la piattaforma pay statunitense Direct Tv (18,7 milioni di abbonati)

15 agosto 2010 Google e Verizon lanciano un a proposta comune per un nuovo quadro di regole sulla rete che consenta agli ISP di gestire ragionevolmente la rete in base alle necessità legate alla capacità e ai flussi di traffico. Viene meno la neutralità della Rete quando un provider viene messo nelle condizioni di attuare un controllo selettivo dell’accesso ai contenuti. In questo modo Google potrebbe permettersi di pagare di più per ottenere corsie preferenziali per i propri servizi. Altri operatori di telecomunicazioni come Telefonica e Deutsche Telekom condividerebbero l’esigenza di creare queste corsie preferenziali a pagamento pena l’arrivo ad un punto di rottura  perché “non c’è spazio infinito per i provider internet né le reti dispongono di capacità infinita”. I sostenitori della net neutralità denunciano il rischio di una Internet a due velocità in cui gli ISP sarebbero autorizzare a fornire servizi differenziati che potrebbero includere priorità a pagamento

17 agosto 2010 Muore Francesco Cossiga

18 agosto 2010 Google annuncia il lancio di Google TV che seleziona e indirizza contenuti per la televisione moltiplicandone le potenzialità. Disponibile sotto forma di Box digitale collegato in HDMI e dotato di lettore Blue Ray. La griglia sarà visualizzata da un motore di ricerca universale attraverso il quale sarà possibile ricercare il programma preferito o registrarlo. Attraverso la navigazione appariranno a schermo il noleggio di film in streaming o l’accesso ad una versione di You Tube ottimizzata per grandi schermi La piattaforma si basa sul sistema operativo Android messo a punto insieme a Sony, Intel e Logitech.

23 agosto 2010 A Patrick de Carolis subentra Rémy Pflimlin, primo presidente di France Télévisions nominato direttamente dal Presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy

26 agosto 2010 Dahlia lancia sulla propria piattaforma il nuovo canale tematico "Palermo Channel TV", dedicato esclusivamente alla squadra rosanero

29 agosto 2010 Google punta ai social network: dopo gli investimenti in Zynga e Slide – società specializzate nello sviluppo di applicazioni per le reti sociali – il gruppo di Mountain View ha acquisito Angstro, una piccola start-up specializzata in applicazioni per lo scambio di informazioni tra i social network e starebbe trattando con gli studios hollywoodiani per un servizio di film in pay-per-view collegato a YouTube.

30 agosto 2010  Apple presenta il nuovo Ipod Touch con schermo Iphone 4. contemporaneamente il gruppo di Steve Jobs ruilancia Apple TV offrendo decoder dotati di un telecomando capace di controllare i nuovi dispositivi video con un’applicazioone che funziona sia su Ipod Touch sia su IPad e Iphone. Gli utenti Itunes potranno scaricare negli Stati Uniti spettacoli televisivi a 99 centesimi

Settembre 2010 : Numéricable realizza un canale pilote di televisisione  a 3D. A l’automne 2010, une plateforme de vidéo à la demande en 3D-HD devrait être lancée diffusant des contenus sportifs et des films 27 maggio 2008 Lancio del decoder MySky HD con hard disk da 250 GB

1 settembre 2010 Amazon entra nel mercato crossmediale a pagamento Accesso illimitato  a spettacoli televisivi e film dietro specifico abbonamento: è l’iniziativa a cui starebbe lavorando, secondo il Wall Street Journal, la regina delle librerie online, Amazon.com, che starebbe pensando di lanciare un servizio web-based e avrebbe già prospettato l'idea a diverse società tra cui Nbc Universal di General Electric, Time Warner, News Corp. e Viacom. Con questa mossa la nota società americana lancia una sfida a rivali come Apple, Netflix, Hulu e Google, in gara per dominare il settore dei film e degli show televisivi digitali. Il nuovo servizio di Amazon vedrà la luce e sarà reso disponibile, presumibilmente a partire dal prossimo Natale, su browser o dispositivi quali televisori dotati di connessione a Internet, lettori Blu-ray e la console Xbox 360 di Microsoft.

1 settembre 2010 Il gruppo Bertelsmann annuncia nel primo semestre 2010 un fatturato in crescita del 3,7% a 7,35 miliardi di euro e utili per 246 milioni. La filiale RTL Group - beneficiando insieme a Gruener + Jahr della crescita del mercato pubblicitario – ottiene un utile semestrale netto di 257 milioni di euro

1 settembre 2010 Il gruppo Canal Plus raggiunge un portafoglio di 12,3 milioni di abbonati al 30 giugno 2010 di cui 10 milioni 790 mila in Francia con un fatturato semestrale in crescita del 3,1% a 2,327 miliardi di euro.

2 settembre 2010 Muore Giulio Cattaneo fondatore de l’Approdo letterario

3-8 settembre 2010 All’IFA di Berlino France Télévisions presenta  servizi digitali che verranno lanciati nel 2011 sui televisori connessi alle reti a larga banda secondo lo standard europeo ETSI HBBTV Hybrid Broadcast Broadband TV

20 settembre 2010. Si costituisce a Torino nell’ambito del Prix Italia il Gruppo europeo di Torino incaricato di preparare un Libro Verde su I Media di servizio pubblico nella società dell’informazione e della conoscenza

23 settembre 2010 Con delibera n. 497/10/CONS del 23 settembre u.s., Procedure per l’assegnazione delle frequenze disponibili in banda televisiva per sistemi di radiodiffusione digitale terrestre e misure atte a garantire condizioni di effettiva concorrenza, l'Agcom ha fissato le procedure per l'assegnazione delle frequenze disponibili in banda televisiva per sistemi di radiodiffusione digitale terrestre e le misure atte a garantire condizioni di effettiva concorrenza. La delibera fissa i criteri e le procedure attraverso cui dovranno essere messa a gara, con il cosiddetto "beauty contest", le 6 frequenze destinate al cosiddetto "dividendo interno" per la tv digitale. Il primo elemento di novità introdotto dalla delibera è la possibilità di utilizzare la sesta frequenza (originariamente destinata alle trasmissioni in DVB-H) anche per trasmissioni in standard DVB-T2 (cioè il DVB-T di seconda generazione, che dovrebbe garantire la possibilità di veicolare un numero molto maggiore di contenuti, anche in alta definizione, rispetto all'attuale standard DVB-T).
Le sei frequenze in gara verranno suddivise in tre insiemi: A, B e C.
Il primo insieme, costituito da tre lotti (A1, A2 e A3) è quello destinato ai nuovi entrati e, in seguito alla Decisione della Commissione europea del 20 luglio u.s., anche a Sky, che peraltro dovrà limitarsi all'impiego per trasmissioni non codificate.
Alla gara per l'assegnazione del lotto B, costituito da 2 frequenze (B1 e B2) potranno concorrere anche Rai e Mediaset.
L'assegnazione delle frequenze si baserà su una serie di parametri di qualità dei progetti che le emittenti dovranno presentare (il cosiddetto "beauty contest"). Alla gara relativa al lotto C (costituito dalla frequenza che verrà utilizzata in DVB-H o, in alternativa, in DVB-T2) non potranno partecipare né Rai né Mediaset, poiché, trattandosi di una frequenza destinata alla la tv mobile, non è fruibile dai due colossi, che dispongono già di una frequenza per questo utilizzo.

27 settembre 2010 Vivendi inizia a disimpegnarsi da NBC Universal cedendo il 7,66% per 2 miliardi di dollari.

28 settembre 2010 La Commissione Cultura del Parlamento Europeo ha adottato una bozza di risoluzione a sostegno del mondo editoriale e, nello specifico, per sostenere economicamente le emittenti radiotelevisive pubbliche in alcuni Stati membri dell'Unione Europea

28 settembre 2010 La decisione della Finlandia di considerare l'accesso a internet un diritto fondamentale e la banda larga un servizio universale - col conseguente obbligo in capo agli operatori di garantire accesso broadband a 1MB a tutti i cittadini, inclusi i residenti nelle aree rurali - ha destato una certa preoccupazione tra le società di settore, rappresentate dall'Etno. L'associazione degli ex monopolisti europei si è rivolta al Commissario Ue per l'Agenda digitale, Neelie Kroes, chiedendole di rivolgere maggiore attenzione al mercato finlandese delle tlc. A luglio 2010 , anticipando i dettami della Commissione europea, la Finlandia ha decretato che la connessione ad alta velocità ad internet “è un diritto civile che va garantito a tutti i cittadini”, annunciando un progetto che entro il 2015 dovrebbe portare la  fibra ottica da 100 Mbps al 99% del territorio nazionale. Il governo finlandese ha varato una legge ad hoc, i cui obblighi, tuttavia, secondo Etno, vanno oltre il campo di applicazione del 'pacchetto minimo di servizi' per il servizio universale previsto dalla direttiva Ue. Tuttavia, la legge non prevede alcun risarcimento dallo Stato per le imprese costrette ad adempiere tale obbligo, come invece previsto dalla direttiva europea.

29 settembre 2010 La Francia pensa a tassa su abbonamenti a banda larga per finanziare la fibra ottica un'infrastruttura il cui costo è stato stimato in 30 miliardi di euro  Un aumento di 10 euro all'anno sugli abbonamenti internet fissi e mobili porterebbe nelle casse del Fondo per la digitalizzazione centinaia di milioni di euro all'anno.

29 settembre 2010 La Commissione Europea ha chiesto a Francia e Spagna di abolire le tasse sul fatturato degli operatori di tlc prese per compensare l'abolizione della pubblicità sulle Tv pubbliche poiché non compatibili con le norme Ue sulle telecomunicazioni.
Ritenendole "incompatibili con le norme Ue sulle telecomunicazioni" la Commissione europea ha chiesto a Francia e a Spagna di abolire le tasse sul fatturato degli operatori tlc, introdotte quando i due Stati membri hanno deciso di togliere la pubblicità dai canali televisivi pubblici. In entrambi i casi, la Commissione considera questi oneri incompatibili con le norme europee sulle telecomunicazioni, in base alle quali le tasse imposte agli operatori devono essere specificamente e direttamente collegate alla copertura dei costi del settore tlc. La decisione di Francia e Spagna di compensare con nuove tasse sul fatturato degli operatori le perdite delle entrate derivanti dalla pubblicità a pagamento sulle emittenti pubbliche contravviene ai dettami contenuti nell'articolo 12 della direttiva sulle autorizzazioni in base al quale le tasse imposte agli operatori non possono coprire che alcuni costi amministrativi e normativi legati, in particolare, alle autorizzazioni e alle funzioni di regolamentazione. Queste tasse, devono essere "oggettive, trasparenti e proporzionate". Allo stesso tempo, le parti interessate dovevano opportunamente essere messe al corrente di tutte le modifiche apportate alle tariffe applicate dagli stessi  operatori del settore. Le cose, invece, in Francia e Spagna sono andate diversamente. Le richieste della Commissione assumono la forma di "pareri motivati" nel quadro delle procedure di infrazione Ue. Francia e Spagna hanno ora due mesi di tempo  per adottare nuove e più adeguate misure per conformarsi alle vigenti normative europee in materia di telecomunicazioni. Se non lo faranno la Commissione si rivolgerà alla Corte di Giustizia della Ue. In Francia,  la tassa per gli operatori tlc era stata introdotta nel marzo 2009, quando il Governo Sarkozy ha deciso di abolire gli spot a pagamento sulla televisione pubblica. Questa tassa ammonta allo 0,9% del totale dei ricavi degli operatori le cui entrate siano superiori a 5 milioni di euro e, secondo i calcoli, dovrebbe generare circa 400 milioni di euro all'anno. La legge sul finanziamento dell'emittente pubblica spagnola RTVE, invece, è entrata in vigore nel settembre del 2009, imponendo una tassa dello 0,9% sul fatturato lordo degli operatori tlc. Un numero limitato di operatori è esentato dal pagamento di questa tassa in ragione alla portata geografica e al tipo di servizi forniti. La tassa dovrebbe generare un fatturato di circa 230 milioni di euro nel 2010.

29 settembre 2010 Dichiarazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa sulla neutralità della rete

29 settembre 2010 Dichiarazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa sulla strategia digitale per l'Europa

20 settembre 2010 Crescono benefici e abbonati a BSkyB nel Regno Unito: al 30 settembre 2010 sono 9,956 milioni, di cui 3,15 milioni all’offerta in alta definizione.

30 settembre 2010 Si consolida la presenza di Vodafone in Italia con 30.692.000 clienti di telefonia mobile e 1.457.000 clienti di rete fissa (Vodafone Casa). L’azionariato si suddivide fra Vodafone Group PLC (76,86%) e Verizon Wireless (23,14%), società a sua volta partecipata per il 45% dalla stessa Vodafone Group PLC : Poco inferiore è il numero di clienti 30,6 milioni dichiarato da Telecom Italia mobile che annovera altri 46,9 milioni da TIM in Brasile: 46,9 milioni con una quota di mercato del 24,5%.

Autunno 2010 Dalla stagione televisiva 2010/2011 il reality di Rai Uno La vita in diretta  (visto il passaggio di alcune regioni al digitale terrestre) va in onda nel formato panoramico 16:9, il cast si arricchisce con la presenza di Mara Venier che conduce il programma, in coppia con Lamberto Sposini

ottobre 2010 Anche il sito web di Isoradio assume una faccia  nuova, offrendo  anche la possibilità di ascoltare i programmi già trasmessi.

1 ottobre 2010 Lancio nel Bouquet BSkyB del primo canale  Sky3d. Verrà seguito da un canale Discovery 3d dotato di licenza dall’OFCOM

1 Ottobre 2010 Lancio del portale Video Mediaset, “la tv del giorno dopo”.  Mediaset Premium, inizia la messa in onda con modalità on demand, dei primi film in versione tridimensionale. Per vederli sarà necessario essere dotati di una televisione 3D e di un normale decoder Premium on demand Hd che, oltre al segnale in alta definizione, è anche abilitato a ricevere quello in tre dimensioni. Il decoder Premium on demand HD, disponibile in tutti i negozi di elettronica e nei centri commerciali, è un apparecchio che consente la ricezione digitale terrestre di tutti i normali canali tv e in più contiene una lista sempre aggiornata di 50 film e serie tv visibili i qualsiasi momento anche in alta definizione.
A partire dal primo di ottobre, la lista dei film Premium on demand si arricchisce con un nuovo titolo in 3D che sarà aggiornato ogni mese. Si comincia con “La leggenda di Beowulf” del grande regista Robert Zemeckis, seguirà “Viaggio al centro della terra” e così via per tutto il 2010 e il 2011.

3 ottobre 2010 Sky inizia a trasmettere eventi in 3D proponendo la Ryder Cup di golf.

4 ottobre 2010 Weather Investments (ora Wind Telecom S.p.A., controllata da Naguib Sawiris) e il gruppo russo VimpelCom annunciano con un comunicato la loro fusione, a seguito della quale, VimpelCom assumerebbe il controllo del 51,7% di Orascom Telecom Holding S.A.E. e del 100% di WIND Telecomunicazioni S.p.A. In base a quanto previsto in un primo accordo, gli attuali azionisti di Wind Telecom riceverebbero in cambio il 20,0% dei diritti patrimoniali ed il 18,5% dei diritti di voto nel nuovo gruppo VimpelCom e due membri nel consiglio di amministrazione. Contestualmente all'operazione, sarebbe inoltre previsto uno scorporo di alcune attività facenti capo a Wind Italia, come il portale Internet ‘Libero’. L’accordo è in corso di perfezionamento

4 ottobre 2010 Paolo Romani diventa Ministro dello Sviluppo Economico dopo il lungo interim di Berlusconi in seguito alle dimissioni risalenti al 5 maggio 2010 di Claudio Scajola

13 ottobre 2010 Michele Santoro conduttore di Anno Zero è sospeso dieci giorni per aver insultato il Direttore Generale della Rai Mauro Masi

14 ottobre 2010 Google annuncia che sono stati scannerizzata 15 milioni di volumi.

15 ottobre 2010 Secondo indiscrezioni del Corriere della Sera Sky punterebbe all’affitto delle frequenze digitali possedute dal gruppo l’Espresso per sei canali sul digitale terrestre per 25 milioni di Euro all’anno con un’opzione per acquistare il multiplex una volta che cadranno i vincoli fissati sino al 2012 dall’Antitrust per Sky alla trasmissione di eventi a pagamento.

18 ottobre 2010 Cessa di trasmettere la versione italiana di VH1 diffusa su Sky Italia dove viene sostituita da un altro canale MTV+ sempre edito da MTV Italia avviato il 17 maggio 2010 sulla piattaforma digitale terrestre

19 ottobre 2010 OFCOM approva la piattaforma VOD Canvas che verrà lanciata nel 2011 come Youview. Detrenuta da BBC, Channel 4, ITV, Channel Fibe, Arqiva, BT e Talk Talk, Youview consentirà agli utenti di Freeview e Freesat di accedere gratuitamente ai contenuti e servizi on demand fra i quali BBC iPlayer sul televisore attraverso un decoder connesso a Internet. Il terminale YouView comporterà un PVR e una funzione di ricerca dei programmi. Il progetto era stato autorizzato nel maggio 2010 dall’Office of Fair Trading e nel giugno 2010 dal BBC Trust. 

20 ottobre 2010 La crisi economica si abbatte anche sulla BBC, che - nei prossimi 6 anni - vedrà il suo budget 'congelato' sino alla scadenza dell’attuale Royal Charter e dovrà rinunciare dal 2015 ai finanziamenti pubblici per il servizio radiofonico World Service, in più di 30 lingue, fin qui pagato dal ministero degli Esteri, per BBC Monitor (che traduce e analizza i notiziari di altri Paesi) e per una parte della Tv in lingua gallese S4C, finanziata finora dal ministero della Cultura. Il budget della BBC sarà 'amputato' dell'equivalente del 16% in sei anni, periodo durante il quale il canone - una manna da 3,7 miliardi di euro l'anno - resterà 'bloccato' a 145,5 sterline (166 euro) a famiglia. In questo arco di tempo, la BBC vedrà dunque ridursi le entrate di 340 milioni di sterline l'anno. Ad annunciarlo, il ministro delle Finanze George Osborne, secondo cui la BBC ha anche accettato di ridurre le spese legate all'offerta internet e di non "incidere ulteriormente sul mercato locale dei media". Non è stata tuttavia attuata un'ulteriore iniziativa in base alla quale la BBC avrebbe dovuto accollarsi  il costo del canone gratuito per gli over 75, che al governo costa 556 milioni l'anno, pari al 25% del budget

21 ottobre 2010 Il Consiglio di Amministrazione della Rai ha approvato il progetto di fusione di Rai Trade (la società che promuove le proprietà intellettuali del gruppo Rai e ne commercializza i diritti) in Rai. E' quanto si apprende da un comunicato stampa diramato a margine dell'incontro dei vertici dell'azienda con l'organo collegiale a cui è affidata la gestione e che, accogliendo la proposta del direttore generale Mauro Masi, ha approvato l'importante documento che incorpora le due singole unità societarie. Nel corso della stessa seduta, Mauro Masi con i vicedirettori generali Gianfranco Comanducci Affari immobiliari approvvigionamenti servizi di funzionamento;  Lorenza Lei (Area produttiva e gestionale); Giancarlo Leone (Transizione al digitale terrestre e strategie multipiattaforma) e Antonio Marano (Coordinamento dell'Offerta televisiva), e con il direttore Risorse umane e organizzazione Luciano Flussi,  ha presentato al Consiglio di Amministrazione lo stato di avanzamento del Piano Industriale 2010 - 2012 che prevede le linee guida strategiche da adottare per superare la crisi e meglio rilanciarsi sul mercato televisivo e pubblicitario, oltre che sulle azioni di riequilibrio economico da portare avanti nel prossimo triennio.

26 ottobre 2010 BSkyB avvia l’offerta VoD Sky+ Anytime per gli abbonati dotati del box SDky+ HD. Completa quella di Sky Anytime avviata nel 2006. Saranno disponibili oltre 600 programmi delle reti Sky Movies, Sky Sports, Sky Arts e Sky 1.

Ottobre 2010 Le web radio nascono a ottobre 2010 per ampliare l'offerta di Radio Rai. Rai Web Radio 6 Canale in streaming, ritrasmette i migliori programmi radiofonici del passato. Rai Web Radio 7, Canale in streaming, dedicato alla musica di successo del passato. Rai Web Radio 8, Canale in streaming, rivolto ad un pubblico giovane e aperto ai contributi degli ascoltatori.

Ottobre 2010 Si è completato lo spegnimento del segnale analogico terrestre nelle due regioni Centre e Poiteou-Chanteres. In totale, la transizione ha coinvolto circa 4,2 milioni di individui.

30 ottobre 2010 L'Autorità per le Comunicazioni in una segnalazione inviata al governo chiede la proroga della norma che vieta gli incroci di proprietà tra il settore televisivo e quello editoriale, in scadenza a fine anno. L'Agcom, si legge nella segnalazione, 'auspica che il governo, qualora convenga sull'opportunità della proposta avanzata, voglia porre mano a un intervento legislativo finalizzato alla conservazione della norma che vieta gli incroci di proprietà tra il settore televisivo e quello editoriale'.Secondo l'Autorità il mantenimento della normativa sui limiti antitrust incrociati stampa-tv può “a pieno titolo rientrare tra gli interventi consentiti al legislatore per il mantenimento della concorrenzialità e del pluralismo del sistema dell'informazione, anche alla luce del confronto con i principali Paesi europei”. Con l'occasione, ha detto ancora l'Agcom, “'tale disposizione, che nella formulazione attuale risulta limitata al possesso di reti nazionali televisive analogiche, andrebbe adeguata alla trasformazione del sistema radiotelevisivo intervenuta dal 2004 a tutt'oggi, e, in particolare, all'evoluzione tecnologica digitale terrestre, satellitare e via cavo, nonché a quella di mercato del settore”. “Le funzioni attribuite all'Agcom – ha ricordato la stessa Autorità - consistono nell'accertare che le imprese che agiscono nei settori del Sistema integrato delle comunicazioni e che fanno capo al titolare di cariche di Governo, al coniuge o ai parenti entro il secondo grado, ovvero sottoposte al controllo dei medesimi soggetti, non pongano in essere comportamenti che forniscano un sostegno privilegiato al titolare di cariche di Governo”. E sottolineato che “sotto il profilo soggettivo, rientrano nel campo di applicazione della norma le imprese che editano le testate ed i programmi radiotelevisivi', mentre 'sotto il profilo oggettivo, la disciplina non contiene, tra i comportamenti vietati che possono configurare il sostegno privilegiato, alcun riferimento alla stampa'. 'I principi del pluralismo, dell'obiettività, della completezza, della lealtà e dell'imparzialità dell'informazione – ha spiegato - si applicano esclusivamente alle emittenti radiofoniche e televisive, mentre la stampa, sotto il profilo contenutistico e comportamentale, gode di una disciplina autonoma'.

1 novembre 2010 Telefonica invita a cambiare il modello di business nel traffico dati Internet  "Come è impostata adesso, l'economia di internet non può reggere", ha affermato il presiodente di Telefonica Alierta in un’intervista al New York Times, sottolineando che "il traffico si sta espandendo ma i profitti non tanto". Il riferimento è all'ingresso nel settore di società come Google, Apple o Facebook, che immettono una mole di dati sempre maggiore ma non contribuiscono agli investimenti. Gli operatori telefonici, soprattutto quelli europei, hanno più volte reclamato il diritto di ricevere i compensi adeguati a coprire i costi di gestione di servizi ad alto consumo di banda, come le ricerche o siti qualiYouTube. Le ricerche internet da siti come Yahoo! e Google occupano una grossa fetta della larghezza di banda sulle reti degli operatori tlc, che hanno accusato più volte i fornitori di contenuti di volerli trasformare in ‘Dumb pipes’, ossia semplici ‘trasportatori di dati’. Già a febbraio, nel corso del Mobile World Congress,  Cesar Alierta aveva minacciato di far pagare i motori di ricerca per l’uso delle reti. L'atto d'accusa è stato rilanciato nei giorni scorsi anche dall'ad di Telecom Italia, Franco Bernabè, secondo cui i grandi fornitori di applicazioni e servizi 'over the top' - quali Apple con iTunes e l'Application store, Google con l'online advertisement, Facebook con il suo social networking, Skype con il suo unmanaged VoIP - sfruttano le reti senza contribuire agli investimenti, "compromettendo la sostenibilità economica del modello di business delle Tlc". Queste società, "...sottraggono risorse non al settore nazionale delle Tlc ma anche all'erario in quanto essendo localizzati all'estero pagano imposte solo sugli utili generati in Italia".

Novembre 2010  Sogecable diventa Prisa Tv

Novembre 2010. Lo scrittore Roberto Saviano e Fabio Fazio trasmettono su Rai Tre Vieni via con me. Le quattro puntate, suscitando aspre polemiche per le denunce dello scrittore campano su presunte collusioni della camorra e della ndrangheta con le amministrazioni locali nell’Italia settentrionale, raccoglie un elevatissimo share, sfiorando il 30% in prima serata, fatto del tutto eccezionale per una rete non ammiraglia come Rai Tre, affidata a manager vicini all’opposizione.

10 Novembre 2010 La seconda piattaforma satellitare digitale USA The DISH Network  offre ai propri abbonati l’accesso ai servizi forniti da  Google TV che richiede un apposito servizio  DVR integrato con tecnologia  Logitech nel set-top box.

11 novembre 2010 Apple Tv sbarca anche in Italia. Film a noleggio via iTunes a 2,99 euro  Anche in Italia come negli Stati Uniti arriva, infatti, la Apple Tv. Ad annunciarlo, i vertici della casa di Cupertino che in questo modo, oltre a fare un ulteriore passo in avanti nel campo dei contenuti audio-video, tentano di colpire il fenomeno del download illegale. La nuova Apple Tv - progetto multimediale supportato da Sony e Logitech - presentata lo scorso mese di settembre da Steve Job, sbarca nel nostro Paese in contemporanea con Austria, Giappone, Svizzera e Spagna. Cinque nuovi mercati che si aggiungeranno a Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Germania dove il servizio è già attivo. Il nuovo dispositivo, un decoder nero di 2,29 centimetri di altezza e 9,91 centimetri per lato, non richiede alcun tipo di set up da parte dell'utente e manda semplicemente in streaming i contenuti da qualsiasi computer o da internet. Basta infatti, collegare la Apple Tv da un lato alla rete internet (tramite cavo o Wi-Fi) dall'altro  allo schermo con un cavo hdmi.Già abilitato ad AirPlay, con il rilascio del nuovo sistema operativo della Apple, sarà possibile utilizzare l'apparecchio per guardare video e foto, ascoltare musica e altri contenuti su iPhone, iPod e iPad. In vendita negli store italiani anche online, la Apple Tv è disponibile al costo di 119 euro. I prezzi per il noleggio, invece, varieranno a seconda che si tratti di una nuova uscita (dai 3,99 per l'SD, la definizione standard, a 4,99 per l'HD, l'alta definizione) o di un film a catalogo (dai 2,99 per l'SD a 3,99 per l'HD).

11 novembre 2010 A seguito del raggiungimento dei limiti per la pensione da Capo dipartimento della Protezione civile nazionale (funzionario pubblico), il sottosegretario Guido Bertolaso lascia anche l'incarico politico di Sottosegretario (le dimissioni erano state presentate il 5 novembre ed accettate il 10 novembre successivo .

12 novembre 2010 Esce Noi credevamo di Mario Martone

12 novembre 2010 Giuseppe Maria Reina (MpA), Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti abbandona il Governo in accordo con il suo partito, il quale "ritiene di porre fine alla partecipazione all'attuale governo che manifesta di avere ormai esaurito la propria capacità di incidere per lo sviluppo dell'intera comunità nazionale, rischiando anzi una pericolosa deriva che può compromettere seriamente tale unità"

13 novembre 2010 Nasce la televisione connessa al web Ogni televisore può diventare un televisore connesso. In che modo? Con Hybrid BLOBbox, il primo decoder con digitale terrestre, videoregistratore HD e media player per tutti i formati multimediali. Ad annunciare la disponibilità nei negozi di TELE System  è il produttore del software di Hybrid BLOBbox, ovvero l’azienda italiana TVBLOB. Lo strumento introduce sul mercato una categoria di prodotto totalmente nuova, con l'obiettivo di offrire agli utenti la migliore esperienza televisiva digitale. In un unico prodotto sono integrati i canali free del digitale terrestre la videoregistrazione HD con doppio sintonizzatore un potente media player Internet streaming, podcasting e download BitTorrent, per accedere alla moltitudine di servizi e contenuti della nuova 'onda' della TV digitale e connessa. Centinaia di film e migliaia di episodi di serie tv ogni settimana, centinaia di nuovi canali TV tematici, migliaia di video podcast e radio online, tutto gratuito. Hybrid BLOBbox soddisfa contemporaneamente le esigenze dello Switch-Off e della TV connessa, per consentire agli utenti di accedere al digitale terrestre e ai contenuti Internet in HD, rimpiazzando il vecchio VHS e senza cambiare il televisore.  Oggi la televisione è il mezzo più utilizzato in Italia e la sua pervasività è cresciuta (oggi il 97,8% della popolazione si affida alla TV come media principale, contro il 95,8% del 2001). Il tasso di penetrazione di Internet è invece del 47%, ma il web continua ad essere uno strumento utilizzato in massima parte da giovani e persone con titolo di studio più alto.  La Hybrid BLOBbox di TVBLOB, in questo contesto, ha tutte le carte in regola per giocarsi una grande partita da protagonista nel mercato. Con la Hybrid BLOBbox, grazie al doppio sintonizzatore, è possibile videoregistrare un programma mentre se ne guarda un altro. La Guida TV interattiva aiuta lo spettatore nella scelta dei programmi da vedere e da registrare. È possibile accedere a contenuti multibrand e servizi come meteo, news, video e musica in streaming, sempre disponibili gratuitamente e in modalità on-demand grazie alla connessione in banda larga. Il Media Player della BLOBbox supporta tutti i più diffusi formati, inclusi MP4 e MKV, nonché il video-on-demand mediante Flash streaming, Microsoft SmoothStreaming e i download BitTorrent. Può riprodurre i contenuti condivisi dal PC (DLNA) e scambiarli fra TV e computer di casa. Videoregistrare i propri programmi preferiti, guardare i filmati di YouTube con tutta la famiglia, leggere le e-mail e seguire le previsioni del tempo in qualunque momento, ascoltare le radio da tutto il mondo e scaricare contenuti. La BLOBbox si basa sul sistema operativo Linux e sui linguaggi web HTML e Javascript; è aperta e permette a chiunque di sviluppare applicazioni e servizi TV e di modellare nuove forme di intrattenimento e business basate sulla TV connessa.

14 novembre 2010 Si insedia il terzo Governo di François Fillon. Fréderic Mitterrand è Ministro della Cultura e della Comunicazione. Ministro presso il Ministero dell’Economia con delega all'Industria, all'Energia e all'Economia liberale è l’UMP progressista  ex socialista Eric Besson.

15 novembre 2010  Rassegnano le dimissioni gli esponenti di Futuro e Libertà nel quarto Governo Berlusconi: il ministro Andrea Ronchi (Politiche europee), il viceministro Adolfo Urso (Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero), i sottosegretari Antonio Buonfiglio (Politiche agricole) e Roberto Menia (Ambiente)

16 novembre 2010 lo switch-off è stato completato regolarmente nelle due regioni Bourgogne (1,3 milioni di individui coinvolti) e Franche Comté (1,4 milioni).

18 novembre 2010 Il Consiglio dell’Unione Europea approva un  Piano di lavoro quadriennale 2011-2014 a favore della cultura con sei priorità: diversità culturale, dialogo interculturale, industrie culturali e creative, competenze e mobilità, digitalizzazione del patrimonio e relazioni culturali esterne

18 novembre 2010 Telecinco, il gruppo televisivo controllato al 50,5% da Mediaset, porterà il suo capitale sociale a 499.201.775 di euro. Operazione che ridurrà la quota del gruppo guidato da Fedele Confalonieri nella società spagnola al 41,6%. L'operazione finanziaria, stabilita con il Gruppo Prisa - con il quale appena pochi giorni fa è stata avviata una nuova strategia di riassetto per evitare l'intervento dell'Antitrust sulla gestione della PayTv satellitare - servirà per l'acquisizione del 22% del canale Digital Plus oltre che dell'intero canale televisivo Cuatro, che avverrà tramite lo scambio del 18% circa delle azioni di Telecinco.

24 novembre 2010 Consiglio AGCOM avvia procedure per piano di attuazione frequenze nelle aree digitalizzate. I fornitori di servizi di media audiovisivi chiamati dalla Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione (Dgscer) del Ministero dello Sviluppo economico e delle Comunicazioni, ad avviare tutti i procedimenti necessari per l'assegnazione dei diritti d'uso temporaneo delle frequenze di radiodiffusione televisiva. In tal senso l'Agcom ha indetto un  Consiglio straordinario per decidere il piano di attuazione sulle prime tre aree tecniche e procedere nel più breve tempo possibile al rilascio dei provvedimenti per l'uso temporaneo, appunto, delle frequenze. Il tutto, anche in virtù dell'avvento dell'imminente switch off previsto per il prossimo 27 novembre nella regione Emilia Romagna, identificata come area tecnica 5; del 30 novembre per la regione Veneto (area tecnica 6) e del 3 dicembre per la regione Friuli Venezia Giulia (area tecnica 7).

24 novembre 2010. TIM annuncia la chiusura del suo servizio di televisione mobile DVB H. Vodafone Italia potrebbe seguirlo

24 novembre 2010 Fine delle trasmissioni analogiche di Canal Plus in Francia. La pay tv francese conta 5,3 milioni di abbonati di cui 1 milione di abbonati sulla piattaforma digitale terrestre (con sette programmi). Il satellite rimane la piattaforma più importante con 3,2 milioni dove ha lanciato un decoder di televisione connessa HD compatibile con immagini 3D già usato da 250 mila abbonati. In forte crescita gli abbonati ADSL saliti a 800 mila. L’offerta n. 5 consente agli abbonati di ricevere l’offerta su terminali mobili sul web su terminali PC e MAC nonché sulla consolle xbox di videogiochi.  

25 novembre 2010 Il Parlamento europeo adotta la risoluzione presentata dal popolare belga Ivo Belet, che invita, tra le altre cose, gli Stati membri a "porre fine alle interferenze politiche relative ai contenuti dei servizi offerti dalle emittenti di servizio pubblico", sottolineando che i valori europei della libertà di espressione, pluralismo dei media e indipendenza, insieme al finanziamento dei media pubblici, dovrebbero essere 'priorità' per tutti i paesi europei. Secondo il testo, "le emittenti pubbliche in alcuni Stati membri sono confrontate a problemi fondamentali che ne pregiudicano l'indipendenza politica, la sopravvivenza e persino la base finanziaria". Il Parlamento suggerisce altresì di conferire all'Osservatorio europeo dell'audiovisivo "il mandato, affiancato dalle risorse necessarie, di raccogliere dati e realizzare ricerche" su come gli Stati membri applicano tali principi, insistendo che questi "dovrebbero essere chiamati a rispondere del mancato rispetto degli impegni". Gli Stati membri sono inoltre invitati a "assicurare finanziamenti adeguati, proporzionati e costanti ai media di servizio pubblico affinché questi ultimi siano in grado di assolvere alla propria missione, di garantirne l'indipendenza politica ed economica". Allo stesso tempo, i deputati chiedono di garantire "una proprietà trasparente delle emittenti private e invitano la Commissione a monitorare e sostenere i progressi in tal senso"

25 novembre 2010 Il canale TG Mediaset sostituisce BBC World News sulla piattaforma digitale terrestre. La rete internazionale della BBC è disponibile solo sulle altre piattaforme

25 novembre 2010 Viene istituita la struttura Rai Gold in sostituzione della struttura Rai Premium, per  coordinare i canali tematici Rai Movie e Rai Premium.

25 novembre 2010 Il Parlamento europeo adotta la risoluzione presentata dal popolare belga Ivo Belet, che invita, tra le altre cose, gli Stati membri a "porre fine alle interferenze politiche relative ai contenuti dei servizi offerti dalle emittenti di servizio pubblico", sottolineando che i valori europei della libertà di espressione, pluralismo dei media e indipendenza, insieme al finanziamento dei media pubblici, dovrebbero essere 'priorità' per tutti i paesi europei. Secondo il testo, "le emittenti pubbliche in alcuni Stati membri sono confrontate a problemi fondamentali che ne pregiudicano l'indipendenza politica, la sopravvivenza e persino la base finanziaria". Il Parlamento suggerisce altresì di conferire all'Osservatorio europeo dell'audiovisivo "il mandato, affiancato dalle risorse necessarie, di raccogliere dati e realizzare ricerche" su come gli Stati membri applicano tali principi, insistendo che questi "dovrebbero essere chiamati a rispondere del mancato rispetto degli impegni". Gli Stati membri sono inoltre invitati a "assicurare finanziamenti adeguati, proporzionati e costanti ai media di servizio pubblico affinché questi ultimi siano in grado di assolvere alla propria missione, di garantirne l'indipendenza politica ed economica". Allo stesso tempo, i deputati chiedono di garantire "una proprietà trasparente delle emittenti private e invitano la Commissione a monitorare e sostenere i progressi in tal senso"

25 novembre 2010 Approvazione di due delibere dell’AGCOM su
Regolamenti in  materia di Autorizzazione di servizi di media audiovisivi. In base alla disposizione  del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici che dispone che “la prestazione di servizi di media audiovisivi lineari o radiofonici su altri mezzi di comunicazione elettronica” (art. 21, comma 1 bis) e “la fornitura di servizi di media audiovisivi a richiesta” (art. 22 bis) sono soggette ad autorizzazione rilasciata dall’Autorità sulla base della disciplina stabilita con propri regolamenti, il Consiglio dell’Autorità con le delibere n. 606/10/CONS e n. 607/10/CONS del 25 novembre 2010. ha approvato suddetti regolamenti stabilendo che i regolamenti si applicano all’attività di fornitura di servizi di media, anche a pagamento, svolta sotto la responsabilità editoriale di un fornitore di servizi di media, il cui obiettivo principale è la fornitura di programmi, nel caso dei servizi lineari, o di un catalogo di programmi, nel caso dei servizi non lineari, al fine di informare, intrattenere o istruire il grande pubblico, attraverso reti di comunicazioni elettroniche, in concorrenza con la radiodiffusione televisiva, e i cui ricavi annui derivanti da pubblicità, televendite, sponsorizzazioni, contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati, provvidenze pubbliche e da offerte televisive a pagamento, sono superiori a centomila euro, secondo quanto indicato nel primo rendiconto approvato dopo l’entrata in vigore dei regolamenti.
Prestazione di servizi di media audiovisivi lineari o radiofonici su altri mezzi di comunicazione elettronica. In attuazione della previsione di cui all’art. 21, comma 1-bis, del Testo unico, il regolamento approvato con la delibera n. 606/10/CONS reca la disciplina dell’attività di fornitura di servizi di media audiovisivi lineari. Ai sensi dell’art. 3, comma 1, del Regolamento, compete all’Autorità il rilascio delle autorizzazioni per la fornitura dei citati servizi che rientrano nel suo campo di applicazione, come delineato dall’art. 2. Il comma 2 dell’art. 3 prevede, poi, che dette autorizzazioni possano essere rilasciate a società di capitali o di persone, società cooperative,fondazioni, associazioni riconosciute e non riconosciute e a persone fisiche che abbiano la propria sede legale o residenza in Italia, ovvero in uno Stato dello Spazio economico europeo, ovvero anche al di fuori dello Spazio economico europeo, a condizione che lo Stato ove il soggetto richiedente stabilisca la propria sede legale o residenza pratichi un trattamento di reciprocità nei confronti di soggetti italiani. A fronte delle spese di istruttoria, è previsto il versamento di un contributo di 500 euro. Le autorizzazioni sono valide per un periodo di dodici anni dalla data del conseguimento e possono essere rinnovate per periodi successivi di uguale durata. L’art. 9, comma 1, del regolamento consente inoltre, senza alcun onere, ai fornitori di servizi di media audiovisivi o radiofonici su reti di diffusione terrestre, via satellite o di distribuzione via cavo, in possesso del relativo titolo abilitativo in corso di validità, e previa notifica, inclusiva anche dei dati tecnici necessari, da effettuarsi all’Autorità ed al Ministero competente, la ritrasmissione simultanea integrale, su altri mezzi di comunicazione elettronica, fatto salvo il rispetto dei diritti di trasmissione acquisiti.
Fornitura di servizi di media audiovisivi a richiesta Il regolamento adottato con la delibera n. 607/10/CONS disciplina l’attività di fornitura di servizi di media audiovisivi non lineari, anche a pagamento, indipendentemente dalla rete di comunicazione elettronica impiegata. L’art. 3 del regolamento dispone che la fornitura di servizi audiovisivi a richiesta rientranti nel campo di applicazione delimitato dall’articolo 2 è assoggettata a un’autorizzazione generale conseguita a seguito della presentazione all’Autorità di una segnalazione certificata di inizio attività, ai sensi dell’articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni. La segnalazione certificata può essere presentata da società di capitali o di persone, società cooperative, fondazioni, associazioni riconosciute e non riconosciute e da persone fisiche che abbiano la propria sede legale o la residenza in Italia, ovvero in uno Stato dello Spazio economico europeo, ovvero al di fuori dello Spazio economico europeo, a condizione che lo Stato ove il soggetto richiedente ha stabilito la propria sede legale o residenza pratichi un trattamento di reciprocità nei confronti di soggetti italiani. A fronte delle spese di istruttoria, è previsto il versamento di un contributo di 500 euro per i servizi audiovisivi e di 250 euro per i servizi radiofonici. La successiva disposizione transitoria dell’art. 13, comma 1, prescrive che i soggetti che, alla data di entrata in vigore del presente regolamento, esercitano l’attività di fornitura di servizi di media audiovisivi a richiesta, nelle forme e nei limiti di cui all’articolo 2, possono proseguire l’attività a condizione di presentare all’Autorità, entro il termine di dodici mesi dall’entrata in vigore del regolamento stesso, la segnalazione certificata di inizio attività di cui al precedente art. 3. Essendo il regolamento in questione entrato in vigore il 18 gennaio 2011, il termine di presentazione di codesta segnalazione di inizio attività risulta scaduto alla data del 18 gennaio 2012.

26 novembre 2010 Si concretizza il passaggio dall'analogico al digitale in Lombardia, Piemonte orientale e nelle province di Parma e Piacenza. Con l’occasione Rai Extra si trasforma in Rai5 il canale semigeneralista nato per documentare arte e spettacolo, viaggi e scoperte, musica e danza, moda e tendenze, costume e stili di vita, lirica e teatro, design e nuove tecnologie, documentari e film d'autore. La concorrenza dal canto suo lancia Mediaset Extra.

30 novembre 2010 Google accusata di abuso di posizione dominante nella ricerca online. Con questa imputazione la Commissione europea  ha aperto un'indagine antitrust nei confronti di Google, sulla base delle accuse mosse dai concorrenti del gruppo di Mountain View, secondo cui i loro servizi sarebbero stati penalizzati nei risultati di ricerca a pagamento e gratuiti in favore dei servizi della stessa Google. L'apertura della procedura formale non vuol dire che la Commissione abbia le prove dell'esistenza di una infrazione, ma soltanto che verrà effettuata un'inchiesta approfondita sul dossier, e in maniera prioritaria.

30 novembre 2011 La diffusione della TDT in Italia (almeno un decoder nella residenza principale) sale a 18.395.000, con una crescita di circa 470 mila unità rispetto al dato di ottobre e di circa 3,1 milioni dall’inizio del 2010. A livello nazionale, le famiglie dotate di TDT salgono così al 74,6% a fine novembre mentre il numero dei ricevitori TDT presenti nelle famiglie raggiunge il valore di 31.057.000. Il numero cumulato di ricevitori TDT venduti dal febbraio 2004 si attesta a fine novembre a quota 43.888.000. Di questi, 18,7 milioni sono integrati (43% del totale) e i restanti 25,2 (57%) esterni. Nei primi 11 mesi del 2011 sono stati venduti circa 15 milioni di ricevitori TDT.

6 dicembre 2010 Google lancia Google eBooks,  un nuovo servizio che  permette di acquistare e leggere libri online. In questo momento, è possibile solo acquistare i libri se siete negli Stati Uniti, ma si può leggere 3 milioni di libri di dominio pubblico gratuitamente da qualsiasi luogo. L'obiettivo di Google è quello di creare uno scaffale prenotare on-line dove è possibile archiviare i libri acquistati da eBooks Google o altri servizi. Questi libri possono essere letti usando il browser del computer, utilizzando applicazioni mobile per Android e dispositivi IOS o trasferiti a dispositivi che eseguono eReader Adobe Digital Editions.

6 dicembre 2010 Il Senato francese vota la soppressione definitiva della pubblicità televisiva sulle reti pubbliche di France Télévisions a partire dal 1 gennaio 2016, contravvenendo alla decisione dell’Assemblea Nazionale di mantenerla nel day time

7 dicembre 2010. Rai 5 manda in onda in  diretta la prima della Scala.

8 dicembre 2010 TVBLOB, società di produzione software per la TV connessa, e Dada, leader internazionale nei servizi di Digital Music, Entertainment & On-line gaming, annunciano l’avvio del servizio di musica connessa  Play.me sulla Hybrid BLOBbox di TELE System. Play.me è il primo servizio in Italia ad offrire accesso illimitato, via web e mobile, a un catalogo di milioni di brani musicali delle maggiori case discografiche ed etichette indipendenti, è da oggi disponibile, per i propri abbonati, anche sul televisore grazie alla Hybrid BLOBbox. L’accesso al servizio attraverso la televisione si sposa perfettamente con il concetto di “musica connessa” alla base della filosofia di Play.me: prezzo accessibile e sempre disponibile per lo streaming e il download, via web, mobile e televisione senza la necessità di installare nessun software. Play.me offre milioni di brani che accontentano tutti i gusti, radio personalizzate, ricchezza di proposte e tutte le Hit del momento, ascolto illimitato, suggerimenti per scoprire nuovi artisti e generi musicali, con una formula in abbonamento a partire da 4,99 euro al mese.

9 dicembre  2010 Scoppia la guerra fra Google e Amazon sul mercato dei libri elettronici.  A distanza di poche ore dal lancio ufficiale di Google eBooks, Amazon avvia una nuova strategia che consente agli utenti di leggere in maniera completa gli eBook sul browser web estendendo la portata dell'innovazione lanciata due mesi fa che consentiva solo di leggere gratuitamente il primo capitolo dei libri. Come riporta una nota a forma del Vice Presidente 'Content' Kindle, Russ Grandinetti, il "Kindle per il web rende possibile a librerie, autori, rivenditori, blogger di offrire i libri sui loro siti web e guadagnare quote di affiliazione". Chiunque abbia accesso ad un browser web, insomma, potrà "scoprire l'esperienza senza soluzione di continuità e coerenza che viene con i libri di Kindle". "I libri digitali - ha aggiunto Russ - possono essere letti sul dispositivo Kindle di terza generazione ma anche iPad, iPod Touch, iPhone, Mac, Pc, BlackBerry e dispositivi basati su Android". Un'offensiva a tutto campo di Mountain View in cui rientra anche l'eBook store, la piattaforma per l'acquisto di libri online che lavora principalmente con una connessione a internet e non ha bisogno di un dispositivo dedicato per la lettura. Funziona, cioè, ovunque sia installato un browser, senza necessità di comprare un eReader. Praticamente un'interpretazione dell'eBook store molto simile a quella rilanciata di Jeff Bezos. Con una differenza a vantaggio di quest'ultima: mentre Google eBooks non è compatibile in alcuno modo con Amazon (negli 80 dispositivi ci sono i gadget Apple, ma non e' compreso il Kindle), Kindle for the Web si può invece leggere anche sui dispositivi basati su Android, il sistema operativo open source di Google.

13 dicembre 2010Corrado Calabrò La legge 13 dicembre 2010, n. 220, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2011)”, stabilisce che le frequenze nella banda da 790 MHz a 862 MHz (canali 61-69 UHF) sono destinate a servizi di comunicazione elettronica mobili terrestri in banda larga a partire dal 1° gennaio 2013. Di conseguenza, in armonia con le Raccomandazioni adottate in sede comunitaria e parallelamente a quanto già stabilito dagli altri Paesi europei, dispone che la stessa porzione di Banda a 800 MHz venga liberata per i nuovi utilizzi entro e non oltre il 31 dicembre 2012:  nove canali vengono così sottratti al servizio di radiodiffusione televisiva e vanno a costituire il c.d. “dividendo esterno”. Tale previsione ha imposto un adeguamento del Piano Nazionale di assegnazione delle frequenze e dei piani di dettaglio finalizzato ad assicurare, nelle aree non ancora pianificate, la disponibilità dei canali 61-69 mentre, nelle aree già transitate al digitale, è consentita la prosecuzione degli impianti operanti su tali canali fino al termine del processo di digitalizzazione sull’intero territorio.

13 dicembre 2010Corrado Calabrò L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha deciso di inviare una segnalazione al Ministero dello sviluppo economico per proporre l'adozione di un nuovo calendario relativo allo switch-off, che anticipi alla fine del 2011 il termine della cessazione del servizio di radiodiffusione televisiva in tecnologia analogica sull'intero territorio nazionale. La modifica prevede di anticipare lo switch-off per Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise al primo semestre 2011 e per Puglia, Basilicata, Sicilia e Calabria al secondo semestre 2011. Secondo l'Agcom, ciò renderà possibile effettivamente mettere a gara le frequenze analogiche liberate relative alla banda 800 mhz, ai sensi di quanto previsto dalla Legge di stabilità del 2011.

14 dicembre 2010 La camera respinge il voto di sfiducia ma il Governo Berlusconi con soli 314 voti favorevoli e 311 contrari non dispone più della maggioranza assoluta in Parlamento. I deputati di Futuro e Libertà non concedono la fiducia ma ottengono alcune defezioni. A seguito dei lavori parlamentari, Berlusconi dichiara di voler allargare la maggioranza parlamentare a sostegno del Governo. Alla notizia dell'ottenuta fiducia hanno fatto seguito pesanti scontri nelle strade di Roma, con un bilancio di oltre cento feriti.

14 dicembre 2010 Facendo seguito alla disponibilità della società R.T.I. che – richiamando le condizioni della clausola di rivedibilità di cui alla delibera n. 136/05/CONS del 2 marzo 2005 – prospettava all’Autorità l’intenzione di avvalersi della società Publitalia’ 80, concessionaria per la raccolta pubblicitaria dei propri canali analogici diffusi in simulcast, per la raccolta pubblicitaria relativa alla propria offerta gratuita erogata su reti televisive digitali terrestri e della società Digitalia, costituita in adempimento a quanto previsto dall’art. 1, comma 1, lett. b), n. 1 della delibera n. 136/05/CONS, per la raccolta pubblicitaria relativa alla propria offerta a pagamento su reti digitali terrestri,  l’Autorità riscontrava tale comunicazione con una nota del 14 dicembre 2010, in cui si condivideva la possibilità di dare corso alla prospettata riorganizzazione della raccolta pubblicitaria, atteso che tale riorganizzazione non appariva in pregiudizio della ratio delle misure adottate dall’Autorità con la delibera n. 136/05/CONS, dal momento che restavano comunque separate le due società di raccolta pubblicitaria dianzi menzionate, fermi restando gli altri obblighi di comunicazione e non discriminazione previsti dalla citate misure in capo alla concessionaria Publitalia.

15 dicembre 2010 Lo switch off è completato anche in Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

15 dicembre 2010 Futuro e Libertà aderisce al Polo della Nazione, ridenominata il 25 gennaio 2011 Nuovo Polo per l'Italia nel corso della riunione di Todi, coalizione nata con Alleanza per l'Italia di Gianfranco Rutelli , Movimento per l'Autonomia di Raffaele Lombardo, Unione di Centro di Pierferdinando Casini e Liberal Democratici di Daniela Melchiorre

20 dicembre 2010 Google chiede ai produttori di tv di rinviare il lancio sul mercato dei televisori integrati del dispositivo che consente di vedere la Google Tv, in modo da consentire all’azienda di Mountain View di migliorare il sistema operativo Chrome. Questi televisori, chiamati ‘Smart Tv’, sempre secondo questi insider, non avrebbero dato i risultati sperati. La Google Tv garantirà ai telespettatori di accedere a internet direttamente dal televisore, consentendo di scaricare film o altri contenuti audiovisivi.

21 dicembre 2010 Esplode la crisi finanziaria della piattaforma digitale terrestre detenuta dal gruppo svedese Air Plus. L’ex piattaforma detenuta da Telecom Italia Media (che mantiene il 10% delle azioni) risulterebbe scesa a soli 850 abbonati dopo l’uscita dalla piattaforma delle partite di serie A del Palermo e della Fiorentina.  

21 dicembre 2010  La FCC vara negli Stati uniti le regole sulla neutralità della rete in un mercato delle reti di telecomunicazione dove il traffico dati costituisce ormail il 26% del totale. Obiettivo salvaguardare la natura gratuita  e aperta di Internet, ricercando peraltro modalità per una “ragionevole gestione della rete per superare problemi di congestione del traficco, soprattutto sui telefonini, e vietare solo la discriminazione irragionevole nella trasmissione dei dati. Tre risultano le norme che in nome della net neutralità, proibiscono ai fornitori di connessioni internet gestori telefonici e operatori di televisione via cavo di interferire con il traffico legale in rete:  1) trasparenza: gli ISP sono tenuti ad annunciare pubblicamente le proprie politiche di gestione della rete 2) divieto di discriminazione: gli ISP non possono bloccare applicazioni, servizi offerti sulla rete fissa a banda larga di Internet che siano legali, non bloccare siti e applicazioni legali sulla rete mobile a banda larga di Internet che siano in competizione con quelli offerti dal fornitore di Internet. Ma è appunto consentita una “ragionevole gestione della rete” per superare problemi di congestione del traffico soprattutto dei telefonini. Regola tutta da interpretare. 3) divieto di discriminazione  irragionevole nella trasmissione di dati sulla rete, ovvero vietando di vendere corsie preferenziali che assicurino Internet più veloce a dot.com come Google disposte a pagare un bonus per un servizio prioritario (regola che dà ampio spazio a sfide legali).  Le nuove regole FCC per tutelare la net neutralità siono salutate come “Una decisione che  aiuterà a preservare la libertà e l'apertura di internet e a incoraggiare l'innovazione, oltre a tutelare i consumatori e difendere la libertà di espressione". Con queste parole il presidente degli Stati Uniti Barack Obama - che in campagna elettorale si era schierato apertamente in favore di una rete neutrale, che non discriminasse contenuti o servizi in favore di altri - ha accolto le nuove regole varate dalla Federal Communication Commission (FCC) sulla net neutrality. Gli ISP non potranno bloccare contenuti o applicazioni ma potranno applicare tariffe differenziate e utilizzare i sistemi di traffic management per evitare congestioni delle reti. Dopo un dibattito che va andava avanti ormai dal 2008, l'Autorità per le tlc ha infatti dato il via libera al nuovo pacchetto di norme. Le nuove regole, approvate con tre voti favorevoli e due contrari (da parte dei Repubblicani) dovrebbero entrare in vigore all'inizio del 2011 e impediranno di bloccare qualsiasi tipo di contenuto trasmesso legalmente in rete, permettendo tuttavia agli operatori di applicare tariffe differenziate per diversi livelli di servizio (come ad esempio per garantire la trasmissione di applicazioni molto voraci di banda quali i video in streaming) e di gestire le reti - attraverso i contestati sistemi di traffic management - per limitare eventuali congestioni o bloccare contenuti pericolosi. Le società saranno comunque tenute a giustificare perché questi servizi non siano forniti sulla rete 'aperta' e a garantire che la gestione delle reti avvenga nella massima trasparenza. Gli operatori mobili non subiranno le stesse restrizioni di quelli di rete fissa, ma comunque non potranno bloccare o rallentare il traffico web o determinati servizi e applicazioni.

22 dicembre 2010  Mediaset strappa alla Rai i diritti in chiaro della Champions League a partire dal 2012. Dal 2012 cambia infatti tutto nella trasmissione in tv delle partite di Champions League. La Rai si ritira. Dopo sei anni rinuncia a qualsiasi diritto sulla Champions, che non sarà più visibile in chiaro sui canali della emittente pubblica. Sky acquisisce i diritti in esclusiva per la pay tv, con l’eccezione della partita top giocata il mercoledì che toccherà a Mediaset (a tv a pagamento di Murdoch potrà darne una sintesi solo alle 22,40). Mediaset perde il pacchetto pay su Premium, ma sui canali in chiaro (Canale 5 o Italia 1) potrà offrire ai suoi spettatori la partita top di Champions del mercoledì (oltre ad assicurarsi le gare di Europa League nelle quali sono impegnate squadre italiane). A suggello di questa complessa operazione girerà un mucchio di soldi. Sky sborserà 160 milioni e Mediaset tra 70 e 80 milioni. Fino all’anno scorso la Uefa  incassava circa 100 milioni (40 da Sky, 30 da Mediaset e 27,5 dalla Rai).

28 dicembre 2010. Mediaset annuncia il perfezionamento dell’accordo con il gruppo Prisa grazie al via libera della CNC l’autorità antitrust spagnola. Da un lato Prisa conferisce a Telecinco il 100% delle azioni di Cuatro in cambio del 17,3%. L’emittente generalista Quatro è interamente assorbita da Telecinco ma la nuova entità spagnola di Mediaset non potrà vendere pacchetti pubblicitari per entrambe le emittenti: Prisa diventa il secondo azionista di Telecinco, con una quota del 17,3%, per un valore di mercato di 590 milioni di euro e due consiglieri di amministrazione, uno dei quali Vice presidente della nuova Telecinco che diventa leader nella televisione commerciale (e che, secondio quanto lasciato trapelare, potrebbe cambiare nome diventando Mediaset.es). Dall’altro, nell’ambito dell’operazione di fusione  con Cuatro, Gestevisión Telecinco si inserisce nell’acquisto di quote di Digital + messe in vendita da Prisa acquisendo il 22% della piattaforma satellitare a pagamento Digital+ versando a Prisa poco meno di 488 milioni di euro raccolti con un aumento di capitale appena conclusosi: a Telefonica andrà un’altra quota equivalente, ossia pari al 22% del canale satellitare Digital+, secondo quanto ha comunicato Prisa alla Cnmv, la Consob spagnola. Telecinco e Telefonica parteciperanno nel Cda di Digital+ con due consiglieri ciascuno. "Mediaset annuncia che la controllata spagnola Telecinco, soddisfatte le condizioni sospensive cui era soggetta, ha acquisito il 22% di Dts Distribuidora de Television Digital SA ("Digital+") e il 100% del capitale azionario di Four Television Sau (Sogecuatro), titolare, tra gli altri, del canale free tv Cuatro".  "In particolare - si legge ancora nella nota -, Telecinco ha acquisito il 22% di Digital+ per un prezzo in contanti di 487.988.380 euro. Inoltre, Prisa ha apportato il 100% del capitale sociale di Sogecuatro ottenendo in cambio 73.401.870 di nuove azioni Telecinco, che rappresentano il 18,041% del capitale sociale. Dopo gli aggiustamenti di prezzo previsti nell'accordo quadro Telecinco/Prisa, il numero di azioni Telecinco detenute da Prisa sarà ridotto a un totale di 70.534.898, pari al 17,336% del capitale di Telecinco".

30 settembre 2010 Si consolida la presenza di Vodafone in Italia con 30.692.000 clienti di telefonia mobile e 1.457.000 clienti di rete fissa (Vodafone Casa). L’azionariato si suddivide fra Vodafone Group PLC (76,86%) e Verizon Wireless (23,14%), società a sua volta partecipata per il 45% dalla stessa Vodafone Group PLC

Dicembre 2010: Una fondamentale leva per lo sviluppo e la crescita del mercato web è la connettività alla banda larga: a fine 2010 le famiglie raggiunte e abbonate alla banda larga saranno circa 11 milioni (44% del totale delle famiglie). A fine 2013 si prevedono 12,7 milioni di famiglie dotate di accesso a banda larga (51% del totale delle famiglie) contro una progressiva riduzione di quelle raggiunte ma non abbonate (39% del totale delle famiglie. Le previsioni di sviluppo dei ricevitori con accesso alla banda larga riflettono un alto grado di incertezza di mercato legato a fattori strutturali di tipo editoriale, tecnologico e economico, crescendo secondo gli uni da 400 mila nel 2010 a a 4,7 milioni nel 2013 di televisori connessi al broadband, secondo altri da 2,3 milioni a 9,5 milioni. E’, comunque, facilmente prevedibile che nei prossimi anni si assisterà a un progressivo e consistente sviluppo della diffusione di ricevitori televisivi (includendo le piattaforme di videogiochi) in grado di poter fruire di servizi di tipo Open IPTV

31 dicembre 2010 Il mercato radiofonico italiano appare molto frastagliato. In termini di ascolto. Pr arrivare allo share televisivo di Rai e Mediaset occorrerebbe mettere insieme almeno 12 canali radiofonici con proprietà piuttosto frastagliate: i canali radiofonici Rai, le tre reti del Gruppo L’Espresso , la radio de Il Sole 24 Ore, le tre radio del gruppo Finelco (Radio 105, Montecarlo e Virgin, le radio del gruppo RTL e quelle del gruppo RDS, le radio politiche, le radio cattoliche del circuito in BLU collegate con TV Sat 2000 A fronte di questo pluralismo troviamo invece un mercato pubblicitario radiofonico che per risorse (pari al 5% circa del totale) risulta inferiore alle medie europee.

31 dicembre 2010 Secondo quanto emerge dal Rapporto IDATE  “Satellite Markets”, Alta definizione e 3D che, saranno i driver della crescita del mercato mondiale del satellite,nonostante le difficoltà legate ancora all’incertezza dello standard, al prezzo delle infrastrutture e alla risposta degli utenti, mentre già da tempo il cinema ha scommesso sulla Terza Dimensione per contrastare l’inarrestabile fenomeno della pirateria che ha ridotto in ginocchio l’industria cinematografica di tutto il mondo. Nel suo complesso il mercato televisivo in termini di risorse è risultato nel 2010 in ripresa.. Le Pay-Tv guidano la crescita con il 48% delle entrate. Francia, Germania e Regno Unito risultano i mercati televisivi più forti d’Europa. A livello mondiale nel mercato televisivo le entrate sono aumentate nel 2010 del 7,1% a 289,2 miliardi di euro dopo un 2009 (+0,6%), completamente piatto a causa della crisi economica. La maggior parte dei mercati maturi evidenziano tassi di crescita incoraggianti grazie a un rialzo delle entrate pubblicitarie. La pay tv ha consolidato il nuovo status di primo finanziatore dell’industria con il 48% delle entrate contro il 43% dei ricavi pubblicitari. Cifre che si stabilizzeranno nel corso dei prossimi anni. Gli Stati Uniti restano il primo mercato mondiale della televisione con un fatturato di 103 miliardi di euro nel 2010, in crescita del 4,5% dopo il calo dello 0,7% del 2009. L’Europa è il secondo mercato regionale con un fatturato di 84,4 miliardi di euro nel 2010, in rialzo del 6,6% rispetto all’anno precedente. Francia, Germania e Regno Unito, contano insieme quanto più della metà (56%) delle entrate dell’intera area.Nello scorso anno, Francia e Regno Unito hanno registrato un buon livello di crescita, rispettivamente del 5,3% e del 6,2%, mentre la Germania avanzava più lentamente (1,2%). Il peso dell’Europa sul mercato mondiale è del 29%. L’Asia-Pacifica è in forte crescita con + 9,1%. La propria fetta di mercato è aumentata di 0,4 punti per arrivare al 22,3%. I Paesi driver di quest’area sono Cina (entrate in crescita del +12,2%), Giappone (+3.9%) e India (+13.3%). L’America Latina procede bene (+12,8%) anche se la propria fetta di mercato mondiale è ancora modesta (7,8%), sebbene in continuo aumento (6,4% nel 2007). Anche l’Africa/Medio Oriente segna uno sviluppo notevole (+16.9%), passando dal 3,3% al 3,6% del mercato mondiale. Idate conclude osservando come il mercato televisivo mondiale risulti dinamizzato principalmente dalla crescita delle entrate della pay-tv. Le entrate pubblicitarie progrediscono meno rapidamente (+5.8%), mentre il finanziamento pubblico aumenta del 6,9% nel 2010 ma al momento conta per meno del 10% sul mercato mondiale. Per il prossimo futuro Idate prevede un’accentuazione di questa tendenza e stima che le piattaforme a pagamento genereranno - entro il 2014 - più del 49% delle entrate del mercato mondiale.

31 dicembre 2010 CBS Radio, Inc. (ex Infinity Broadcasting Corporation), nel 2010 è risultato il quarto network radiofonico statunitense con 130 stazioni possedute in tutto il territorio degli Stati Uniti, preceduto dal leader Clear Channel Communications  (detentore di diverse stazioni sino al 1997 appartenenti all’alleato di CBS Viacom),  da Cumulus Media e da Citadel Broadcasting, ma rimane il secondo in termini di fatturato. Fa parte della CBS Corporation, che detiene anche I network radiofonici e televisivi e congiuntamente anche il televisivo CW Television Network (in  joint venture con la Warner Brothers del gruppo Time Warner.).

31 dicembre 2010 FTTH Council Europe ha indicato che sono oltre 2,5 milioni le abitazioni italiane cablate in fibra ottica  (Fiber to the Home) e 348 mila gli abbonati che utilizzano la fibra ottica. I dati, raccolti su base semestrale dalla società di ricerche IDATE, mostrano che il numero di abbonati in fibra ottica in Italia è all’incirca il 13,7% del totale del numero delle abitazioni cablate. La situazione è destinata a migliorare notevolmente se il progetto "Fibra per l'Italia" sarà portato avanti. Tale progetto, lanciato congiuntamente da Fastweb,Vodafone e Wind, punta diffondere la fibra ottica raggiungendo 20 milioni di persone nelle 15 più grandi città d’Italia entro il 2015. L’iniziativa è partita come progetto pilota a Luglio 2010, nel quartiere residenziale di Collina Fleming a Roma e ha coinvolto 7000 abitazioni. Telecom Italia ha annunciato che collegherà 138 città con la fibra ottica entro la fine del 2018, mentre sette operatori italiani, compresa la stessa Telecom Italia, hanno recentemente annunciato un protocollo d'intesa con l'intenzione di creare un’infrastruttura nazionale in fibra per l’accesso aperto nelle aree che nessun operatore ha ancora cablato.

31 dicembre 2010 Alla fine dell’anno gli abbonati a Sky Deutschland salgono a 2,650 milioni, in crescita di 183 mila unità. News Corporation ha visto crescere la propria partecipazione azionaria dal 45,4% al 49,9%. Diminuiscono però anche le perdite di esercizio scese  nel 2010 a 408 milioni di euro rispetto ai 677 milioni di perdite del 2009

31 dicembre 2010 In Italia oltre la metà dei finanziamenti pubblici totali, pari a 2,972 miliardi di euro provengono dal canone e dalle convenzioni del servizio pubblico con la pubblica amministrazione costituendo de facto una partita di giro di 1,700 miliardi. I Rimanenti 1,273 miliardi di euro si suddividono fra contributi al cinema, teatro e spettacolo dal vivo (629 milioni in forte calo) all’editoria e alla carta stampata (422 milioni) all’emittenza radiofonica e televisiva locale (135 milioni) e soli 77 milioni per lo sviluppo delle infrastrutture a banda larga per contrastare il divario digitale.

31 dicembre 2010 In Italia la TV digitale raggiunge una penetrazione del 75,7%. All’interno delle piattaforme digitali si segnala la performance della TDT, utilizzata per seguire la programmazione televisiva per il 58,8% del tempo dedicato in Italia alla TV. Il consumo TDT è cresciuto di circa 28 punti percentuali (+88%) dal gennaio 2010, di cui oltre 10 (+22%) solo a dicembre grazie alla transizione al digitale di Lombardia e Piemonte Orientale (ultimata a fine novembre, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto sono invece migrate nel corso di dicembre). Sale anche il satellite, al 16,3%, viceversa va al minimo storico, 24,4%, l’analogico, ormai piattaforma residuale.

31 dicembre 2010 Secondo quanto emerge da un Rapporto dell’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo uscita solo nell’ottobre 2012 nel 2010, sono stati 1.281 i film europei usciti esclusivamente in sala in almeno uno dei 27 mercati Ue o dei 10 extraeuropei considerati nel Rapporto. Oltre il 90% di questi film sono stati distribuiti in Europa e appena 103 di questi (8%) sono stati proiettati in sale extraeuropee rappresentando circa il 3% delle entrate totali in sala di questi 10 paesi. In totale, sono stati venduti oltre 378 milioni di biglietti per i film europei sui 37 mercati considerati (27+10), di cui 70,4 milioni fuori dall’Europa. In altre parole, circa il 19% delle entrate dei film europei sono state generate fuori dall’Europa. Nel 2009, i film europei avevano venduto quasi 84 milioni di biglietti sugli stessi 10 mercati extraeuropei. Da un anno all’altro, fuori dall’Europa s’è registrato un calo del 16%.. Considerando il prezzo medio per biglietto in ogni mercato, le entrate lorde delle sale per i film europei ammontano a oltre 2,35 miliardi di euro nel mondo, di cui 376 milioni fuori dall’Europa. Vale a dire, i film europei hanno generato globalmente almeno il 16% dei loro incassi fuori dall’Europa..

31 dicembre 2010 L’Italia si conferma il quinto produttore di manufatti al mondo e il secondo nell’Unione Europea

31 dicembre 2010 Grazie al monitoraggio in materia di rispetto degli obblighi di programmazione e investimento AGCOM ha rivisto il proprio regolamento attuativo adottato con delibera n. 66/09/CONS e l’ha integrato con la delibera n. 397/10/CONS per le disposizioni relative ai servizi di media audiovisivi lineari e con la delibera n. 188/11/CONS per le disposizioni relative ai servizi di media audiovisivi su richiesta. Per quanto riguarda i dati medi nazionali relativi agli obblighi di programmazione in opere europee, opere europee recenti e di investimento in opere di produttori indipendenti al netto dei canali esentati da tali obblighi osserviamo come la percentuale di opere europee sia salita dal 59,2% nel 2009 al 60,8% nel 2010 mentre quella europea di opere recenti sia scesa nel medesimo periodo dal 12,6% al 11,4% e quella di opere di produttori indipendenti dal 17,1% al 14,8%. La quota di  programmazione di opere europee da parte del servizio pubblico è in crescita dal 68,4% nel 2009 al 69,2% nel 2010 come anche quella di opere europee recenti cresciuta nel medesimo periodo dal 27,1% al 29,8%. Mentre in calo risultano le quote di programmazione di RTI Mediaset rispettivamente dal 65,7% al 64,5% per le opere europee e dal 46,4% al 45,7% per le opere europee recenti cosi come in calo risultano le quote di opere europee di Sky Italia dal 68,0% nel 2009 al 65% nel 2010 e quelle di opere europee recenti scese nel medesimo periodo dal 59,9% al 55,1%. Al contrario, le quote di programmazione di Telecom Italia Media risultano in forte crescita  rispettivamente dal 58,0% nel 2009 al 72,9% nel 2010 e per le opere europee recenti dal 45,8% al 62,7%. Fra le emittenti tematiche quelle di Fox International Channels Italy Srl vedono le quota delle opere europee in lieve crescita dal 50,3% nel 2009 al 50,8% nel 2010 e quella delle opere europee recenti in calo nel medesimo periodo dal 38,1% al 34,9%, mentre MTV ITALIA sebbene risulti largamente in testa fra gli editori televisivi nazionali, vede un decremento dal 81,1% nel 2009 al 75,6% nel 2010 della quota di programmazione di opere europee e dal 75,5% al 68,8% di quella di opere europee recenti trasmesse nel medesimo periodo. La programmazione di opere europee è verificata dall’AGCOM anche mediante un monitoraggio giornaliero sui principali palinsesti. Gli scostamenti rilevati rispetto alle dichiarazioni dei soggetti controllati equivalgono a pochi decimali, e sono attribuibili alla differente qualificazione di alcune opere co-prodotte.
In ordine all’obbligo di destinare almeno il 10% degli introiti alle produzioni realizzate da produttori indipendenti, le risultanze oggetto del monitoraggio, con riferimento ai principali soggetti operanti nel settore, sono stati presi in considerazione i primi 5 gruppi in termini di ricavi pubblicitari RAI RTI, SKY FOX, Telecom Italia Media, il cui aggregato è pari al 90% del valore totale del settore. Tutti i gruppi indicati raggiungono valori superiori al minimo come evidenziato in tabella. Gli investimenti  in produzioni realizzate da produttori indipendenti nel caso della Rai scendono dal 17% al 16,3%, quelli di Sky dal 22,4% al 14,4% e quelli di Fox dal 19,2% al 15,7%, mentre quelli di RTI crescono dal 15,9% al 16,3%  e quelli di Telecom Italia Media dal 13,6%  al 17,5%



2011

E’ l’anno i cui si svolgeranno le principali aste per il cosiddetto dividendo digitale.

La posizione della FCC
Negli Usa, società high-tech e di telecomunicazioni potranno presto avere accesso alle frequenze televisive inutilizzate – i cosiddetti ‘spazi bianchi’ – per introdurre nuovi servizi e dispositivi wireless. La Federal Communications Commission sta mettendo a punto nuove regole che dovrebbero essere approvate a breve, dopo una serie di incontri nelle ultime settimane con i broadcaster e altri operatori per discutere gli ultimi dettagli e rimuovere gli ultimi ostacoli per liberare lo spettro vacante tra i canali televisivi. Uno studio commissionato da Microsoft valuta in 100 miliardi di dollari in 15 anni il valore degli ‘spazi bianchi’, una stima in qualche modo anche conservativa poiché legata all’incremento della diffusione di dispositivi radio non licenziati - in grado cioè di esplorare la banda, individuare gli "spazi vuoti" di una determinata area e autoconfigurarsi per la trasmissione e la ricezione in quegli spazi – per i quali è prevista una vera e propria ‘impennata’ nei prossimi 5 anni. Già da tempo le società americane hanno fiutato il business e si sono unite in un’alleanza – battezzata, appunto, White Space Alliance (include Google, Intel, Microsoft, Philips, Dell e altri) – che ha convinto il governo Usa ad aprire gli ‘spazi bianchi’ a tutti i player: una vittoria cruciale, che – secondo le aziende che l’hanno propugnata – servirà a stimolare la competizione con gli attuali gestori di servizi, oltre che ad allargare l’uso delle frequenze a nuovi player dotati di modelli di business nuovi. Le frequenze inutilizzate dalla Tv, ha sottolineato Rick Whitt, telecom e media counsel di Google, “…rappresentano un’opportunità unica per diffondere le reti a banda larga di nuova generazione nel Paese e siamo in attesa del via libera della FCC per iniziare e innovare e a offrire nuovi servizi su queste frequenze”.

La posizione dell’Unione Europea.
La Ue sembra andare verso un accesso aperto e senza licenza allo spettro e ha introdotto nuove misure volte a garantire una maggiore flessibilità e un approccio armonizzato a livello europeo nell’utilizzo dello spettro radio, oltre che a rispondere all’evoluzione dei bisogni del mercato delle comunicazioni wireless, sfruttando a pieno i vantaggi dello switch off. Secondo le valutazioni di Bruxelles, infatti, se le risorse radio fossero utilizzate con la massima efficienza in tutta la Ue e se servizi e dispositivi fossero disponibili e facilmente accessibili in tutta Europa piuttosto che solo in alcuni Stati il potenziale impatto economico del dividendo digitale aumenterebbe di ulteriori 20-50 miliardi di euro tra adesso e il 2015 e a lungo termine potrebbe dare luogo ad un incremento aggiuntivo di 30 miliardi di euro.
Anche la Commissione europea ha più volte sottolineato la necessità di riservare le frequenze lasciate dal passaggio alla Tv digitale ai nuovi servizi a banda larga wireless, e ha adottato delle proposte che indicano in che modo sia possibile destinare una parte dello spettro, la sottobanda790-862 MHz (ovvero le onde che coprono lunghe distanze e possono attraversare gli edifici), per favorire l’introduzione di nuovi servizi (Leggi Raccomandazione e Comunicazione della Commissione).Il Gruppo 'Politica dello spettro radio' (RSPG), consegnando alla Ue il proprio parere in merito ai contenuti del primo Programma comunitario pluriennale sulla politica dello spettro radioelettrico, ha quindi proposto, per la prima volta in un documento comunitario, la definizione di un termine, fissato al più tardi al 2015, per l’utilizzo coordinato del dividendo digitale per servizi diversi dal broadcasting.

La sfida di Internet alla televisione. Secondo l’AGCOM il successo del web richiede la verifica del regime giuridico applicabile alle nuove forme di televisione fruibili in rete nonché la ridefinizione per via legislativa del perimetro del Sistema Integrato delle Comunicazioni indicato dalla Legge Gasparri per garantire il pluralismo informativo

Ma soprattutto il 2011 si annuncia comne l’anno dell’accelerazione dello sviluppo dell’editoria quotidiana e libraria in forma elettronica. secondo le ultime elaborazioni dell’Osservatorio permanente contenuti digitali, il futuro del libro non sarà solo online. In base alle rilevazioni su un campione di 8.500 individui (italiani con più di 14 anni e appartenenti al panel consumer Nielsen), c’è ancora un 33,5% di italiani che risponde che con l’iPad non sa proprio cosa farci, anche se ne è fortemente incuriosito. Il 27,6% lo usa per leggere libri, il 26,5% per leggere giornali, ma il 33,2% lo usa per vedere film. “Dati che stanno a indicare uno dei possibili esiti futuri del libro - ha spiegato Giovanni Peresson, responsabile dell'Ufficio studi AIE - in cui testi e immagini, condivisione di contenuti e solitudine della lettura si confronteranno, forse si fonderanno assieme, sicuramente imporranno alle case editrici di continuare in quel percorso di innovazione verso nuovi prodotti e nuove storie che alcune di loro hanno iniziato a fare in quest’ultimo anno”. L’eBook o le applicazioni che sempre più di frequente si scaricano dalla rete e dagli store online saranno quindi soltanto una delle possibili declinazioni future del libro.

Nel 2011 avverrà la completa digitalizzazione del nord Italia con il Piemonte Occidentale, la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e la Liguria.

A partire dal 2011 comincia ad essere rilevante con lo sviuluppo di reti web 2.0 la consegna di contenuti video e audio su reti a banda larga in modalita Over The Top, ossia senza che l' Internet Service Provider sia coinvolto nel controllo o nella distribuzione del contenuto stesso.  Il prestatore deve essere a conoscenza del contenuto dei  pacchetti IP, ma non è responsabile né risulta in grado di controllare, le capacità di visualizzazione, diritti d'autore, e la ridistribuzione da parte di terzi del contenuto veicolato.  Questa modalità è in contrasto con la consegna OVER IP ossia attraverso l'acquisto o il noleggio di contenuti video o audio da parte del provider Internet, come nel caso degli operatori TV via cavo e dei fornitori di Video on demand (over IP) o come il servizio video OTT AT&T U-Verse che fa riferimento al contenuto che arriva da parte di un terzo, come Netflix o Hulu, e arriva al dispositivo dell'utente finale, lasciando il provider Internet responsabile solo per il trasporto di pacchetti IP. I consumatori possono accedere ai contenuti OTT tramite Internet-Connected Devices quali PC , computer portatili, Tablet , Smartphone , set top box, Smart TV e console di giococome la Wii , PlayStation 3 e Xbox 360 .



2011

2011 Per iniziativa di Sitcom nasce il canale Arturo, dedicato alle donne

10 gennaio 2011 Chiudono le versioni italiane di alcuni canali tematici musicali di MTV. Il canale tematico musicale di nicchia  MTV Brand New è rimpiazzato dalla versione inglese di MTV Rocks,  MTV Pulse dalla versione inglese di MTV Dance

10 gennaio 2011 la società Dahliatv  è  messa in liquidazione dai soci a causa dei risultati negativi della vendita degli abbonamenti (300 mila  contro i 350 mila necessari al pareggio dei debiti).

13 gennaio 2011 I regolamenti approvati dall'Agcom su internet - attuativi del decreto Romani che recepisce la direttiva Ue sui media - non comprendono YouTube e i motori di ricerca. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, rispondendo durante il question time ad un'interrogazione di Flavia Perina, Fli sui rischi di cesura per siti internet con contenuti audiovisivi. Il ministro ha spiegato, in particolare, che la responsabilità editoriale è da intendersi come un controllo effettivo sia sulla selezione dei programmi, sia sulla loro organizzazione in un palinsesto cronologico: pertanto “I siti internet che non selezionano ex ante i contenuti generati dagli utenti ma effettuano una mera classificazione degli stessi non rientrano nel campo di applicazione della norma” deliberata dall'Autorità per le comunicazioni, e questo in piena sintonia con la direttiva Ue in materia. Salvo che non vi sia "responsabilità editoriale o sfruttamento economico". La preoccupazione della parlamentare nasceva vista la tendenza “ad affermare la tesi (espressa pubblicamente dal consigliere dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Stefano Mannoni, ad esempio) secondo la quale gli algoritmi che tali siti usano per la gerarchizzazione dei contenuti caricati sulle loro piattaforme corrisponderebbe ad una firma di controllo editoriale. In tal senso, le piattaforme ugc più evolute sarebbero equiparate alle web-tv e quindi tenute al rispetto degli obblighi previsti dalle delibere dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni”. Per la Perina, l'approccio di cui sopra, relativamente alle piattaforme ugc (user generated content), “appare in contrasto, tanto con il diritto comunitario, quanto con l'articolo 4 del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (cosiddetto decreto Romani), decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 44, che escludeva esplicitamente l'applicabilità degli obblighi ai servizi consistenti nella fornitura o distribuzione di contenuti audiovisivi generati da utenti privati a fini di condivisione o di scambio nell'ambito di comunità di interesse”. La risposta del ministro Vito ha soddisfatto Flavia Perina perché “ha espressamente escluso l'assoggettabilità' di YouTube, Vimeo e Dailymotion alla nuova regolamentazione”. Un'interpretazione opposta avrebbe avuto conseguenze molto pesanti per lo sviluppo della rete nel nostro Paese perché avrebbe aperto tre questioni sostanziali: la libertà degli utenti della rete sarebbe stata colpita, perché a fronte di un accresciuto controllo pubblico sui contenuti del web sarebbe scaturita la necessità per le piattaforme di “moderare” con severità i contributi caricati dai privati, onde evitare denunce e sanzioni; la portata della regolamentazione per le piattaforme ugc avrebbe rischiato di compromettere la profittabilità della presenza in Italia delle stesse, considerata la differenza sostanziale che intercorre tra il controllo contenutistico della programmazione di un'emittente tv e il filtro di milioni di file costantemente caricati da milioni di utenti; sarebbe risultato limitato l'accesso degli utenti italiani a servizi liberi nel mondo. “Ha prevalso – ha concluso la Perina - la linea politica più ragionevole: un'Italia che ponesse filtri a YouTube sarebbe più simile alla Cina o alla Bielorussia che all'Europa Occidentale'.

17 gennaio 2011 Secondo il Corriere della Sera, i tre dispositivi legali approvati il 21 dicembre 2010 dalla FCC per assicurare il mantenimento del principio della neutralità della rete voluto dal Presidente Obama stanno creando scontento sia fra i sostenitori dell’Internet controllato - ovvero i titolari di rete che chiedono remunerazioni per il traffico dei principali servizi su di esse controllati Verizon, National Cable and Telecom Association, AT&T, Comcast, US Telecom Association e nel caso di Verizon sono disponibili ad accettare richieste (come quella di  Apple) di creare corsie privilegiate per i loro grandi clienti a tariffe precise – sia fra i sostenitori coalizzati a favore del cosiddetto Internet aperto (Google, Sony, eBay, Amazon, Actu)  ovvero alcuni fra i principali clienti delle reti che, pur consumando  con le proprie applicazioni quote crescenti di capacità trasmissiva, a differenza delle compagnie telefoniche concorrenti che pagano ai vecchi incumbent ex monopolisti titolari dell’infrastruttura il costo dell’accesso alle reti, non pagano nulla ai gestori delle reti o addirittura - con propri applicativi che consentono ad esempio di telefonare gratuitamente - aggrediscono la base storica dei ricavi degli operatori telefonici. Google, Facebook o Apple, pur presentandosi come gli alfieri della free economy, in realtà con i propri sistemi proprietari (applets) chiusi, a differenza dei gestori postali che recapitano pacchi senza sindacarne il contenuto, tendono attraverso i propri motori di ricerca e applicativi di accesso e gestione delle fatturazioni elettroniche a disintermediare gli editori di contenuti nella raccolta pubblicitaria e a ridurli a portatori di una commodity a costo  nullo o basso nella produzione delle notizie, nella distribuzione dei video o nella vendita elettronica di libri o di altri prodotti. Telecom  Italia si è visto negato per la propria libreria digitale, l’accesso di Biblet all’Application Store dell’IPhone ed anche quello del suo dispositivo Cubovision di accesso alla televisione su tutte le piattaforme. In questo quadro, secondo Massimo Mucchetti, le regole del gioco richiedono infatti un delicato equilibrio fra tutela dei principi come la neutralità del servizio e l’universalità dell’accesso, tutela della concorrenza fra i fornitori dei servizi evitando distorsioni nelle condizioni di accesso degli attori al mercato delle reti, e condizioni di effettiva remunerazione peraltro degli ingenti investimenti nella costruzione delle reti di nuova generazione non solo per evitare congestioni di traffico ma per assicurare incentivi all’innovazione a salvaguardia dei consumatori finali in caso contrario soggetti ad un aumento delle tariffe. “Le compagnie di telecomunicazioni difficilmente potranno negare in toto la libertà della Rete in nome della remunerazione dei capitali da loro investiti in una rete di uso comune. Il possibile compromesso potrebbe realizzarsi su pagamenti proporzionali all’intensità dell’utilizzo della capacità trasmissiva con un’ampia franchigia per le intensità basse”.

17 gennaio 2011 Nonostante l'opposizione degli azionisti Telenor, il board del conglomerato russo Vimpelcom ha approvato la proposta per la fusione con Wind Telecom (l'ex Weather Investments) di Naguib Sawiris. A favore della transazione hanno votato 6 dei nove membri del board (quelli indipendenti e i tre designati da Altimo). Contrari solo i rappresentanti della norvegese Telenor - cui fa capo il 40% di Vimpelcom - secondo cui l'offerta rivista ''ha ancora meno senso'rispetto all'offerta originaria "perché è ancora più generosa nei confronti dei proprietari di Wind Telecom". Secondo Telenor, in sostanza,  l'operazione danneggerebbe gli azionisti di minoranza e pertanto i soci esprimeranno il loro voto contrario all'assemblea di Vimpelcom in programma per il 17 marzo. In base ai termini della proposta, Vimpelcom andrà a controllare il 51,7% di Orascom Telecom e il 100% della società italiana Wind Telecomunicazioni Spa. Come annunciato il 4 ottobre 2010, dalla combinazione di Vimpelcom e Wind Telecom nascerà il quinto operatore mondiale in termini di clienti -  operativo in 19 paesi in Europa, Asia, Africa e Nord America, con 174 milioni di utenti nella telefonia mobile - con ricavi operativi netti per 21,3 miliardi di dollari e un utile lordo operativo pro forma do 9,4 miliardi di dollari e di cui Wind Italia genererà circa il 34% dei ricavi. 

17 gennaio 2011 Con 3Vod Mediaset è la prima a lanciare la tridimensionalità sulla piattaforma digitale terrestre. 3Vod di Mediaset supera l'ostacolo della dimensione di questi file, che solitamente è doppia rispetto al formato in 2D, grazie al sistema di Datacasting, che consente ai broadcaster di fornire una gamma limitata di servizi di alta qualità, simili a quelli offerti dai fornitori di Tv su internet o satellite, ma usando le reti esistenti. L’applicazione consente di ricevere un film in 3D (al momento sono disponibili 50 titoli), archiviarlo e quindi riprodurlo in differita una volta depositato sull’hard disk dell’apposito decoder. 3Vod si distingue, quindi, dalle piattaforme satellitari o via cavo e dai servizi video on-demand convenzionali perché l'acquisto e la visione dei film non possono avvenire in tempo reale.

Gennaio 2011 Agcom inoltra formale richiesta al ministero dello Sviluppo economico per proporre l'adozione di un nuovo calendario relativo allo switch-off, che anticipa alla fine del 2011 il termine della cessazione del servizio di radiodiffusione televisiva in analogico sull'intero territorio nazionale

18 gennaio 2011 FCC approva fusione Comcast NBC Universal. Con l’accordo del  Dipartimento di Giustizia americano il cavo operatore dove acquisire l’80% di NBC Universal riscattando altre quote sinora detenute dal gruppo francese Vivendi

19 gennaio 2011 Dopo decenni di rivalità aperte, France Telecom e Canal Plus (Vivendi Universal) formeranno una joint-venture paritetica, che si chiamerà Orange Cine Star, tesa alla creazione di un nuovo canale televisivo che trasmetterà film. Il nuovo canale sarà frutto della fusione di Orange Cinema Series (oltre 480.000 clienti con un valore circa 200 milioni di euro) di France Telecom con Tps Star di Canal Plus

20 gennaio 2011 Applicazione della Direttiva SMA in materia di Product Placement In considerazione della complessità della materia oggetto di autoregolamentazione, della novità delle fattispecie e della diversificazione delle possibili forme di inserimento dei prodotti anche in relazione ai diversi media audiovisivi e radiofonici,  con delibera 19/11/CSP del 20 gennaio 2011, l’Autorità delibera l’istituzione di un apposito osservatorio permanente in materia di inserimento dei prodotti, quale sede di interlocuzione tra gli operatori e l’Autorità stessa relativamente alle problematiche derivanti dalla applicazione pratica dell’inserimento dei prodotti nei programmi dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, alla individuazione delle fattispecie concrete e alla analisi della compatibilità delle varie forme di inserimento con la normativa interna e comunitaria, garantendo altresì il contributo tecnico dell’Autorità alle istanze istituzionali e autodisciplinari, interne, comunitarie e internazionali sulla specifica materia del product placement.

20 gennaio 2011 Nasce un nuovo gruppo parlamentare a sostegno del Governo Berlusconi dopo la defezione di Futuro e Libertà. Si chiama Iniziativa Responsabile sorto per opera di alcuni movimenti ed esponenti politici definitisi Responsabili avendo votato la fiducia al Governo Berlusconi IV il 14 dicembre 2010. Ad essa hanno aderito, tra gli altri: Noi Sud, formazione scissasi nel 2010 dal Movimento per le Autonomie; I Popolari di Italia Domani, nati nel 2010 da una frattura interna all'Unione di Centro; Alleanza di Centro, movimento sorto nel 2008 su iniziativa di Francesco Pionati, esponente dell'UdC; Movimento di Responsabilità Nazionale, nato nel 2010 su iniziativa di Massimo Calearo, Bruno Cesario (entrambi fuoriusciti dal Partito Democratico prima e da Alleanza per l'Italia poi) e Domenico Scilipoti (ex Italia dei Valori).

25 gennaio 2011 Il Polo della Nazione diventa Nuovo Polo per l'Italia (NPI). E’ un coordinamento fra gruppi parlamentari, costituitosi il 15 dicembre 2010 da Gianfranco Fini per Futuro e Libertà per l'Italia, Pierferdinando Casini per l'Unione di Centro, Francesco Rutelli per Alleanza per l'Italia, Daniela Melchiorre dei Liberal Democratici e Raffaele Lombardo del Movimento per le Autonomie. Al nuovo polo per l’Italia aderiscono parlamentari del Movimento Repubblicani Europei (repubblicani) di Luciana Sbarbati, del Partito Liberale Italiano (liberali) di Stefano De Luca, del partito politico regionale in Lombardia e Veneto (di ispirazione autonomista liberaldemocratica e riformista) di Massimo Cacciari oltre ad esponenti repubblicani e liberali come Giorgio La Malfa.

31 gennaio 2011 Accordo Sky-Fastweb: nasce Home Pack. Pay-Tv, banda larga e telefono in un unico pacchetto. Sky Italia e Fastweb hanno siglato un accordo commerciale che permette di combinare l’offerta televisiva via satellite di Sky con i servizi internet a banda larga e telefonia fissa di Fastweb, basati sulla più moderna e avanzata rete disponibile in Italia. Grazie a questa sinergia, Sky e Fastweb proporranno al consumatore: * La programmazione esclusiva dei 190 canali televisivi di Sky; * L’Alta Definizione; * My Sky HD, il decoder che registra e consente di vedere i propri programmi preferiti in qualsiasi momento;  * La Digital Key per vedere i programmi in chiaro del digitale terrestre; * La navigazione internet senza limiti di tempo fino a 10 mega per chi è raggiunto dalla fibra ottica, con opzione sino a 100 mega, e fino a 20 mega in tecnologia Adsl Fastweb; * Le chiamate telefoniche nazionali illimitate verso rete fissa (senza scatto alla risposta); * Fino a 1000 minuti di chiamate internazionali verso rete fissa (senza scatto alla risposta); * La possibilità di accedere ai servizi Fastweb Mobile.

31 gennaio 2011 Alla riunione dei soci il maggiore azionista della piattaforma digitale terrestre a pagamento Dahlia tv, il gruppo Airplus decide di liquidare la società.

1 febbraio 2011. Aeranti Corallo e FRT protestano a nome delle imprese televisive locali contro le recenti norme contenute nella legge di Stabilità 2011 che penalizzano il comparto, cancellando il pluralismo e la libertà di impresa nel settore televisivi. In particolare le Associazioni hanno sottolineato che il comma 8 dell’art.1 della legge 13 dicembre 2010, n.220 prevede che nove delle ventisette frequenze appena assegnate alle tv locali sulla base della pianificazione della Agcom (e precisamente, i canali 61-69 uhf) vengano destinate ai servizi di comunicazione elettronica mobili in banda larga (dividendo digitale esterno). In tal modo i già ridotti (e, inadeguati sotto il profilo qualitativo) spazi frequenziali per il settore televisivo locale verranno ulteriormente ridimensionati in modo molto drastico. A parere di Aeranti-Corallo e della Associazione Tv locali Frt , in base alla normativa vigente le risorse frequenziali per la banda larga avrebbero dovuto essere reperite per 2/3 (6 frequenze) dalle tv nazionali e per 1/3 (3 frequenze) dalle tv locali. Le scelte operate appaiono ancora più inaccettabili se si considera che, contestualmente, stanno per essere assegnate, senza alcun onere, una serie di frequenze ad alcuni operatori nazionali sulla base del beauty-contest di cui alla delibera n. 497/10/CONS della Agcom. Il comma 11 dell’art.1 della citata legge 13 novembre 2010, n.220 prevede l’introduzione attraverso un regolamento ministeriale di nuovi ulteriori obblighi per gli operatori di reti ai fini, tra l’altro, “della valorizzazione e promozione delle culture regionali o locali”. Tale norma, che comporta un rilevante appesantimento degli obblighi e degli adempimenti a carico del comparto televisivo locale, apre anche la strada all’introduzione del divieto per gli operatori di rete in ambito locale di veicolare contenuti nazionali, con evidenti conseguenze sul pluralismo e sulla concorrenza nel settore. Un divieto in tal senso, costituirebbe infatti una insostenibile limitazione dell’attività dell’operatore di rete in ambito locale, in pieno contrasto con i principi generali della tv digitale che distinguono la figura del fornitore di servizi di media (responsabile editoriale del palinsesto) da quella di operatore di rete (responsabile degli impianti di telecomunicazione attraverso i quali vengono diffusi i palinsesti).

13 febbraio 2011 Futuro e Libertà per l'Italia (o semplicemente Futuro e Libertà) da gruppo parlamentare si trasforma in un partito politico di centro-destra. Il partito fa riferimento al Presidente della Camera, ed ex leader di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini e fa parte dell’Alleanza di Centro con Casini e Rutelli, all’opposizione dopo la fuoriuscita dal governo Berlusconi dei suoi ministri e sottosegretari il 15 novembre 2010

24 febbraio 2011 Dahlia TV riconsegna alla Leghe di Serie A e di Serie B i suoi diritti e il giorno dopo.

 25 febbraio 2011 Il gruppo a capo di Dahlia TV alle ore 19:00 annuncia la definitiva chiusura della sua la piattaforma televisiva a pagamento per la televisione digitale terrestre. La piattaforma destinata al mercato italiano era stata avviata il 7 marzo 2009 rilevando la precedente piattaforma La7 Carta più . Alla fine del mese di ottobre 2010, Dahlia contava circa 850 mila abbonati.

febbraio 2011: completeranno lo switch-off anche le regioni Nord Pas de Calais, Haute Normandie e Picardie (circa 7,7 milioni di individui in totale).

1º marzo 2011 L'offerta Sky Cinema si riorganizza per temi con due nuovi canali Passion e Comedy trasmessi anche in HD, in realtà questi due canali prendono il posto di Sky Cinema Mania e di Sky Cinema Italia.

22 marzo 1911 Liberty Global acquista il terzo operatore via cavo tedesco Kabel BW dal  fondo di investimenti svedese EQT per 3,16 miliardi di euro


28 marzo 2011 L’Unione Europea chiede all’Italia chiarimenti sul recepimento delle nuove norme contenute nella Direttiva sui servizi di media audiovisivi (SMA). La Ue intende accertare se e in che modo siano stati recepiti i diversi elementi della Direttiva, come le disposizioni relative al paese di origine, l’introduzione di prodotti sul mercato, l’incitazione all’odio e la tutela dei minori. Le risposte dovranno giungere a Bruxelles entro la prima settimana di giugno.

31 marzo 2011 In sostituzione del dimissionario Mario Orfeo, il CdA Rai nomina Mario de Scalzi direttore ad interim del TG2. Sfumano le nomine esterne proposte dal Direttore Generale Mauro Masi

31 marzo 2011 Il decreto-legge 31 marzo 2011 n. 34 “Disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico ecc.”, convertito con modificazioni dalla legge 26 maggio 2011, n. 75 (in G.U. 27/5/2011, n. 122).definisce le Modalità e condizioni della cessione della capacità trasmissiva delle reti televisive locali L’art. 4 del decreto legge Misure di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, L’art. 4 prevede che “Entro il 30 giugno 2012 il Ministero dello sviluppo economico provvede all’assegnazione dei diritti di uso relativi alle frequenze radiotelevisive nel rispetto dei criteri e delle modalità disciplinati dai commi da 8 a 12 dell’art 1 della legge 13 dicembre 2010, n. 220, nonché, per quanto concerne le frequenze radiotelevisive in ambito locale, predisponendo, per ciascuna area tecnica o Regione, una graduatoria dei soggetti legittimamente abilitati alla trasmissione radiotelevisiva in ambito locale che ne facciano richiesta sulla base dei seguenti criteri: a) entità del patrimonio al netto delle perdite; b) numero dei lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato; c) ampiezza della copertura della popolazione; d) priorità cronologica di svolgimento dell’attività nell’area, anche con riferimento all’area di copertura. Nelle aree in cui, alla data del 1° gennaio 2011, non ha avuto luogo il passaggio alla trasmissione in tecnica digitale, il Ministero dello sviluppo economico non procede all’assegnazione a operatori di rete radiotelevisivi in ambito locale dei diritti d’uso relativi alle frequenze di cui al primo periodo del comma 8 dell’art. 1 della legge 13 dicembre 2010, n. 220. Nelle aree in cui alla medesima data del 1° gennaio 2011 ha avuto luogo il passaggio alla trasmissione in tecnica digitale, il Ministero dello sviluppo economico rende disponibili le frequenze di cui al citato primo periodo del comma 8, assegnando ai soggetti titolari di diritto d’uso relativi alle frequenze nella banda 790-862 Mhz, risultanti in posizione utile in base alle rispettive graduatorie, i diritti d’uso riferiti alle frequenze nelle bande 174-230 Mhz e 470-790 Mhz. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dispone le modalità e le condizioni economiche secondo cui i soggetti assegnatari dei diritti d’uso hanno l’obbligo di cedere una quota della capacità trasmissiva ad essi assegnata, comunque non inferiore a due programmi, a favore dei soggetti legittimamente operanti in ambito locale alla data del 1° gennaio 2011 non destinatari di diritti d’uso sulla base delle citate graduatorie”. L’Art. 4 stabilisce che i soggetti assegnatari dei diritti d’uso delle frequenze radiotelevisive in ambito locale, sulla base delle graduatorie all’uopo predisposte dal Ministero dello sviluppo economico nelle Regioni o aree tecniche ove ha luogo lo switch-off, sono tenuti a cedere una quota della capacità trasmissiva a essi assegnata (c.d. must carry), comunque non inferiore a due programmi, a favore dei soggetti legittimamente operanti in ambito locale non destinatari dei diritti d’uso sulla base delle citate graduatorie, secondo le modalità e alle condizioni economiche stabilite dall’Autorità. In ottemperanza a tale previsione normativa, il citato nuovo Regolamento, all’art. 27, ha definito le modalità e le condizioni economiche della cessione della capacità trasmissiva in questione, di seguito sintetizzate:
1.      la capacità trasmissiva oggetto di cessione non deve essere inferiore a quella necessaria per veicolare due programmi e, in ogni caso, non inferiore a 6 M/bits;
2.      entro quindici giorni dalla pubblicazione, per ciascuna Regione, delle citate graduatorie, i soggetti assegnatari dei diritti d’uso delle frequenze sono tenuti a comunicare all’Autorità il listino della cessione della capacità trasmissiva, le cui tariffe non possono essere inferiori a euro 0,010 e superiori a 0,016 per 1 M/bits per abitante, prevedendo comunque condizioni di favore per i fornitori di servizi di media audiovisivi a carattere comunitario. Tali listini sono pubblicati dall’Autorità sul proprio sito web.
Il Regolamento stabilisce altresì che, entro quindici giorni dalla pubblicazione dei predetti listini, i soggetti legittimamente operanti in ambito locale alla data del 1° gennaio 2011, non assegnatari dei diritti d’uso delle frequenze, comunicano la propria manifestazione di interesse all’Autorità indicando l’operatore di rete, la capacità trasmissiva richiesta e l’area territoriale di interesse. L’Autorità provvede infine all’associazione della capacità trasmissiva degli operatori di rete ai fornitori di servizi di media audiovisivi che ne fanno richiesta entro i successivi quindici giorni e, comunque, prima dello switch-off dell’area tecnica o Regione interessata. In caso di richieste non compatibili tra loro l’Autorità, sentiti gli interessati, procede al soddisfacimento delle richieste tenendo altresì conto, al fine di soddisfare il maggior numero di richieste, della quantità di capacità trasmissiva richiesta da ciascuno e delle aree territoriali di maggior interesse del richiedente stesso.
Lo stesso decreto dispone che l’assegnazione delle risorse alle emittenti locali sia effettuata sulla base di una graduatoria, rendendo di fatto superata la procedura di convocazione dei tavoli tecnici dei soggetti interessati, attuata precedentemente, per l’acquisizione dei contributi partecipativi che costituivano presupposto per la valutazione dei fabbisogni in ciascuna area e per la pianificazione di risorse adeguate a soddisfare tali necessità, sempre nel rispetto dei vincoli e dei criteri stabiliti dalla normativa.

1º aprile 2011: il canale Hallmark Channel viene rinominato DIVA Universal, si celebrano femminilità e eleganza.

6 aprile 2011  AGCOM con la Delibera n. 187/11/CONS approva e condizioni economiche e contrattuali relative alla cessione del 40% della capacità trasmissiva a fornitori di contenuti indipendenti

6 aprile 2011 AGCOM approva la Delibera n. 188/11/CONS Approvazione del regolamento riguardante la promozione della produzione e della distribuzione di opere europee da parte dei servizi di media audiovisivi a richiesta ai sensi dell’articolo 44, comma 7, del Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici . Quote relative ai servizi di Video on Demand su richiesta

27 aprile 2011 Con decreto del Ministro dello sviluppo viene approvato il Contratto di servizio relativo al triennio 2010-2012, in vigore dal 28 giugno 2011 al 31 dicembre 2012. i generi predeterminati di servizio pubblico dell’offerta televisiva presentano una nuova articolazione (art. 9, comma 2). In luogo dei nove generi previsti dal Contratto 2007-2009, il Contratto in vigore ne contempla sei che risultano così definiti: 1) Informazione e approfondimento generale, 2) Programmi e rubriche di servizio, 3) Programmi e rubriche di promozione culturale, 4) Informazione e programmi sportivi, 5) Programmi per minori, 6) Produzioni audiovisive italiane ed europee; - il progredire del processo di transizione al digitale nelle diverse aree tecniche del Paese, ormai giunto a compimento, ha ampliato l’offerta televisiva dell’operatore pubblico. Oltre alle tre reti generaliste terrestri, tradizionalmente di servizio pubblico, la tecnologia digitale rende oggi fruibili tutte le reti Rai semigeneraliste e tematiche, distribuite sulle diverse piattaforme. In considerazione dell’ampliamento dell’offerta, il Contratto di servizio 2010-2012 ha impegnato l’operatore pubblico a riservare ai 6 generi predeterminati, sopra elencati, una quota predominante della programmazione annuale di servizio pubblico non solo sulle tre reti generaliste, ma anche sulle reti semigeneraliste e tematiche (art. 9, comma 1). Inoltre è stata incrementata la quota di programmazione di cui sopra delle reti generaliste Raiuno, Raidue e Raitre (dal 65% del totale al 70% del totale); anche nel caso dell’offerta radiofonica i generi predeterminati di servizio pubblico sono stati oggetto di una ridefinizione parziale; infine si intraprende un percorso di trasparenza sulla gestione economico-finanziaria del servizio pubblico; una delle disposizioni introdotte in tal senso riguarda, ad esempio, l’obbligo di pubblicare il documento sui conti annuali separati, certificati dalla società di revisione, sul sito web dell’operatore pubblico (art. 27, comma 6, del Contratto). I canali specializzati delle reti semigeneraliuste e tematiche interessano a) Informazione e approfondimento generale Rai News 24; b) Programmi e rubriche di promozione culturale: Rai 5 e Rai Storia (cui si aggiungerà anche da metà dicembre Rai Scuola tornato sul digitale terfrestre) c) Informazione e programmi sportivi: Rai Sport 1 e Rai Sport 2; d) Programmi per minori Rai YoYo e Rai Gulp e) Produzioni audiovisive italiane ed europee Rai Premium e gran parte della programmazione di Rai Movie nonché Rai 4 (mentre programmi e rubriche di servizio sono praticamente assenti da questi nuovi canali).
Le disposizioni sull’offerta radiofonica dettate dal Contratto in vigore ricalcano quelle del Contratto precedente: l’art. 10 stabilisce che la Rai è tenuta a destinare non meno del 70% dell’offerta annuale dei canali nazionali Radio Uno e Radio Due e non meno del 90% dell’offerta annuale di Radio Tre ai sette generi predeterminati (“Notiziari”, “Informazione”, “Cultura”, “Società”, “Musica”, “Servizio”, “Pubblica utilità”). Nel 2011, l’offerta di Radio1 e Radio2 è stata costituita per l’86,77% dai generi predefiniti dal Contratto (97,54% Radio1 e 75,99% Radio2), mentre nel caso di Radio3 il volume di tali generi ha raggiunto il 97,20% della programmazione totale. I tre canali radiofonici nazionali hanno complessivamente destinato ai generi predefiniti dal contratto una quota di programmazione pari al 90,33% del totale, superando ampiamente i parametri fissati dal citato art. 10. L’informazione ha rappresentato il genere privilegiato da Radio1 (32,42%), mentre l’offerta di Radio2 e in particolare di Radio3 risulta connotata dai programmi musicali (38,99% Radio2; 52,37% Radio3).

28 aprile 2011 Mauro Masi lascia l’incarico di Direttore Generale della Rai diventando amministratore delegato della CONSA.

1 maggio 2011 Osama Bin Laden viene ucciso da un’azione degli Stati Uniti in Afghanistan

3 maggio 2011 Il Consiglio d’Amministrazione della Rai designa all’unanimità Lorenza Lei direttore generale. L'assemblea totalitaria dei soci (Tesoro e Siae) approva la designazione.

10 maggio 2011 Microsoft annuncia l’acquisto di Skype per 8,5 miliardi di dollari. Skype è stata fondata nel 2003 da Niklas Zennstrom e Janus Friis, che nel 2005 l'hanno ceduta a eBay per 2,6 miliardi di dollari. La nota casa d'aste online aveva aspettative molto ambiziose. La società, però, ha dovuto fare i conti con una realtà molto meno lusinghiera e ha deciso nel 2007 di svalutare di circa il 50% il suo investimento nella compagnia VoIP, che a fronte di un numero record di utenti non è mai riuscita a produrre i frutti sperati. Nel 2009, quindi, eBay ha ceduto il 56% di Skype al gruppo di investitori formato da Silver Lake Partners, dalla venture capital Andreessen Horowitz - creata dal cofondatore di Netscape Marc Andreessen e da Ben Horowitz – e dal Canada Pension Plan Investment Board. eBay ha mantenuto una quota del 30% e a Zennstrom e Friis è andato - dopo un lungo contenzioso - il 14%. Lo scorso anno, Skype ha registrato un fatturato di 860 milioni di dollari e utili operativi di 264 milioni, ma è ancora in perdita per circa 7 milioni di dollari, anche se in miglioramento rispetto al rosso da 100 milioni di dollari dell'anno scorso. La società diventerà una nuova business division di Microsoft

15- 29 maggio 2011. Alle elezioni municipali di Milano per la prima volta Silvio Berlusconi subisce un secco dimezzamento delle preferenze. Il Telegiornale de “La sette” si segnala per la tempestiva copertura delle due tornate elettorali

20 maggio 2011 Sky Italia annuncia la fine del rapporto con Current TV, penalizzata dai bassi ascolti. La notizia provoca insofferenza in una certa parte dell'opinione pubblica al punto tale che l'entourage di Sky Italia è costretto a rilasciare posizioni ufficiali sulla questione mai chiarita.

12-13 giugno 2011 Seconda  sconfitta di Berlusconi con la netta vittoria dei si su tutti i quesiti referendari che dopo lunghi anni tornano ad essere validi  con una partecipazione del 57% degli aventi diritto nonostante gli appelli all’astensione da parte di larga parte della maggioranza governativa.

23 giugno 2011 AGCCOM approva la Delibera n.. 353/11/CONS contenente un “nuovo regolamento relativo alla radiodiffusione televisiva terrestre in tecnica digitale

27 giugno 2011 viene pubblicato in Gazzetta ufficiale il bando d'asta per l'assegnazione delle licenze LTE agli operatori mobili interessati. In telecomunicazioni la Long Term Evolution, è la più recente evoluzione degli  standard di telefonia mobile cellulare GSM/UMTSCDMA2000 e TD-SCDMA. LTE nasce come nuova generazione per i sistemi di accesso mobile a banda larga (Broadband Wireless Access) e, dal punto di vista teorico fa parte del segmento pre-4G, collocandosi in una posizione intermedia fra le tecnologie 3G come l'UMTS e quelle di quarta generazione pura (4G) ancora in fase di sviluppo. Cioonostante, per porre fine alla confusione tra l'utilizzo in marketing del termine 4G e la vera classificazione come 4G, l'UIT ha deciso di applicare il termine 4G anche all'LTE. Le frequenze oggetto d'asta sono:
a) banda 800 MHz (dividendo digitale e ex-frequenze televisive), fino a 6 lotti di frequenze FDD, ciascuno di ampiezza pari a 5 MHz in spettro accoppiato, assegnabili su base nazionale, nominati da 1 a 6;
b)banda 1800 MHz, fino a 3 lotti di frequenze FDD, ciascuno di ampiezza pari a 5 MHz in spettro accoppiato, assegnabili su base nazionale, nominati da 1 a 3;
c)banda 2000 MHz, 1 lotto di frequenze TDD di ampiezza pari a 15 MHz, assegnabile su base nazionale, nominato lotto A;
d) banda 2600 MHz, fino a 12 lotti di frequenze FDD, ciascuno di ampiezza pari a 5 MHz, in spettro accoppiato, assegnabili su base nazionale, nominati da 3 a 14, e 2 lotti di frequenze TDD, ciascuno di ampiezza pari a 15 MHz, assegnabili su base nazionale, nominati lotto B e C, con esclusione delle frequenze 2500-2510 MHz e 2620-2630 MHz nei lotti FDD e delle frequenze 2600-2620 MHz nei lotti TDD

29 Giugno 2011  News Corporation vende il social network My Space per circa 35 milioni di dollari alla Specific Media, specializzata in pubblicità online

1º luglio 2011 Chiude il canale FX di Fox Italia e i suoi programmi d'intrattenimento vengono recuperati e ridistribuiti su Fox e Fox Crime.

2 luglio 2011 Sky Italia chiude Mediaset Plus, l'unica emittente Mediaset ospitata sulla sua piattaforma, per inadempienze contrattuali. Lo spegnimento dell'emittente è avvenuto improvvisamente, senza alcuna comunicazione né da parte di Sky Italia né del gruppo Mediaset. La decisione dell'improvvisa cessazione dell'emissione della rete è stata presa unilateralmente da SKY Italia in base a gravi inadempimenti contrattuali da parte di Mediaset, per non aver inserito nel palinsesto dell'emittente alcuni dei programmi di maggior richiamo delle reti analogiche Mediaset come Striscia la notiziaLa corrida o Paperissima. Gran parte del palinsesto dell'emittente è comunque trasmesso dai canali digitali La5 e Mediaset Extra. Il gruppo Mediaset ha accusato Sky di averla oscurata dal satellite e, attraverso un comunicato stampa, ha fatto sapere di aver intrapreso un'azione legale contro quest'ultima per la sospensione improvvisa del canale

6 luglio 2011 Con delibera n. 398/11/CONS del 6 luglio 2011, l’Autorità ha indetto una consultazione pubblica su uno schema di regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica, in esito alla precedente fase di consultazione pubblica sui lineamenti di provvedimento in tale materia, indetta con delibera n. 668/10/CONS del 17 dicembre 2010. La consultazione pubblica si è svolta, come da prassi dell’Autorità, con una fase scritta, terminata il 15 settembre 2011 e una fase orale, terminata il 25 ottobre 2011, durante la quale hanno avuto luogo le audizioni con i 36 soggetti che ne avevano fatto richiesta. L’iniziativa regolamentare sottoposta a consultazione pubblica ha inteso proporre un modello di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica in grado di coniugare i molteplici interessi in gioco, entrambi riconosciuti come principi fondamentali del sistema: la libertà di ricevere e comunicare informazioni o idee senza limiti di frontiere, che è alla base delle esigenze socio-culturali di conoscenza sollevate dai cittadini in rete, e la tutela dei diritti d’autore che costituiscono il fondamento del diritto dei produttori di contenuti a che non vengano depauperati da un utilizzo illegale degli stessi. Nell’ottica di pervenire a un equilibrato bilanciamento degli interessi, lo schema riflette un modello che si pone su una linea di avanguardia nel panorama europeo, perché strutturato secondo un mosaico di linee di intervento che toccano tutte le corde del sistema, secondo un’articolazione di misure sia di promotion che di enforcement, dove i singoli aspetti della filiera sono stati tutti ritenuti egualmente degni di attenzione

6 luglio 2011 In considerazione della perdurante indisponibilità di un’indagine ufficiale degli ascolti radiofonici in Italia, in data, l’AGCOM ha adottato la delibera n. 182/11/CSP recante “Linee guida sull’organizzazione dell’attività di rilevazione degli indici di ascolto radiofonici”. Con tale provvedimento s’invitavano i soggetti del comparto radiofonico alla riorganizzazione del sistema di rilevazione degli indici di ascolto, attraverso proposte sia sulla governance del nuovo soggetto rilevatore, sia sui criteri metodologici della ricerca da impiegare. Dall’analisi delle posizioni pervenute e dal ciclo di audizioni tenuto a tale scopo dall’Autorità, sono emersi punti di convergenza. In particolare, si è condivisa l’esigenza che la nuova entità da costituire consenta un effettivo bilanciamento delle partecipazioni societarie e che sia rappresentativa di tutte le componenti del settore radiofonico, ivi comprese quelle del mercato pubblicitario. Un ulteriore punto di convergenza è stata l’esigenza di operare un’effettiva separazione dell’organo di gestione amministrativa da quello di gestione tecnica della ricerca e di individuare organismi terzi, super partes, per garantire la trasparenza e correttezza del sistema d’indagine. Per quanto concerne la metodologia, si è convenuto sulla possibilità di introdurre una ricerca di base di cui il settore radiofonico finora è stato sprovvisto e che, invece, caratterizza ormai da lungo tempo l’indagine Auditel. Tale ricerca permetterebbe, infatti, di investigare in maniera approfondita l’universo radiofonico in termini di nuove modalità di ascolto, facendo emergere l’effettiva penetrazione del mezzo anche in rapporto alle diverse piattaforme di distribuzione e ai differenti device utilizzati

7 luglio 2011 Entra in vigore il nuovo regolamento relativo alla radiodiffusione televisiva terrestre in tecnica digitale. Nel complesso, con la delibera n. 78/98 relativa al rilascio delle concessioni per la radiodiffusione televisiva su frequenze terrestri e con la successiva delibera n. 353/11/CONS recante il nuovo regolamento relativo alla radiodiffusione televisiva terrestre in tecnica digitale entrato in vigore il 7 luglio 2011 in riforma della pre-vigente delibera n. 435/01/CONS, si è inteso attuare un articolato normativo utile a favorire un piano di riassetto del sistema radiotelevisivo italiano. In particolare, nella disciplina regolamentare preordinata alle procedure di trasferimento di proprietà, sono stati introdotti, tra l’altro, criteri oggettivi di valutazione delle società cessionarie, ancorati Relazione annuale sull’attività svolta e sui programmi di lavoro a parametri espliciti per la qualificazione delle stesse, quali la capacità economica ed occupazionale posseduta, e destinati, quindi, a caratterizzare la fisionomia delle società radiotelevisive operanti sia in ambito nazionale, sia in ambito locale. Ai sensi della disciplina del Testo unico, il rilascio dei titoli abilitativi attinenti alla nuova realtà digitale compete al Ministero, il quale, sulla base della delibera n. 353/11/CONS, rilascia l’autorizzazione per la fornitura di servizi di media audiovisivi lineari destinati alla diffusione in tecnica digitale su frequenze televisive terrestri, in ambito nazionale o locale (inteso quest’ultimo come ambito regionale o provinciale, e fino all’entrata in vigore della legislazione concorrente in materia di emittenza radiotelevisiva di competenza delle regioni, ai sensi dell’articolo 12, comma 1, del Testo unico). Con specifico riguardo alla richiesta di subentro nei titoli concessori e/o autorizza tori – in attuazione sia dell’art. 11, comma 2, della delibera n. 78/98, sia dell’art. 6, comma 1, della delibera n. 353/11/CONS – la procedura di valutazione preordinata all’autorizzazione al trasferimento di proprietà dell’azienda o del titolo autorizzatorio contempla la previsione di un procedimento complesso, nell’ambito del quale è previsto che il Ministero dello sviluppo economico consenta il subentro della società acquirente/subentrante nella titolarità dell’azienda o dell’autorizzazione generale ceduta, “sentita” l’Autorità, ossia previo l’assenso corrisposto dall’Autorità in esito alla propria valutazione in ordine sia al possesso soggettivo e oggettivo dei requisiti previsti da parte del soggetto interessato, sia al rispetto dei limiti anticoncentrativi disciplinati dall’art. 22 della delibera n. 353/11/CONS, sulla base di quanto previsto dall’art. 43 del Testo unico.

8 luglio 2011 IL Ministero dello sviluppo economico pubblica il bando e disciplinare di gare dopo che l’AGCOM, terminata la verifica della sussistenza dei requisiti dei fornitori di contenuti indipendenti che hanno richiesto l’allocazione del 40% della capacità trasmissiva e, valutata la rispondenza dei progetti editoriali alla normativa vigente in materia radiotelevisiva, ne ha comunicato  l’ammissibilità al Governo in vista dell’espletamento  della procedura di selezione indetta dal MISE

15  luglio 2011 La legge n. 111 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”, ha riservato la porzione di banda a 800 MHz (790-862 MHz) per l’utilizzo dei servizi di comunicazione elettronica mobili in larga banda, sottraendo tale gamma di frequenze dalla disponibilità di banda per la pianificazione del sistema televisivo digitale, disponendo, nel contempo, che la stessa, venga liberata per i nuovi utilizzi entro e non oltre il 31 dicembre 2012.

15 Luglio 2011 Rupert Murdoch è travolto dallo scandalo delle intercettazioni e costretto a chiudere The News of the World. Tom Mockridge diventa CEO di News International in sostituzione della dimissionaria Rebekah Brooks.

20 luglio 2011 Pasquale D’Alessandro diventa Direttore di Rai Due in sostituzione di Massimo Liofredi nominato direttore di Rai Ragazzi. Carlo Freccero rimane direttore di Rai 4, Massimo Ferrario diventa direttore di Rai 5 e Silvia Calandrelli direttore di Rai Educazione

22 luglio 2011 AGCOM approiva la Delibera n.  423/11/cons piano di assegnazione delle frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre delle regioni Liguria, Toscana, Umbria e Marche nonché della provincia di Viterbo (aree tecniche nn. 8, 9 e 10)

28 luglio 2011 La Corte di Giustizia Ue “conferma che i contributi italiani per l’acquisto dei decoder digitali terrestri nel 2004 e 2005 costituiscono aiuti di Stato e le emittenti radiotelevisive che ne hanno beneficiato indirettamente sono tenute a rimborsarli”. E’ stata così confermata la sentenza del tribunale di primo grado contro la quale Mediaset aveva presentato ricorso.

3 agosto 2011 L’AGCOM notifica lo schema di regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica,ai competenti uffici della Commissione europea conformemente a quanto previsto dalla direttiva 98/34/CE (cd. direttiva trasparenza). In base a tale direttiva, infatti, gli Stati membri sono tenuti a notificare i progetti delle regolamentazioni tecniche relative ai prodotti e ai servizi della società dell’informazione, ivi incluse le procedure amministrative, alla Commissione e agli altri Stati membri prima che queste siano formalmente introdotte nelle legislazioni nazionali. Gli altri Stati membri e la Commissione possono presentare osservazioni in merito alla compatibilità con il diritto comunitario entro un periodo di 3 mesi dalla notifica. Nelle more che questi si esprimano, lo Stato che ha notificato lo schema di provvedimento deve astenersi dall’adottarlo in modo definitivo (cd. periodo di standstill) e al momento della redazione del provvedimento definitivo deve tenere conto delle osservazioni pervenute

5 agosto 2011 Paolo Ruffini annuncia le sue dimissioni dalla Direzione di Rai Tre. Diverranno effettive dal  7 settembre 2011

In agosto 2011 scoppia lat tempesta finanziaria sui mercati mondiali con azioni speculative sui titoli di stato italiani  impongono misure nette su cui sembra sfaldarsi la maggioranza di centro-destra. Il panorama politico italiano si fa sempre più incerto. Fra le misure, la privatizzazione dei servizi pubblici e l’annuncio della soppressione di alcune province.

Agosto 2011 I clienti di Sky raggiungono la quota di 4 milioni 970 mila (57 mila attivazioni in più rispetto al periodo precedente raggiungendo le 230 mila attivazioni nell'intero arco fiscale). Utile a 145 milioni di dollari. Chiude, Sky Play e parte la versione HD di Sky Sport24.

17 agosto 2011 Google, già presente con il sistema operativo Android, acquista per 12,3 miliardi di dollari il gigante della telefonia mobile Motorola Mobility, titolare della tavoletta Motorola Xoom e già partner di Android. In questo modo è in grado di sfidare gli I Phone e I Pad di Apple e il binomio Microsoft - Nokia

30 agosto -30 settembre 2011 Inizia l'asta per l'assegnazione delle frequenze. Come previsto gli operatori che vi hanno partecipato sono 4: Telecom Italia, Vodafone Italia, Wind Telecomunicazioni e 3 Italia. L'asta si conclude con successo, con le seguenti assegnazioni:
1.      banda 800 MHz: si aggiudicano 2 blocchi a testa Vodafone ItaliaTelecom Italia e Wind Telecomunicazioni;
2.      banda 1800 MHz: si aggiudicano 1 blocco a testa Vodafone Italia, Telecom Italia, 3 Italia;
3.      banda 2000 MHz: nessuna offerta da parte dei gestori partecipanti;
4.      banda 2600 MHz: si aggiudicano 4 blocchi 3 Italia e Wind Telecomunicazioni; 3 blocchi a Telecom Italia e Vodafone Italia.
La tecnologia sarà sviluppata da diversi operatori che hanno partecipato all'asta, i quali hanno già effettuato diversi test:

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