Cronologia
Parte quarta XVI
La fine delle trasmissioni televisive
analogiche
e l’allargamento della competizione nel
nuovo triopolio televisivo
(2008-2011)
Aprile
2008 In
Francia il CSA concede a TF1, Métropole 6 e France 2 di trasmettere in alta definizione
sulle reti digitali terrestri.
Aprile
2008 AGCOM apre i bandi per l’assegnazione del 40% della capacità trasmissiva
digitale delle frequenze assegnate a ai, Mediaset e Telecom Italia Media.
8
aprile 2008 Viene approvato un decreto
legge 8 aprile 2008, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno
2008, n. 101. L’Art.8 del decreto legge
al fine di rispettare il termine di switch-off delle trasmissioni
analogiche, fissato al 2012 dalla legge n. 66/2001 e successive modificazioni,
nonché dare attuazione al piano di assegnazione delle frequenze, dispone che
sia definito con decreto del Ministro dello sviluppo economico, d’intesa con
l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, il calendario per il passaggio
definitivo alla trasmissione televisiva terrestre in tecnica digitale, con
l’indicazione delle aree interessate e delle rispettive scadenze
13
– 14 aprile 2008 Le elezioni generali per la Sedicesima Legislatura
segnano la vittoria del Popolo della Libertà, la coalizione elettorale di
centrodestra guidata da Silvio Berlusconi che con il 38% dei suffragi e
beneficiando dell’alleanza con la
Lega Nord di Umberto Bossi (che torna ai suoi massimi storici
con oltre l’8% dei suffragi, sconfigge
nettamente il Partito Democratico di Walter Veltroni nato nell’autunno 2007
dalla fusione fra Democratici di Sinistra e Margherita. Nel nuovo Parlamento
entrano anche Italia dei Valori alleata del centrosinistra e l’Unione di Centro
di Pier Ferdinando Casini, mentre sia le formazioni di estrema sinistra, che
subiscono un tracollo dal 11, 3 % al 3,2% sia La Destra estrema che non
supera il 2,6%, rimangono escluse dal Parlamento non raggiungendo il quorum
necessario per conquistare una propria rappresentanza. Grazie al Premio di
maggioranza e dieci punti percentuali in più rispetto al PD il Popolo della
libertà conquista 98 seggi in più alla Camera e 48 al Senato
21
aprile 2008 Dal questa data i programmi
di Rai International, dopo essere stati trasmessi in chiaro per alcuni mesi sul
canale Raitalia 3 per l'Europa, sono stati in parte inseriti nella fascia
oraria che va dalle 13 alle 21 sul canale Rai Med, trasmesso anch'esso su Hotbird
e disponibile nel bouquet SKY sul canale 804.
maggio 2008 Lancio della piattaforma ibrida Roku Inc. fornisce contenuti/servizi: Offerta VoD a pagamento (tra cui Netflix,
Amazon on Demand e MLB.com); applicazioni Web gratuite e pay.
7
maggio 2008 Rai Sport Satellite diventa Rai Sport Più rafforzando la propria
programmazione
9 maggio 2008 Si insedia il quarto Governo
Berlusconi. Rimarrà in carica sino al 17 novembre 2011. E’ formato da una
coalizione fra Lega Nord e Popolo delle Libertà (Forza Italia + Alleanza
Nazionale). Ministro dei Beni Culturali
Sandro Bondi. Sottosegretario
alle Comunicazioni, poste sotto il Ministero per lo Sviluppo Economico, diventa
Paolo Romani già responsabile del dipartimento informazione e tv di
Forza Italia
10
maggio 2008 Iniziano le trasmissioni di Rai Sport Più ex Rai Sport Satellite.
Maggio
2008 Il CSA assegna a 13 canali privati la licenza di trasmissione in standard
DVB-H. Tre licenze sono riservate a France Télévisions.
Maggio
2008 IL CSA comunica il calendario dello switch off per aree geografiche fra il
novembre 2008 il 20 novembre 2011
Maggio
2008 Lancio nel Regno Unito di Free Sat nato da una joint-venture fra BBC e ITV
per garantire la ricezione dell’offerta digitale in chiaro nelle aree non
raggiunte dalle reti digitali terrestri
17
maggio 2008 La Regione Emilia
Romagna lancia Casper (Canale di servizio pubblico Emilia-Romagna),
il nuovo canale regionale finalizzato a sperimentare l'utilizzo del segnale
televisivo digitale terrestre per distribuire informazioni e servizi della
pubblica amministrazione.
21
maggio 2008 Time Warner Cable si separa
dalla casa madre Time Warner
23
maggio 2008 La Camera
approva un decreto legge presentato dal Governo sull'attuazione degli obblighi
comunitari che non sarebbero pienamente rispettati dal Testo Unico sulla
Radiotelevisione Al centro della polemica, l’emendamento in materia di
frequenze televisive, costituito da un unico articolo, diviso in cinque comma,
che modifica parti del Testo unico della radiotelevisione e della Legge
Gasparri, finite nel mirino dell'Europa. L'obiettivo è infatti evitare il
deferimento dell'Italia davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea
nell'ambito della procedura di infrazione avviata da Bruxelles sulla
compatibilità di alcune norme con la legislazione europea. Le nuove norme assegnano al Ministero per lo
Sviluppo Economico, d'intesa con l'Agcom, il compito di riassegnare le
frequenze televisive per il digitale terrestre, il cui switch-off è fissato al 2012. In particolare, l'emendamento modifica il
sistema delle 'licenze' televisive previsto dalla Gasparri sostituendolo con un
meccanismo di “autorizzazione generale”, sufficiente a giustificare il
“trading”, cioè la compravendita delle frequenze. Il testo stabilisce inoltre
che l'attività di trasmissione per i soggetti che ne hanno titolo possa
proseguire “…fino all'attuazione del piano di assegnazione delle frequenze Tv
in tecnica digitale”. Un obiettivo per il quale si accelerano i tempi: il
quinto comma prevede che “entro tre mesi” dall'entrata in vigore della legge di
conversione del decreto venga definito “il programma di attuazione del piano di
assegnazione delle frequenze Tv” in digitale terrestre con l'indicazione delle
“modalità tecniche per il passaggio definitivo” alla nuova tecnologia, “nonché
delle aree territoriali interessate e delle rispettive scadenze”. Il testo
prevede anche che, nel corso dell'attuazione del piano, i diritti d'uso delle
frequenze vengano assegnati, in base alle procedure decise dall'Autorità, “nel
rispetto dei principi stabiliti dal diritto comunitario, basate su criteri
obiettivi, proporzionali, trasparenti e non discriminatori”.
23 maggio 2008, Numericable lancia un’offerta di
telefonia mobile.
27
maggio 2008 Lancio del decoder MySky HD con hard disk da 250 GB
28
maggio 2008 Il CdA Rai approva la piattaforma satellitare Tivù libertà di
visione che permetterà dopo lo switch off analogico terrestre di ricevere in
Italia tutta l’offerta televisiva digitale terrestre gratuita anche agli utenti
non coperti dalle reti DTT
Giugno
2008 Parte "Vodafone Casa Internet e Telefono", ossia la nuova
offerta che permette di avere Vodafone come gestore Fisso in casa per Telefono
e Internet.
Giugno
2008 Si chiude il bando AGCOM per l’assegnazione del 40 delle capacità
trasmissive con 25 domande provenienti da 18 soggetti.
7
- 29 giugno 2008 Campionati europei di calcio in Austria e Svizzera.
Nell’occasione per la prima volta gli italiani sono irradiati programmi
televisivi in alta definizione ad accesso libero e gratuito. La Rai garantirà la trasmissione
delle partite sul digitale terrestre in 16:9 e con una elevata qualità di
immagine. Tutti coloro che hanno un decoder o un televisore adatto a ricevere
il digitale terrestre possono usufruire di questo servizio innovativo.
10 giugno 2008, Numericable rinnova le proprie offerte ADSL e
ADSL-Cavo grazie alla rete Completel.
18 giugno 2008, Numericable lance un portale personalizzato
My Numericable con una interfaccia
Webmail.
30
giugno 2009 Grazie ai suoi 4,5 milioni di abbonati il margine operativo netto
di Sky Italia sale a 277 milioni. I ricavi salgono a 2660 milioni a fronte di
costi operativi di 2383 milioni di euro.
Luglio
2008 Freview rilancia il servizio Playback di PVR con il nome Freview +
Luglio
2008 OFCOM apre il bando per l’assegnazione di due licenze per la trasmissione
in alta definizione sulle reti digitali terrestri. La terza licenza è già
assegnata alla BBC.
Luglio
2008 il CSA assegna a Canal Plus la quarta licenza per trasmettere in alta
definizione sulle reti digitali terrestri.
Luglio
2008 Switch-Off nella provincia spagnola di Soria
1
luglio 2008 L’offerta premium Gallery di Mediaset a pagamento si arricchisce di
due nuovi canali con Disney Channel e Premium Calcio 24
4-6
luglio 2008 Rinasce il Partito Socialista. Al progetto, promosso dai Socialisti Democratici
Italiani di Enrico Boselli, aderisco I Socialisti Italiani di Bobo Craxi, la componente del Nuovo Partito Socialista
Italiano facente capo a Gianni De Michelis e Mauro Del Bue, il movimento
Democrazia e Socialismo guidato da Gavino Angius e Valdo Spini, di cui fanno
parte tra gli altri Franco Grillini, Fabio Baratella e Alberto Nigra nonché altri fuoriusciti di Sinistra Democratica (già DS), l'associazione Socialismo
è Libertà di Rino Formica, l'Associazione Nazionale per la Rosa nel Pugno guidata da Lanfranco Turci insieme alla
Costituente Laica Liberal-Socialista, nonché dissidenti di altri partiti, come
la ex-DL Cinzia Dato e l'ex-DS Roberto Barbieri, e vari rappresentanti del mondo sindacale
(ai lavori ha preso parte, su tutti, il segretario della UIL Luigi Angeletti). Dal 7 ottobre 2009 ha riassunto lo storico nome
di Partito Socialista Italiano.
Nasce Rai 4 rete
minigeneralista disponibile unicamente sul digitale terrestre dove iniziano
anche le trasmissioni di Rai GULP dopo lo spegnimento di Rai Futura e Rai Utile
31 luglio 2008 CBS Radio annuncia di vendere più di 50 stazioni
radio foniche in 12 mercati di medie dimensioni per incrementare la propria presenza
nelle aree più rilevanti: Greater Los Angeles, Houston, Chicago metropolitan area, Dallas/Fort Worth, New York City, San Francisco Bay Area, e Greater
Philadelphia. Mantiene la stazione KMOX a St. Louis e la
KDKA a
Pittsburgh.
1
Agosto 2008 Parte Sky Sport 24 all news di informazione sportiva
1
agosto 2000 La loi n° 719 conferisce
entità giuridica al gruppo France Télévisions dando vita alla holding France
Télévisions SA che consente di riunire le società nazionali France 2, France 3
e France 5 (nuova denominazione de la Cinquième ). La durata del mandato del presidente
passa da tre a cinque anni.
7 agosto 2000 Il gruppo Seat – Tin-it di Lorenzo
Peliccioli controllato da Telecom Italia in mano a Roberto Colaninno, acquista la Cecchi Gori
Communications che detiene le azioni di TMC e TMC 2
8
agosto 2008 Iniziano in occasione dei giochi olimpici di Pechino le trasmissioni
sperimentali del canale TVE HD di Televisión Española trasmesso
in chiaro sulla piattaforma digitale terrestre.
18
agosto 2000 Viene promulgata la
Legge , n. 248 Nuove norme di tutela del diritto d'autore
1
settembre 2008 Iniziano le trasmissioni televisive digitali terrestri in
Croazia
Settembre
2008 AGCOM approva la graduatoria per l’assegnazione del 40% della capacità
trasmissiva ei MUX digitali terrestri
Settembre 2008 Il Grupo
Prisa attraverso El país annuncia di voler mettere in vendita
una quota della propria partecipazione dentro Digital +. Fra le varie società
interessate Telefónica, Vivendi, Telecinco, News
Corporation e Ono.
Settembre
2008 Nasce Tivù S.r.l società commerciale italiana nata
nel settembre 2008 e partecipata pariteticamente da Rai e Mediaset,
ognuna con il 48%. Il 4% è detenuto da Telecom Italia Media. Vuole sviluppare
e promuovere in Italia l'offerta televisiva gratuita sulla base del
successo ottenuto nel Regno Unito dalle piattaforme televisive
gratuite Freeview (piattaforma digitale terrestre) e Freesat (piattaforma
digitale satellitare), e sarà operativa a partire dagli switch-over regionali
italiani della televisione analogica terrestre programmati nel 2009 con
il brand Tivù (sul digitale terrestre) e Tivù Sat (via
satellite). Presidente è Luca Balestrieri. Amministratore Delegato Alberto
Sigismondi.
Settembre
2008. Sky cede la parte in chiaro dei diritti delle Olimpiadi invernali del 210
e di quelle estive del 2012 alla Rai e ottiene dalla Rai come contropartita i
diritti satellitari dei mondiali di calcio del 2010 in Sudafrica e del 2014 in Brasile.
10
Settembre 2008 Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica il calendario
dello switch off. Un decreto del Ministro dello sviluppo economico, d’intesa
con l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, adottato il 10 settembre
2008 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 238 del 10 ottobre 2008, fissa le
tempistiche per la definitiva conversione in Italia della radiodiffusione
televisiva in tecnica digitale, prevedendo la suddivisione dell’Italia in 16
aree tecniche, stabilendo nel contempo il relativo calendario di switch-off
nelle singole aree
18
settembre 2008 Strage di Castel Vorturno. Il Clan camorrista dedi Casalesi
fredda con 130 proiettili sei immigrati di varie nazionalità. Dure proteste in
piazza della comunità dei migranti
Autunno
2008 Nella stagione 2008/2009, dopo 11 anni di conduzione, Michele Cucuzza
lascia la conduzione de La Vita
in diretta il reality passato su Rai Uno a Lamberto Sposini
Ottobre
2008 In
Sardegna lo Stato offre 50 euro di incentivi per l’acquisto di decoder DTT a
coloro che sono in regola con il pagamento del canone RAI.
Ottobre 2008 : Numéricable si allea con la rete di
distribuzione commerciale Darty per avviare la sua
nuova offerta a band a larga e ultra larga sui propri circuiti in fibra ottica
Ottobre
2008 . In Francia Canal
Plus lancia il primo servizio OTT TV: Canal + Le cube con offerta VoD (inclusa
nell’abbonamento) e funzionalità PVR.
Ottobre
2008 OFCOM assegna le licenze HD su reti DTT a Channel 4 e ITV. Inizieranno la
trasmissione in DGV-T2 e la conversione all’HD seguirà lo Switch-Off analogico
8
ottobre 2008 Si insedia il nuovo Comitato Nazionale Italia Digitale (Cnid),
l'organismo presieduto dal sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani,
affiancato dai vicepresidenti Stefano Mannoni, commissario dell'Autorità per le
Garanzie nelle Comunicazioni, e Andrea Ambrogetti, presidente di DGTVi.
13
ottobre 2008 L 'Agcom
ha fatto sua la proposta di uno dei suoi consulenti, il professor Antonio Sassano di
riordino dei canali VHF III impiegati per la trasmissione dei segnali
televisivi permetterebbe di ottenere un nuovo canale in banda VHF III,
necessario per il passaggio completo al digitale terrestre, e previsto entro il
2012 (in base a decisioni europee prese nella conferenza di Ginevra del 2006),
se effettuato in anticipo permetterebbe di ottenere un nuovo canale in banda
VHF III (attualmente occupato in alcune zone da Rai 1 e secondo
l'AGCOM in alcune zone non utilizzabile in quanto disturbato da altre emittenti
15-31
ottobre 2008 La Sardegna è la prima
regione italiana ad assicurare con il completamento dello switch off il
passaggio al “tutto digitale”
30
ottobre 2008 Avvio in Francia sulla rete digitale terrestre delle trasmissioni in
alta definizione di TF1, France 2, Arte
HD e Canal Plus HD.
Novembre 2008 il Gruppo di specialisti sui media di servizio
pubblico nella società dell’in formazione(MC-S-PSM) del Consiglio d’Europa
pubblica tre Rapporti sui media di servizio pubblico. Il primo è dedicato a Les conditions juridiques,
financières, techniques et autres nécessaires pour permettre aux médias de
services public de remplir leur mission. Il secondo a La contribution des médias de service
public à la promotion de la cohésion sociale et à l'intégration de toutes les
communautés et générations Il terzo a Les stratégies des médias de service public visant à promouvoir une plus
large participation démocratique des individus
Novembre 2008 TF1 in Francia avvia Cezzer con offerta
VoD pay (TF1 Vision), servizi di gaming. E’ un modello misto Push-VoD / OTT TV
via broadband.
novembre 2008 Nasce Fetch OTT TV nel Regno Unito da
parte di IP Vision con offerta
lineare Freeview + Catch-up TV gratuita (BBC) e VoD a pagamento (film, kids
etc.). Funzionalità PVR e Media Center. Fetch
TV contesterà la presenza di BBC in Canvas considerandosi l’unico servizio DTT
ibrido pienamente attivo nel Regno Unito riconosciuto da BBC Trust.. IP Vision
si impegna a distribuire il proprio servizio sia attraverso STB proprietari sia
attraverso device di operatori terzi. IP Vision presenterà un reclamo a
BBC Trust in seguito al rifiuto da parte di BBC di sviluppare versione ad hoc
di IPlayer per Fetch TV. BBC Trust ribadisce che ciò avrebbe disperso risorse
economiche e danneggiato il brand di BBC. A questo caso erano seguite le modifiche
delle linee guida per la distribuzione di IPlayer su piattaforme terze.
1
novembre 2008 Iniziano le trasmissioni televisive digitali terrestri in Grecia
30
novembre 2008 Inizia nella regione francese di Coulommiers il processo di
Switch-Over
Dicembre 2008 Emanazione da parte del Governo
francese dello Schéma national d'arrêt de
la diffusion analogique et de basculement vers le numérique. In base allo schema governativo, una parte delle
frequenze liberate dallo switch-off (novembre 2011), in particolare la fascia
800 MHz, verrà allocata per servizi mobile broadband. A partire dal giorno
successivo lo switch-off, i compiti di gestione di tale spettro passeranno
dall’Autorità sull’audiovisivo (CSA) a quella delle
Telecomunicazioni ARCEP. Lo stesso schema ha anche previsto, a regime, un
totale di 11 Multiplex TDT con copertura pari al 95% della popolazione, cui si
aggiungono 2 Multiplex per la TV
in mobilità. Secondo quanto riferito da CSA, il ritardo con cui è stata presa
la decisione di sottrarre alla TV la banda 800 MHz ha costretto l’Autorità ad
un complesso lavoro di “ricostruzione” del piano frequenze, su basi diverse da
quelle previste dopo la Conferenza
di Ginevra del 2006. Poiché diviene necessario reperire risorse
addizionali, secondo CSA l’obiettivo di 11+2 Mux TDT risulta critico e potrebbe
essere raggiunto probabilmente solo nel 2013-15. Nel frattempo l’Autorità per
le Tlc ARCEP ha già concluso due consultazioni pubbliche per recepire le
posizioni dei soggetti interessati sulle diverse opzioni per l’assegnazione del
Dividendo Digitale. Il processo di attribuzione dovrebbe avvenire, secondo ARCEP,
nell’estate 2011 al più tardi.
1
dicembre 2008 Dish Network inizia a commercializzare la propria piattaforma
multicanale via satellite anche in Messico
Mexico, grazie ad un accordo con la conglomerata messicana MVS
Comunicaciones.
1
dicembre 2008 Da questa data in Italia tutti i dispositivi televisivi HD Ready
dovranno contenere un sintonizzatore MPEG-4
1
dicembre 2008 Telecom Italia cede al gruppo svedese AirPlusTV Dhalia TV srl
creata da Telecom Italia Media al fine di conferire attività e personale
afferente ai servizi PPV forniti dalla piattaforma precedentemente denominata La7Carta
Più.
8
dicembre 2008 Premium Gallery allarga la propria offerta con il nuovo pacchetto
Premium Fantasy composto da Disney Channel, Palyhouse Disney Cartoon Network e Hiro,
quest’ultimo prodotto interamente da Mediaset
15-20
dicembre 2008. CBS radio decide di con centrarsi sulle grandi aree e di
dismettere le stazioni nelle aree
intermedie. Cede varie stazioni al leader del mercato radiofonico free
Clear Channel Communications e tre stazioni nell’area dki Denver a Wilks
Broadcasting
Dicembre
2008 La Germania
è il sesto paese europeo ad assicurare con il completamento dello switch off il
passaggio al “tutto digitale”. 74 milioni di persone, pari al 90% della
popolazione sono raggiunte da un’offerta digitale terrestre che varia da 12 a 30 canali a seconda
dell’area.
Dicembre
2008 Dopo una dura polemica con il Governo Berlusconi la Finanziaria conferma
l’adeguamento dell’IVA sugli abbonamenti dal 10 al 20% anche in seguito
all’interpretazione delle Direttive dell’Unione Europea.
9 dicembre 2008 A
Canal + HD si aggiungono due altri canali visibili anche in alta
definizione: Canal+ Deportes HD e Canal+ DCine HD.
11 dicembre
2008 Il Ministero dello
Sviluppo Economico ha assegnato la frequenza E 8 (198,5 MHz; VHF III banda) a Europa
7
16
dicembre 2008 In
occasione dell’udienza del Consiglio di Stato per le frequenze e il risarcimento di Europa 7 il Ministero
delle Attività Produttive trova una frequenza analogica per l’emittente
peraltro insufficiente per irradiare il segnale su tutto il territorio
nazionale: assegna a Europa 7 il canale 8, resosi disponibile grazie alla
ricanalizzazione di Raiuno.
18
dicembre 2008 L’Assemblea di Sky Italia per la prima volta ha ripartito l’utile
di 418 milioni per 218 a
riserva e a copertura delle residue perdite pregresse e per 200 milioni a
remunerazione del capitale. Beneficia di 180 milioni di imposte differite
attive che derivano dalle perdite pregresse ancora deducibili
31
dicembre 2008 Chiude i battenti Tiscali Tv la piattaforma televisiva a
pagamento IPTV offerta agli abbonati italiani a Tiscali. Era stata lanciata nel
novembre 2007
31
dicembre 2007 Chiude Rai Utile. Era
iniziata il 4 gennaio 2004 con l’avvio delle trasmissioni digitali terrestri
della Rai
31
dicembre 2008 L’iPlayer, il software che consente di scaricare i programmi
della BBC per una settimana a partire dalla loro messa in onda, è un successo indiscusso del servizio
pubblico, con quasi 500 milioni di programmi streammati nel 2008 e la
percezione diffusa tra la gente di “qualcosa di utile che usano tutti”.
31
dicembre 2008 Secondo previsioni IT Media Consulting circa 108 milioni di
famiglie, pari al 65% delle famiglie televisive europee occidentali, risultano collegate ad almeno una piattaforma
di televisione digitale. In Italia 7,6 milioni di famiglie risultano collegate
alla piattaforma digitale terrestre a fronte di 6,6 milioni all’offerta
digitale via satellite e meno di mezzo milione all’offerta digitale su reti
IPTV
Diffusione digitale sul primo
televisore. Alla fine
del 2008 il Regno Unito aveva la più ampia diffusione della televisione
digitale in Europa sul primo televisore con solo 10% di famiglie televisive
analogiche a fronte del 27% di famiglie analogiche terrestri in Francia (29%
con cavo e satellite), 37% in Spagna (43% cavo e satellite) e 47% in Italia.
Vendite apparati DTT. Complessivamente sono stati acquisiti 32,2 milioni
di apparati per la ricezione digitale terrestre nel Regno Unito (di cui 10
milioni per il primo televisore e i rimanenti destinati al 42% e al 43% dei
secondi e dei terzi televisori in casa), 13, 5 milioni in Francia (di cui quasi
8,4 sul primo televisore), 12,4 milioni
in Spagna (di cui 5,8 milioni sul primo televisore) e solo 7,6 milioni in
Italia (di cui 5,7 sul primo televisore).
Penetrazione piattaforme digitali. La piattaforma digitale più diffusa è quella terrestre
con una penetrazione del 39% nel Regno Unito, del 36% in Spagna, del 33% in
Francia e solo del 24% in Italia. Segue la piattaforma via satellite a
pagamento con una penetrazione del 35% (37% con FreeSat) nel Regno Unito, del
20% (26% con l’offerta free) in Italia, del 15% (17% con l’offerta free) in
Francia e dell’11% (12% con l’offerta free) in Spagna. Le piattaforme digitali
via cavo e IPTV risultano al terzo posto con il 19% in Francia, il 13% nel
Regno Unito, il 10% in Spagna e solo il 2% in Italia.
Abbonati pay. 12 milioni e mezzo di famiglie nel Regno Unito sono abbonate
a servizi a pagamento (di cui 3,3 milioni su piattaforma via cavo o IPTV e 300
mila a Top Up Tv su DTT, mentre in Francia sono 3,7 milioni via satellite e
quasi 5 milioni via cavo o IPTV grazie all’offerta triple play internet
telefonia tv a 30 euro cui si debbono aggiungere 500 mila abbonati pay digitali
terrestri. Segue l’Italia con 4,7 milioni abbonati a Sky e 450 mila suddivisi
fra 4 operatori IPTV. In Spagna invece la piattaforma satellitare a pagamento è
stazionaria attorno a 1,8 milioni via satellite mentre sono saliti a 1,6
milioni gli abbonati televisivi digitali via cavo o IPTV (di cui 1 milione
all’operatore via cavo Ono e 500 mila abbonati all’operatore IPTV Imagenio di
Telefonica).
Sovrapposizioni. Emerge il fenomeno delle sovrapposizioni. In Italia
2,5 milioni di famiglie digitali terrestri sono o abbonate a Sky Italia (1,5
milioni) o collegate ad un decoder satellitare free to air (700 mila su un
totale di 1,9 milioni) o hanno accesso all’IPTV (300 mila su un totale di 450
mila). La digitalizzazione del secondo e
del terzo televisore è in ritardo ed interessa ancora solo il 22% di questi
ricevitori.
Ascolti. Sul piano degli ascolti in Italia quelli digitali
terrestri raggiungono il 7,6% di share a fronte di una penetrazione del 24,2%
mentre in Spagna sono già al 20,2% a fronte di una penetrazione del 37%.
Confrontando i dati europei 2008 osserviamo come il consumo dei canali
tradizionali diminuisca sensibilmente nelle famiglie multicanale ma con un
impatto minore rispetto al cavo e al satellite per le famiglie digitali
terrestri dove i broadcaster analogici riescono a contenere maggiormente le
perdite degli ascolti:
·
Regno Unito:fra
le famiglie dotate di cavo e satellite l’ascolto simulcast dei broadcaster
analogici raccoglie il 47% mentre in quelle DTT raccoglie ancora il 63%
·
Francia:
raccoglie ancora il 61,6% nella famiglie cavo/satellite e il 73,8% fra quelle
DTT
·
Spagna: raccoglie
il 47% nelle famiglie cavo e satellite e
ancora l’89,8% fra quelle DTT
·
Italia: raccoglie
il 60% nelle famiglie cavo e satellite e ancora ben il 93% fra quelle DTT.
L’ascolto multichannel su piattaforma
DTT è caratterizzato dal prevalere di
nuovi canali ad acccesso libero free. Esso varia dal 7% complessivamente
raccolto in Italia (di cui il 5% a offerte free e quasi il 2% ad offerte pay)
al 10,2% raccolto in Spagna (relativo solo a nuove offerte free), mentre
raccoglie già il 26,2% in Francia (di cui il 24% ad offerte free e solo il 2,2%
a canali pay) e ben il 37% nel Regno Unito (share relativo esclusivamente
all’offerta free, non essendo calcolato l’ascolto pay fruibile solo on demand
su PVR digitale terrestre).
Scomponendo
l’ascolto multichannel DTT per editori osserviamo come:
·
nel Regno Unito a
fronte del 37% di share raccolto complessivamente dai nuovi programmi su
piattaforma DTT, ben il 15% proviene dalle 16 nuove offerte promosse dai
quattro broadcaster tradizionali di cui ben 6 promosse dalla BBC, mentre il 22% rimanente si suddivide fra 18
nuovi canali facenti capo a nuovi editori.
·
In Francia a
fronte del 26,2% di share complessivo, il 9,3% proviene da tre nuove emittenti
in chiaro promosse dagli editori tradizionali, l’1,9% dai sei canali di Canal
Plus e il 15% prodotto da otto nuove emittenti prodotte da nuovi editori
·
In Spagna a
fronte del 10,2% di ascolto multichannel complessivo DTT, i dieci canali
collegati agli editori tradizionali raccolgono il 7,7% di share, mentre i
rimanenti quattro canali prodotti da terzi generano solo il 2,5%
·
In Italia a
fronte del 7% complessivo, quello generato dai nove canali free avviati dagli
editori tradizionali (Rai 4, Rai News 24, Rai Sport, Rai Gulp e Rai Edu 1 (oggi
Rai Storia, Boing, Iris e Mediashopping e Quoob, Sport Italia, Sport Italia 24,
…) è di circa il 5% mentre le offerte a pagamento di Mediaset (Joy, Mya Steel a
cui si sono aggiunti recentemente Disney e Cartoon) raccolgono circa il 2%.
Praticamente ancora inesistente l’ascolto raccolto da programmi di editori
terzi.
L’ascolto multichannel via
cavo/satellite è al contrario
caratterizzato dal prevalere dei canali a pagamento: esso varia dal 38,4%
complessivamente raccolto in Francia (di cui il 29,6% a canali pay e l’8,8% a
nuove offerte free) e dal 40% raccolto in Italia (di cui il 37% ad offerte pay
e solo il 3% a nuovi canali free), al 53% complessivamente raccolto in Spagna
(di cui peraltro solo il 32% a canali pay e ben il 21% a nuove offerte free) e
al 53% complessivamente raccolto nel Regno Unito (di cui il 41% a canali pay e
il 12% a nuove offerte free).
L’ascolto televisivo complessivo. I
dati sono eloquenti e segnano un quadro molto più avanzato per il Regno Unito e
la Francia
rispetto alla Spagna e all’Italia dove si aspetta l’offerta dei nuovi entranti
ai quali verrà assegnato il 40% della capacità trasmissiva degli
incumbent.
·
Regno Unito:fra
tutte le famiglie l’ascolto simulcast dei broadcaster analogici raccoglie il
58% mentre l’offerta multichannel in chiaro raccoglie il 25% e l’offerta pay il
17%
·
Francia:
raccoglie fra tutte le famiglie l’ascolto simulcast dei broadcaster analogici
raccoglie il 74,8% mentre l’offerta multichannel in chiaro raccoglie il 12,3% e
l’offerta pay il 12,9%
·
Spagna: fra tutte
le famiglie l’ascolto simulcast dei broadcaster analogici raccoglie il 85,6%
mentre l’offerta multichannel in chiaro raccoglie il 7,8% e l’offerta pay il
6,6%
·
Italia: fra tutte
le famiglie l’ascolto simulcast dei broadcaster analogici raccoglie il 90,4%
mentre l’offerta multichannel in chiaro raccoglie il 2,2% e l’offerta pay il
7,5%.
2009
Il 2009 è stato l’anno del definitivo
avvio di un periodo di profonda discontinuità, accentuata dalla crisi economica
che ha determinato una contrazione delle risorse a disposizione del sistema,
per il mercato audiovisivo nazionale e, più in generale, europeo per effetto di
due fenomeni distinti, ma correlati:
4 la partenza,
con l’Italia precursore tra i principali paesi europei, del processo di
migrazione dalla televisione analogica terrestre a quella digitale terrestre e
satellitare (con l’Iptv destinata, con l’eccezioni di alcuni paesi, a ricoprire
un ruolo marginale), processo che già nel 2010/2011 potrà dirsi sostanzialmente
concluso almeno nel mercato nazionale;
4 il lancio dei
primi device/servizi ibridi che combinano la tv digitale broadcast (satellite e
soprattutto terrestre) con la banda larga in modo da offrire agli utenti i
servizi interattivi evoluti veicolabili attraverso il protocollo IP. Tale
fenomeno (“Open IPTV”) inizierà ad avere una certa consistenza e sviluppo nei
prossimi anni determinando un significativo impatto sul sistema in generale.
Pertanto cambiano le componenti del
sistema con la messa in discussione dei modelli tradizionali (da catena del
valore a rete del valore) e l’entrata di nuovi operatori nel mercato
(produttori di elettronica, società di informatica, aggregatori di contenuti)
A
settembre 2009 la Francia
disponeva di 30,3 linee con connessione broadband per 100 abitanti, a fronte di
29 linee nel Regno Unito, 27,3 negli Stati Uniti e di sole 20 linee in Italia.
La
crescita delle connessioni a banda larga favorisce peraltro lo sviluppo di una
terza piattaforma a pagamento quella in modalità IPTV. I decoder forniti dagli
operatori utilizzano sistemi proprietari. Il gestore del device “governa” la
piattaforma di fruizione stabilendo le specifiche tecniche, gestendo
l’interfaccia utente e definendo la line-up dei servizi a disposizione degli
utenti. L’IPTV ha un modello di
business simile al cavo pay, non competitivo con sat – DTT:
·
offerta
inferiore al satellite di Sky (no HD, no multi-vision, no recording) e comunque
più costosa rispetto del DTT / sat.
·
La semplice
riproposizione della TV su internet e il Vod non sono sufficienti a
giustificare il prezzo.
·
Elevato costo
dei contenuti
Contemporaneamente
i radiodiffusori pubblici mettono a punto la piattaforma OPEN IPTV
che consente ai ricevitori televisivi con connessione broadband di connettersi
al web, con un cavo o in modalità wi-fi, quale che sia il fornitore di
connettività broadband adottato dall’utente. Le specifiche tecniche sono
definite a livello di sistema: gli operatori che li adottano possono veicolare
i propri servizi con la massima autonomia e gli utenti hanno la certezza di
poter fruire di tutti i servizi di proprio interesse. La piattaforma OPEN IPTV
fornisce a) Servizi tv lineari; b) Servizi tv non lineari (video on demand in
streaming / download) c) Servizi interattivi correlati o meno ai contenuti
televisivi (approfondimenti, contenuti supplementari, giochi, foto, social
network, t-government, t-commerce, …) La Open IP TV intercetta nuove forme di ricavo (ad es.
pubblicità interattiva) e contenuti aggiuntivi a quelli tradizionali:
·
L’utente
accede ad offerta aggiuntiva di contenuti con ampiezza/profondità “infinite”
sia in modalità gratuita che a pagamento
·
Il broadcaster
valorizza i propri contenuti e i propri brand (es. Replay TV), mantenendo
autonomia editoriale e rapporto diretto con lo spettatore
Nel mondo radiofonico il pubblico grazie alla Rete
diventa il protagonista della programmazione delle emittenti lineari: in
effetti si cerca di trasferire all’universo terrestre il concetto di web radio
con connessioni IP dando la possibilità agli utenti Internet di poter
controllare quanto viene trasmesso dalle radio tradizionali realizzando un
corto circuito fra i due mezzi di comunicazione. Negli Stati Uniti nasce il
progetto Jelli che si propone di portare il controllo della radio nelle mani
degli ascoltatori in base ai comportamenti d’uso dei giovani nei social network
e al loro consumo radiofonico su radio terrestri. Jelli crea uno strumento web in grado di
trasferire agli ascoltatori la possibilità di scegliere in tempo reale la
musica trasmessa via radio con un’interfaccia simile a quella usata nei social
network che contente di interagire con gli altri utenti che stanno utilizzando
Jelli: usando un semplice voto l’utente esprime il proprio gradimento sui brani che stanno per andare in onda
influenzando in tempo reale la scelta del prossimo brano trasmesso dall’emittente
terrestre. Nascono vere e proprie fazioni che tentano di prendere il controllo
dell’emittente
Il
palinsesto notturno di molte emittenti universitarie statunitensi diventa la
vera rappresentazione dei gusti degli ascoltatori. Nel Regno Unito nasce il
canale digitale Dabbi, la cui programmazione viene interamente scelta dagli
utenti. Anche in questo caso l’interfaccia a disposizione degli ascoltatori è
un sito web dove, una volta registratisi, si possono votare le canzoni influenzando la play list trasmessa
Nella radio Roberto Preziosi diventa
direttore della Testata Giornale Radio Rai al posto di Caprarica. Dal canto
loro sostituiscono Sergio Valzania, Flavio Mucciante diventando direttore di
Radio Due e Marino Sinibaldi direttore di Radio 3.
Gennaio
2009 Nasce l’Associazione Italiana operatori IPTV formata da Telecom Italia,
Fastweb e Wind
Gennaio
2009 In
base all’accordo con la Rai Sky Sport
potrà trasmettere tutte e 64 le partite dei Mondiali del 2010 e del 2014
gennaio
2009 AGCOM avvia un sistema di gestione on-line del Catasto nazionale delle
frequenze. Il Catasto è un importante strumento di conoscenza del sistema
radiotelevisivo italiano e come un punto di riferimento per numerose attività
tecniche e amministrative tra cui, in particolare, quelle legate al processo di
pianificazione per la transizione alla televisione digitale terrestre.
L’aggiornamento on-line dei dati da parte degli operatori consente un costante
monitoraggio delle dinamiche che caratterizzano l’utilizzo dello spettro
elettromagnetico di radiodiffusione e permette pertanto di svolgere le attività
di competenza relative alla pianificazione sulla base di informazioni sempre
più accurate e aderenti alla realtà esistente.
5
gennaio 2009 Le reti di France Télévisions cessano di mandare spot pubblicitari
fra le 20 e le 6 del mattino.
19
gennaio 2009 Iniziano a trasmettere Rai Gulp + 1 e Rai 4 +1, canali con lo
stesso palinsesto di Rai Gulp e di Rai 4 ma posticipato di un'ora. Attualmente
questi due canali +1 sono disponibili
solo in Sardegna
La RAI ha
affidato la realizzazione di Rai 4
a Rai Sat per un triennio.
20
gennaio 2009 Nasce Tivu Sat frutto di un accordo in seno a DGTV, piattaforma
digitale satellitare in chiaro per raggiungere le aree non servite dalle reti
DTT.
20
gennaio 2009 La sentenza n. 242 del Consiglio di Stato assegna a Europa 7 1,041
milioni di euro di risarcimento (a fronte di una richiesta da 3,5
miliardi senza le frequenze, 2,160 miliardi con le frequenze).per quasi 10 anni di inattività. La sentenza n. 243
dichiara chiusa la questione delle frequenze per Europa 7 costretta peraltro a
ricorre di nuovo al TAR poiché un canale analogico non basta per la copertura
nazionale.
21
gennaio 2009 I Presidenti di Camera e Senato decretano lo scioglimento della
Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai presieduta da Villari.
21
gennaio 2009 Telecom Italia, FASTWEB, e Wind - gli operatori leader nel settore
delle telecomunicazioni su rete fissa e fornitori di servizi di televisione
digitale su rete internet - hanno costituito l'Associazione IPTV. L'Associazione
ha tra i suoi obiettivi la promozione della piattaforma IPTV nel nuovo contesto
televisivo determinato dallo spegnimento del segnale analogico e dal passaggio
alla TV digitale, previsto entro la fine del 2012.
27
gennaio 2009 Raccomandazione 1855 (2009) dell'Assemblea Parlamentare del
Consiglio d'Europa agli Stati membri su La regolazione dei servizi di media
audiovisivi
Febbraio 2009 : Numericable lancia « NumeriSpace »,
servizio di televisione personale, disponibile
su un canale dedicato e via Internet.
Febbraio
2009 Europa 7 impugna davanti al Tar del Lazio il provvedimento di assegnazione
del canale 8, ritenuto insufficiente a garantire una copertura nazionale. Si
apre un nuovo contenzioso, chiuso con l'accordo presentato oggi.
Febbraio
2009 Pochi mesi dopo lo switch-off del segnale analogico terrestre, il Governo
tedesco adotta il piano strategico per lo sviluppo della banda larga,
stabilendo l’utilizzo della banda 800 MHz per i servizi mobile broadband con
conseguente spostamento ai canali 21-50 delle trasmissioni TDT
1º
febbraio 2009 Nasce Salute! rete televisiva satellitare
prodotta da Eurodigital. L'emittente, presente sul canale 484 di Sky
Italia, trasmette una programmazione tematica riguardante medicina, nutrizione,
benessere psico-fisico, cura estetica e lo stare in forma. Salute! si avvale della
consulenza scientifica di medici ed esperti noti anche a livello
internazionale. Il segnale è disponibile anche per gli italiani all'estero
grazie a Rai International e ad accordi stipulati con le
principali pay tv presenti in America. E’ previsto anche
l'arrivo delle trasmissioni anche in alcuni paesi dell'Oceania. Dopo un solo
anno di vita cessa di trasmettere il 23 marzo 2010.
2
febbraio 2009 Chiude Rai Edu 2 e iniziano le trasmissioni di Rai Storia, il
nuovo canale tematico della Rai, frutto della mescolanza tra il passato delle
Teche Rai e il presente di La Storia siamo noi
2
febbraio 2009. Viene nominata la nuova Commissione
Parlamentare di Vigilanza
4
febbraio 2009 Sergio Zavoli è nominato Presidente della nuova Commissione
Parlamentare di Vigilanza Rai
11
febbraio 2009 Dichiarazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa
sul ruolo dei media comunitari nella promozione della coesione sociale e del
dialogo interculturale
13
febbraio 2009 AGCOM approva la
Delibera n. 66/09/CONS Regolamento in materia di obblighi di
programmazione ed investimento a favore di opere europee e di opere di
produttori indipendenti adottato ai sensi degli articoli 6 e 44 del decreto legislativo 31
luglio 2005, n. 177
16
febbraio 2009 Switch over di Rai Due e Rete Quattro in numerosi comuni del
Trentino e in due del Veneto
18
febbraio 2009 La
Commissione Parlamentare di Vigilanza nomina i sette membri
del Consiglio di Amministrazione della Rai. Si tratta di Giovanna Bianchi
Clerici, Alessio Gorla, Guglielmo Rositani, Antonio Verro per il centrodestra e
Rodolfo De Laurentiis, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten per il
centrosinistra.
26
febbraio 2009 La
Corte Costituzionale accoglie il ricorso presentato dalla
Commissione di Vigilanza nel settembre 2007 stabilendo che “non spettava al
governo senza una previa delibera della Vigilanza” la revoca del Consigliere
Rai Angelo Maria Petroni
marzo 2009. Lancio negli Stati Uniti della piattaforma
ibrida Zillion società Zillion TV Corporation. Fornisce contenuti/servizi: Offerta VoD gratuita e pay. Attualmente
vincolato ad abbonamenti Internet con ISP partner di Zillion.
marzo
2009, l 'emittente
Europa 7 presenta un altro ricorso al TAR del Lazio per chiedere
un'integrazione delle frequenze
4
marzo 2009 Da oggi Alice Home TV la piattaforma televisiva per la televisione
digitale via cavo offerta da Telecom Italia ai clienti Alice in modalità IPTV
su linea ADS2+, distribuisce i servizi a pagamento dell’offerta Mediaset
Premium calcio e in esclusiva Premium Bouquet e vedere il meglio della
programmazione Mediaset gratis e senza interruzioni pubblicitarie .
5 marzo 2009 Approvazione in Francia della LOI n° 2009-258 du 5 mars 2009 relative à la
communication audiovisuelle et au nouveau service public de la télévision. Obiettivo dell’abolizione della raccolta
pubblicitaria sulle televisioni pubbliche in vigore dal 30 novembre 2011 in seguito al
completamento dello switch off delle trasmissioni analogiche è quello di
liberare il servizio pubblico dalla pressione esercitata dalla pubblicità e
consentire una distinzione più netta fra i palinsesti delle emittenti
commerciali e quelli delle reti pubbliche. L’abolizione della pubblicità non riguarda peraltro i décrochages regionali di France 3 A titolo compensatorio la Legge attribuisce alla legge
finanziaria 2009 l’onere di versare 450 milioni di euro a favore di France
Télévisions. Due nuove tasse sulla pubblicità televisiva interessano le
emittenti commerciali e i servizi forniti di comunicazione elettronici,
calcolata in base al fatturato degli abbonamenti e degli altri introiti pagati
dagli utenti. La legge recepisce la Direttiva SMA inglobando nella comunicazione
audiovisiva oltre ai servizi lineari anche i servizi di comunicazione
elettronica a richiesta. Lo stesso giorno è stata approvata una Loi organique che prevede la nomina del
Presidente Direttore Generale con mandato quinquennale per Decreto da parte del
Presidente della Repubblica, previo parere del Consiglio Superiore
dell’Audiovisivo
7
marzo 2009 Chiude La7 Carta
più piattaforma digitale terrestre a pagamento di Telecom Italia Media. Viene
sostituita dalla piattaforma Dahlia TV dell’operatore svedese AirPlusTv
appartenente alla famiglia Wallenberg. Fornisce quattro bouquet: Dahlia Calcio,
dove proseguiranno tutti gli incontri dei Campionati di calcio Serie A e Serie
B che prima andavano in onda sui canali del marchio Cartapiù (ex LA7 Cartapiù ).
Le
partite del Campionato di Serie B trasmesse da Dahlia sono disponibili anche su
Alice Home TV. Dahlia Sport, che prevede programmazione di calcio e altri
sport, con contenuti attinenti come notizie, talk show, ecc.Dahlia Xtreme, per
assaporare l’ebbrezza di sport estremi - surf, arrampicata, kite-surf ecc. - e
lifestyle, programmati insieme a contenuti sulle ultime tendenze urbane. Dahlia
Eros, che rappresenta l’offerta più particolare di Dahlia. Contenuti disegnati
per solleticare l’immaginazione. Pensato per un’audience sia maschile che
femminile.
Marzo 2009
In Italia partono TVBlob e Telsey. Piattaforma ibrida di
contenuti/servizi: Canali
lineari via DTT, Web Video Content (YouTube), applicazioni Web (Picasa,
Facebook etc.) e PVR.
9
marzo 2009 La versione italiana del canale di informazione finanziaria
Bloomberg interrompe la propria programmazione. Su Sky è sostituita con la versione europea del canale in lingua
inglese
19
marzo 2009 Rapporto sul finanziamento della radiodiffusione di servizio
pubblico" redatta il 19 marzo 2009 dal presidente della commissione
cultura, scienza ed educazione dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio
d'Europa, relatore: M.Marku Laukkanen, Finlandia, Alleanza del Liberali e dei
Democratici per l'Europa
26 marzo 2009 Seminario UER su iniziativa franco
tedesca per promuovere un nuovo standard HBBTV Hybrid Broadband Broadcast tv Il
consorzio pan-europeo HbbTV
riunisce costruttori di hardware, broadcaster TV e ISP per l’elaborazione di
uno standard comune per i servizi televisivi ibridi. Attualmente non sono
ancora state definite offerte commerciali.
29
marzo 2009 Nasce il Popolo della Libertà dalla confluenza fra Forza Italia di
Silvio Berlusconi e Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini oltre che dalla
confluenza al suo interno di diversi altri partiti minori di varia estrazione e
colore politico (molti di questi avevano già fatto parte della Casa delle
Libertà dal 2001 in
poi) tra i quali vi sono la Democrazia Cristiana per le Autonomie di
Gianfranco Rotondi, il Nuovo Partito Socialista Italiano di Stefano
Caldoro, i Riformatori Liberali di Benedetto Dalla
Vedova e Azione Sociale di Alessandra Mussolini.
31
marzo 2009 Il Consiglio AGCOM nella sua delibera n. 155/09/CONS pubblica una
“Integrazione della delibera n. 216/00 recante Determinazione degli standard dei decodificatori e le norme per la
ricezione dei programmi televisivi ad accesso condizionato a seguito del
nuovo piano nazionale di ripartizione delle frequenze” In Italia tutti i
televisori venduti dovranno essere dotati di un sintonizzatore digitale
1
Aprile 2009 Nasce Sky Uno il primo canale con un’impronta generalista
inaugurato da uno show di Fiorello.
Contemporaneamente Sky lancia Sky Prima Fila HD il primo servizio PPV ad alta
definizione. Beneficia di una base di 4,7 milioni di abbonati e un pubblico
stimato in 14 milioni di telespettatori.
2
aprile 2009 Mauro Masi è nominato Direttore Generale dal nuovo Consiglio di
Amministrazione Rai. La nomina di Mauro
Masi è passata in cda con cinque voti favorevoli e tre astensioni. A quanto si
apprende si sono astenuti i consiglieri Luigi Rizzo Nervo, Giorgio Van Straten
e Rodolfo De Laurentis. Al voto non era presente Angelo Maria Petroni perché
impegnato negli Stati Uniti.
3
aprile 2009 Da oggi sono in vendita in Italia solo televisori con il decoder
DTT integrato
3
aprile 2009 Lettera di Neelie Kroes commissaria alla concorrenza e Viviane Reding
commissaria ai Media al Vice Ministro Paolo Romani La Commissione per
chiudere la procedura di infrazione verso l’Italia ha posto tre condizioni:
l’adozione di una delibera sul dividendo digitale in base ai criteri
individuati dall’AGCOM, l’inserimento di tali criteri in una norma primaria di
legge e la realizzazione di un disciplinare di gara per lì’assegnazione delle
nuove frequenze come stabilito
Il Consiglio AGCOM nella sua Delibera n.
181/09 pubblica i “Criteri per la completa digitalizzazione delle reti
televisive terrestri” avviando il percorso per il definitivo spegnimento delle
reti analogiche e la conversione delle reti digitali esistenti La delibera stabilisce che le 21 reti
nazionali in tecnica DVB-T saranno così suddivise:
·
8 reti saranno
destinate alla conversione delle attuali reti analogiche. Gli operatori
nazionali esistenti avranno assegnata capacità trasmissiva sufficiente per la
trasmissione dei programmi a definizione standard ed ad alta definizione. Sarà
comunque garantito almeno un multiplex per operatore;
·
8 reti digitali
saranno dedicate alla conversione in tecnica singola frequenza delle attuali
reti digitali esistenti che oggi utilizzano il sistema meno efficiente della
multifrequenza. Ciascun operatore avrà diritto alla conversione delle reti
digitali attualmente operanti;
·
all'esito della
conversione dell'attuale sistema televisivo nazionale risulterà disponibile un
dividendo nazionale di 5 reti, che verrà “messo a gara” con criteri di “massima
apertura alla concorrenza”.
In
particolare, i cinque lotti, cioè le 5 reti messe a gara, saranno divise in due
parti: una, pari a tre lotti, sarà “riservata a nuovi entranti” e dunque
saranno esclusi i soggetti come Rai e Mediaset che hanno più di due reti
nazionali in tecnica analogica; la seconda, pari a due lotti, sarà aperta “a
qualsiasi offerente”, ma ci sarà un limite di cinque multiplex per ciascun
operatore. Più precisamente, sono previste, nell’atto programmatico adottato,
una serie di importanti misure asimmetriche destinate ad aumentare il livello
di concorrenza del sistema televisivo nazionale: nel caso in cui “uno degli
operatori che attualmente gestisce 3 reti nazionali analogiche risulti, in
esito alla gara, aggiudicatario di un multiplex sarà obbligato a cedere il 40%
della capacità trasmissiva di tale multiplex a terzi fornitori di contenuti
indipendenti; qualora l'operatore che attualmente ha due reti nazionali
analogiche vinca tutti e due i multiplex del lotto B, sarà obbligato a cedere
il 40% della capacità trasmissiva di uno dei due multiplex a terzi fornitori di
contenuti indipendenti”. E' previsto inoltre l'“obbligo di offerta di servizi
di trasmissione a prezzi orientati ai costi da parte degli operatori esistenti
che già dispongono di reti di estesa copertura sul territorio nazionale”.
La
gara di assegnazione delle cinque frequenze sarà indetta dal Ministero dello
Sviluppo Economico sulla base delle regole stabilite dall'Agcom e saranno
ammessi tutti i soggetti operanti nello spazio economico europeo (SEE): per 3
di esse sarà l'accesso sarà riservato ai nuovi entranti e agli operatori con
meno di 2 reti, le restanti 2 saranno accessibili a tutti. In questo modo a
seguito della decisione di mettere a gara un dividendo digitale di 5 reti
nazionali, viene ritirata la procedura di infrazione aperta da parte
dell'Unione Europea.
Con
la nuova Delibera
dell’Agcom, il panorama della Tv digitale sarà quindi composto da 21 reti
nazionali: quattro per la Rai ,
quattro per Mediaset, tre per Ti Media, una per Rete A, Retecapri, Europa Tv e
Europa 7 più le cinque che saranno messe a gara, indetta dal ministero dello
Sviluppo economico “speriamo entro l'anno”, ha auspicato Calabrò. Un lotto di
tre reti sarà riservato ai nuovi entranti. Alla gara per le altre due potranno
partecipare anche i tre operatori principali: Rai e Mediaset potranno
aggiudicarsene al massimo una e in tal caso dovranno cedere il 40% della
capacità trasmissiva a terzi; Telecom Italia, “che subisce la decurtazione
maggiore”, ha detto Calabrò, potrà aggiudicarsele entrambe ma dovrà cedere il
40% di una di esse a terzi.
8
aprile 2009. Reazioni al documento dell’Autorità:
1. La posizione AGCOM : “La delibera sulle frequenze – ha spiegato Calabrò -
rappresenta una svolta nell’assetto della situazione televisiva in Italia, che
non consiste nel traghettamento della situazione vecchia nella nuova”. Il
documento dell’Agcom è scaturito da una “fitta interlocuzione con gli uffici
della Commissione europea che ha intanto sospeso la procedura ma che recederà
quando vedrà l’applicazione della delibera. Ma noi - ha assicurato - saremo
consequenziali e arriveremo fino in fondo come una spada”. “Ora - ha concluso
il presidente dell’Agcom - la delibera, che è ‘di criteri’, va anche tradotta
in tante delibere ‘di attuazione’, di tipo tecnico che ne definiranno le
modalità di attuazione”.
2. La posizione del Governo Italiano. In base a queste conclusioni il governo italiano
chiarisce che l’obiettivo, dunque, è “…la definitiva chiusura del
procedimento”, ha confermato il sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani,
evitando così il rischio di un deferimento dell'Italia alla Corte di Giustizia
europea e di pesanti multe. Romani ha parlato di “…primo passo formale di un
percorso intrapreso in piena sintonia con la Commissione europea
dopo mesi di intenso e costruttivo confronto”, che il governo è “impegnato a
proseguire”. “Nell’immediato – ha sottolineato Romani in una nota - questo
provvedimento dovrebbe consentire alla Commissione europea di sospendere ogni
ulteriore passo formale nell’ambito della procedura d’infrazione, anche se non
ne consentirà da subito l’archiviazione. Sulla base di quanto mi è stato
comunicato nella loro lettera dalle Commissarie Kroes e Reding, posso dire che
la completa attuazione della nuova delibera dell’Agcom potrebbe rappresentare
un passo decisivo per la definitiva chiusura del procedimento. A questo fine –
ha continuato il sottosegretario - il governo italiano resta naturalmente
impegnato a proseguire strettamente nei prossimi mesi il dialogo con la Commissione europea”. Secondo
Romani la definizione delle regole per un rapido passaggio alla tecnologia
digitale sarebbe in piena coerenza con il diritto comunitario: “Nell’immediato questo
provvedimento dovrebbe consentire alla Commissione europea di sospendere ogni
ulteriore passo formale nell’ambito della procedura d’infrazione, anche se non
ne consentirà da subito l’archiviazione. Sulla base di quanto mi è stato
comunicato nella loro lettera dalle Commissarie Kroes e Reding del 3 aprile
2009, posso dire che la completa attuazione della nuova delibera dell’Agcom
potrebbe rappresentare un passo decisivo per la definitiva chiusura del
procedimento.
A
questo fine – ha continuato il sottosegretario - il governo italiano resta
naturalmente impegnato a proseguire strettamente nei prossimi mesi il dialogo
con la Commissione
europea”. Il percorso così delineato
rappresenta un ulteriore stimolo all’azione lineare, coerente e costruttiva
intrapresa da questo governo per lo sviluppo della comunicazione nel nostro
Paese, avviato con la progressiva digitalizzazione del comparto radiotelevisivo
e con le misure favorevoli allo sviluppo della banda larga.
3. La posizione dell’Unione Europea. In realtà nella lettera inviata dai due Commissari
dell’Unione Europea all’Italia,
Bruxelles di fatto boccia le soluzioni proposte dall’esecutivo italiano per
uscire dall'illegalità creata dalla Legge Gasparri. Per l'Europa, infatti, non
viene garantito che Rai e Mediaset perdano i privilegi acquisiti negli anni,
nemmeno con il passaggio dalla televisione analogica a quella digitale
terrestre. La lettera (di 4 pagine) sottolinea come con la proposta del governo
“…si consoliderebbe” anche nel digitale la posizione di privilegio della quale
i due broadcaster hanno goduto in passato. Sotto accusa è la norma della Legge
Gasparri che aveva prolungato fino alla data dello switch-off “…le
autorizzazioni per continuare le trasmissioni analogiche terrestri da parte di
operatori che non hanno ottenuto la concessione delle frequenze”.
In
sostanza, secondo l'Antitrust Ue era stato attribuito a questi operatori “…un
chiaro vantaggio, a danno di altre imprese, in particolare di quelle che, come
Europa 7, hanno una concessione analogica ma non possono fornire servizi di
trasmissioni analogiche terrestri per mancanza di frequenze”. Riguardo alle
contestazioni della Ue sulla possibilità anche per gli operatori già in
possesso di frequenze di partecipare alle gare per i nuovi multiplex, il
sottosegretario ha ribadito di “…ritenere impossibile escludere chicchessia (i
vecchi e i nuovi operatori) da una gara. Si tratta ora di capire come si possa
fare perché la gara sia rispettosa dei parametri europei. Non si può
penalizzare chi ha comprato le frequenze per fare i canali digitali
escludendolo dalla gara. Trovo incompatibile questo con la legge italiana e con
la legge del buon senso”. “…Sono sei mesi che ci muoviamo - ha evidenziato
Romani -. E nella lettera che l'Ue ci ha inviato si dà conto del fatto che il
nostro governo si è mosso molto sia sull'accesso ai siti, sia sul dividendo
digitale, sia ancora sulla gara per i nuovi multiplex e anche sulla questione
di Europa 7. Mancano alcuni passaggi finali anche se sono convinto che se non
ci fossero in Italia 550 emittenti locali avremmo un dividendo digitale
straordinario”.
4. La reazione critica dell’opposizione
in Italia. L’opposizione rimane
invece critica. Il responsabile
comunicazione, Paolo Gentiloni, intravede due rischi, che la gara si riduca a
un beauty contest e che si usino “artifici tecnici per giustificare
l'assegnazione di due multiplex in più a Rai e Mediaset”. Il riferimento è alle
tre reti DVB-H (Digital Video Broadcasting – Handheld) di H3G, Mediaset (che
trasmette contenuti Tim e Vodafone) e Rai, non contemplate nella delibera di
ieri: tali reti – hanno spiegato dall'Agcom - sono destinate a rimanere
inalterate, con la possibilità che se ne liberi una quarta, fermo restano il
tetto di una per ciascun operatore. Resta diffidente anche il senatore Vincenzo Vita (Pd) che, al
termine dell'audizione di Calabrò in Vigilanza sulla par condicio in Tv in
vista della prossima tornata elettorale, ha commentato: “…Con la delibera
dell'Agcom sulla gara per il dividendo digitale si rischia una "Mammì
bis", per questo il presidente dell'Authority Corrado Calabrò deve
riferire in Vigilanza”. “…Il rischio - ha sottolineato Vita - è che questa
delibera, che poteva essere l'ultima finestra per uscire dal
duopolio/monopolio, scatti una fotografia dell'esistente, come accadde con la legge Mammì per
l'analogico”. Insomma, per il senatore democratico, chi ha già cinque
multiplex, come Rai e Mediaset (che comunque ne perderanno uno) non dovrebbe
essere ammesso alla gara: “…questo se si vuole veramente liberalizzare”.
Un'altra
questione da chiarire, ha concluso, “…è se alla gara sono ammessi gli operatori
di telefonia mobile”. In sostanza, secondo Vita i “segnali” che arrivano dalla delibera
“…sono abbastanza preoccupanti. E l'aggravante è che si tratta dell'ultimo
treno per il pluralismo”. In questo modo il Governo italiano spera che la
procedura rimasta per un anno e mezzo ferma (anche se "aperta") possa
essere definitivamente conclusa con l’applicazione delle norme definite nella
Delibera AGCOM sul cosiddetto dividendo digitale approvata nell’aprile 2009.
6
aprile 2009 Il Terremoto dell’Aquila causa 308 morti e oltre 60 mila sfollati.
Aprile
2009 Il patron di Europa 7 Francesco Di Stefano, dopo 11 anni di battaglie
legali raggiunge un accordo con il viceministro delle Comunicazioni Paolo
Romani per utilizzare le frequenze a lui assegnate e far partire così la nuova
televisione. Oltre a Canale 8
in Vhf, l’accordo prevede l’assegnazione di altre
frequenze che consentano di fare una tv a copertura nazionale.
22
aprile 2009 Sky invia alla Rai una proposta contrattuale per il rinnovo
dell'accordo che avrebbe durata settennale obbligherebbe la Rai a fornire alla piattaforma
tutti i canali in chiaro che la
Rai diffonde su qualsiasi piattaforma trasmissiva, i canali
di Rai Sat per 50 milioni l'anno in caso di esclusiva, o di 30 milioni in caso
di non esclusiva.
24
aprile 2009 Con la delibera n. 181/09/CONS, l’Autorità approva i criteri per la
completa digitalizzazione delle reti televisive terrestri, in ragione della
pendenza della procedura d’infrazione n. 2005/5086 e a seguito di un confronto
con la Commissione
europea, che ha ritenuto tali criteri idonei alla sospensione della procedura
stessa. Tale delibera verrà poi, su richiesta della Commissione europea,
legificata dall’articolo 45 della legge n. 88/2009 7 luglio 2009,
"Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza
dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2008. (09G0100)" ,
entrando in tal guisa a far stabilmente parte del quadro normativo primario. La
delibera prevede la pianificazione di 21
reti nazionali digitali terrestri DVB-T così distribuite: 8 reti per assicurare
la conversione delle preesistenti reti analogiche; 8 reti per la
razionalizzazione delle reti digitali terrestri realizzate attraverso il
trading delle frequenze; 5 reti per il dividendo digitale da assegnare mediante
beauty contest. Ha inoltre previsto 4 reti DVB-H, di cui tre per la
razionalizzazione delle esistenti reti realizzate attraverso il trading delle
frequenze, mentre una rete è stata destinata al beauty contest. Regole di
conversione analoghe sono state previste per le reti televisive locali, alle
quali è riservata, secondo la legge vigente, l’assegnazione di almeno un terzo
delle risorse trasmissive disponibili per tale comparto. La stessa delibera ha,
inoltre, stabilito alcune misure a fini pro-concorrenziali, suddividendo le
frequenze del dividendo digitale in tre lotti e introducendo un cap per i
soggetti già in possesso di reti analogiche. Nel caso in cui tali operatori si
aggiudichino il quinto multiplex, gli stessi sono soggetti all’obbligo di
destinare il 40% della capacità trasmissiva del multiplex a fornitori di
contenuti indipendenti previamente selezionati dall’Autorità, a prezzi
orientati ai costi sotto la vigilanza della stessa Autorità.
4
maggio 2009 DirecTV Group Inc. annuncia di voler diventare come unità di
intrattenimento del gruppo Liberty Media, una compagnia separata chiamata
DirecTV Liberty accresce le proprie quote nella nuova entità DirecTV dal 48 a l 54%, con Malone e
familiari che da soli contrerollano il 24 %
8 maggio 2009 Torna sul Digitale terrestre nell’offerta di Mediaset
Premium il canale di cinema classico
americano, ovvero il miglior cinema prodotto dalla Universal e dalle altre grandi major
americane con un unico denominatore comune: "solo grandi film arricchito
da programmi, speciali, informazioni, interviste, concorsi, backstage,
cortometraggi Studio Universal. Al pacchetto Gallery si aggiunge anche un
secondo canale Premium Cinema.. Fa parte del multiplex Dfree insieme a Joi, Mya, Steel, Disney Channel, Premium Cinema,
Premium Cinema Emotion, Premium Cinema Energy e, insieme a questi,
completa l'offerta Premium Gallery.
14
maggio 2009 Tv mobile: la
Francia ritarda ancora il lancio. Gli operatori tlc non
intendono finanziare la rete Il
dossier sulla Tv mobile personale (TMP), sul quale il governo
francese a fine aprile aveva pianificato un accordo, spostato poi a metà
maggio, è slittato ulteriormente. I player, infatti, non sono ancora riusciti a
trovare un’intesa come riferiscono fonti del ministero. Secondo quanto
riportava ieri La Tribune , “…a
margine di una riunione (martedì) presso il ministero dell’Economia digitale,
Orange e Sfr hanno fatto sapere che non intendono finanziare la costruzione di
una rete di trasmissione se non saranno proprietari delle
frequenze”, mettendo nuovamente in discussione il dossier sulla
trasmissione televisiva su dispositivi mobili. A inizio marzo, il governo aveva
avviato un piano per facilitare le negoziazioni sulla Tv mobile, pianificando
un accordo per fine aprile tra i differenti attori. Secondo le trattative
preliminari, gli operatori mobili avrebbero dovuto finanziare il lancio del
servizio, mentre i broadcaster avrebbero fornito i loro contenuti. Inizialmente
programmato per il 2007, in Francia il lancio della TMP è nuovamente
ritardato, per via della difficoltà a trovare i finanziamenti necessari.
14
maggio 2009 Il Cda della Rai ha annunciato di aver approvato una
delibera "su una proposta presentata dal direttore generale della Rai,
Mauro Masi , di avviare, nei tempi più brevi, la negoziazione con Sky
Italia, tenendo costantemente informato il Consiglio sugli ulteriori sviluppi della
trattativa".Il dibattito riguarda la convenzione in scadenza che lega
l'azienda di Viale Mazzini a Sky, ovvero la presenza di canali Rai nel bouquet
satellitare. Ma le indiscrezioni di stampa propendono verso il divorzio da Sky.
Per ‘Il
Messaggero’, in Rai l’offerta di 470 milioni fino al 2016 non viene giudicata
adeguata. Una cifra enorme (pari quasi al doppio del capitale sociale
dell’azienda che è di circa 242 milioni 518 mila euro), quasi cinque volte
superiore al buco pubblicitario stimato la settimana scorsa dal neo direttore
generale della Rai durante l’audizione in Vigilanza. Certo, aveva anticipato il
quotidiano, “…il board di oggi si concluderà con un mandato al
direttore generale Mauro Masi a negoziare ancora ma - e da qui si
capisce che la rottura è nell’aria - con anche la richiesta di un compenso per
la trasmissione di Rai1, Rai2 e Rai3”.“Mediaset, che sul digitale terrestre sta
costruendo una sua piccola Sky a pagamento – ha scritto ancora il
quotidiano -, aspetta e spinge perché la Rai divorzi da Murdoch, pronta a fare
altrettanto”.
Anche
“Repubblica” parla di “prove tecniche di divorzio da Sky” e pone l’accento sul
fatto che se la Rai
porterà a termine la separazione dal satellite, dal 1° agosto2009,
in alcune zone d’Italia in cui il segnale digitale terrestre non viene
ancora recepito al meglio per vedere i tre canali principali (Rai1, Rai2 e
Rai3) sarà necessario un altro decoder, quello Tivu’ che dovrebbe
nascere a giugno dal nuovo accordo con La7 e Mediaset. Il
quotidiano riferisce anche che da quanto risulta da un documento Rai di aprile,
la separazione da Sky avrebbe “un impatto economico negativo” vicino ai 100 milioni
annui
20
maggio 2009. Inizia lo switch over di
Rai 2 e Rete Quattro in Piemonte. a Torino, Cuneo e zone limitrofe.
20
maggio 2009 Il CdA su proposta del DG Masi nomina quattro Vice direttori
Generali: Antonio Marano con delega alla produzione, Lorenza Lei con delega
alle risorse artistiche, Giancarlo Leone con delega allo sviluppo del digitale
terrestre e Gianfranco Comanducci con
delega alle risorse umane. Augusto Minzolini diventa direttore TG1 e Mauro
Mazza direttore di Rai Uno
28
maggio 2009 Time Warner annuncia l’uscita dal gruppo di AOL che dal 19 dicembre
2009 diventa una compagnia separata indipendente.
28-29
maggio 2009 Il Consiglio d‘Europa promuove a Reykjavik la Prima Conferenza dei ministri
responsabili dei media e dei nuovi servizi di comunicazione sottolineando nella Risoluzione politica
finale come si stia procedendo ”verso una nuova concezione dei media”
12
giugno 2009 Cessano negli Stati Uniti quasi dappertutto le trasmissioni
analogiche del network Fox Broadcasting Company di Murdoch che con lo switch
off passa al tutto digitale
17
giugno 2009 Iniziano le trasmissioni regolari del canale ad alta definizione
TVE HD nella regione di Valladolid. L’emittente pubblica estenderà
progressivamente la propria copertura sulla piattaforma digitale terrestre
arrivando a coprire l’84% del territorio spagnolo nel settembre 2010
21
giugno 2009 La Camera
dei Deputati approva la legge comunitaria sulle frequenze. La Commissione per
chiudere la procedura di infrazione verso l’Italia ha posto tre condizioni:
l’adozione di una delibera sul dividendo digitale in base ai criteri
individuati dall’AGCOM, l’inserimento di tali criteri in una norma primaria di
legge e la realizzazione di un disciplinare di gara per lì’assegnazione delle
nuove frequenze come stabilito
16
giugno 2009 Inizia lo switch over di
Rai 2 e Rete Quattro a Roma, Latina e
zone limitrofe
giugno 2009 Nasce Vidéo Futur (Netgem) offerta ibrida
OTT di contenuti/servizi: canali lineari via DTT, Offerta VoD a pagamento
(film, serie TV) e Web Radio gratuita.
giugno 2009 Lancio di Vizio Inc. piattaforma ibrida di contenuti/servizi: contenuti VoD pay
(tra cui Vudu, Netflix, Blockbuster on Demand, Amazon Video on Demand; prossimi
lanci: CBS, NBC, CNBC); applicazioni Web. Disponibili su TV set Internet-enabled.
Giugno
2009 Il Libro Bianco Digital Britain propone modiche al modello di
finanziamento. Propone di destinare a privati, a partire dal 2013, £ 130
milioni di introiti da canone di BBC per finanziare offerte senza scopi di
lucro in settori quali l’informazione locale e programmi per minori
giugno
2009 Nasce Tivù Sat è una piattaforma televisiva gratuita per
la televisione digitale satellitare che
sarà offerta da Tivù S.r.l. a partire da giugno 2009. La piattaforma sarà
destinata in modo particolare al mercato italiano, ma anche, per i soli
programmi free to air, a tutta l'area di copertura dei
satelliti Hot Bird essendo
questi i satelliti con cui sarà possibile ricevere la piattaforma. Stando
a quanto dichiarato, solo una parte della programmazione di Tivù Sat infatti
sarà free to air, la rimanente programmazione sarà free to view,
fruibile con apposita smart card solo in Italia in
quanto la smart card sarà acquistabile dai soli residenti in Italia in regola
con il canone televisivo ed utilizzabile legalmente
solo all'interno del territorio italiano. Attualmente non è ancora stato
comunicato il prezzo di una smart card Tivù Sat necessaria per fruire della
programmazione di Tivù Sat: secondo le poche informazioni trapelate, servirà a
coprire solo le spese di produzione e distribuzione della smart
card.Nessun'altra spesa, oltre alla smart card, sarà necessaria. A partire da
questo momento Rai 4 è ricevibile via satellite attraverso Tivù sat come canale
televisivo italiano gratuito della RAI - Radiotelevisione Italiana
disponibile esclusivamente sul digitale terrestre e su
tivù sat all'interno del multiplex Rai A (LCN 19).
25
giugno 2009 L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa approva la Raccomandazione
1878 (2009) relativa a Il finanziamento
della radiodiffusione di servizio pubblico
28
giugno 2009 Iniziano le trasmissioni di Yes Italia rete
televisiva satellitare edita da Rai International. L'emittente,
diretta da Osvaldo Bevilacqua, trasmette una programmazione tematica. In
particolare, il canale è in lingua italiana, e prevede la presenza
di sottotitoli in inglese o spagnolo. Si occupa,
trasmettendo in blocchi di quattro ore, di servizi sul turismo e
sul Made in Italy: ritratti di personaggi e prodotti simbolo
dell’eccellenza nell’industria e nell’artigianato italiani;
Monografie dedicate alle città, ai borghi, ai castelli, alle chiese, ai
monumenti; Regioni: il meglio delle proposte turistiche per sostenere e
valorizzare l'offerta territoriale; Arte e cultura: le meraviglie
dell'arte italiana tra racconti, mostre e musei; Itinerari: a passeggio per
l'Italia tra storie locali, curiosità e testimonianze; Eventi e
spettacoli: il meglio degli avvenimenti tra musica, teatri, festival del
folklore e fiere; Vacanze: uno sguardo sui diversi modi di viaggiare,
attraversare e soggiornare in Italia; Gusto: sapori, ricette e tradizioni
dell'enogastronomia italiana
30
giugno 2009 Gli abbonati di Sky Italia a fine esercizio sono 4,9 milioni. Prevede
utili per 400 milioni di euro. Complessivamente i propri canali hanno
mediamente uno share dell’11%. Il concorrente Mediaset premium ha 3,3 milioni
di abbonati con un ARPU in crescita. In totale gli abbonati pay superano gli 8
milioni
luglio 2009 Lancio dell’offerta OTT Vu now da parte di
Verismo. Fornisce contenuti/servizi
ibridi: Offerta VoD a pagamento e Web Video Content. Dispositivo portatile.
2
luglio 2009 Nuova Comunicazione della Commissione relativa all'applicazione
delle norme sugli aiuti di Stato al servizio pubblico di radiodiffusione".
Tale comunicazione sostituisce la precedente risalente al 17 ottobre 2001. Le
principali modifiche della nuova comunicazione riguardano:il controllo a priori
dei nuovi servizi di rilevante portata lanciati dalle emittenti di servizio
pubblico (controbilanciando l'incidenza di questi nuovi servizi sul mercato con
il loro valore pubblico); chiarimenti sull'inclusione dei servizi a pagamento
nel mandato di pubblico servizio; controllo più efficace degli eccessi di
compensazione e supervisione del mandato di servizio pubblico a livello
nazionale; maggiore flessibilità finanziaria per le emittenti di servizio
pubblico. L'intento della comunicazione è assicurare, per la diffusione dei
mezzi audiovisivi, servizi pubblici di alta qualità su varie piattaforme, da
Internet agli schermi nei luoghi pubblici. Inoltre, prima che le emittenti di
servizio pubblico immettano sul mercato nuovi servizi, i cittadini e gli
operatori europei potranno esprimere il loro parere in pubbliche consultazioni.
Infine, in quanto contribuenti, i cittadini beneficeranno di un utilizzo più
responsabilizzato, trasparente e proporzionato del finanziamento statale in
questo settore.
23
luglio 2009 Il CdA nomina Massimo Liofredi Direttore di Rai Due e Mario Orfeo
Direttore del TG2
31
luglio 2009 Rottura Rai Sky La Rai cessa di fornire il
proprio bouquet Rai Sat. La programmazione di Rai Sat prosegue a partire da
oggi in chiaro nell’offerta digitale terrestre nelle aree già completamente
digitalizzatee sul bouquet satellitare Tv Sat.
Il
3 agosto 2009 Marino Sinibaldi è stato nominato direttore di Radio 3 dal
Consiglio di amministrazione della Rai
20 agosto 2009 L 'offerta Mediaset
Premium è disponibile sulla TV di FASTWEB
22
agosto 2009 Nelle aree digitalizzate Mediaset Premium inizia ad offrire il
canale Premium Calcio HD
Agosto 2009. Il gruppo Canal Plus lancia La Box Canal Play offerta ibrida
di contenuti/servizi: Offerta
VoD pay; con funzionalità Media Center
29
agosto 2009 In Spagna viene
avviato Canal+ Liga, in concorrenza diretta con il canale di Mediapro Gol
Televisión comprendente kle stesse partite di Prima Divisione sempre una gara del Real Madrid o
del Fútbol Club Barcelona, due di Seconda Divisione Segunda
División, altre due di ogni giornata
della Copa del Rey, nonché, in esclusiva, le partite codificate della UEFA Europa League. Il canale
viene trasmesso anche in simultcast in
alta definizione.
1
settembre 2009 Mentre inizia in sordina
la commercializzazione della seconda piattaforma satellitare Tivu sat, Sky
sembrerebbe perdere alcune centinaia di migliaia di abbonati nonostante il rafforzamento dei programmi in
alta definizione
8
settembre 2009 Muore Mike Bongiorno
24
settembre 2009 Inizio switch over in Piemonte
25 settembre 2009 Esce Baaria di Giuseppe Tornatore
settembre
2009. Denuncia ADICONSUM mancanza del decoder unico. L'associazione dei
consumatori Adiconsum chiede
all'Autorità di disporre le dovute procedure atte a garantire l'utilizzo
di un "decoder unico", un dispositivo che permette di vedere le
trasmissioni sia dalla piattaforma satellitare che digitale terrestre, senza
dover acquistare due o tre tipi di decoder diversi (uno per il satellitare, uno
per il digitale terrestre, uno per Tivù sat). Un decoder unico, che
soprattutto, che permette di vedere tutti i canali in chiaro e tutti i canali
criptati, nel rispetto della delibera Agcom 216/00.
Ottobre
2009 BSkyB critica la partecipazione del servizio pubblico nel progetto di
piattaforma ibrida brodacst-brooadband Canvas in quanto vi sarebbero:
·
Ruolo
inappropriato di BBC: lo sviluppo di una nuova piattaforma ibrida non rientra
nei doveri pubblici di BBC e va oltre il sostegno allo sviluppo della piattaforma
DTT.
·
Mancanza di una
domanda consistente di consumatori non raggiunti: secondo BSkyB nel mercato
stanno già emergendo spontaneamente servizi ibridi che offrono l’accesso agli
stessi contenuti di Canvas (es: videogame console, STB e
televisori Internet-enabled).
·
Utilizzo del
canone pubblico: le iniziative commerciali di BBC, in quanto finanziate dal
canone pubblico, devono minimizzare le possibili distorsioni sulla concorrenza
e non limitare lo sviluppo e la diffusione di nuovi servizi.
BSkyB ritiene dunque che la BBC assolverebbe meglio ai
propri obblighi di servizio pubblico implementando una strategia di
distribuzione totalmente aperta verso le piattaforme di operatori terzi.
1
Ottobre 2009 Bianca Berlinguer PD diventa direttore del TG3. Antonio Preziosi
PDL quello del Giornale Radio Radio. Giuseppe Berti quello di GR Parlamento.
Alberto Maccari alla TGR. Daniele Renzoni diventa direttore di Rai
International
Ottobre
2009 Il gruppo tecnico DGTV Italia pubblica il documento Broadband Addendum
all’HD Book DTT1.0. Prevede un bollino Gold ai ricevitori HD che assicuri una
connettività Internet best effort for broadband media delivery in modalità
aperta Over the Top. Si crea una Seamless experience fra mondo broadcast
e mondo broadband. A seguito di queste iniziative sono disponibili ricevitori
DTT broadband-enabled (Bollino Gold DGTVi).
19
ottobre 2009 Mediaset annuncia un proprio piano per l’offerta non lineare nelle
reti a banda larga: entro il 2010 verrà lanciato un nuovo decoder digitale
terrestre dotato di hard disk e connessione a banda larga attraverso il quale
sarà possibile fruire di servizi di Replay TV, TV on-demand e servizi
interattivi (tra cui commercio elettronico)
19
ottobre 2009 Nasce Rai Scuola
Ottobre
209 In
Austria a seguito di un contenzioso
avviato dagli editori privati della carta stampata, nell’Ottobre 2009 la Commissione Europa
ha confermato la possibilità per il Servizio Pubblico di raccogliere pubblicità
e di sviluppare offerta su Internet, ma ha imposto l’obbligo di assessment preliminare
al lancio di alcuni nuovi servizi
20
ottobre 2009 Sky annuncia una chiavetta che consentirà l’accesso dell’offerta
digitale terrestre italiana sul proprio decoder HD
25
ottobre 2009 Elezioni primarie del segretario del Partito Democratico. Pierluigi
Bersani sconfigge il segretario uscente Dario Franceschini diventando
segretario del PD
27
ottobre 2009 Quasi tutti i soci Telco, ad eccezione di Sintonia, rinnovano per
altri 3 anni il patto di controllo di Telecom Italia.
Novembre
2009 Telefónica acquista il 22% della piattaforma televisiva a
pagamento Digital + per 240 milioni
di euro più l’ammortamento del debito
che Prisa ha nei confronti della società telefonica,, valutato in 230 milioni di euro. Pdr costo totale pari a 470 milioni di euro
novembre 2009 Lancio della piattaforma ibrida Sezmi società
Sezmi Corporation. Fornisce contenuti/servizi:
Canali lineari via DTT (tra cui 20 canali cable TV), film VoD pay e
applicazioni Web.
Novembre
2009 Ridenominazione dei canali internazionali della Rai. Rai International
opera con quattro canali satellitari chiamati Rai Italia, sui quali sono
trasmessi programmi autoprodotti e parte della programmazione delle tre reti
Rai, che coprono i relativi continenti. Rai Italia 1 trasmette per
le Americhe prende il posto di Rai America; Rai Italia 2 trasmette per l'Oceania, Rai
Italia 3 trasmette per l'Asia e Rai Italia 4 trasmette per l'Africa. Inoltre a
partire dal 2009 la società Rai World gestisce il canale
autofinanziato Yes Italia, canale dedicato al turismo diretto da Osvaldo
Bevilacqua. Rai International opera inoltre nel settore radiofonico con Rai
Italia Radio (precedentemente conosciuta come Satelradio), un canale radiofonico trasmesso
mediante satelliti (America, Australia, Africa, e Asia) e attraverso accordi
con radio locali (Nord America, Australia e Giappone). Un'altra produzione
radiofonica di Rai International è il Notturno Italiano, programma
ascoltabile da Mezzanotte alle 06.00 ora centrale europea in onde
medie sulle frequenze di kHz 900 (Milano), 1107 (Roma) e 657
(Napoli). Su Internet, Rai International edita il sito Italica,
dedicato alla promozione della lingua e della cultura italiana.
1 novembre 2009 I canali
della piattaforma TIM TV Canale 5 Italia i La7 MTV e Premium Calcio 1-2-3-4 sono totalmente
free per gli abbonati TIM
11
novembre 2009 Nasce l’Alleanza per l'Italia (ApI) partito
politico italiano di orientamento centrista e liberale fondato
da Francesco Rutelli, co-fondatore del Partito Democratico (e in
precedenza de La Margherita ),
Bruno Tabacci, co-fondatore dell'Unione di Centro (e in precedenza della Rosa
Bianca) e Lorenzo Dellai, fondatore dell'Unione per il Trentino (e in
precedenza della Civica Margherita.
12
novembre 2009 Via libera al nuovo contratto di servizio E’ approvata la
delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 614/09/CONS Approvazione delle linee-guida sul contenuto
degli ulteriori obblighi del servizio pubblico generale radiotelevisivo ai
sensi dell’articolo 17, comma 4, della legge 3 maggio 2004, n. 112 e
dell’articolo 45, comma 4, del Testo Unico della radiotelevisione. Ai fini
del rinnovo del contratto di servizio tra il Ministero dello sviluppo economico
e la Rai per il
triennio 2010-2012, richiamando i recenti indirizzi comunitari, che
sottolineano come quella radiotelevisiva rappresenti tuttora la principale
fonte di informazione e, quindi, di partecipazione al dibattito civile e
politico dei cittadini, ribadisce l'esigenza di una 'definizione qualitativa'
degli obblighi di servizio pubblico, sia rispetto alla programmazione nel suo
complesso, sia rispetto all'informazione:"l'innalzamento del livello
qualitativo dell'informazione deve essere perseguito dalla Rai agendo lungo più
direttrici, attraverso interventi nel merito e di metodo. Orizzonte
internazionale, pluralismo, completezza, deontologia professionale, devono
costituire tratti distintivi dell'informazione di servizio pubblico, che deve
essere, pertanto, aperta sul mondo, pluralistica, equilibrata e diversificata,
così da garantire l'informazione, l'apprendimento e lo sviluppo del senso
critico, civile ed etico della collettività nazionale, nel rispetto del
diritto/dovere di cronaca, della verità dei fatti e del diritto dei cittadini
ad essere informati".Il servizio pubblico di informazione, per le
caratteristiche proprie del mercato radiotelevisivo italiano e della mission
della concessionaria del servizio pubblico, impone una particolare tutela del
principio del pluralismo, non inteso nel senso di una equilibrata 'lottizzazione'
degli spazi informativi tra le diverse forze politiche in ragione del loro
diverso peso parlamentare, ma in quello di una rappresentazione realistica
della pluralità delle posizioni in cui si articola il dibattito
politico-istituzionale e in un uso sistematico e non derogabile del principio
del contraddittorio
16
novembre 2009. Switch off a Roma e nel Lazio salvo a Viterbo
25
novembre 2009 Il CdA nomina Antonio Di Bella Direttore di Rai Tre al posto di
Paolo Ruffini. Rimarrà in carica sino all’8 giugno 2010
25
novembre 2009 Vengono approvate due Direttive che modificano il pacchetto tlc
del novembre 2002: la Direttiva 2009/140/CE
del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009 recante modifica
delle direttive 2002/21/CE che istituisce un quadro normativo comune per le
reti ed i servizi di comunicazione elettronica, 2002/19/CE relativa all’accesso
alle reti di comunicazione elettronica e alle risorse correlate, e
all’interconnessione delle medesime e 2002/20/CE relativa alle autorizzazioni per
le reti e i servizi di comunicazione elettronica e la Direttiva 2009/136/CE del Parlamento europeo e
del Consiglio del 25 novembre 2009 recante modifica della direttiva 2002/22/CE
relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materia di reti e
di servizi di comunicazione elettronica, della direttiva 2002/58/CE relativa al
trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore
delle comunicazioni elettroniche e del regolamento (CE) n. 2006/2004 sulla
cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell’esecuzione della
normativa a tutela dei consumatori.
25
novembre 2009 Lo stesso giorno un Regolamento (CE) n. 1211/2009 del Parlamento europeo e
del Consiglio istituisce l’Organismo dei
regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) e l’Ufficio (Testo
rilevante ai fini del SEE). Tale regolamento definisce le
norme relative all’istituzione e al funzionamento dell’Organismo dei regolatori
europei (BEREC). Il BEREC ha come compito principale quello di consigliare e
assistere la Commissione
europea nello sviluppo del mercato interno e di creare un legame fra le
autorità nazionali di regolamentazione (ANR) e la Commissione. L ’Organismo
dovrebbe inoltre fungere quale organismo di riflessione, dibattito e consulenza
per il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione nel
settore delle comunicazioni elettroniche
26
novembre 2009 AGCOM approva delibera n. 664/09/cons Regolamento recante la
nuova disciplina della fase di avvio delle trasmissioni radiofoniche terrestri
in tecnica digitale lanciando un progetto pilota per la Provincia di Trento. La
radiofonia digitale, evoluzione naturale della radiofonia analogica, viene
giudicatai di notevole interesse per tutte le imprese del settore, e ha la
possibilità di aprire a nuovi editori il mercato della fornitura dei contenuti
che possono essere veicolati su detta piattaforma. In previsione di ciò, e per
dare un impulso al mercato, anche su richiesta di alcune associazioni di
categorie e di emittenti nazionali tra cui la Concessionaria del
servizio pubblico, l’Autorità ha ritenuto opportuno adottare un provvedimento
per l’avvio di un progetto pilota per il DAB, sulla base di quanto previsto
dalla delibera che interessi la Provincia Autonoma di Trento.
26
novembre 2009 AGCOM approva delibera n. 665/09/CONS individuazione delle
piattaforme emergenti ai fini della commercializzazione dei diritti audiovisivi
sportivi, ai sensi dell’art. 14, del d.lgs. 9 gennaio 2008, n. 9 e dell’art. 10
del regolamento adottato con delibera n. 307/08/CONS. L’Autorità individua i criteri metodologici
funzionali all’espletamento della valutazione in via di rima applicazione,
focalizzando l’attenzione su elementi di matrice tecnologica, che assumono
valenza generale, considerato che le nuove tecnologie si sviluppano a livello globale,
nonché su elementi di tipo economico, i quali risentono delle specificità del mercato
italiano
Novembre
2009 Uno studio commissionato dalla BBC evidenzia invece i punti di forza:
·
forte interesse degli utenti verso canvas
·
gli elementi percepiti come più attrattivi sono l’accesso a freeview e i
servizi di catch-up tv
·
la maggioranza degli utenti sarebbe disposta a pagare tra 49 e 99 £ per
un stb abilitante
·
44% utenti di
Pay-TV sarebbero interessati a Canvas e prenderebbero in considerazione la
cancellazione del proprio abbonamento. Tale propensione si riduce però
notevolmente (al 26%) nel caso in cui il proprio provider attuale
fornisse un servizio simile a Canvas.
·
56% utenti di
pay-tv utilizzerebbero Canvas per un televisore secondario.
I
consumatori che sono già dotati di una connessione broadband sono più
interessati a Canvas.
·
Il 44% di utenti che attualmente
risultano non dotati di connessione broadband ad Internet potrebbero attivarla
per utilizzare Canvas.
·
Il 28% degli
intervistati dichiara che potrebbe aumentare il proprio consumo di Internet
grazie a Canvas.
Circa la metà degli intervistati ipotizza che
aumenterebbe il proprio consumo di contenuti TV grazie a Canvas e in particolare attraverso i servizi di Catch-up TV
(55%) e le funzionalità di PVR (46%). In generale, gli utenti ritengono che Canvas possa
generare “valore pubblico” e che il
coinvolgimento di BBC nell’iniziativa sia
appropriato.
Si rileva un consistente interesse degli utenti
britannici verso la potenziale offerta di Canvas. Il 73% degli intervistati dimostra un qualche livello di interesse (esclusi
i rispondenti “Non so”).
I più interessati sono i
giovani, appartenenti a gruppi socio-economici più elevati e con una dotazione
tecnologica avanzata (connessione
broadband, due o più televisori, Pay-TV). Essi corrispondono ai consumatori
disponibili ad utilizzare funzionalità avanzate come PVR e Catch-up TV e a
cambiare in futuro il proprio servizio televisivo (es: abbandono Pay-TV). I meno interessati sono quelli più anziani,
appartenenti a gruppi socio-economici più bassi e con dotazione tecnologica
meno avanzata.
L’elemento verso cui i consumatori mostrano più
interesse è l’accesso all’offerta TV e radio completa di Freeview. L’elemento
meno attrattivo è la
navigazione Internet via TV. Canvas non è percepito come potenziale sostituto al consumo Internet via
PC.
La
ricerca ipotizza tre stime per la diffusione di Canvas nel 2015:
·
nel caso in cui Canvas rimanga una piattaforma“di nicchia“ nel mercato
dei dispositivi DTT VOD-enabled, la diffusione di Canvas nel 2015 potrebbe
raggiungere 1,2 milioni (su
un totale di 3,3 milioni di ricevitori DTT VoD-enabled)
·
con il solo
sostegno dei principali broadcaster TV ed un’ampia offerta di contenuti, Canvas
diventerà la prima piattaforma per il consumo di VOD tramite STB DTT
raggiungendo 4 milioni (di cui 2,5 milioni come STB primario ovvero il 30% dei
TV set primari DTT)
·
nel caso in cui
gli IPS sostengano fortemente la sua diffusione, Canvas potrebbe diventare lo
standard di riferimento anche per altre piattaforme raggiungendo 8,3
milioni (su un totale di 9,1 milioni di
ricevitori DTT VoD-enabled)
Interessante
risulterebbe l’impatto economico di Canvas in tre mercati:
·
Canvas,
piattaforma addizionale sulla quale i content provider potranno distribuire
i propri contenuti, è destinato a sviluppare e consolidare la domanda per
contenuti VoD con accesso gratuito o a pagamento.
·
Grazie a Canvas,
aumenterebbe il numero di famiglie raggiunte dalle offerte VoD. Potrebbe
verificarsi un impatto rilevante anche al livello dell’organizzazione delle
finestre di sfruttamento.
·
Accrescendo la
consapevolezza e la domanda per servizi VoD, influenzerebbe indirettamente, in
modo positivo, anche gli altri servizi VoD sulle altre piattaforme, comprese
quelle di Pay-TV. Al 2015 Canvas
determinerebbe ricavi addizionali da servizi VoD per £26,2 milioni all’anno (esclusi
i ricavi pubblicitari).
·
Project Canvas
determinerebbe effetti positivi sul mercato TV in termini di maggiore concorrenzialità
e più ampia gamma di servizi disponibili agli utenti finali.
·
Canvas avrebbe un
impatto negativo sui servizi di Pay-TV via
satellite e via cavo (Sky Digital e Virgin Media). Per Sky, tale impatto è
quantificato in una perdita di potenziali ricavi fino a £515 milioni nei sei
anni fino al 2015 (esclusa la reazione competitiva) e una diminuzione
complessiva tra il 2% e il 4% della base abbonati (valori calcolati rispetto ad
una ipotesi di crescita fisiologica, ovvero in assenza del lancio di Canvas).
·
Con il lancio di Canvas, al 2015 il numero delle famiglie utenti di DTT
come piattaforma primaria potrebbe passare
da 10,5 milioni a 10,8 milioni
(previsione conservativa) o 11,2 milioni (previsione aggressiva). Senza il lancio di Canvas, si potrebbe verificare una
lieve contrazione, da 10,5 a
10,3 milioni.
·
Rispetto alla OTT
TV, Canvas impatterebbe negativamente il servizio Fetch TV e potenziali nuovi
entranti.
·
Canvas
rappresenterebbe un’opportunità per orientare gli abbonati verso pacchetti
d’offerta più costosi (alta capacità di connessione), anche grazie
all’integrazione di Canvas in offerte bundled.
·
Canvas farebbe
crescere il numero di connessioni broadband (previsione tra + 490 e + 870 mila abbonati al 2015 rispetto
al caso di mancato lancio) generando ricavi incrementali annuali per gli ISP
tra £47 e £300 milioni.
·
Canvas
influenzerebbe positivamente la vendita di televisori e STB, sebbene
la scelta di stabilire un’unica User Interface uguale per tutti i STB Canvas potrebbe ridurre il grado di differenziazione offerta agli utenti.
la scelta di stabilire un’unica User Interface uguale per tutti i STB Canvas potrebbe ridurre il grado di differenziazione offerta agli utenti.
·
Su una base di
sei anni fino al 2015 si ipotizza che Canvas determini ricavi addizionali nelle vendite di Set Top Box tra £53,1 e £204 milioni (rispetto
all’ipotesi di mancato lancio di Canvas).
Canvas avrà invece
impatto negativo in due aree:
·
per la vendita e noleggio Home Video. La crescita del mercato
VoD, sostenuta anche da Canvas, potrebbe colpire negativamente il mercato del
videonoleggio, in particolare i canali distributivi tradizionali (punti vendita
e postale). Si accelererebbe il declino
dei ricavi, stimato in £18 milioni addizionali fino al 2015 (rispetto al
caso di mancato lancio di Canvas). I servizi di videonoleggio digitali (Download-to-Rent o Pay Per View) sono meno
esposti a tale declino. Rispetto alla vendita di DVD, il mercato VoD avrà un
impatto negativo solo nel lungo periodo. Nel breve periodo, le offerte
on-demand su televisore non sono considerate sostitute dirette dell’acquisto di
DVD;
·
per il mercato pubblicitario televisivo
Complessivamente, Canvas non avrà un impatto significativo sul
mercato delle inserzioni commerciali televisive. Solo nel breve periodo
potrebbe determinare una riduzione degli investimenti pubblicitari sui canali
televisivi lineari trasmesse sulle diverse piattaforme. Sebbene la maggior
parte del consumo televisivo rimarrà concentrato sui canali lineari fino al
2015, è previsto un progressivo spostamento verso il consumo VoD nel lungo
periodo. Canvas
potrebbe favorire lo sviluppo di una massa critica di utenti che utilizzano
servizi IP, accelerando la diffusione di nuove modalità di distribuzione delle
inserzioni pubblicitarie.
1
dicembre 2009 Entra in vigore il Trattato di Lisbona. Modificae integra i
trattai precedenti, includendo la maggioranza delle innovazioni bocciate dal
referendum francese e olandese
Dicembre
2009 Nasce SKY Live TV è una piattaforma televisiva commerciale
per la televisione mobile offerta a pagamento da Telecom
Italia. La piattaforma è disponibile esclusivamente in Italia e
riservata ai clienti TIM.
SKY Live TV offre canali televisivi SKY TG24,
SKY Meteo24
SKY Sport24,
Fox One,
SKY Uno Mobile, FX Mobile,
National Geographic Channel e GXT mobile
Con SKY Live TV è possibile fruire di video on demand tratti dai seguenti
canali televisivi: SKY TG24 SKY Meteo24 e SKY Sport24
16
dicembre 2009, Telecom Italia presenta Cubo vision offerta ibrida di
contenuti/servizi: Canali lineari via DTT, Catch-up TV gratuita (La7), YouTube,
VoD pay. Applicazioni Web con funzionalità Media Center. Cubovision è un
dispositivo TV broadband multimediale per accedere ai canali del digitale
terrestre, alla televisione interattiva del Web e al video on demand in pay per
view anche in alta definizione, distribuito da Telecom Italia dal 2010.
Collegato
all'antenna TV e a una qualsiasi linea ADSL permette di visionare i canali TV
del digitale terrestre in chiaro, ma anche i servizi informativi di Internet e
le Web TV (come YouTube, LA7.tv) oltre a una serie di film o video on demand
sempre disponibili.
Il
dispositivo, dotato di un hard disk di 500gb e venduto a 199 euro, permette
anche di organizzare i propri contenuti come musica, foto e video, consente
inoltre di memorizzare i file multimediali del telefonino, del PC, della
fotocamera digitale e del lettore MP3. Il loro trasferimento può avvenire
attraverso chiavette USB e SD card, connettività Wi-fi e lo standard DLNA.
Attraverso
una news bar dinamica, unita a diversi widget forniti direttamente dal portale
Virgilio, permette di conoscere in tempo reale il meteo della città prescelta,
gli aggiornamenti finanziari, le news, l'oroscopo del giorno e l'accesso alle
principali aree di servizio. È provvista anche di un Electronic Program Guide (EPG)
per passare da un servizio all'altro e, in futuro, il dispositivo permetterà
anche la gestione di applicazioni domotiche, sensori, pagamenti on line e molti
altri servizi. Verrà inoltre rilasciato un un kit di sviluppo per permettere
agli sviluppatori di realizzare applicazioni ad hoc per il dispositivo, che
verranno messi in vendita su un apposito application store (su stile Apple
store). Il dispositivo è utilizzabile su qualsiasi connessione ADSL (non
necessariamente ALICE di Telecom Italia).
Cubo
Vision è il nuovo servizio di Over The Top TV / media center lanciato da
Telecom Italia a fine dicembre. CuboVision è una sorta di “hub casalingo” che
associa all’offerta di TV lineare della piattaforma DTT contenuti on-demand
erogati via IP, compresi servizi Web-based.Cubovision funziona anche a bassa
velocità (almeno 1 MB / sec.) e indipendentemente dal fornitore di connettività
dell’utente. Solo gli utenti broadband di Alice possono però acquistare i
titoli della sezione VoD.
Obiettivo primario di CuboVision è quello di accelerare la diffusione delle connessioni
broadband - oggi in una fase di complessiva stagnazione – rivolgendosi in
particolare alle utenze abilitate alla ADSL ma non ancora connesse (circa 8
milioni).
È
previsto lo sviluppo di un application store con applicazioni gratuite e a
pagamento provenienti da fornitori terzi, sul modello di quello sviluppato da
Apple. Telecom Italia dovrebbe avviare lo sviluppo della piattaforma nei primi
mesi del 2010. Con CuboVision, Telecom Italia vuole mettere a disposizione una
piattaforma (rete + device) aperta a content provider, broadcaster e
sviluppatori di applicazioni e servizi. Telecom Italia punta anche a rendere
CuboVision un network domestico multifunzionale, in grado di gestire anche
applicazioni domotiche, sensori, pagamenti online e altri servizi.
Cubo
Vision può essere infatti acquistato solo online attraverso il sito Web di
Telecom Italia e in circa 30 punti vendita selezionati in Italia. La prima fase
di sviluppo mira infatti principalmente a raccogliere le indicazioni degli early
adopters.In una fase successiva, verrà quindi delineata la vera e propria proposta
commerciale. Indicativamente, saranno
prodotti e immessi sul mercato circa 300 – 400 mila pezzi nel 2010. Per
Telecom Italia, Cubovision ha le potenzialità per divenire prodotto di massa nel medio-lungo periodo
di visualizzare in modo immediato tutti i contenuti Web-based (video, immagini e musica) collegati al programma televisivo trasmesso. Nella sezione "I miei preferiti“ viene raccolta una lista dei canali visualizzati più frequentemente dall’utente. Questa lista viene aggiornata automaticamente e non può essere modificata dall’utente.
CuboVision
svolge anche la funzione di Media Hub, in quanto permette la visualizzazione
sullo schermo televisivo e l’archiviazione di contenuti multimediali
dell’utente provenienti da dispositivi esterni (hard disk, pen drive USB e SD
card) per una capacità totale di 500 GB. L’utente può caricare i propri
contenuti su CuboVision e visualizzarli sul televisore utilizzando una delle
due porte USB presenti, la porta per schede SD o tramite connessione
bluetooth.I contenuti importati vengono automaticamente suddivisi in base al
loro formato e organizzati in tre aree distinte: Foto, Video e Musica. Gli
utenti che già hanno un profilo attivo online su Virgilio Fotoalbum (servizio
di photo viewing e sharing) possono visualizzarne il contenuto
Caratteristiche del set top box : Processore e
archiviazione: Processore Sigma Designs; Hard Disk 500 GByte 7200 rpm
GreenPower; Flash Memory 512 Mbyte; Ram 512 Mbyte DDR2.
La
connessione del STB a Internet può essere attivata mediante cavo Ethernet o
mediante connessione Wireless. CuboVision può essere collegato al televisore
attraverso il cavo HDMI (incluso nella dotazione) oppure attraverso cavo
analogico component o composito (non incluso). Il STB non è dotato di
funzionalità di PVR. Sono comunque presenti le funzioni di pause, fast-forward
e rewind per i contenuti VoD. Al momento, Cubovision non supporta i servizi di
Pay-TV via DTT. La slot per le smart card dovrebbe essere aggiunta – tramite
modulo esterno – nella seconda versione di CuboVision.
Così
si propone agli utenti: CuboVision di Telecom Italia è un dispositivo tv
broadband per accedere ai canali del digitale terrestre free e pay di qualsiasi
operatore broadcaster, al meglio della televisione interattiva del Web e al
video on demand in pay per view anche in alta definizione. Con CuboVision è
inoltre possibile accedere ad un "supermercato di applicazioni"
(application store), organizzare i propri contenuti personali come foto, video
e musica, e usufruire di servizi informativi meteo, news e finanza. Grazie a
questo innovativo prodotto ed ad una avanzata interfaccia grafica, il
tradizionale televisore di casa si trasforma in un centro multimediale on-line,
in grado di offrire una pluralità di servizi e contenuti digitali utilizzando
un solo telecomando
Attraverso
CuboVision puoi ricevere qualsiasi canale della TV digitale terrestre, sia free
che a pagamento, di qualsiasi operatore. CuboVision è dotato di una CAM Common
interface standard. Attraverso una guida elettronica programmi evoluta
"interactive EPG", si possono consultare i programmi in onda, la
disponibilità delle webTV e la registrazione digitale del programma preferito
attraverso il Personal Video Recorder integrato CuboVision ridefinisce il modo di fruire i
contenuti, quando vuoi e cosa vuoi, rendendo la tua vita in "alta
definizione". Hai la comodità del videonoleggio senza dover uscire di
casa! Attraverso il servizio Video on demand puoi noleggiare o comprare subito
una serie di contenuti in standard e high definition da più cataloghi di film,
serie tv, fiction, documentari, programmi sportivi, ecc Scegli, scarica e installa. Molte
applicazioni per ogni uso. Divertimento, utilità, social network, multimedia messaging,
t-commerce, servizi al cittadino e molto altro ancora ti aspetta nel nuovo TV
application store di CuboVision. Sei uno sviluppatore di applicazioni? Vuoi
portare la tua idea di servizi su CuboVision? A breve potrai iscriverti
gratuitamente al CuboVision developer program e, attraverso un kit, di sviluppo
gratuito in ambiente open source su sistema operativo MeeGo potrai sviluppare e
proporre nuove applicazioni per CuboVision
3
dicembre 2009 General Electric e l’operatore via cavo Comcast annunciano un
accordo per la vendita del 51 % di NBC Universal a Comcast. Vivendi non appena
perfezionato l’acquisto da parte di Comcast accetta di cedere la propria quota
a General Electric che manterrebbe il 49% della nuova entità.
17
dicembre 2009 Approvazione in Francia della LOI
n° 2009-1572 du 17 décembre 2009 relative à la lutte contre la fracture
numérique L’obiettivo è di facilitare lo sviluppo delle reti a banda larga
e ultra larga su tutto il territorio e accompagnare il passaggio progressivo
dall’analogico al tutto digitale entro il
30 novembre 2011 con misure a favore dei cittadini fuori dalle aree di
illuminazione della DTT .
22
dicembre 2009 La Suprema
Corte di Cassazione con ordinanza 22 dicembre 2009 chiarisce
che la concessionaria pubblica – in considerazione del mutato contesto in
materia di appalti pubblici, è tenuta, in
quanto ente pubblico, all’osservanza delle procedure ad evidenza pubblica
nell’affidamento degli appalti, secondo le disposizioni contenute nel D.lgs. n.
163/2006, pertanto la Rai
deve provvedere a indire apposita selezione aperta sopra soglia comunitaria
22 dicembre 2009 la Disney-ABC
Television Group annuncia una collaborazione con la Apple sulla
televisione a pagamento su iTunes, con contenuti provenienti da Disney Channel e
dall'ABC
22
dicembre 2009 Il BBC Trust approva in
via provvisoria la partecipazione di BBC a Project Canvas, di
piattaforma Open IPTV per servizi ibridi broadcast-broadband aprendo un nuovo
periodo di consultazione. L’approvazione nasce dalla considerazione che,
secondo BBC Trust, il valore pubblico
che il progetto sarebbe in grado di generare giustifica qualsiasi potenziale
impatto negativo sul mercato. BBC Trust pone alcune condizioni per
l’approvazione definitiva, con il duplice obiettivo di assicurare il valore
pubblico del progetto e di contenere i possibili impatti negativi sul mercato:
·
INDUSTRY ENGAGEMENT - le specifiche
tecniche / standard di Canvas devono essere pubblicate in anticipo rispetto al
lancio del servizio, per permettere a tutti i costruttori di hardware di
adattarsi. BBC Executive dovrà comunicare lo standard a BBC Trust entro 12 mesi
dopo l’approvazione definitiva e almeno 3 mesi prima del lancio di Canvas.
·
ACCESSO DEI FORNITORI DI CONTENUTO -
gli accordi devono essere ragionevoli, trasparenti, non discriminatori e basati
su requisiti tecnici e di contenuti minimi per favorirne l’accesso.
·
ACCESSO DEGLI ISP - gli accordi
sugli standard qualitativi richiesti agli ISP devono essere ragionevoli,
trasparenti, non discriminatori e devono mirare ad annullare le barriere
d’entrata per nuovi ISP partner.
·
SYNDICATION - valutazione, dopo 12
mesi dal lancio, degli effetti di Canvas sulla disponibilità dei partner a
rendere disponibili i propri contenuti anche sulle piattaforme di terzi
operatori.
·
ACCESSO FREE - l’accesso gratuito a
Canvas dovrà essere sempre garantito.
·
ACCESSIBILITY E
USABILITY - controllo, dopo 12 mesi dal lancio, dell’efficacia di tutte le
funzionalità richieste da BBC Trust (audio description, parental controlling,
etc.)
·
COSTI - i costi
effettivi di Canvas sostenuti da BBC non potranno superare i costi previsti per
più del 20% su base annua.
·
CONFORMITÀ LEGALE
- BBC deve rispettare i vincoli di legge sulla destinazione dei propri
investimenti in ricerca e sviluppo.
31
dicembre 2009 Secondo IDATE il mercato televisivo mondiale vale 259,3 miliardi
di euro in di munizione del 0,5% rispetto al 2008. La pubblicità scende del 7,9%
con una quota percentuale sul totale in decremento dal 48% al 44%, la
televisione a pagamento cresce del 6,9% con una quota in ascesa dal 43% al 46%
mentre i finanziamenti pubblici in particolare da canone aumenta del 3,7% con
una quota stabile del 9,4% delle risorse totali. Gli Stati Uniti rimangono il
primo mercato con 91,7 miliardi di euro (-1%) pari al 36,8% del totale. Segue
l’Europa con 79,6 miliardi (-1,7%) pari al 30,7% del totale. Cresce L’Asia
Pacifico dell’1,5% con una quota pari al 22,7% del totale. L’America Latina
risulta in forte crescita (+3%) con una quota arrivata al 7,6% del totale.
Infine la zona
Africa Medio Oriente risulta in perdita del 6% con una quota
pari a solo il 2,2% del mercato televisivo mondiale
31
dicembre 2009 Il mercato televisivo europeo sarebbe in calo del 3,1% rispetto
al 2008: al suo interno il fatturato
della televisione a pagamento secondo ITMEDIA Consulting avrebbe superato nel
2009 il fatturato pubblicitario
31 dicembre 2010 Una ricerca Itmedia analizza il mercato
cross mediale:
- Crescono i servizi di Video Streaming e di Downloading in rete. I ricavi totali generati da servizi di video online ammontano a 737 milioni di euro nel 2009. Si prevede che quadruplicheranno nei prossimi quattro anni salendo a 2,7 miliardi di euro nel 2013.
- La sola pubblicità online raccoglie nel 2009 276 milioni di euro pari al 2% dei ricavi pubblicitari ed destinata grazie alla crescita di Hulu iPlayer e della catch-up tv da un lato e di altri distributori di servizi di videosharing gratuiti come YouTube dall’altro, a salire a 1,6 miliardi di euro nel 2013, pari all8,5% dei ricavi pubblicitari.
- I servizi a pagamento pay per download nelle modalità DTR Download to Rent (fruizione in affitto per periodo limitato, che oggi rappresenta il 90% del fatturato di questo segmento), DTO Download to Own (fruizione a piacere illimitata nel tempo destinata a crescere nei prossimi anni) e Rent VoD di acquisto di un accesso temporaneo ad uno stream content online, hanno complessivamente raccolto 460 milioni di euro e si prevede che passeranno a circa 1,1 miliardi di euro nel 2013.
- Decisiva per lo sviluppo di contenuti online fruiti sul televisore sarà la distribuzione di video in modalità Over the Top Tv OTT che consente la fruizione libera di contenuti tramite una connessione a banda larga che bypassa i fornitori di servizi su piattaforma proprietaria IPTV
In Italia come emerso dalla Relazione AGCOM si è
assistito ad un leggero incremento dei ricavi dell’1,7% del mercato televisivo
nel suo complesso. A fronte di un decremento della pubblicità, scesa a 3,541
miliardi di euro (-9,3%) sono cresciuti i ricavi da pay tv saliti a 2,875
miliardi.Il travaso di ricorse pubblicitarie dalla tv verso Internet è
risultato minore rispetto ad altri Paesi europei. Leader in termini di
fatturato rimane la Rai
con 2,728 miliardi di Euro, seguita da Sky Italia (2,711 miliardi) e da
Mediaset (2,506 miliardi). In termini di ascolti la pay tv rode lentamente le
quote delle emittenti generaliste. Alla fine del 2009 appare particolarmente
pronunciato il ritardo italiana nella costruzione della società digitale
dell’informazione e della conoscenza. L’Italia è:
·
al 17 posto nell’Unione Europea per la diffusione della Larga Banda
(20,6% contro una media EU27 di 24,8%)
·
al 22 posto per numero di famiglie connesse a Internet (53% contro una
media del 65%)
·
al 13 posto per contributo ICT al PIL
·
al 26 posto per quota di esportazioni legate al mondo ICT (-2,2 del PIL,
in calo rispetto al 2,6% del 2008).
31 dicembre 2009 Cresce la penetrazione del DTT in
Spagna salita in un anno dal 43,7% nel dicembre 2007 al 80,8% delle famiglie
televisive spagnole nel dicembre 2009. In termini di audience sale dal 21,9% al
56,5% con i maggiori successi fra i canali per bambini Disney Channel, Clan TBE
e Antena Neox. Grazie ai nuovi canali DTT i broadcaster storici riescono a
recuperare parzialmente la perdita di ascolti delle reti generaliste
31
dicembre 2009 Osservando l’evoluzione degli ascolti dei canali pubblici
generalisti nei principali paesi europei
(share % sul totale individui) dal 1999 al 2009 osserviamo una perdita del
12,8% da parte dei due canali della TVE oggi attestati attorno al 25% e del
10,8% da parte dei due canali della BBC al di sotto del 30%. Le perdite dei tre
canali di France Télévision e della Rai sono dell’8,9% e del 8,2, ponendo le
prime poco sotto il 30% e le secondo attorno al 40%, allo stesso livello dei
tre canali di ARD-ZDF che nel decennio hanno perso solo l’1,2%. In termini di
crescita delle risorse del sistema televisivo europeo nello steso decennio
quelle in maggior crescita sono quelle ai servizi a pagamento più che
raddoppiate (+259%) mentre quelle da canone crescono solo del 47% e quelle da
pubblicità addirittura solo del 16%.
Disuguale
risulta la distribuzione delle risorse pubbliche nel sistema televisivo europeo
fra Germania, Regno Unito, Paesi nordici e altri paesi europei occidentali che
da sole a fronte di una popolazione pari al 35% raccolgono il 71% del totale
delle risorse pubbliche, rispetto quella
di Francia, Italia e Spagna che con una popolazione pari al 26% raccolgono solo
il 21% delle risorse pubbliche, mentre del tutto scarsa appare la quota dei
Paesi europei orientali e degli altri Paesi dell’area del Mediterraneo con solo
l’8% del totale delle risorse pubbliche a fronte d una popolazione del 39%.
31
dicembre 2009 In
Italia, secondo i dati forniti da ETNO, sono 2,49 milioni le abitazioni
raggiunte dalla fibra ottica (capofila la Germania con 9,5 milioni
di abitazioni 'passate' dalla fibra ottica). Con un fatturato 2009 di
27,1 miliardi di euro, Telecom Italia risulta al nono posto globale e
al 5° in Europa.
2010
E’ l’anno cruciale per la conversione al
digitale
Due famiglie italiane su tre hanno un
ricevitore digitale in casa e sono quasi 9 milioni quelli venduti solo
nell’ultimo trimestre. Sono i dati contenuti nell’ultimo numero della
newsletter Digita di DGTVi, che sottolinea come il 2010 sia aperto con
un’ulteriore forte progressione verso il passaggio al digitale e, con gli
switch-off previsti per le grandi regioni del Nord Italia che coinvolgono oltre
23 milioni di italiani, rappresenterà l’anno del passaggio definitivo del
sistema televisivo dall’analogico al digitale.
A gennaio il 48,6% del consumo TV
avviene attraverso piattaforme digitali (TDT, satellite, IPTV), +4% rispetto a
dicembre, un raddoppio in un anno: è imminente ormai il superamento della TV
analogica. La TDT
si conferma la piattaforma regina: il 33,4% della popolazione italiana segue la
programmazione televisiva utilizzando i decoder TDT e costituisce il 68%
dell’intero consumo digitale. Nella segmentazione per classi socio-economiche
Auditel rileva che i possessori di decoder TDT appartengono per il 37% alla
classe socioeconomica medio-alta e per ben il 20% sono persone con alto reddito
e titolo di studio.
Le vendite di ricevitori per la TDT hanno registrato un nuovo
record a dicembre, con in totale di
quasi 2,9 milioni di pezzi. Di questi, il 38% circa (ovvero 1.089.000) sono
ricevitori integrati in altri apparecchi, mentre il restante 62% sono
Set-Top-Box esterni. Sotto l’impulso degli switch-off, nell’ultimo trimestre
del 2009 le vendite si sono attestate sopra i 2,6 milioni di pezzi al mese.
Il numero cumulato di ricevitori TDT
venduti dal febbraio 2004 si attesta alla fine di dicembre a 28.874.000. Di
questi, il 59,8% sono STB esterni, il 40,2% (11,6 milioni) sono ricevitori
integrati.
Secondo dati elaborati da Makno nel febbraio
2010, alla fine dello scorso dicembre il numero delle famiglie dotate di almeno
un ricevitore TDT nella residenza principale è salito a 15.291.000, con una
crescita di circa 1,5 milioni rispetto al dato di novembre. Rispetto alla fine
del 2008, le famiglie dotate di TDT sono raddoppiate (da 7,8 a 15,3 milioni). Il
numero dei ricevitori TDT, esterni o integrati, presenti nelle famiglie
registra anch’esso una crescita consistente attestandosi a dicembre a
23.059.000. Rispetto al dicembre 2008, sono oltre 13,5 milioni i ricevitori TDT
aggiuntivi.
Alla fine del 2009 sei regioni sono
state digitalizzate. Entro la fine del 2010 il 70% delle famiglie sarà in aree
“tutto digitale”. Ciò potrebbe rendere possibile il completamento dello switch
off entro il 2011.
Il Piano nazionale delle frequenze
approvato dall’AGCOM ha liberato nuove risorse per 5 nuovi multiplex a gara
oltre a 1 per il DVB-H in ambito
nazionale, 13 multiplex e 65 programmi locali per regione in ambito locale, 3
canali della banda VHF oltre al canale 12 per la radio digitali, nove canali
televisivi del dividendo digitale esterno per servizi di telecomunicazioni
wireless a banda larga
L’Italia è il secondo paese europeo per
diffusione della banda larga mobile la cui rete rischia il collasso
Il 2010 sembra l’anno in cui si risolve
definitivamente la questione delle frequenze La Corte Cost., con
sent. n. 102/1990, ha stabilito che l'esercizio di impianti radiotelevisivi
comporta l'utilizzazione di un bene comune - l'etere - naturalmente limitato,
rendendo così necessario un provvedimento di assegnazione della banda di
frequenza. Il sistema radiotelevisivo si differenzia così nettamente dalla stampa, che
utilizza strumenti di generale disponibilità. La legge di riferimento per la
gestione delle frequenze è la l. n. 223 del 1990, arrivata molto in ritardo nel
sistema: ancora oggi non è presente un piano di assegnazione delle frequenze
radiofoniche in tecnica analogica. I soggetti che intervengono
nell'assegnazione delle frequenze sono il Ministero delle Comunicazioni, l'Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni e la
Commissione parlamentare per l’indirizzo e la vigilanza dei
servizi radiotelevisivi.
La pianificazione delle frequenze si
divide in due momenti:
·
il piano di ripartizione delle frequenze, che indica
le bande di frequenza utilizzabili dai servizi di telecomunicazione;
·
il piano di assegnazione delle frequenze, che indica
la localizzazione degli impianti, le loro aree di servizio, i parametri
radioelettrici e le frequenze assegnate agli impianti;
Il piano di ripartizione è elaborato dal
Ministero delle Comunicazioni, dopo aver sentito altri Ministeri, le
Concessionarie di servizi di TLC ad uso pubblico, più il Consiglio superiore
tecnico. Il piano viene approvato con decreto P.R., su proposta del Ministro
delle Comunicazioni, previa delibera del Consiglio dei ministri. L'ultimo piano
risale al 2003 (D.M. 20 febbraio).
Il piano di assegnazione è elaborato e
approvato dalla Commissione per le infrastrutture e le reti istituita presso
l'Autorità, previa consultazione della RAI, delle associazioni dei titolari di
emittenti privati, e delle Regioni. Il piano attuale è stato deciso con la
deliberazione n. 68 del 1998,
e in base ad esso:
·
il territorio nazionale è diviso in bacini d'utenza
·
sono previste 17 reti a copertura nazionale, di cui 11 a diffusione nazionale e 6 a diffusione regionale
·
è stabilito che le reti nazionali devono coprire l'80
per cento del territorio (inclusi tutti i capoluoghi di provincia) e il 92 per
cento della popolazione.
In realtà la situazione di fatto si
discosta grandemente da quella prevista dal legislatore. Innanzi tutto una
delle 11 televisioni che aveva avuto la concessione nazionale, Europa 7,
si era trovata nell'impossibilità di trasmettere perché le frequenze che
avrebbero dovuto esserle assegnate sono occupate da Retequattro
(che fa capo a Mediaset). L'intreccio tra valutazioni politiche e giuridiche ha
impedito il ripristino della situazione di diritto. Successivi provvedimenti
legislativi hanno poi messo in discussione l'intero sistema, in attesa di
passare alla tecnologia digitale.
Il 2010 è l’anno anche di forte impatto
sui giornali e sull’editoria libraria dell’introduzione dell’IPAD. Secondo
taluni, i quotidiani della carta stampata, passati in Italia da 6 milioni di
copie vendute nel 2000 a
4,8 milioni di copie vendute nel 2009 (e negli Stati Uniti nello stesso periodo
da 55,8 milioni a 44 milioni), sarebbero destinati a morire. In due anni dal
2007 al 2009 gli italiani che leggono almeno tre volte alla settimana un
quotidiano sono scesi secondo il Censis dalla metà (51,1% nel 2007) ad un terzo
(34,5% nel 2009), mentre fra i 23-24 milioni di utenti ad Internet la
consultazione di news con 43 minuti mensili rimarrebbe un fenomeno marginale
(pari a 1,4%del tempo passato su Internet. A fronte di 480 milioni di pagine
lette complessivamente sulla carta solo 18,5 sarebbero quelle lette sul web, ovvero solo il 3,8% delle pagine lette
sul quotidiano cartaceo. Nel Regno Unito nel biennio 2008-2009 sono stati
chiusi 60 giornali cartacei, negli Stati Uniti ben 166
2010
2010
Antonio Pennacchi pubblica Canale Mussolini dal nome del principale
canale di bonifica dell’agro pontino
2010
Nasce Vodafone Sky TV è una piattaforma televisiva commerciale
per la televisione mobile offerta a pagamento da Vodafone
Italia. La piattaforma è disponibile esclusivamente in Italia e
riservata ai clienti Vodafone. Vodafone Sky TV offre i seguenti canali televisivi: Sky TG24
Sky Meteo24
Sky Sport24
Fox One
FX Mobile
National Geographic Channel Deejay TV
Disney Channel Mobile All Music
2010
E’ previsto entro fine 2010 nel Regno Unito l’avvio della piattaforma aperta
ibrida Canvas aperta a Broadcaster e Internet Service Provider. Si tratta di
una joint Venture fra BBC (con un ruolo guida), ITV, Channel 4, Five, BT,
TalkTalk. Obiettivo: definizione standard aperto e condiviso per ricevitori “ibridi”,
ovvero:
·
Sviluppare
standard tecnici aperti e di sistema di tipo Open IP Tv al fine di promuoverne
l’adozione da parte del più ampio numero possibili di attori della filiera
(costruttori, editori, fornitori di connessione a internet
·
Promuovere una nuova
generazione di decoder (o altra tipologia di device) che integrino la
tecnologia di tv digitale broadcast (terrestre o satellitare) con la
connessione a banda larga attraverso la quale, grazie allo standard “Canvas”,
accedere a servizi aggiuntivi televisivi (es. servizi on demand come BBC
iPlayer) o di altra natura (es. t-government) tramite un’EPG unica che combini
i servizi lineari televisivi e quelli interattivi IP. I device Canvas, che funzionerebbero
con qualunque connessione broadband, costerebbero (in fase di lancio) £ 100-200
Propone
offerte lineari Freeview e Freesat + Catch-up TV, VoD e applicazioni Web. Nel
breve periodo (2010-11) i principali broadcaster potrebbero lanciare servizi
interattivi avanzati basati su standard MHP, tra cui servizi di catch-up TV e
VoD.
Secondo le prime stime rilasciate da BBC, il
progetto Canvas potrebbe accelerare la crescita nel mercato domestico dei
device connettibili per circa il 70% a fine 2015 oltre ad un incremento degli
abbonamenti a BL di circa 500 / 900K unità (controvalore economico di circa
€344 mln).
Il progetto quadriennale prevede costi pari a 115,7
milioni di sterline di cui il 40% rappresentato da spese di marketing. Si
prevede il recupero di 17 milioni di sterline attraverso attività di licensing
del marchio Canvas, verso ISP, di integrazione dei servizi e dei ricavi
anticipati per il listing/inclusione EPG. Le principali incognite per il
successo del progetto Canvas sono tre:
·
rallentamento
della crescita futura della base abbonati dei servizi di pay-tv
·
impatto negativo
sui servizi ibridi broadcast / broadband (ott tv) già esistenti e futuri
·
contributo al
declino del mercato del videonoleggio e potenzialmente
del mercato home video retail
del mercato home video retail
gennaio 2010, Lancio del STB Boxee, servizio operato
da Boxee e D-Link. Fornisce contenuti/servizi:
Offerta VoD a pagamento. Applicazioni Web, servizi di community.
Gennaio 2010 : Secondo i dati ARCEP,
in Francia 195 mila sui 255 000 abbonati a circuiti a banda larga e ultralarga
sono collegati ad un circuito in fibra ottica di Numéricable con terminazione
in cavo coassiale.
1
gennaio 2010. Da oggi le emittenti televisive pubbliche francesi non possono
più raccogliere pubblicità fra le 20.00 e le 6 del mattino
1
gennaio 2010. Da oggi le emittenti televisive pubbliche spagnole non possono
più raccogliere pubblicità. Vengono introdotte nuove e compensative forme di
introito: a) fondi pubblici stanziati nel bilancio statale; b) utilizzo di
parte del gettito della tassa per l’utilizzo delle frequenze terrestre da parte
dei broadcaster privati; c) nuove tasse sui ricavi dei broadcaster privati e
degli operatori telefonici. Il Budget , limitato a € 1,2 miliardi nel 2011,
sarà incrementabile al massimo dell’1% annuo nel 2012-2014
1
gennaio 2010 Sul piano mondiale secondo Microsoft nel 2010 Internet supererà la
televisione come mezzo di comunicazione più utilizzato
4
gennaio 2010 Fusione fra le quaranta società e la holding del servizio pubblico
in Francia. France Télévisions diventa un’impresa comune.
11
gennaio 2010 Comincia la nuova programmazione di Radio Rai
12
gennaio 2010 Da oggi in streaming su Rai.tv la versione italiana di Euronews.
27
gennaio 2010 Steve Jobs presenta Ipad.concepito come gestore e visualizzatore di libri e contenuti cartacei.
Si tratta di un tablet computer prodotto da Apple in grado di
riprodurre contenuti multimediali e di navigare su Internet.
A metà strada tra un computer portatile e un telefono cellulare evoluto Ipad è
un dispositivo senza tastiera e basato su un'interfaccia multi-touch
sviluppata espressamente per il dispositivo. L'interfaccia grafica segue la filosofia presente
nei cellulari iPhone,
adattata tenendo conto di uno schermo di maggiori dimensioni e di una potenza
di calcolo più elevata. iPad, a differenza di iPhone e iPod touch,
consente l'utilizzo di software più complessi, appositamente realizzati e
disponibili su App Store, quali: fogli di calcolo, editor di
testi, presentazioni, foto editing, creazione musicale, gestione database, ecc.
Nonostante non sia presente un vero e proprio File Manager,
i software riescono a comunicare tra loro grazie ad una funzione chiamata
"Open In". Ad esempio: è possibile aprire un documento
dall'applicazione Mail
verso un software di terze parti, editarlo o inviarlo (sempre mediante utilizzo
del tasto Open In) ad un'applicazione che ne consenta la stampa con modalità wireless.
31 gennaio 2010
Cresce rapidamente la penetrazione della televisione digitale terrestre
in Italia. Dal gennaio 2009 al gennaio 2010 il numero dei ricevitori integrati
sale da 5,4 milioni a 12,3 milioni mentre quello dei set top box esterni da 7,4
milioni a 17,9 milioni. Di essi oltre la metà sono zapper mentre solo il 12,2%
pari a poco meno di 2 milioni sono interattivi. La televisione digitale
terrestre diventa la piattaforma regina superando l’ascolto di quella satellitare.
La quota di ascolto mensile della piattaforma digitale sarebbe passata
dall’8,5% nel gennaio 2009 (su un totale
complessivo del 24,5% per l’ascolto delle piattaforme digitali) al33,4% (su un
totale complessivo del 48,6%) nel gennaio 2010.
9 febbraio 2010 Uma delibera della Commissione
Parlamentare di vigilanza blocca le trasmissioni dei principali talk show
politici durante il periodo di campagna elettorale per il rinnovo dei Consigli
Regionali nelle Regioni a statuto ordinario.
10 marzo 2010 AgCom apre la gara per l’assegnazione
delle cinque frequenze del cosiddetto dividendo digitale
10 febbraio 2010 Regolamento AGCOM sulla par
condicio estende il divieto di talk show politici elettorali alle emittenti
private. Ricorrono Sky Italia e Telecom Italia Media.
22
febbraio 2010 La catena di distribuzione Wal-Mart acquista la società di distribuzione di contenuti su
media interattivi Vudu per 100 milioni di dollari.
23 febbraio 2010 Eurispes segnala che il 44,2% degli
italiani dai 18 anni in su si servono di Facebook, Ma anche fra i meno giovani
il fenomeno dilaga. Solo il 7,8% non sa cosa sia Facebook
marzo 2010 Lancio della piattaforma ibrida OTT Sungale.
Fornisce contenuti/servizi: 300
canali lineari gratuiti e a pagamento in streaming. Portable Media
Player e Media Center.
1
marzo 2010 Il consiglio d'amministrazione della Rai, a maggioranza, ha deciso
lo stop ai talk show per un mese, fino al voto delle Regionali.
10 marzo 2010 AgCom apre la gara per l’assegnazione
delle cinque frequenze del cosiddetto dividendo digitale
10
marzo 2010 Viene approvata la
Direttiva 2010/13/UE del Parlamento Europeo E Del Consiglio
del 10 marzo 2010 relativa al coordinamento di determinate disposizioni
legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la
fornitura di servizi di media audiovisivi (direttiva sui servizi di media
audiovisivi). Le disposizioni contenute nella direttiva “Televisione senza
frontiere” sono state fuse con quelle contenute nelle direttive di modifica
nella versione codificata, chiamata ora “Direttiva sui servizi di media
audiovisivi”. In materia di obblighi di programmazione
e investimento in produzioni europee e indipendenti l’art. 16 della direttiva
2010/13/UE prevede che i fornitori di servizi di media audiovisivi riservino
alle opere europee la maggior parte del loro tempo di trasmissione, escluso il
tempo dedicato a notiziari, manifestazioni sportive, giochi televisivi,
pubblicità o servizi di teletext e televendite. L’art. 17 prevede che i
fornitori di servizi di media audiovisivi riservino alle opere europee
realizzate da produttori indipendenti almeno il 10% del loro tempo di
trasmissione – escluso il tempo dedicato a notiziari, manifestazioni sportive,
giochi televisivi, pubblicità o servizi di teletext e televendite – oppure, a
scelta dello Stato membro, il 10% almeno del loro bilancio destinato alla
programmazione. Per i fornitori di servizi di media audiovisivi su richiesta,
l’art. 13 prevede la promozione, ove possibile e con i mezzi adeguati, della
produzione di opere europee e l’accesso alle stesse. La promozione potrebbe
riguardare, fra l’altro, il contributo finanziario che tali servizi apportano
alla produzione di opere europee e all’acquisizione di diritti sulle stesse o
la percentuale e/o il rilievo delle opere europee nel catalogo dei programmi
offerti dai fornitori di servizi di media audiovisivi a richiesta. Le citate norme della direttiva sono recepite in
Italia dal decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 44 e trasfuse nell’articolo 44
del TUSMAR.
11 Marzo 2010 Accordo di google con broadcaster
americani per lancio di decoder che consentirà la ricerca online dei programmi
televisivi
12 marzo 2010 Il TAR del Lazio accoglie il ricorso
di Sky e Telecom Italia Media contro il regolamento AGCOM sulla par condicio
13 marzo 2010 AGCOM,
annulla il regolamento sulla par condicio per le emittenti private
15
marzo 2010 Consiglio di amministrazione della Rai conferma a maggioranza lo
stop ai talk show politici in periodo elettorale e dà mandato alla Commissione
di Vigilanza di decidere sul regolamento della par condicio
15
marzo 2010. Il Testo unico della Radiotelevisione diventa Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (TUSMAR)
Entra in vigore il Decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 44 (cd Decreto Romani)
Attuazione della direttiva 2007/65/CE
relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative,
regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti l'esercizio delle
attività televisive L’articolo 2,
comma 1, lett. s) del decreto legislativo 31 luglio 2005 n. 177 (Testo unico
della radiotelevisione) viene riformato
dal decreto legislativo 15 marzo 2010 n. 44 (decreto Romani) – che ne ha, tra
l’altro, modificato la denominazione in Testo unico dei servizi di media
audiovisivi e radiofonici (TUSMAR) – definisce il Sistema integrato delle
comunicazioni (SIC) come “il settore economico che comprende le seguenti
attività: stampa quotidiana e periodica; editoria annuaristica ed elettronica
anche per il tramite di Internet; radio e servizi di media audiovisivi; cinema;
pubblicità esterna iniziative di comunicazione di prodotti e servizi;
sponsorizzazioni”. Le competenze dell’Autorità nell’ambito del SIC sono dettate
dall’articolo 43 del TUSMAR. In particolare,la norma recita, al comma 9, che
“[f]ermo restando il divieto di costituzione di posizioni dominanti nei singoli
mercati che compongono il sistema integrato delle comunicazioni, i soggetti
tenuti all’iscrizione nel registro degli operatori di comunicazione costituito
ai sensi dell’articolo 1, comma 6, lettera a), numero 5), della legge 31 luglio
1997, n. 249, non possono né direttamente, né attraverso soggetti controllati o
collegati ai sensi dei commi 14 e 15, conseguire ricavi superiori al 20 per
cento dei ricavi complessivi del sistema integrato delle comunicazioni.”
L’articolo
4 del testo fornisce una definizione di “servizio media audiovisivo” elencando
una serie di categorie non soggette agli obblighi posti dal decreto. In
particolare per servizio media audiovisivo si intende la radiodiffusione
(televisione analogica e digitale), il livestreaming, il
webcasting (tv su internet), e video on demand. Mentre non rientrano
in questa definizione i servizi che esercitano attività non economiche e
che non entrano in concorrenza con la radiodiffusione televisiva. Vengono,
altresì, esclusi: la posta elettronica; servizi che non forniscono programmi, e
nei quali il servizio audiovisivo sia puramente incidentale rispetto
all’attività principale e qui il testo inserisce ulteriori dettagli intendendo
per questi ultimi: giochi in linea; motori di ricerca; versioni elettroniche di
quotidiani e riviste; servizi testuali autonomi; giochi d’azzardo.
La
modifica dei limiti di affollamento dei
messaggi pubblicitari è, insieme alle norme su internet, il tema che ha
avuto maggiore risalto sulla stampa. L’articolo 40-bis del testo unico dei
servizi di media audiovisivi e radiofonici, introdotto dal decreto legislativo
n. 44/2010 in attuazione della Direttiva europea sui servizi di media audiovisivi,
consente per specifiche categorie di programmi (opere cinematografiche, film e
serie prodotti per i servizi di media audiovisivi, programmi sportivi e
programmi di intrattenimento leggero) la possibilità di inserimento di
prodotti, assoggettandola ad alcune condizioni intese ad evitare l’esercizio di
influenza da parte degli inserzionisti sul contenuto editoriale dei programmi e
a introdurre appositi strumenti di identificazione della presenza di prodotti
commerciali per renderne consapevole il telespettatore. La disposizione pone a
carico dei soggetti che vogliano avvalersi della possibilità di inserire i
prodotti l’onere di adottare appositi testi di autoregolamentazione, volti a
specificare le condizioni di legge preesistenti sull’inserimento di prodotti, e
conferisce all’Autorità la funzione di vigilanza sul rispetto delle previsioni
autoregolamentari: per le emittenti in chiaro resta il duplice limite orario
(18%) e giornaliero (15%) relativo agli spot pubblicitari, mentre alle
emittenti a pagamento si applica un limite orario più basso, che si ridurrà
progressivamente (16% nel 2010, 14% nel 2011, 12% dal 2012 in poi). Va
notato che le emittenti a pagamento non sono soggette a tetti di affollamento
giornalieri, per cui durante il primo anno di applicazione dei nuovi limiti, le
emittenti a pagamento potranno trasmettere, su base giornaliera, più pubblicità
rispetto alle emittenti in chiaro (alle pay-tv si applicherà infatti un limite
del 16%, a fronte del 15% delle emittenti in chiaro). Tuttavia, sotto il
profilo economico il lieve vantaggio su base giornaliera (peraltro limitato al
solo 2010) non potrà probabilmente bilanciare i mancati introiti pubblicitari
dovuti all’applicazione del più severo limite orario, che inciderà sulla
raccolta pubblicitaria durante il prime time e le altre ore “pregiate” (nelle
quali si registra il maggior numero di telespettatori e quindi il valore del
singolo passaggio pubblicitario è più alto). Sia emittenti in chiaro che
emittenti pay potranno aggiungere agli spot pubblicitari (ai quali si applicano
i limiti sopra indicati) 1 ora e 12 minuti giornalieri di “forme di pubblicità
diverse dagli spot”. Inoltre, non si computeranno ai fini
dell’affollamento pubblicitario (i) le televendite di durata pari ad almeno 15
minuti, (ii) i messaggi di autopromozione, (iii) gli annunci di
sponsorizzazione, (iv) il product placement, (v) i messaggi pubblicitari
diretti a promuovere libri e trasmessi gratuitamente o a condizioni ei favore,
(vi) i trailer cinematografici di film europei (ma probabilmente nella prassi
anche i trailer di film extra-UE potranno continuare a sottrarsi
all’affollamento pubblicitario, adottando l’accorgimento di essere presentati
nell’ambito di rubriche di informazione cinematografica). Si ricorda infine
che ai fini del rispetto dei limiti di affollamento si applica il criterio
dell’“ora sfasata” anziché quello dell’ora naturale (ambedue le soluzioni erano
state ritenute praticabili dalla Commissione europea nella Comunicazione
interpretativa del 2004 relativa alla pubblicità televisiva). Non ci si
sofferma sulle nuove norme in materia di interruzioni pubblicitarie, che
vengono rese più flessibili (tra l’altro, in coerenza con quanto previsto dalla
direttiva, i film potranno essere interrotti una volta per ogni periodo di 30
minuti – prima erano 45 –; inoltre, è stata eliminato l’obbligo di far
trascorrere 20 minuti tra due interruzioni all’interno dello stesso
programma).
Tutela del diritto d’autore. Il decreto Romani punisce con una sanzione amministrativa che può superare i 50.000 euro non solo la trasmissione di opere cinematografiche in violazione dei termini temporali pattuiti tra le parti (previsione contenuta nella direttiva), ma anche qualunque altro caso di inosservanza delle condizioni concordate con il rightowner (quindi anche numero di passaggi, rispetto delle finestre temporali, divieti di endorsement, etc.: tutte ipotesi non contemplate dalla direttiva). La medesima sanzione può essere irrogata ai fornitori di servizi di media audiovisivi che trasmettano o ri-trasmettano o mettano comunque a disposizione degli utenti, su qualsiasi piattaforma, programmi oggetto di diritti di proprietà intellettuale di terzi, senza il consenso dei titolari. Anche questa ipotesi era assente nella direttiva. L’AGCOM viene delegata (i) ad emanare il regolamento necessario per rendere effettiva l’osservanza dei limiti e dei divieti relativi al diritto d’autore e (ii) ad irrogare le relative sanzioni. Il decreto Romani introduce quindi una tutela di natura amministrativa del diritto d’autore, accanto ai tradizionali strumenti civilistici e (nei casi più gravi) di carattere penale già previsti dall’ordinamento.
Tutela del diritto d’autore. Il decreto Romani punisce con una sanzione amministrativa che può superare i 50.000 euro non solo la trasmissione di opere cinematografiche in violazione dei termini temporali pattuiti tra le parti (previsione contenuta nella direttiva), ma anche qualunque altro caso di inosservanza delle condizioni concordate con il rightowner (quindi anche numero di passaggi, rispetto delle finestre temporali, divieti di endorsement, etc.: tutte ipotesi non contemplate dalla direttiva). La medesima sanzione può essere irrogata ai fornitori di servizi di media audiovisivi che trasmettano o ri-trasmettano o mettano comunque a disposizione degli utenti, su qualsiasi piattaforma, programmi oggetto di diritti di proprietà intellettuale di terzi, senza il consenso dei titolari. Anche questa ipotesi era assente nella direttiva. L’AGCOM viene delegata (i) ad emanare il regolamento necessario per rendere effettiva l’osservanza dei limiti e dei divieti relativi al diritto d’autore e (ii) ad irrogare le relative sanzioni. Il decreto Romani introduce quindi una tutela di natura amministrativa del diritto d’autore, accanto ai tradizionali strumenti civilistici e (nei casi più gravi) di carattere penale già previsti dall’ordinamento.
25 marzo 2010. Puntata speciale di Anno zero il talk show politico di
Michele Santoro sospeso dalla programmazione Rai. Rai per una notte dal Palasport di Bologna viene trasmesso da varie
emittenti di nicchia tra cui Current Tv
di Al Gore, e secondo Aldo Grasso è il primo grande spettacolo crossmediale
fruito soprattutto via Internet in Italia.
28-20 marzo 2010. Elezioni Regionali. Vittoria della
coalizione di centro Destra fra Lega Nord e Popolo della Libertà che strappano
al centrosinistra al nord il Piemonte al profitto della Lega, e al Centro il
Lazio, la Campania
e la Basilicata
a profitto del candidato sostenuto dal Popolo della Libertà. In una tornata
elettorale caratterizzata da una forte astensione pari a quali il 35,8%. La coalizione di
centro destra conquista complessivamente 4 seggi superando il 50,2% dei voti
espressi (di cui il 26,75 raccolti dal PDL (che conquista 6 seggi) e il 12,25%
dalla Lega Nord (che esce vincitrice conquistando ben 32 seggi) mentre quella
di centrosinistra con il 44,6% (di cui il 26,7% raccolti dal PD e il 6,9%
raccolti dall’Italia dei Valori, perde 33 seggi (di cui 30 il PD e 20 le
sinistre radicali e i verdi mentre l’Italia dei Valori ne conquista 39).
L’Unione di Centro e gli alleati con poco meno del 3% dei suffragi conquistano
14 seggi mentre il Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo con 1,74% conquista 4
seggi. Scompaiono quasi l’UDEUR che con lo 0,5% conquista solo 2 seggi
(perdendone ben 16) e il Partito Socialista Italiano che con lo 0,4 conquista
solo 3 seggi perdendone 7 rispetto allo SDI, mentre con lo 0,5% i radicali della lista Bonino
Pannella conquistano 2 seggi
30
marzo – 3 aprile 2010 Si conclude con il perfezionamento della fase III il
processo di switch over in Spagna. La
Spagna il primo grande Paese fatta salva la Germania a concludere il
processo di transizione. Mentre si apre il processo per l’assegnazione del
dividendo digitale. Un Real Decreto emanato dal Governo ha stabilito
di utilizzare la banda 800 MHz per i servizi mobile broadband, implicando la
necessità per i broadcaster della TDT di liberare tale spazio per muoversi su
frequenze più basse. In Spagna, si tratta di una operazione particolarmente
complicata poiché su tale banda è oggi irradiata la gran parte dei canali della
TDT. Le decisioni finali dovrebbero essere prese nei prossimi mesi, per
chiudere l’assegnazione del Dividendo Digitale entro il 2011. In ogni caso, il
Governo ha assicurato che i fondi recuperati saranno tali da coprire i costi
sostenuti sia dai broadcaster (che per un certo periodo dovranno trasmettere in
simulcast su due frequenze diverse) sia dagli utenti per le eventuali operazioni
di adattamento delle antenne. Ad oggi, non è chiaro ancora con quale meccanismo
verranno assegnate le licenze di telefonia mobile, se tramite asta o
bando. Completata la migrazione dalle attuali frequenze, l’offerta TDT potrà
ulteriormente ampliarsi: ciascuno dei broadcaster privati nazionali (Antena3,
Telecinco, Sogecable, La Sexta ,
Net TV e Veo TV) avrà infatti a disposizione un intero multiplex, mentre
l’operatore pubblico RTVE ne avrà due. Si tratterà di 8 Mux nazionali (più 2
regionali) in totale, contro gli attuali 5+1.
1
aprile 2010 Isoradio, la trasmissione ascoltata su una sola frequenza in tutto
il territorio nazionale sulle principali strade italiane e autostrade, si
svolge senza soluzioni di continuità sull’arco delle 24 ore. Il palinsesto è
arricchito con programmi specifici e nomi di grido e maggiore attenzione alla
qualità musicale, principalmente italiana.
8 aprile
2010 Viene risolta
definitivamente la disputa fra Europa 7 e il Ministero per lo Sviluppo
Economico: per integrare la copertura del canale 8 in banda VHF, il Ministero
ha deciso di assegnare dei canali ulteriori, mettendo dunque fine al contenzioso
decennale e al ricorso al TAR.
12
aprile 2010 Presentazione a Firenze del primo archivio audiovisivo digitale
della Rai relativo ai beni culturali commercializzato a partire dall’ottobre
2010 da Rai Trade
12
aprile-20 maggio 2010 Asta in Germania per dividendo digitale esterno. La Germania è il primo Paese in Europa ad aver completato
la procedura di assegnazione del Dividendo Digitale.. L’asta ha riguardato
complessivamente una capacità di 360 MHz su 4 bande, compresa quella 800 MHz.
In totale, l’asta ha generato una raccolta pari a 4.384 milioni di euro, di cui
3.576 milioni per la sola banda 800 MHz. I vincitori sono i quattro operatori
di telefonia mobile attivi sul mercato tedesco, vale a dire T-Mobile,
KPN/E-Plus, Vodafone e Telefónica O2, che utilizzeranno tale capacità per
fornire servizi di accesso broadband, specie per le aree rurali, con tecnologia
HSPA e LTE. L’intero procedimento di assegnazione ha però sollevato la reazione
dei broadcaster che hanno predisposto un’azione legale lamentando da una parte
l’insufficiente copertura dei costi sostenuti per la liberazione dello spettro
e dall’altra la debolezza dei sistemi tecnici adottati per prevenire le
interferenze.
27
aprile 2010 Viene creata la struttura Rai Premium con il
compito di coordinare la programmazione di Rai 4 e di RaiSat Cinerma
18
maggio 2010 RaiSat Cnema cambia nome in Rai Movie, in occasione del
restyling che ha coinvolto tutti i canali RAI.
31
maggio 2010. Nel periodo di garanzia primaverile (14 febbraio-29 maggio 2010) la Rai si conferma leader sia nel
prime time (con una share complessivo del 43,99% a fronte del 38,41 di
Mediaset) sia nell’intera giornata (41,88% contro 38,55%). Nelle aree
digitalizzate (Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Lazio, Campania e
Sardegna) l’ascolto della Rai è ancora maggiore in prime time (46,70% contro
36,17% di Mediaset) e nell’intera giornata (43,94% contro 35,73% ). I canali
specializzati Rai raccolgono 4,77% in prime time (contro 3,58% di Mediaset) e
ben il 6,55% nell’intera giornata (contro il 3,13%).
Giugno
2010 L’operatore di telecomunicazioni spagnolo Jazztel inizia a
commercializzare propri servizi PPV centrando la propria offerta audiovisiva su
accordi e servizi televisivi via Internet Jazztel aveva firmato nel mese di maggio un accordo con Digital+, di cui commercializza
l’offerta via Internet unitamente ai propri servizi di telecomunicazione.
3
giugno 2010. Risorse di riferimento, tipo di
programmazione, ruolo nella società. L'era della tv multicanale non stempera,
ma anzi rende ancora più attuale in seno al Parlamento europeo, il dibattito
sul compito che le tv pubbliche, seguendo logiche e principi sempre più
armonici e condivisi, devono svolgere nel nuovo contesto mediatico digitale. Secondo il deputato belga Ivo Belet,
è necessario un dibattito approfondito sul futuro del servizio pubblico europeo.
Il deputato europeo belga presenta alla Commissione Cultura del
Parlamento Europeo un Rapporto sulla radiodiffusione di servizio pubblico
nell’era digitale: l'avvenire del sistema duale” considerato come dato acquisito nell’Unione
Europea. Il Rapporto conferma dell’importanza del Servizio Pubblico nella
tutela della libertà di espressione e del pluralismo, nonché allo sviluppo culturale
e sociale. Riconosce le difficoltà attuali del sistema duale nel processo di
evoluzione verso un ecosistema multimediale e multiplayer. Sottolinea la
necessità di promuovere il dibattito all’interno degli Stati Membri e tra di
essi per individuare il modo migliore per costruire, sviluppare e sostenere un
efficace sistema duale rispettando i principi standard europei. Conferma la
legittimità per il Servizio Pubblico di svilupparsi nel mondo digitale secondo
il principio della neutralità tecnologica a beneficio della società. Secondo il
deputato belga il punto chiave, l'obiettivo primario, deve essere quello di
"depoliticizzare" le attuali strutture di gestione. Male, quindi, che
gli amministratori e i consiglieri siano di fatto scelti dalla politica e non
in base a criteri di competenza professionale. Non bene, sempre secondo Belet,
che gli amministratori non possano contare su sistemi di finanziamento in grado
di garantire risorse stabili e possibilità di programmazione di lungo periodo.
Malissimo, infine, secondo l'europarlamentare belga, che le nuove generazioni
siano sempre meno attratte dalla programmazione delle tv pubbliche e che queste
realtà non pensino più seriamente alla declinazione multipiattaforma dei propri
contenuti. Per porre mano al problema Belet vuole che intanto vengano più
costantemente monitorati, chiamando in causa l'Osservatorio europeo
dell'Audiovisivo, l'indipendenza economica e politica delle tv pubbliche degli
Stati membri. Indipendenza economica e
politica sono principi su cui gli Stati e i governi nazionali si sono impegnati
con l'Unione e così Belet auspica che essi vengano considerati perseguibili se
non mettono in pratica questi orientamenti.
3
giugno 2010 Il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni,
presieduto da Corrado Calabrò, relatori i Commissari Stefano Mannoni e Michele
Lauria, ha approvato oggi all'unanimità il Piano nazionale di assegnazione
delle frequenze televisive (PNAF) per il digitale terrestre. Conferma
l’utilizzo delle reti a singola frequenza SFN identificando le frequenze delle
reti televisive nazionali da utilizzare di norma in tecnica isofrequenziale.
Tiene conto degli specifici obblighi di servizio pubblico , dell’articolazione
regionale di Rai 3 e dell’informazione, nonché dello sviluppo di servizi
innovativi. Riserva un terzo delle frequenze pianificabili alle emittenti
televisive locali Libera nove canali da destinare a servizi di
telecomunicazioni per servizi innovativi quali la larga banda mobile di quarta
generazione wireless (dividendo digitale esterno) mettendo a disposizione di
tali servizi le risorse inutilizzate (white spaces).
8
giugno 2010 Reintegro di Paolo Ruffini alla Direzione di Rai Tre. Rimarrà
nuovamente in carica sino al 7 settembre 2011
28 giugno 2010 nell'ambito
di un processo di ristrutturazione Sky Italia ha cambiato il suo logotipo
adottando quello della britannica BskyB. Tutte le stazioni televisive
"Sky" della News Corporation hanno assunto lo stesso logotipo. A
giugno 2010 il numero degli abbonati ha raggiunto quota 4 milioni e 700 mila.
La piattaforma digitale comprende oltre 185 canali tematici e pay per view con
una programmazione studiata per tutta la famiglia, e con in più 37 canali audio
tematici e radio digitali. Dal lancio della piattaforma, l'offerta che Sky
propone ai propri abbonati è cresciuta costantemente, arricchendosi di oltre 60
nuovi canali. Con un fatturato di 2,650 miliardi di euro ha conseguito nel 2009
un utile netto di 439 milioni a fronte di un risultato operativo negativo per
130 milioni.
30
giugno 2010 Gli abbonati a BSkyB nel Regno Unito salgono a 9,86 milioni con un
fatturato di 5,912 miliardi di sterline in crescita del 10,3%
30
giugno 2010 A
fine giugno 2010 oltre l’85% delle famiglie televisive francesi risultano
digitalizzate. La DTT
interessa il 56,5%, seguita dall’ADSL (21,7%), l’offerta satellitare a
pagamento (16,1%), l’offerta via cavo a pagamento (8,4%) e l’offerta
satellitare free (4,8%).
30
giugno 2010 In
Spagna cresce la televisione a pagamento in modalità IPTV di Telefonica con
Movistar Imagenio che conta 746 mila abbonati a detrimento di Digital + scesa a
1,7 milioni e in parte dell’operatore via cavo Ono che raccoglie 972 mila
abbonati, mentre la pay tv in DTT Gol Tv ne totalizza 190 mila. Come fatturato
Sogecable perde 11 milioni di Euro scendendo
a 252 milioni, Ono, raccoglie 57 milioni mentre Imagenio supera i 52
milioni di euro (nel 2009 ne raccoglieva solo 15 milioni)
30
giugno 2010 A
giugno 2010, Fastweb conta circa 1,7 milioni di clienti. Nel 2009, la società
ha raggiunto un fatturato 1.853 milioni di euro e un utile operativo (EBIT) di
138 milioni di euro. La quota di mercato di Fastweb sui nuovi clienti broadband
nel primo trimestre si è attestata al 13% circa
1
luglio 2010 La commissione europea lancia una consultazione pubblica sulla
neutralità della Rete. Le risposte dovranno pervenire entro il 30 settembre 2010 in previsione di un
Rapporto della Commissione.
Luglio
2010 In
Italia si contano 12,87 milioni di linee a banda larga. Siamo, dunque,
al quarto posto dopo Germania (26,6 milioni di linee), Francia (20,13
milioni) e Regno Unito (18,9 milioni). Se però, in Europa, il numero totale di
linee fisse a banda larga è di circa 128 milioni - di cui 9 milioni di
nuove linee attivate da luglio 2009, su circa 220 milioni di famiglie - per una
penetrazione del 25,6%, rispetto al 23,9% dell'anno precedente, in Italia, la
penetrazione è ferma al 21%, contro il 30,6% del Regno Unito, il 31,1% della
Francia e il 31,3% della Germania.
Luglio
2010 Anticipando i dettami della Commissione europea, la Finlandia ha decretato
che la connessione ad alta velocità ad internet “è un diritto civile che va
garantito a tutti i cittadini”, annunciando un progetto che entro il 2015
dovrebbe portare la fibra ottica da 100 Mbps al 99% del territorio
nazionale. L'accesso a internet è considerato un diritto fondamentale e la
banda larga un servizio universale - col conseguente obbligo in capo
agli operatori di garantire accesso broadband a 1MB a tutti i
cittadini, inclusi i residenti nelle aree rurali
5
luglio 2010. Nicolas Sarkozy propone la nomina di Remy Pfimlin a capo di France
Télévisions in sostituzione di Patrick De Carolis. Entrerà in carica il 22
agosto 2010
6
luglio 2010 Relazione annuale del Presidente AGCOM Calabrò. Sottolinea come
l’ascolto della televisione digitale abbia superato con il 51,12% di
penetrazione complessiva (DTT satellite, IPTV) l’ascolto della televisione analogica
e che il numero di famiglie dotate di almeno un ricevitore digitale terrestre
sia salito nel gennaio 2010 a
oltre 15 milioni, mentre una quota confidente dei decoder viene acquistata per
adeguare al digitale anche i secondi e i
terzi televisori in casa. Calabrò sottolinea peraltro la sfida che Internet
pone ormai alla televisione anche in termini di ascolti. Secondo l’AGCOM il
successo del web richiede la verifica del regime giuridico applicabile alle
nuove forme di televisione fruibili in rete nonché la ridefinizione per via
legislativa del perimetro del Sistema Integrato delle Comunicazioni indicato
dalla Legge Gasparri per garantire il pluralismo informativo
15
luglio 2010 L’AGCOM vara tramite Delibera CONS 366/10/CONS il nuovo ordinamento
e “piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale
terrestre in chiaro e a pagamento e le modalità di attribuzione dei numeri ai
fornitori di servizi di media audiovisivi autorizzati alla diffusione di
contenuti audiovisivi in tecnica digitale e relative condizioni di utilizzo”. Distingue
tre tipologie di canali nazionali: generalisti semigeneralisti e tematici. Una programmazione
è definita “semigeneralista” quando è dedicata a generi differenziati, inclusa
l’informazione, nessuno dei quali raggiunge il 70% della programmazione stessa.
La Delibera
assegna:
·
ai canali
generalisti nazionali i canali da 1
a 9 e a partire dal numero 20 del primo arco di
numerazione
·
alle emittenti
locali i numeri da 10 a
19 e da 71 alla fine del primo arco di numerazione; e i medesimi canali per il
secondo e terzo blocco di numerazione, nonché tutto il settimo arco di
numerazione
·
ai canali
digitali nazionali in chiaro a diffusione nazionale i numeri fino a 70 del
primo arco di numerazione suddivisi in: semigeneralisti, bambini e ragazzi,
informazione, cultura, sport, musica, televendite
·
ai servizi di
media audiovisivi a pagamento sono riservati il quarto e quinto arco di
numerazione
16
luglio 2010 Si della Commissione Europea all’ingresso anticipato di Sky Italia ad
una frequenza digitale terrestre. Potrà partecipare alla gare per
l’assegnazione di solo uno dei cinque multiplex e per 5 anni non potrà fornire
servizi televisivi a pagamento. Mediaset annuncia ricorso alla Corte di
Giustizia dell’Unione Europea
20
luglio 2010 La Commissione
dichiara che le nuove forme di finanziamento delle emittenti pubbliche
nazionali France Télévisions in Francia e RTVE in Spagna (IP/1O/978)
sono compatibili con le norme Ue sugli aiuti di Stato, perché non provocano
indebite distorsioni della concorrenza tra emittenti pubbliche e private, e in
quanto non vi sarebbe alcuna sovra compensazione dei costi delle loro
missioni di servizio pubblico. Queste decisioni sugli aiuti di Stato, comunque,
non pregiudicano in alcun modo la compatibilità degli oneri sulle imprese di
telecomunicazioni con le norme Ue sulle telecomunicazioni, e in particolare con
la direttiva autorizzazioni (2002/20/CE).
22
luglio 2010 AGCOM approva Delibera n. 397/10/CONS contenente modifiche al
Regolamento in materia di Obblighi di Programmazione ed Investimento a favore di opere
europee e di opere di Produttori
Indipendenti adottato ai sensi
dell’articolo 44 del Decreto Legislativo 31 Luglio 2005, n. 177 Relativa ai Servizi di Media
Audiovisivi lineari.
23
luglio 2010 Si insedia il nuovo CDA Sipra composto da Aldo Reali amministratore
delegato e Roberto Sergio Presidente.
Altri membri del CdA sono Mauro Miccio, Giuseppe Paciucco e Ugo Zanello.
Nicola Sinisi sarà il nuovo direttore generale della concessionaria.
23
luglio 2010 Cresce il fatturato nel primo semestre 2010 del gruppo francese
TF1 a 1,28 miliardi di euro (+14%
rispetto al primo semestre 2009)
26
luglio 2010 Cresce il fatturato del gruppo Prosieben-Sat1 del 9,6% a 760,6
milioni di euro
28
luglio 2010 Dividendo Digitale. Il Governo britannico ha dato il via libera
all’attesa asta per lo spettro mobile, come parte della strategia volta a
incrementare la diffusione e la velocità di internet nel Paese, ma anche far
entrare nelle casse dello Stato miliardi di sterline quanto mai necessari in
questi tempi di crisi. Il ministro delle Comunicazioni, Ed Vaizey, ha
sollecitato l’Autorità per le tlc (Ofcom) a predisporre l’asta combinata dello
spettro a 800 e 2600 MHz al più presto possibile, “per consentire agli
operatori di offrire servizi a banda larga mobile su larga scala”.
Presumibilmente l’asta si terrà alla fine del 2011: l’Authority per le tlc
d’oltremanica ha sottolineato che ci vorrà almeno un anno per organizzare la
vendita, dopo che il governo avrà fornito le sue linee guida. Il passaggio
alla Tv digitale libererà i quattro quinti delle frequenze che
servivano a portare nelle nostre case le trasmissioni televisive: questo
“tesoretto”, se adeguatamente sfruttato, potrebbe apportare benefici per
l’economia europea quantificabili tra i 20 e i 50 miliardi di euro. Sempre nel
2011 anche la Francia conta
di procedere con l’asta delle frequenze, mentre la Germania l’ha già
effettuata, incassando 4,38 miliardi di euro.
28
luglio 2010 Francesco Di Stefano annuncia l’accensione del primo trasmettitore
della propria rete nazionale che inizierà a servire Roma e la sua provincia
nella nuova tecnologia DVB T2 fornendo un’offerta Pay sul Digitale Terrestre
chiamata Europa
7 HD composta da 11 canali a pagamento di cui sette in alta definizione e
uno gratuito dedicato all’informazione indipendente, Fly. Il decoder 7box
permetterà di ricevere i programmi HD e 3D sui rispettivi televisori
29
luglio 2009 Forte crescita del fatturato
Mediaset nel primo trimestre 2010 grazie ad una forte progressione degli
introiti pubblicitari. Il faturato sale a 1,817 miliardi di euro in Italia (+
11,4%) e a 461 milioni dui euro in Spagna (+43,7%)
30
luglio 2010 Rinvio al 30 novembre 2010 del termine ultimo per la
ristrutturazione del gruppo Prisa e la vendita della sua quota nella
piattaforma pay Digital Plus pari al 22% che dovrebbe essere ceduta a
Telefonica e a Telecinco con l’assorbimento da parte di quest’ultima anche
dell’emittente commerciale Cuatro.
30
luglio 2010 Scissione in seno al gruppo parlamentare del Popolo della Libertà:
nasce il gruppo parlamentare di Futuro e Libertà per iniziativa degli amici del
Presidente della Camera Gianfranco Fini
2
agosto 2010 Sky Deutschland controllata al 45,4 da News Corporation rimane
fortemente in perdita e per aumentare la propria offerta annuncia l’emissione
di obbligazioni per 340 milioni di euro
4
agosto 2010 Cresce il fatturato di News Corporation grazie alla ripresa del
mercato pubblicitario e nonostante perite per 575 milioni di dollari nell’area
Internet. Il fatturato annuale 2009-2010 del gruppo di Rupert Murdoch sale a
32,778 miliardi di dollari in crescita del 7,7%. Anche Time Warner e Viacom
dichiarono bilanci in forte crescita
11
agosto 2010 Accordo sulla raccolta pubblicitaria di Goovgle Advertising con la
piattaforma pay statunitense Direct Tv (18,7 milioni di abbonati)
15
agosto 2010 Google e Verizon lanciano un a proposta comune per un nuovo quadro
di regole sulla rete che consenta agli ISP di gestire ragionevolmente la rete
in base alle necessità legate alla capacità e ai flussi di traffico. Viene meno
la neutralità della Rete quando un provider viene messo nelle condizioni di
attuare un controllo selettivo dell’accesso ai contenuti. In questo modo Google
potrebbe permettersi di pagare di più per ottenere corsie preferenziali per i
propri servizi. Altri operatori di telecomunicazioni come Telefonica e Deutsche
Telekom condividerebbero l’esigenza di creare queste corsie preferenziali a
pagamento pena l’arrivo ad un punto di rottura
perché “non c’è spazio infinito per i provider internet né le reti
dispongono di capacità infinita”. I sostenitori della net neutralità denunciano
il rischio di una Internet a due velocità in cui gli ISP sarebbero autorizzare
a fornire servizi differenziati che potrebbero includere priorità a pagamento
17
agosto 2010 Muore Francesco Cossiga
18
agosto 2010 Google annuncia il lancio di Google TV che seleziona e indirizza
contenuti per la televisione moltiplicandone le potenzialità. Disponibile sotto
forma di Box digitale collegato in HDMI e dotato di lettore Blue Ray. La
griglia sarà visualizzata da un motore di ricerca universale attraverso il
quale sarà possibile ricercare il programma preferito o registrarlo. Attraverso
la navigazione appariranno a schermo il noleggio di film in streaming o
l’accesso ad una versione di You Tube ottimizzata per grandi schermi La
piattaforma si basa sul sistema operativo Android messo a punto insieme a Sony,
Intel e Logitech.
23
agosto 2010 A
Patrick de Carolis subentra Rémy Pflimlin,
primo presidente di France Télévisions nominato direttamente dal Presidente
della Repubblica Nicolas Sarkozy
26
agosto 2010 Dahlia lancia sulla propria piattaforma il nuovo canale tematico
"Palermo Channel TV", dedicato esclusivamente alla squadra rosanero
29
agosto 2010 Google punta ai social network: dopo gli investimenti
in Zynga e Slide – società specializzate nello sviluppo di
applicazioni per le reti sociali – il gruppo di Mountain View ha
acquisito Angstro, una piccola start-up specializzata in applicazioni per
lo scambio di informazioni tra i social network e starebbe trattando con
gli studios hollywoodiani per un servizio di film in
pay-per-view collegato a YouTube.
30
agosto 2010 Apple presenta il nuovo Ipod
Touch con schermo Iphone 4. contemporaneamente il gruppo di
Steve Jobs ruilancia Apple TV offrendo decoder dotati di un telecomando capace
di controllare i nuovi dispositivi video con un’applicazioone che funziona sia
su Ipod Touch sia su IPad e Iphone. Gli utenti Itunes potranno scaricare negli
Stati Uniti spettacoli televisivi a 99 centesimi
Settembre 2010 : Numéricable realizza un canale pilote di
televisisione a 3D. A l’automne
2010, une plateforme de vidéo à la demande en 3D-HD devrait être lancée
diffusant des contenus sportifs et des films 27 maggio 2008 Lancio del
decoder MySky HD con hard disk da 250 GB
1
settembre 2010 Amazon entra nel mercato crossmediale a pagamento Accesso
illimitato a spettacoli televisivi e film dietro specifico abbonamento: è
l’iniziativa a cui starebbe lavorando, secondo il Wall Street Journal, la
regina delle librerie online, Amazon.com, che starebbe pensando di
lanciare un servizio web-based e avrebbe già prospettato l'idea a
diverse società tra cui Nbc Universal di General Electric, Time Warner,
News Corp. e Viacom. Con questa mossa la nota società americana
lancia una sfida a rivali come Apple, Netflix, Hulu e Google, in
gara per dominare il settore dei film e degli show televisivi digitali. Il
nuovo servizio di Amazon vedrà la luce e sarà reso disponibile, presumibilmente
a partire dal prossimo Natale, su browser o dispositivi quali televisori dotati
di connessione a Internet, lettori Blu-ray e la console Xbox
360 di Microsoft.
1
settembre 2010 Il gruppo Bertelsmann annuncia nel primo semestre 2010 un
fatturato in crescita del 3,7% a 7,35 miliardi di euro e utili per 246 milioni.
La filiale RTL Group
- beneficiando insieme a Gruener + Jahr della crescita del mercato
pubblicitario – ottiene un utile semestrale netto di 257 milioni di euro
1
settembre 2010 Il gruppo Canal Plus raggiunge un portafoglio di 12,3 milioni di
abbonati al 30 giugno 2010 di cui 10 milioni 790 mila in Francia con un
fatturato semestrale in crescita del 3,1% a 2,327 miliardi di euro.
2
settembre 2010 Muore Giulio Cattaneo fondatore de l’Approdo letterario
3-8
settembre 2010 All’IFA di Berlino France Télévisions presenta servizi digitali che verranno lanciati nel
2011 sui televisori connessi alle reti a larga banda secondo lo standard
europeo ETSI HBBTV Hybrid Broadcast Broadband TV
20
settembre 2010. Si costituisce a Torino nell’ambito del Prix Italia il Gruppo
europeo di Torino incaricato di preparare un Libro Verde su I Media di servizio pubblico nella società
dell’informazione e della conoscenza
23
settembre 2010 Con delibera n. 497/10/CONS del 23 settembre u.s., Procedure per
l’assegnazione delle frequenze disponibili in banda televisiva per sistemi di
radiodiffusione digitale terrestre e misure atte a garantire condizioni di
effettiva concorrenza, l'Agcom ha fissato le procedure per l'assegnazione delle
frequenze disponibili in banda televisiva per sistemi di radiodiffusione
digitale terrestre e le misure atte a garantire condizioni di effettiva
concorrenza. La delibera fissa i criteri e le procedure attraverso cui dovranno
essere messa a gara, con il cosiddetto "beauty contest", le 6
frequenze destinate al cosiddetto "dividendo interno" per la tv
digitale. Il primo elemento di novità introdotto dalla delibera è la
possibilità di utilizzare la sesta frequenza (originariamente destinata alle
trasmissioni in DVB-H) anche per trasmissioni in standard DVB-T2 (cioè il DVB-T
di seconda generazione, che dovrebbe garantire la possibilità di veicolare un
numero molto maggiore di contenuti, anche in alta definizione, rispetto
all'attuale standard DVB-T).
Le
sei frequenze in gara verranno suddivise in tre insiemi: A, B e C.
Il
primo insieme, costituito da tre lotti (A1, A2 e A3) è quello destinato ai
nuovi entrati e, in seguito alla Decisione della Commissione europea del 20
luglio u.s., anche a Sky, che peraltro dovrà limitarsi all'impiego per
trasmissioni non codificate.
Alla
gara per l'assegnazione del lotto B, costituito da 2 frequenze (B1 e B2)
potranno concorrere anche Rai e Mediaset.
L'assegnazione
delle frequenze si baserà su una serie di parametri di qualità dei progetti che
le emittenti dovranno presentare (il cosiddetto "beauty contest").
Alla gara relativa al lotto C (costituito dalla frequenza che verrà utilizzata
in DVB-H o, in alternativa, in DVB-T2) non potranno partecipare né Rai né
Mediaset, poiché, trattandosi di una frequenza destinata alla la tv mobile, non
è fruibile dai due colossi, che dispongono già di una frequenza per questo
utilizzo.
27
settembre 2010 Vivendi inizia a disimpegnarsi da NBC Universal cedendo il 7,66%
per 2 miliardi di dollari.
28
settembre 2010 La
Commissione Cultura del Parlamento Europeo ha adottato una
bozza di risoluzione a sostegno del mondo editoriale e, nello specifico, per
sostenere economicamente le emittenti radiotelevisive pubbliche in alcuni Stati
membri dell'Unione Europea
28
settembre 2010 La decisione della Finlandia di considerare l'accesso
a internet un diritto fondamentale e la banda larga un servizio
universale - col conseguente obbligo in capo agli operatori di
garantire accesso broadband a 1MB a tutti i cittadini, inclusi i
residenti nelle aree rurali - ha destato una certa preoccupazione tra le
società di settore, rappresentate dall'Etno. L'associazione degli ex
monopolisti europei si è rivolta al Commissario Ue per l'Agenda
digitale, Neelie Kroes, chiedendole di rivolgere maggiore attenzione al
mercato finlandese delle tlc. A luglio 2010 , anticipando i dettami della
Commissione europea, la
Finlandia ha decretato che la connessione ad alta velocità ad
internet “è un diritto civile che va garantito a tutti i cittadini”,
annunciando un progetto che entro il 2015 dovrebbe portare la fibra
ottica da 100 Mbps al 99% del territorio nazionale. Il governo finlandese ha
varato una legge ad hoc, i cui obblighi, tuttavia, secondo Etno, vanno oltre il
campo di applicazione del 'pacchetto minimo di servizi' per il servizio
universale previsto dalla direttiva Ue. Tuttavia, la legge non prevede alcun
risarcimento dallo Stato per le imprese costrette ad adempiere tale obbligo,
come invece previsto dalla direttiva europea.
29
settembre 2010 La Francia
pensa a tassa su abbonamenti a banda larga per finanziare la fibra ottica
un'infrastruttura il cui costo è stato stimato in 30 miliardi di euro Un aumento di 10 euro all'anno sugli abbonamenti
internet fissi e mobili porterebbe nelle casse del Fondo per la
digitalizzazione centinaia di milioni di euro all'anno.
29
settembre 2010 La Commissione
Europea ha chiesto a Francia e Spagna di abolire le tasse sul
fatturato degli operatori di tlc prese per compensare l'abolizione della
pubblicità sulle Tv pubbliche poiché non compatibili con le norme Ue sulle
telecomunicazioni.
Ritenendole "incompatibili con le norme Ue sulle telecomunicazioni"la
Commissione europea ha chiesto a Francia e a Spagna di
abolire le tasse sul fatturato degli operatori tlc, introdotte quando i
due Stati membri hanno deciso di togliere la pubblicità dai canali televisivi
pubblici. In entrambi i casi, la
Commissione considera questi oneri incompatibili con le norme
europee sulle telecomunicazioni, in base alle quali le tasse imposte agli
operatori devono essere specificamente e direttamente collegate alla copertura
dei costi del settore tlc. La decisione di Francia e Spagna di compensare con
nuove tasse sul fatturato degli operatori le perdite delle entrate derivanti
dalla pubblicità a pagamento sulle emittenti pubbliche contravviene ai dettami
contenuti nell'articolo 12 della direttiva sulle autorizzazioni in base al
quale le tasse imposte agli operatori non possono coprire che alcuni costi
amministrativi e normativi legati, in particolare, alle autorizzazioni e alle
funzioni di regolamentazione. Queste tasse, devono essere "oggettive,
trasparenti e proporzionate". Allo stesso tempo, le parti interessate dovevano
opportunamente essere messe al corrente di tutte le modifiche apportate alle
tariffe applicate dagli stessi operatori del settore. Le cose, invece, in
Francia e Spagna sono andate diversamente. Le richieste della Commissione
assumono la forma di "pareri motivati" nel quadro delle
procedure di infrazione Ue. Francia e Spagna hanno ora due mesi di tempo
per adottare nuove e più adeguate misure per conformarsi alle vigenti normative
europee in materia di telecomunicazioni. Se non lo faranno la Commissione si
rivolgerà alla Corte di Giustizia della Ue. In Francia, la tassa per
gli operatori tlc era stata introdotta nel marzo 2009, quando il Governo
Sarkozy ha deciso di abolire gli spot a pagamento sulla televisione
pubblica. Questa tassa ammonta allo 0,9% del totale dei ricavi degli operatori
le cui entrate siano superiori a 5 milioni di euro e, secondo i calcoli,
dovrebbe generare circa 400 milioni di euro all'anno. La legge sul
finanziamento dell'emittente pubblica spagnola RTVE, invece, è entrata in
vigore nel settembre del 2009, imponendo una tassa dello 0,9% sul fatturato
lordo degli operatori tlc. Un numero limitato di operatori è esentato dal
pagamento di questa tassa in ragione alla portata geografica e al tipo di
servizi forniti. La tassa dovrebbe generare un fatturato di circa 230 milioni
di euro nel 2010.
Ritenendole "incompatibili con le norme Ue sulle telecomunicazioni"
29
settembre 2010 Dichiarazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa
sulla neutralità della rete
29
settembre 2010 Dichiarazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa sulla
strategia digitale per l'Europa
20
settembre 2010 Crescono benefici e abbonati a BSkyB nel Regno Unito: al 30
settembre 2010 sono 9,956 milioni, di cui 3,15 milioni all’offerta in alta
definizione.
30
settembre 2010 Si consolida la presenza di Vodafone in Italia con 30.692.000
clienti di telefonia mobile e 1.457.000 clienti di rete fissa (Vodafone Casa).
L’azionariato si suddivide fra Vodafone Group PLC (76,86%) e Verizon
Wireless (23,14%), società a sua volta partecipata per il 45% dalla stessa
Vodafone Group PLC : Poco inferiore è il numero di clienti 30,6 milioni dichiarato
da Telecom Italia mobile che annovera altri 46,9 milioni da TIM in Brasile:
46,9 milioni con una quota di mercato del 24,5%.
Autunno
2010 Dalla stagione televisiva 2010/2011 il reality di Rai Uno La vita in diretta (visto il passaggio di alcune regioni al
digitale terrestre) va in onda nel formato panoramico 16:9, il cast si
arricchisce con la presenza di Mara Venier che conduce il programma, in coppia
con Lamberto Sposini
ottobre
2010 Anche il sito web di Isoradio assume una faccia nuova,
offrendo anche la possibilità di ascoltare i programmi già trasmessi.
1
ottobre 2010 Lancio nel Bouquet BSkyB del primo canale Sky3d. Verrà seguito da un canale Discovery
3d dotato di licenza dall’OFCOM
1
Ottobre 2010 Lancio del portale Video Mediaset, “la tv del giorno dopo”. Mediaset Premium, inizia la messa in onda con
modalità on demand, dei primi film in versione tridimensionale. Per vederli
sarà necessario essere dotati di una televisione 3D e di un normale
decoder Premium on demand Hd che, oltre al segnale in alta
definizione, è anche abilitato a ricevere quello in tre dimensioni. Il decoder
Premium on demand HD, disponibile in tutti i negozi di elettronica e nei centri
commerciali, è un apparecchio che consente la ricezione digitale terrestre di
tutti i normali canali tv e in più contiene una lista sempre aggiornata di 50
film e serie tv visibili i qualsiasi momento anche in alta definizione.
A partire dal primo di ottobre, la lista dei film Premium on demand si arricchisce con un nuovo titolo in 3D che sarà aggiornato ogni mese. Si comincia con “La leggenda di Beowulf” del grande regista Robert Zemeckis, seguirà “Viaggio al centro della terra” e così via per tutto il 2010 e il 2011.
A partire dal primo di ottobre, la lista dei film Premium on demand si arricchisce con un nuovo titolo in 3D che sarà aggiornato ogni mese. Si comincia con “La leggenda di Beowulf” del grande regista Robert Zemeckis, seguirà “Viaggio al centro della terra” e così via per tutto il 2010 e il 2011.
3
ottobre 2010 Sky inizia a trasmettere eventi in 3D proponendo la Ryder Cup di golf.
4
ottobre 2010 Weather Investments (ora Wind Telecom S.p.A., controllata da
Naguib Sawiris) e il gruppo russo VimpelCom annunciano con un
comunicato la loro fusione, a seguito della quale, VimpelCom assumerebbe
il controllo del 51,7% di Orascom Telecom Holding S.A.E. e del 100% di WIND
Telecomunicazioni S.p.A. In base a quanto previsto in un primo accordo, gli
attuali azionisti di Wind Telecom riceverebbero in cambio il 20,0% dei diritti
patrimoniali ed il 18,5% dei diritti di voto nel nuovo gruppo VimpelCom e due
membri nel consiglio di amministrazione. Contestualmente all'operazione,
sarebbe inoltre previsto uno scorporo di alcune attività facenti capo a Wind
Italia, come il portale Internet ‘Libero’. L’accordo è in corso di
perfezionamento
4
ottobre 2010 Paolo Romani diventa Ministro dello Sviluppo Economico dopo il
lungo interim di Berlusconi in seguito alle dimissioni risalenti al 5 maggio
2010 di Claudio Scajola
13
ottobre 2010 Michele Santoro conduttore di Anno
Zero è sospeso dieci giorni per aver insultato il Direttore Generale della
Rai Mauro Masi
14 ottobre 2010 Google
annuncia che sono stati scannerizzata 15 milioni di volumi.
15
ottobre 2010 Secondo indiscrezioni del Corriere della Sera Sky punterebbe
all’affitto delle frequenze digitali possedute dal gruppo l’Espresso per sei
canali sul digitale terrestre per 25 milioni di Euro all’anno con un’opzione
per acquistare il multiplex una volta che cadranno i vincoli fissati sino al
2012 dall’Antitrust per Sky alla trasmissione di eventi a pagamento.
18
ottobre 2010 Cessa di trasmettere la versione italiana di VH1 diffusa su Sky
Italia dove viene sostituita da un altro canale MTV+ sempre edito da MTV Italia
avviato il 17 maggio 2010 sulla piattaforma digitale terrestre
19
ottobre 2010 OFCOM approva la
piattaforma VOD Canvas che verrà lanciata
nel 2011 come Youview. Detrenuta da BBC, Channel 4, ITV, Channel Fibe, Arqiva,
BT e Talk Talk, Youview consentirà agli utenti di Freeview e Freesat di
accedere gratuitamente ai contenuti e servizi on demand fra i quali BBC iPlayer
sul televisore attraverso un decoder connesso a Internet. Il terminale YouView
comporterà un PVR e una funzione di ricerca dei programmi. Il progetto era
stato autorizzato nel maggio 2010 dall’Office of Fair Trading e nel giugno 2010
dal BBC Trust.
20
ottobre 2010 La crisi economica si abbatte anche sulla BBC, che - nei
prossimi 6 anni - vedrà il suo budget 'congelato' sino alla scadenza
dell’attuale Royal Charter e dovrà rinunciare dal 2015 ai finanziamenti
pubblici per il servizio radiofonico World Service, in più di 30 lingue,
fin qui pagato dal ministero degli Esteri, per BBC Monitor (che
traduce e analizza i notiziari di altri Paesi) e per una parte della Tv in
lingua gallese S4C, finanziata finora dal ministero della Cultura. Il budget
della BBC sarà 'amputato' dell'equivalente del 16% in sei anni, periodo durante
il quale il canone - una manna da 3,7 miliardi di euro l'anno -
resterà 'bloccato' a 145,5 sterline (166 euro) a famiglia. In questo arco di
tempo, la BBC
vedrà dunque ridursi le entrate di 340 milioni di sterline l'anno. Ad
annunciarlo, il ministro delle Finanze George Osborne, secondo cui la BBC ha anche accettato di
ridurre le spese legate all'offerta internet e di non "incidere
ulteriormente sul mercato locale dei media". Non è stata tuttavia attuata
un'ulteriore iniziativa in base alla quale la BBC avrebbe dovuto accollarsi il costo del
canone gratuito per gli over 75, che al governo costa 556 milioni
l'anno, pari al 25% del budget
21
ottobre 2010 Il Consiglio di Amministrazione della Rai ha approvato il progetto
di fusione di Rai Trade (la società che promuove le proprietà
intellettuali del gruppo Rai e ne commercializza i diritti) in Rai. E' quanto si
apprende da un comunicato stampa diramato a margine dell'incontro dei vertici
dell'azienda con l'organo collegiale a cui è affidata la gestione e che,
accogliendo la proposta del direttore generale Mauro Masi, ha approvato
l'importante documento che incorpora le due singole unità societarie. Nel corso
della stessa seduta, Mauro Masi con i vicedirettori generali Gianfranco
Comanducci Affari immobiliari approvvigionamenti servizi di funzionamento;
Lorenza Lei (Area produttiva e gestionale); Giancarlo
Leone (Transizione al digitale terrestre e strategie multipiattaforma)
e Antonio Marano (Coordinamento dell'Offerta televisiva), e con il
direttore Risorse umane e organizzazione Luciano Flussi, ha
presentato al Consiglio di Amministrazione lo stato di avanzamento del Piano
Industriale 2010 - 2012 che prevede le linee guida strategiche da adottare per
superare la crisi e meglio rilanciarsi sul mercato televisivo e pubblicitario,
oltre che sulle azioni di riequilibrio economico da portare avanti nel prossimo
triennio.
26
ottobre 2010 BSkyB avvia l’offerta VoD Sky+ Anytime per gli abbonati dotati del
box SDky+ HD. Completa quella di Sky Anytime avviata nel 2006. Saranno
disponibili oltre 600 programmi delle reti Sky Movies, Sky Sports, Sky Arts e
Sky 1.
Ottobre
2010 Le web radio
nascono a ottobre
2010 per ampliare
l'offerta di Radio Rai. Rai Web Radio 6 Canale in streaming,
ritrasmette i migliori programmi radiofonici del passato. Rai Web Radio 7, Canale in
streaming, dedicato alla musica di successo del passato. Rai Web Radio 8, Canale in
streaming, rivolto ad un pubblico giovane e aperto ai contributi degli
ascoltatori.
Ottobre
2010 Si è completato lo spegnimento del segnale analogico terrestre nelle due
regioni Centre e Poiteou-Chanteres. In totale, la transizione ha coinvolto
circa 4,2 milioni di individui.
30
ottobre 2010 L 'Autorità
per le Comunicazioni in una segnalazione inviata al governo chiede la proroga
della norma che vieta gli incroci di proprietà tra il settore
televisivo e quello editoriale, in scadenza a fine anno. L'Agcom, si
legge nella segnalazione, 'auspica che il governo, qualora convenga
sull'opportunità della proposta avanzata, voglia porre mano a un intervento
legislativo finalizzato alla conservazione della norma che vieta gli incroci di
proprietà tra il settore televisivo e quello editoriale'.Secondo l'Autorità il
mantenimento della normativa sui limiti
antitrust incrociati stampa-tv può “a pieno titolo rientrare tra gli
interventi consentiti al legislatore per il mantenimento della
concorrenzialità e del pluralismo del sistema dell'informazione, anche
alla luce del confronto con i principali Paesi europei”. Con l'occasione, ha
detto ancora l'Agcom, “'tale disposizione, che nella formulazione attuale
risulta limitata al possesso di reti nazionali televisive analogiche, andrebbe
adeguata alla trasformazione del sistema radiotelevisivo intervenuta dal 2004 a tutt'oggi, e, in
particolare, all'evoluzione tecnologica digitale terrestre, satellitare e via
cavo, nonché a quella di mercato del settore”. “Le funzioni attribuite
all'Agcom – ha ricordato la stessa Autorità - consistono nell'accertare
che le imprese che agiscono nei settori del Sistema integrato delle
comunicazioni e che fanno capo al titolare di cariche di Governo, al coniuge o
ai parenti entro il secondo grado, ovvero sottoposte al controllo dei medesimi
soggetti, non pongano in essere comportamenti che forniscano un sostegno
privilegiato al titolare di cariche di Governo”. E sottolineato che “sotto il
profilo soggettivo, rientrano nel campo di applicazione della norma le imprese
che editano le testate ed i programmi radiotelevisivi', mentre 'sotto il
profilo oggettivo, la disciplina non contiene, tra i comportamenti vietati che
possono configurare il sostegno privilegiato, alcun riferimento alla
stampa'. 'I principi del pluralismo, dell'obiettività, della completezza,
della lealtà e dell'imparzialità dell'informazione – ha spiegato - si
applicano esclusivamente alle emittenti radiofoniche e televisive, mentre la
stampa, sotto il profilo contenutistico e comportamentale, gode di una
disciplina autonoma'.
1
novembre 2010 Telefonica invita a cambiare il modello di business nel traffico
dati Internet "Come è impostata
adesso, l'economia di internet non può reggere", ha affermato il
presiodente di Telefonica Alierta in un’intervista al New York Times,
sottolineando che "il traffico si sta espandendo ma i profitti non
tanto". Il riferimento è all'ingresso nel settore di società come Google, Apple o Facebook,
che immettono una mole di dati sempre maggiore ma non contribuiscono agli
investimenti. Gli operatori telefonici, soprattutto quelli europei, hanno più
volte reclamato il diritto di ricevere i compensi adeguati a coprire i costi di
gestione di servizi ad alto consumo di banda, come le ricerche o siti
qualiYouTube. Le ricerche internet da siti come Yahoo! e Google occupano una
grossa fetta della larghezza di banda sulle reti degli operatori tlc, che hanno
accusato più volte i fornitori di contenuti di volerli trasformare in ‘Dumb
pipes’, ossia semplici ‘trasportatori di dati’. Già a febbraio, nel corso del
Mobile World Congress, Cesar Alierta aveva minacciato di far pagare i
motori di ricerca per l’uso delle reti. L'atto d'accusa è stato rilanciato nei
giorni scorsi anche dall'ad di Telecom Italia, Franco Bernabè, secondo cui
i grandi fornitori di applicazioni e servizi 'over the top' - quali Apple con
iTunes e l'Application store, Google con l'online advertisement, Facebook con il
suo social networking, Skype con il suo unmanaged VoIP - sfruttano le reti
senza contribuire agli investimenti, "compromettendo la sostenibilità
economica del modello di business delle Tlc". Queste
società, "...sottraggono risorse non al settore nazionale delle Tlc
ma anche all'erario in quanto essendo localizzati all'estero pagano imposte
solo sugli utili generati in Italia".
Novembre
2010 Sogecable diventa Prisa Tv
Novembre
2010. Lo scrittore Roberto Saviano e Fabio Fazio trasmettono su Rai Tre Vieni via con me. Le quattro puntate,
suscitando aspre polemiche per le denunce dello scrittore campano su presunte
collusioni della camorra e della ndrangheta con le amministrazioni locali
nell’Italia settentrionale, raccoglie un elevatissimo share, sfiorando il 30%
in prima serata, fatto del tutto eccezionale per una rete non ammiraglia come
Rai Tre, affidata a manager vicini all’opposizione.
10
Novembre 2010 La seconda piattaforma satellitare digitale USA The DISH
Network offre ai propri abbonati l’accesso ai servizi forniti da
Google TV che richiede un apposito servizio DVR integrato con
tecnologia Logitech nel set-top box.
11
novembre 2010 Apple Tv sbarca anche in Italia. Film a noleggio via iTunes a
2,99 euro Anche in Italia come negli
Stati Uniti arriva, infatti, la Apple
Tv. Ad annunciarlo, i vertici della casa di Cupertino che in
questo modo, oltre a fare un ulteriore passo in avanti nel campo dei contenuti
audio-video, tentano di colpire il fenomeno del download illegale. La nuova Apple Tv -
progetto multimediale supportato da Sony e Logitech -
presentata lo scorso mese di settembre da Steve Job, sbarca nel nostro Paese in
contemporanea con Austria, Giappone, Svizzera e Spagna. Cinque nuovi mercati
che si aggiungeranno a Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Germania dove il
servizio è già attivo. Il nuovo dispositivo, un decoder nero di 2,29 centimetri di
altezza e 9,91
centimetri per lato, non richiede alcun tipo di set up
da parte dell'utente e manda semplicemente in streaming i contenuti da qualsiasi
computer o da internet. Basta infatti, collegare la Apple Tv da un lato alla
rete internet (tramite cavo o Wi-Fi) dall'altro allo schermo con un cavo
hdmi.Già abilitato ad AirPlay, con il rilascio del nuovo sistema operativo
della Apple, sarà possibile utilizzare l'apparecchio per guardare video e foto,
ascoltare musica e altri contenuti su iPhone, iPod e iPad. In
vendita negli store italiani anche online, la Apple Tv è disponibile al
costo di 119 euro. I prezzi per il noleggio, invece, varieranno a seconda che
si tratti di una nuova uscita (dai 3,99 per l'SD, la definizione standard, a
4,99 per l'HD, l'alta definizione) o di un film a catalogo (dai 2,99 per l'SD a
3,99 per l'HD).
11
novembre 2010 A seguito del raggiungimento dei limiti per la pensione da
Capo dipartimento della Protezione civile nazionale (funzionario
pubblico), il sottosegretario Guido Bertolaso lascia anche l'incarico
politico di Sottosegretario (le dimissioni erano state presentate il 5 novembre
ed accettate il 10 novembre successivo .
12 novembre 2010 Esce Noi credevamo di Mario Martone
12
novembre 2010 Giuseppe Maria
Reina (MpA), Sottosegretario al Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti abbandona il Governo in accordo con il suo
partito, il quale "ritiene di porre fine alla partecipazione
all'attuale governo che manifesta di avere ormai esaurito la propria capacità
di incidere per lo sviluppo dell'intera comunità nazionale, rischiando anzi una
pericolosa deriva che può compromettere seriamente tale unità"
13
novembre 2010 Nasce la televisione connessa al web Ogni televisore può
diventare un televisore connesso. In che modo? Con Hybrid BLOBbox, il
primo decoder con digitale terrestre, videoregistratore HD e media player per
tutti i formati multimediali. Ad annunciare la disponibilità nei negozi
di TELE System è il produttore del software di Hybrid BLOBbox,
ovvero l’azienda italiana TVBLOB. Lo strumento introduce sul mercato una
categoria di prodotto totalmente nuova, con l'obiettivo di offrire agli utenti
la migliore esperienza televisiva digitale. In un unico prodotto sono integrati
i canali free del digitale terrestre la videoregistrazione HD
con doppio sintonizzatore un potente media player Internet
streaming, podcasting e download BitTorrent, per accedere alla
moltitudine di servizi e contenuti della nuova 'onda' della TV digitale e
connessa. Centinaia di film e migliaia di episodi di serie tv ogni settimana,
centinaia di nuovi canali TV tematici, migliaia di video podcast e radio
online, tutto gratuito. Hybrid BLOBbox soddisfa contemporaneamente le esigenze
dello Switch-Off e della TV connessa, per consentire agli utenti di accedere al
digitale terrestre e ai contenuti Internet in HD, rimpiazzando il vecchio VHS e
senza cambiare il televisore. Oggi la
televisione è il mezzo più utilizzato in Italia e la sua pervasività è
cresciuta (oggi il 97,8% della popolazione si affida alla TV come media
principale, contro il 95,8% del 2001). Il tasso di penetrazione di Internet è
invece del 47%, ma il web continua ad essere uno strumento utilizzato in
massima parte da giovani e persone con titolo di studio più alto. La Hybrid BLOBbox di TVBLOB, in questo contesto, ha
tutte le carte in regola per giocarsi una grande partita da protagonista nel
mercato. Con la Hybrid
BLOBbox , grazie al doppio sintonizzatore, è possibile
videoregistrare un programma mentre se ne guarda un altro. La Guida TV interattiva
aiuta lo spettatore nella scelta dei programmi da vedere e da registrare. È
possibile accedere a contenuti multibrand e servizi come meteo, news, video e
musica in streaming, sempre disponibili gratuitamente e in modalità
on-demand grazie alla connessione in banda larga. Il Media Player della
BLOBbox supporta tutti i più diffusi formati, inclusi MP4 e MKV,
nonché il video-on-demand mediante Flash streaming, Microsoft
SmoothStreaming e i download BitTorrent. Può riprodurre i contenuti
condivisi dal PC (DLNA) e scambiarli fra TV e computer di casa. Videoregistrare
i propri programmi preferiti, guardare i filmati di YouTube con tutta
la famiglia, leggere le e-mail e seguire le previsioni del tempo in qualunque
momento, ascoltare le radio da tutto il mondo e scaricare contenuti. La BLOBbox si basa
sul sistema operativo Linux e sui linguaggi web
HTML e Javascript; è aperta e permette a chiunque di sviluppare
applicazioni e servizi TV e di modellare nuove forme di intrattenimento e
business basate sulla TV connessa.
14
novembre 2010 Si insedia il terzo Governo di François Fillon. Fréderic
Mitterrand è Ministro della Cultura e della Comunicazione. Ministro presso il
Ministero dell’Economia con delega all'Industria, all'Energia e all'Economia
liberale è l’UMP progressista ex
socialista Eric Besson.
15
novembre 2010 Rassegnano le dimissioni
gli esponenti di Futuro e Libertà nel quarto Governo Berlusconi: il ministro
Andrea Ronchi (Politiche europee), il viceministro Adolfo Urso (Sviluppo
Economico con delega al Commercio Estero), i sottosegretari Antonio Buonfiglio
(Politiche agricole) e Roberto Menia (Ambiente)
16
novembre 2010 lo switch-off è stato completato regolarmente nelle due regioni
Bourgogne (1,3 milioni di individui coinvolti) e Franche Comté (1,4 milioni).
18
novembre 2010 Il Consiglio dell’Unione Europea approva un Piano di lavoro quadriennale 2011-2014 a favore della cultura
con sei priorità: diversità culturale, dialogo interculturale, industrie
culturali e creative, competenze e mobilità, digitalizzazione del patrimonio e
relazioni culturali esterne
18
novembre 2010 Telecinco, il gruppo televisivo controllato al 50,5%
da Mediaset, porterà il suo capitale sociale a 499.201.775 di euro.
Operazione che ridurrà la quota del gruppo guidato da Fedele
Confalonieri nella società spagnola al 41,6%. L'operazione finanziaria,
stabilita con il Gruppo Prisa - con il quale appena pochi giorni fa è
stata avviata una nuova strategia di riassetto per evitare l'intervento
dell'Antitrust sulla gestione della PayTv satellitare - servirà per
l'acquisizione del 22% del canale Digital Plus oltre che dell'intero
canale televisivo Cuatro, che avverrà tramite lo scambio del 18% circa delle
azioni di Telecinco.
24
novembre 2010 Consiglio AGCOM avvia procedure per piano di attuazione frequenze
nelle aree digitalizzate. I fornitori di servizi di media
audiovisivi chiamati dalla Direzione generale per i servizi di
comunicazione elettronica e di radiodiffusione (Dgscer) del Ministero
dello Sviluppo economico e delle Comunicazioni, ad avviare tutti i procedimenti
necessari per l'assegnazione dei diritti d'uso temporaneo delle frequenze di
radiodiffusione televisiva. In tal senso l'Agcom ha indetto un
Consiglio straordinario per decidere il piano di attuazione sulle prime tre
aree tecniche e procedere nel più breve tempo possibile al rilascio dei
provvedimenti per l'uso temporaneo, appunto, delle frequenze. Il tutto, anche
in virtù dell'avvento dell'imminente switch off previsto per il
prossimo 27 novembre nella regione Emilia Romagna, identificata come area
tecnica 5; del 30 novembre per la regione Veneto (area tecnica 6) e del 3
dicembre per la regione Friuli Venezia Giulia (area tecnica 7).
24
novembre 2010. TIM annuncia la chiusura del suo servizio di televisione mobile
DVB H. Vodafone Italia potrebbe seguirlo
24
novembre 2010 Fine delle trasmissioni analogiche di Canal Plus in Francia. La
pay tv francese conta 5,3 milioni di abbonati di cui 1 milione di abbonati
sulla piattaforma digitale terrestre (con sette programmi). Il satellite rimane
la piattaforma più importante con 3,2 milioni dove ha lanciato un decoder di
televisione connessa HD compatibile con immagini 3D già usato da 250 mila
abbonati. In forte crescita gli abbonati ADSL saliti a 800 mila. L’offerta n. 5
consente agli abbonati di ricevere l’offerta su terminali mobili sul web su
terminali PC e MAC nonché sulla consolle xbox di videogiochi.
25
novembre 2010 Il Parlamento europeo adotta la risoluzione presentata dal
popolare belga Ivo Belet, che invita, tra le altre cose, gli Stati membri
a "porre fine alle interferenze politiche relative ai contenuti dei
servizi offerti dalle emittenti di servizio pubblico", sottolineando che i
valori europei della libertà di espressione, pluralismo dei media e
indipendenza, insieme al finanziamento dei media pubblici, dovrebbero essere
'priorità' per tutti i paesi europei. Secondo il testo, "le emittenti
pubbliche in alcuni Stati membri sono confrontate a problemi fondamentali che
ne pregiudicano l'indipendenza politica, la sopravvivenza e persino la base
finanziaria". Il Parlamento suggerisce altresì di conferire
all'Osservatorio europeo dell'audiovisivo "il mandato, affiancato
dalle risorse necessarie, di raccogliere dati e realizzare
ricerche" su come gli Stati membri applicano tali principi,
insistendo che questi "dovrebbero essere chiamati a rispondere del
mancato rispetto degli impegni". Gli Stati membri sono inoltre invitati
a "assicurare finanziamenti adeguati, proporzionati e costanti ai
media di servizio pubblico affinché questi ultimi siano in grado di assolvere
alla propria missione, di garantirne l'indipendenza politica ed
economica". Allo stesso tempo, i deputati chiedono di
garantire "una proprietà trasparente delle emittenti private e
invitano la Commissione
a monitorare e sostenere i progressi in tal senso"
25
novembre 2010 Il canale TG Mediaset sostituisce BBC World News sulla
piattaforma digitale terrestre. La rete internazionale della BBC è disponibile
solo sulle altre piattaforme
25
novembre 2010 Viene istituita la struttura Rai Gold in sostituzione della
struttura Rai Premium, per
coordinare i canali tematici Rai Movie e Rai Premium.
25
novembre 2010 Il Parlamento europeo adotta la risoluzione presentata dal
popolare belga Ivo Belet, che invita, tra le altre cose, gli Stati membri
a "porre fine alle interferenze politiche relative ai contenuti dei
servizi offerti dalle emittenti di servizio pubblico", sottolineando che i
valori europei della libertà di espressione, pluralismo dei media e
indipendenza, insieme al finanziamento dei media pubblici, dovrebbero essere
'priorità' per tutti i paesi europei. Secondo il testo, "le emittenti
pubbliche in alcuni Stati membri sono confrontate a problemi fondamentali che
ne pregiudicano l'indipendenza politica, la sopravvivenza e persino la base
finanziaria". Il Parlamento suggerisce altresì di conferire
all'Osservatorio europeo dell'audiovisivo "il mandato, affiancato
dalle risorse necessarie, di raccogliere dati e realizzare
ricerche" su come gli Stati membri applicano tali principi,
insistendo che questi "dovrebbero essere chiamati a rispondere del
mancato rispetto degli impegni". Gli Stati membri sono inoltre invitati
a "assicurare finanziamenti adeguati, proporzionati e costanti ai
media di servizio pubblico affinché questi ultimi siano in grado di assolvere
alla propria missione, di garantirne l'indipendenza politica ed
economica". Allo stesso tempo, i deputati chiedono di
garantire "una proprietà trasparente delle emittenti private e
invitano la Commissione
a monitorare e sostenere i progressi in tal senso"
25 novembre 2010 Approvazione
di due delibere dell’AGCOM su
Regolamenti in
materia di Autorizzazione di servizi di media audiovisivi. In base alla disposizione del Testo unico dei servizi di media
audiovisivi e radiofonici che dispone che “la prestazione di servizi di media
audiovisivi lineari o radiofonici su altri mezzi di comunicazione elettronica”
(art. 21, comma 1 bis) e “la fornitura di servizi di media audiovisivi a
richiesta” (art. 22 bis) sono soggette ad autorizzazione rilasciata
dall’Autorità sulla base della disciplina stabilita con propri regolamenti, il
Consiglio dell’Autorità con le delibere n. 606/10/CONS e n. 607/10/CONS del 25
novembre 2010. ha
approvato suddetti regolamenti stabilendo che i regolamenti si applicano
all’attività di fornitura di servizi di media, anche a pagamento, svolta sotto
la responsabilità editoriale di un fornitore di servizi di media, il cui
obiettivo principale è la fornitura di programmi, nel caso dei servizi lineari,
o di un catalogo di programmi, nel caso dei servizi non lineari, al fine di
informare, intrattenere o istruire il grande pubblico, attraverso reti di
comunicazioni elettroniche, in concorrenza con la radiodiffusione televisiva, e
i cui ricavi annui derivanti da pubblicità, televendite, sponsorizzazioni,
contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati, provvidenze pubbliche
e da offerte televisive a pagamento, sono superiori a centomila euro, secondo
quanto indicato nel primo rendiconto approvato dopo l’entrata in vigore dei
regolamenti.
Prestazione di servizi di media
audiovisivi lineari o radiofonici su altri mezzi di comunicazione elettronica. In attuazione della previsione di cui all’art. 21,
comma 1-bis, del Testo unico, il regolamento approvato con la delibera n.
606/10/CONS reca la disciplina dell’attività di fornitura di servizi di media
audiovisivi lineari. Ai sensi dell’art. 3, comma 1, del Regolamento, compete
all’Autorità il rilascio delle autorizzazioni per la fornitura dei citati
servizi che rientrano nel suo campo di applicazione, come delineato dall’art.
2. Il comma 2 dell’art. 3 prevede, poi, che dette autorizzazioni possano essere
rilasciate a società di capitali o di persone, società cooperative,fondazioni,
associazioni riconosciute e non riconosciute e a persone fisiche che abbiano la
propria sede legale o residenza in Italia, ovvero in uno Stato dello Spazio economico
europeo, ovvero anche al di fuori dello Spazio economico europeo, a condizione che
lo Stato ove il soggetto richiedente stabilisca la propria sede legale o residenza
pratichi un trattamento di reciprocità nei confronti di soggetti italiani. A
fronte delle spese di istruttoria, è previsto il versamento di un contributo di
500 euro. Le autorizzazioni sono valide per un periodo di dodici anni dalla
data del conseguimento e possono essere rinnovate per periodi successivi di
uguale durata. L’art. 9, comma 1, del regolamento consente inoltre, senza alcun
onere, ai fornitori di servizi di media audiovisivi o radiofonici su reti di
diffusione terrestre, via satellite o di distribuzione via cavo, in possesso
del relativo titolo abilitativo in corso di validità, e previa notifica,
inclusiva anche dei dati tecnici necessari, da effettuarsi all’Autorità ed al
Ministero competente, la ritrasmissione simultanea integrale, su altri mezzi di
comunicazione elettronica, fatto salvo il rispetto dei diritti di trasmissione
acquisiti.
Fornitura di servizi di media
audiovisivi a richiesta Il
regolamento adottato con la delibera n. 607/10/CONS disciplina l’attività di
fornitura di servizi di media audiovisivi non lineari, anche a pagamento,
indipendentemente dalla rete di comunicazione elettronica impiegata. L’art. 3
del regolamento dispone che la fornitura di servizi audiovisivi a richiesta
rientranti nel campo di applicazione delimitato dall’articolo 2 è assoggettata
a un’autorizzazione generale conseguita a seguito della presentazione
all’Autorità di una segnalazione certificata di inizio attività, ai sensi
dell’articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni.
La segnalazione certificata può essere presentata da società di capitali o di
persone, società cooperative, fondazioni, associazioni riconosciute e non
riconosciute e da persone fisiche che abbiano la propria sede legale o la
residenza in Italia, ovvero in uno Stato dello Spazio economico europeo, ovvero
al di fuori dello Spazio economico europeo, a condizione che lo Stato ove il
soggetto richiedente ha stabilito la propria sede legale o residenza pratichi
un trattamento di reciprocità nei confronti di soggetti italiani. A fronte
delle spese di istruttoria, è previsto il versamento di un contributo di 500
euro per i servizi audiovisivi e di 250 euro per i servizi radiofonici. La
successiva disposizione transitoria dell’art. 13, comma 1, prescrive che i
soggetti che, alla data di entrata in vigore del presente regolamento,
esercitano l’attività di fornitura di servizi di media audiovisivi a richiesta,
nelle forme e nei limiti di cui all’articolo 2, possono proseguire l’attività a
condizione di presentare all’Autorità, entro il termine di dodici mesi
dall’entrata in vigore del regolamento stesso, la segnalazione certificata di
inizio attività di cui al precedente art. 3. Essendo il regolamento in
questione entrato in vigore il 18 gennaio 2011, il termine di presentazione di
codesta segnalazione di inizio attività risulta scaduto alla data del 18
gennaio 2012.
26
novembre 2010 Si concretizza il passaggio dall'analogico al digitale in
Lombardia, Piemonte orientale e nelle province di Parma e Piacenza. Con
l’occasione Rai Extra si trasforma in Rai5 il canale semigeneralista nato per
documentare arte e spettacolo, viaggi e scoperte, musica e danza, moda e
tendenze, costume e stili di vita, lirica e teatro, design e nuove tecnologie,
documentari e film d'autore. La concorrenza dal canto suo lancia Mediaset
Extra.
30
novembre 2010 Google accusata di abuso di posizione dominante nella ricerca
online. Con questa imputazione la Commissione europea ha aperto
un'indagine antitrust nei confronti di Google, sulla base delle accuse
mosse dai concorrenti del gruppo di Mountain View, secondo cui i loro servizi
sarebbero stati penalizzati nei risultati di ricerca a pagamento e gratuiti in
favore dei servizi della stessa Google. L'apertura della procedura formale non
vuol dire che la
Commissione abbia le prove dell'esistenza di una infrazione,
ma soltanto che verrà effettuata un'inchiesta approfondita sul dossier, e in
maniera prioritaria.
30
novembre 2011 La diffusione della TDT in Italia (almeno un decoder nella
residenza principale) sale a 18.395.000, con una crescita di circa 470 mila
unità rispetto al dato di ottobre e di circa 3,1 milioni dall’inizio del 2010. A livello nazionale,
le famiglie dotate di TDT salgono così al 74,6% a fine novembre mentre il
numero dei ricevitori TDT presenti nelle famiglie raggiunge il valore di
31.057.000. Il numero cumulato di ricevitori TDT venduti dal febbraio 2004 si
attesta a fine novembre a quota 43.888.000. Di questi, 18,7 milioni sono
integrati (43% del totale) e i restanti 25,2 (57%) esterni. Nei primi 11 mesi
del 2011 sono stati venduti circa 15 milioni di ricevitori TDT.
6
dicembre 2010 Google lancia Google eBooks,
un nuovo servizio che permette di
acquistare e leggere libri online. In questo momento, è possibile solo
acquistare i libri se siete negli Stati Uniti, ma si può leggere 3 milioni di
libri di dominio pubblico gratuitamente da qualsiasi luogo. L'obiettivo di
Google è quello di creare uno scaffale prenotare on-line dove è possibile
archiviare i libri acquistati da eBooks Google o altri servizi. Questi
libri possono essere letti usando il browser del computer, utilizzando applicazioni
mobile per Android e dispositivi IOS o trasferiti a dispositivi che eseguono
eReader Adobe Digital Editions.
6
dicembre 2010 Il Senato francese vota la soppressione definitiva della
pubblicità televisiva sulle reti pubbliche di France Télévisions a partire dal
1 gennaio 2016, contravvenendo alla decisione dell’Assemblea Nazionale di
mantenerla nel day time
7
dicembre 2010. Rai 5 manda in onda in
diretta la prima della Scala.
8
dicembre 2010 TVBLOB, società di produzione software per la TV connessa, e Dada,
leader internazionale nei servizi di Digital Music, Entertainment & On-line
gaming, annunciano l’avvio del servizio di musica connessa Play.me sulla Hybrid
BLOBbox di TELE System. Play.me è il primo servizio in Italia ad
offrire accesso illimitato, via web e mobile, a un catalogo di milioni di brani
musicali delle maggiori case discografiche ed etichette indipendenti, è da oggi
disponibile, per i propri abbonati, anche sul televisore grazie
alla Hybrid BLOBbox. L’accesso al servizio attraverso la televisione si
sposa perfettamente con il concetto di “musica connessa” alla base della
filosofia di Play.me: prezzo accessibile e sempre disponibile per lo streaming
e il download, via web, mobile e televisione senza la necessità di installare nessun
software. Play.me offre milioni di brani che accontentano tutti i gusti, radio
personalizzate, ricchezza di proposte e tutte le Hit del momento, ascolto
illimitato, suggerimenti per scoprire nuovi artisti e generi musicali, con una
formula in abbonamento a partire da 4,99 euro al mese.
9
dicembre 2010 Scoppia la guerra fra
Google e Amazon sul mercato dei libri elettronici. A distanza di poche ore dal lancio ufficiale
di Google eBooks, Amazon avvia una nuova strategia che consente agli
utenti di leggere in maniera completa gli eBook sul browser web estendendo la
portata dell'innovazione lanciata due mesi fa che consentiva solo di leggere
gratuitamente il primo capitolo dei libri. Come riporta una nota a forma del
Vice Presidente 'Content' Kindle, Russ Grandinetti, il "Kindle
per il web rende possibile a librerie, autori, rivenditori, blogger di offrire
i libri sui loro siti web e guadagnare quote di affiliazione". Chiunque
abbia accesso ad un browser web, insomma, potrà "scoprire l'esperienza
senza soluzione di continuità e coerenza che viene con i libri di
Kindle". "I libri digitali - ha aggiunto Russ
- possono essere letti sul dispositivo Kindle di terza generazione ma
anche iPad, iPod Touch, iPhone, Mac, Pc, BlackBerry e dispositivi basati su
Android". Un'offensiva a tutto campo di Mountain View in cui rientra anche
l'eBook store, la piattaforma per l'acquisto di libri online che lavora
principalmente con una connessione a internet e non ha bisogno di un
dispositivo dedicato per la lettura. Funziona , cioè, ovunque sia installato
un browser, senza necessità di comprare un eReader. Praticamente
un'interpretazione dell'eBook store molto simile a quella rilanciata
di Jeff Bezos. Con una differenza a vantaggio di quest'ultima: mentre
Google eBooks non è compatibile in alcuno modo con Amazon (negli 80 dispositivi
ci sono i gadget Apple, ma non e' compreso il Kindle), Kindle for the Web si
può invece leggere anche sui dispositivi basati su Android, il sistema
operativo open source di Google.
13
dicembre 2010
La legge 13 dicembre 2010, n. 220, recante “Disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità
2011)”, stabilisce che le frequenze nella banda da 790 MHz a 862 MHz (canali
61-69 UHF) sono destinate a servizi di comunicazione elettronica mobili
terrestri in banda larga a partire dal 1° gennaio 2013. Di conseguenza, in
armonia con le Raccomandazioni adottate in sede comunitaria e parallelamente a
quanto già stabilito dagli altri Paesi europei, dispone che la stessa porzione
di Banda a 800 MHz venga liberata per i nuovi utilizzi entro e non oltre il 31
dicembre 2012: nove canali vengono così
sottratti al servizio di radiodiffusione televisiva e vanno a costituire il
c.d. “dividendo esterno”. Tale previsione ha imposto un adeguamento del Piano
Nazionale di assegnazione delle frequenze e dei piani di dettaglio finalizzato
ad assicurare, nelle aree non ancora pianificate, la disponibilità dei canali
61-69 mentre, nelle aree già transitate al digitale, è consentita la
prosecuzione degli impianti operanti su tali canali fino al termine del
processo di digitalizzazione sull’intero territorio.

13
dicembre 2010
L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha deciso di
inviare una segnalazione al Ministero dello sviluppo economico per
proporre l'adozione di un nuovo calendario relativo allo switch-off, che
anticipi alla fine del 2011 il termine della cessazione del servizio di
radiodiffusione televisiva in tecnologia analogica sull'intero territorio
nazionale. La modifica prevede di anticipare lo switch-off per Liguria,
Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise al primo semestre 2011 e per Puglia,
Basilicata, Sicilia e Calabria al secondo semestre 2011. Secondo l'Agcom, ciò
renderà possibile effettivamente mettere a gara le frequenze
analogiche liberate relative alla banda 800 mhz, ai sensi di quanto
previsto dalla Legge di stabilità del 2011.

14
dicembre 2010 La camera respinge il voto di sfiducia ma il Governo Berlusconi
con soli 314 voti favorevoli e 311 contrari non dispone più della maggioranza
assoluta in Parlamento. I deputati di Futuro e Libertà non concedono la fiducia
ma ottengono alcune defezioni. A seguito dei lavori parlamentari, Berlusconi
dichiara di voler allargare la maggioranza parlamentare a sostegno del Governo.
Alla notizia dell'ottenuta fiducia hanno fatto seguito pesanti scontri nelle
strade di Roma, con un bilancio di oltre cento feriti.
14
dicembre 2010 Facendo seguito alla disponibilità della società R.T.I. che –
richiamando le condizioni della clausola di rivedibilità di cui alla delibera
n. 136/05/CONS del 2 marzo 2005 – prospettava all’Autorità l’intenzione di
avvalersi della società Publitalia’ 80, concessionaria per la raccolta
pubblicitaria dei propri canali analogici diffusi in simulcast, per la raccolta
pubblicitaria relativa alla propria offerta gratuita erogata su reti televisive
digitali terrestri e della società Digitalia, costituita in adempimento a
quanto previsto dall’art. 1, comma 1, lett. b), n. 1 della delibera n.
136/05/CONS, per la raccolta pubblicitaria relativa alla propria offerta a
pagamento su reti digitali terrestri, l’Autorità
riscontrava tale comunicazione con una nota del 14 dicembre 2010, in cui si
condivideva la possibilità di dare corso alla prospettata riorganizzazione
della raccolta pubblicitaria, atteso che tale riorganizzazione non appariva in
pregiudizio della ratio delle misure adottate dall’Autorità con la delibera n.
136/05/CONS, dal momento che restavano comunque separate le due società di
raccolta pubblicitaria dianzi menzionate, fermi restando gli altri obblighi di
comunicazione e non discriminazione previsti dalla citate misure in capo alla
concessionaria Publitalia.
15 dicembre 2010 Lo switch
off è completato anche in Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
15 dicembre 2010 Futuro e
Libertà aderisce al Polo della Nazione, ridenominata il 25 gennaio 2011
Nuovo Polo per l'Italia nel corso della riunione di Todi, coalizione nata con
Alleanza per l'Italia di Gianfranco Rutelli , Movimento per l'Autonomia di
Raffaele Lombardo, Unione di Centro di Pierferdinando Casini e Liberal
Democratici di Daniela Melchiorre
20
dicembre 2010 Google chiede ai produttori di tv di rinviare il lancio sul
mercato dei televisori integrati del dispositivo che consente di vedere la Google Tv , in modo
da consentire all’azienda di Mountain View di migliorare il sistema
operativo Chrome. Questi televisori, chiamati ‘Smart Tv’, sempre secondo
questi insider, non avrebbero dato i risultati sperati. La Google Tv garantirà ai
telespettatori di accedere a internet direttamente dal televisore, consentendo
di scaricare film o altri contenuti audiovisivi.
21
dicembre 2010 Esplode la crisi finanziaria della piattaforma digitale terrestre
detenuta dal gruppo svedese Air Plus. L’ex piattaforma detenuta da Telecom
Italia Media (che mantiene il 10% delle azioni) risulterebbe scesa a soli 850
abbonati dopo l’uscita dalla piattaforma delle partite di serie A del Palermo e
della Fiorentina.
21
dicembre 2010 La FCC vara negli Stati uniti le
regole sulla neutralità della rete in un mercato delle reti di
telecomunicazione dove il traffico dati costituisce ormail il 26% del totale.
Obiettivo salvaguardare la natura gratuita
e aperta di Internet, ricercando peraltro modalità per una “ragionevole
gestione della rete per superare problemi di congestione del traficco,
soprattutto sui telefonini, e vietare solo la discriminazione irragionevole
nella trasmissione dei dati. Tre risultano le norme che in nome della net
neutralità, proibiscono ai fornitori di connessioni internet gestori telefonici
e operatori di televisione via cavo di interferire con il traffico legale in
rete: 1) trasparenza: gli ISP sono
tenuti ad annunciare pubblicamente le proprie politiche di gestione della rete
2) divieto di discriminazione: gli ISP non possono bloccare applicazioni,
servizi offerti sulla rete fissa a banda larga di Internet che siano legali,
non bloccare siti e applicazioni legali sulla rete mobile a banda larga di
Internet che siano in competizione con quelli offerti dal fornitore di
Internet. Ma è appunto consentita una “ragionevole gestione della rete” per
superare problemi di congestione del traffico soprattutto dei telefonini.
Regola tutta da interpretare. 3) divieto di discriminazione irragionevole nella trasmissione di dati
sulla rete, ovvero vietando di vendere corsie preferenziali che assicurino
Internet più veloce a dot.com come Google disposte a pagare un bonus per un
servizio prioritario (regola che dà ampio spazio a sfide legali). Le nuove regole FCC per tutelare la net
neutralità siono salutate come “Una decisione che aiuterà a preservare la
libertà e l'apertura di internet e a incoraggiare l'innovazione, oltre a
tutelare i consumatori e difendere la libertà di espressione". Con
queste parole il presidente degli Stati Uniti Barack Obama - che in
campagna elettorale si era schierato apertamente in favore di una rete
neutrale, che non discriminasse contenuti o servizi in favore di altri - ha
accolto le nuove regole varate dalla Federal Communication Commission (FCC)
sulla net neutrality. Gli ISP non potranno bloccare contenuti o
applicazioni ma potranno applicare tariffe differenziate e utilizzare i sistemi
di traffic management per evitare congestioni delle reti. Dopo un dibattito che
va andava avanti ormai dal 2008,
l 'Autorità per le tlc ha infatti dato il via libera al
nuovo pacchetto di norme. Le nuove regole, approvate con tre voti favorevoli e
due contrari (da parte dei Repubblicani) dovrebbero entrare in vigore
all'inizio del 2011 e impediranno di bloccare qualsiasi tipo di contenuto
trasmesso legalmente in rete, permettendo tuttavia agli operatori di
applicare tariffe differenziate per diversi livelli di servizio (come
ad esempio per garantire la trasmissione di applicazioni molto voraci di banda
quali i video in streaming) e di gestire le reti - attraverso i contestati
sistemi di traffic management - per limitare eventuali congestioni o
bloccare contenuti pericolosi. Le società saranno comunque tenute a
giustificare perché questi servizi non siano forniti sulla rete 'aperta' e a
garantire che la gestione delle reti avvenga nella massima trasparenza. Gli
operatori mobili non subiranno le stesse restrizioni di quelli di rete fissa,
ma comunque non potranno bloccare o rallentare il traffico web o determinati
servizi e applicazioni.
22
dicembre 2010 Mediaset strappa alla Rai
i diritti in chiaro della Champions League a partire dal 2012. Dal 2012 cambia
infatti tutto nella trasmissione in tv delle partite di Champions League. La Rai si ritira. Dopo sei anni
rinuncia a qualsiasi diritto sulla Champions, che non sarà più visibile in
chiaro sui canali della emittente pubblica. Sky acquisisce i diritti in
esclusiva per la pay tv, con l’eccezione della partita top giocata il mercoledì
che toccherà a Mediaset (a tv a pagamento di Murdoch potrà darne una sintesi
solo alle 22,40). Mediaset perde il pacchetto pay su Premium, ma sui canali in
chiaro (Canale 5 o Italia 1) potrà offrire ai suoi spettatori la partita top di
Champions del mercoledì (oltre ad assicurarsi le gare di Europa League nelle
quali sono impegnate squadre italiane). A suggello di questa
complessa operazione girerà un mucchio di soldi. Sky sborserà 160 milioni
e Mediaset tra 70 e 80 milioni. Fino all’anno scorso la Uefa incassava circa 100 milioni (40 da Sky, 30 da
Mediaset e 27,5 dalla Rai).
28
dicembre 2010. Mediaset annuncia il perfezionamento dell’accordo con il gruppo
Prisa grazie al via libera della CNC l’autorità antitrust spagnola. Da un lato
Prisa conferisce a Telecinco il 100% delle azioni di Cuatro in cambio del
17,3%. L’emittente generalista Quatro è interamente assorbita da Telecinco ma
la nuova entità spagnola di Mediaset non potrà vendere pacchetti pubblicitari
per entrambe le emittenti: Prisa diventa il secondo azionista di Telecinco, con
una quota del 17,3%, per un valore di mercato di 590 milioni di euro e due
consiglieri di amministrazione, uno dei quali Vice presidente della nuova
Telecinco che diventa leader nella televisione commerciale (e che, secondio
quanto lasciato trapelare, potrebbe cambiare nome diventando Mediaset.es). Dall’altro,
nell’ambito dell’operazione di fusione con Cuatro, Gestevisión Telecinco si
inserisce nell’acquisto di quote di Digital + messe in vendita da Prisa
acquisendo il 22% della piattaforma satellitare a pagamento Digital+ versando a
Prisa poco meno di 488 milioni di euro raccolti con un aumento di capitale
appena conclusosi: a Telefonica andrà un’altra quota equivalente, ossia pari al
22% del canale satellitare Digital+, secondo quanto ha comunicato Prisa alla
Cnmv, la Consob
spagnola. Telecinco e Telefonica parteciperanno nel Cda di Digital+ con due
consiglieri ciascuno. "Mediaset annuncia che la controllata spagnola
Telecinco, soddisfatte le condizioni sospensive cui era soggetta, ha acquisito il
22% di Dts Distribuidora de Television Digital SA ("Digital+") e il
100% del capitale azionario di Four Television Sau (Sogecuatro), titolare, tra
gli altri, del canale free tv Cuatro". "In particolare - si legge ancora nella
nota -, Telecinco ha acquisito il 22% di Digital+ per un prezzo in contanti di
487.988.380 euro. Inoltre, Prisa ha apportato il 100% del capitale sociale di
Sogecuatro ottenendo in cambio 73.401.870 di nuove azioni Telecinco, che
rappresentano il 18,041% del capitale sociale. Dopo gli aggiustamenti di prezzo
previsti nell'accordo quadro Telecinco/Prisa, il numero di azioni Telecinco
detenute da Prisa sarà ridotto a un totale di 70.534.898, pari al 17,336% del
capitale di Telecinco".
30
settembre 2010 Si consolida la presenza di Vodafone in Italia con 30.692.000
clienti di telefonia mobile e 1.457.000 clienti di rete fissa (Vodafone Casa).
L’azionariato si suddivide fra Vodafone Group PLC (76,86%) e Verizon
Wireless (23,14%), società a sua volta partecipata per il 45% dalla stessa
Vodafone Group PLC
Dicembre 2010: Una fondamentale leva per lo sviluppo e
la crescita del mercato web è la connettività alla banda larga: a fine 2010 le
famiglie raggiunte e abbonate alla banda larga saranno circa 11 milioni (44%
del totale delle famiglie). A fine 2013 si prevedono 12,7 milioni di famiglie
dotate di accesso a banda larga (51% del totale delle famiglie) contro una
progressiva riduzione di quelle raggiunte ma non abbonate (39% del totale delle
famiglie. Le previsioni di sviluppo dei ricevitori con accesso alla banda larga
riflettono un alto grado di incertezza di mercato legato a fattori strutturali
di tipo editoriale, tecnologico e economico, crescendo secondo gli uni da 400
mila nel 2010 a
a 4,7 milioni nel 2013 di televisori connessi al broadband, secondo altri da
2,3 milioni a 9,5 milioni. E’, comunque, facilmente prevedibile che nei
prossimi anni si assisterà a un progressivo e consistente sviluppo della diffusione
di ricevitori televisivi (includendo le piattaforme di videogiochi) in grado di
poter fruire di servizi di tipo Open IPTV
31
dicembre 2010 Il mercato radiofonico italiano appare molto frastagliato. In
termini di ascolto. Pr arrivare allo share televisivo di Rai e Mediaset
occorrerebbe mettere insieme almeno 12 canali radiofonici con proprietà
piuttosto frastagliate: i canali radiofonici Rai, le tre reti del Gruppo
L’Espresso , la radio de Il Sole 24 Ore, le tre radio del gruppo Finelco (Radio
105, Montecarlo e Virgin, le radio del gruppo RTL e quelle del gruppo RDS, le
radio politiche, le radio cattoliche del circuito in BLU collegate con TV Sat 2000 A fronte di questo
pluralismo troviamo invece un mercato pubblicitario radiofonico che per risorse
(pari al 5% circa del totale) risulta inferiore alle medie europee.
31
dicembre 2010 Secondo quanto emerge dal Rapporto IDATE “Satellite
Markets”, Alta definizione e 3D che, saranno i driver della crescita del
mercato mondiale del satellite,nonostante le difficoltà legate ancora
all’incertezza dello standard, al prezzo delle infrastrutture e alla risposta
degli utenti, mentre già da tempo il cinema ha scommesso sulla Terza
Dimensione per contrastare l’inarrestabile fenomeno
della pirateria che ha ridotto in ginocchio l’industria
cinematografica di tutto il mondo. Nel suo complesso il mercato televisivo in
termini di risorse è risultato nel 2010 in ripresa.. Le Pay-Tv guidano la crescita
con il 48% delle entrate. Francia, Germania e Regno Unito risultano i mercati televisivi
più forti d’Europa. A livello mondiale nel mercato televisivo le entrate sono
aumentate nel 2010 del 7,1% a 289,2 miliardi di euro dopo un 2009 (+0,6%),
completamente piatto a causa della crisi economica. La maggior parte dei
mercati maturi evidenziano tassi di crescita incoraggianti grazie a un rialzo
delle entrate pubblicitarie. La pay tv ha consolidato il nuovo
status di primo finanziatore dell’industria con il 48% delle entrate contro il
43% dei ricavi pubblicitari. Cifre che si stabilizzeranno nel corso dei
prossimi anni. Gli Stati
Uniti restano il primo mercato mondiale della televisione con un
fatturato di 103 miliardi di euro nel 2010, in crescita del 4,5% dopo il calo dello
0,7% del 2009. L’Europa è il secondo
mercato regionale con un fatturato di 84,4 miliardi di euro nel 2010, in rialzo del 6,6%
rispetto all’anno precedente. Francia, Germania e Regno Unito, contano insieme
quanto più della metà (56%) delle entrate dell’intera area.Nello scorso anno,
Francia e Regno Unito hanno registrato un buon livello di crescita,
rispettivamente del 5,3% e del 6,2%, mentre la Germania avanzava più
lentamente (1,2%). Il peso dell’Europa sul mercato mondiale è del 29%. L’Asia-Pacifica è in forte crescita
con + 9,1%. La propria fetta di mercato è aumentata di 0,4 punti per arrivare
al 22,3%. I Paesi driver di quest’area sono Cina (entrate in crescita del
+12,2%), Giappone (+3.9%) e India (+13.3%). L’America
Latina procede bene (+12,8%) anche se la propria fetta di mercato mondiale
è ancora modesta (7,8%), sebbene in continuo aumento (6,4% nel 2007). Anche l’Africa/Medio Oriente segna uno
sviluppo notevole (+16.9%), passando dal 3,3% al 3,6% del mercato mondiale.
Idate conclude osservando come il mercato televisivo mondiale risulti dinamizzato
principalmente dalla crescita delle entrate della pay-tv. Le entrate
pubblicitarie progrediscono meno rapidamente (+5.8%), mentre
il finanziamento pubblico aumenta del 6,9% nel 2010 ma al
momento conta per meno del 10% sul mercato mondiale. Per il prossimo futuro
Idate prevede un’accentuazione di questa tendenza e stima che le piattaforme a
pagamento genereranno - entro il 2014 - più del 49% delle entrate del mercato
mondiale.
31 dicembre 2010 CBS Radio, Inc. (ex Infinity Broadcasting Corporation), nel
2010 è risultato il quarto network radiofonico statunitense con 130 stazioni
possedute in tutto il territorio degli Stati Uniti, preceduto dal leader Clear Channel Communications
(detentore di diverse stazioni sino al 1997 appartenenti all’alleato di
CBS Viacom), da Cumulus Media e da Citadel Broadcasting, ma rimane il secondo in
termini di fatturato. Fa parte della CBS Corporation,
che detiene anche I network radiofonici e televisivi e congiuntamente anche
il televisivo CW Television Network (in joint venture con la Warner Brothers del gruppo Time Warner.).
31
dicembre 2010 FTTH Council Europe ha indicato che sono oltre 2,5 milioni le
abitazioni italiane cablate in fibra ottica
(Fiber to the Home) e 348 mila gli abbonati che utilizzano la fibra
ottica. I dati, raccolti su base semestrale dalla società di
ricerche IDATE, mostrano che il numero di abbonati in fibra ottica in
Italia è all’incirca il 13,7% del totale del numero delle abitazioni cablate.
La situazione è destinata a migliorare notevolmente se il progetto "Fibra
per l'Italia" sarà portato avanti. Tale progetto, lanciato congiuntamente
da Fastweb,Vodafone e Wind, punta diffondere la fibra ottica
raggiungendo 20 milioni di persone nelle 15 più grandi città d’Italia entro il
2015. L’iniziativa è partita come progetto pilota a Luglio 2010, nel quartiere
residenziale di Collina Fleming a Roma e ha coinvolto 7000 abitazioni. Telecom
Italia ha annunciato che collegherà 138 città con la fibra ottica entro la
fine del 2018, mentre sette operatori italiani, compresa la stessa Telecom Italia ,
hanno recentemente annunciato un protocollo d'intesa con l'intenzione
di creare un’infrastruttura nazionale in fibra per l’accesso aperto nelle aree
che nessun operatore ha ancora cablato.
31
dicembre 2010 Alla fine dell’anno gli abbonati a Sky Deutschland salgono a
2,650 milioni, in crescita di 183 mila unità. News Corporation ha visto
crescere la propria partecipazione azionaria dal 45,4% al 49,9%. Diminuiscono
però anche le perdite di esercizio scese
nel 2010 a
408 milioni di euro rispetto ai 677 milioni di perdite del 2009
31
dicembre 2010 In
Italia oltre la metà dei finanziamenti pubblici totali, pari a 2,972 miliardi
di euro provengono dal canone e dalle convenzioni del servizio pubblico con la
pubblica amministrazione costituendo de facto una partita di giro di 1,700
miliardi. I Rimanenti 1,273 miliardi di euro si suddividono fra contributi al
cinema, teatro e spettacolo dal vivo (629 milioni in forte calo) all’editoria e
alla carta stampata (422 milioni) all’emittenza radiofonica e televisiva locale
(135 milioni) e soli 77 milioni per lo sviluppo delle infrastrutture a banda
larga per contrastare il divario digitale.
31
dicembre 2010 In
Italia la TV
digitale raggiunge una penetrazione del 75,7%. All’interno delle piattaforme
digitali si segnala la performance della TDT, utilizzata per seguire la
programmazione televisiva per il 58,8% del tempo dedicato in Italia alla TV. Il
consumo TDT è cresciuto di circa 28 punti percentuali (+88%) dal gennaio 2010,
di cui oltre 10 (+22%) solo a dicembre grazie alla transizione al digitale di
Lombardia e Piemonte Orientale (ultimata a fine novembre, Emilia Romagna,
Friuli Venezia Giulia e Veneto sono invece migrate nel corso di dicembre). Sale
anche il satellite, al 16,3%, viceversa va al minimo storico, 24,4%,
l’analogico, ormai piattaforma residuale.
31
dicembre 2010 Secondo quanto emerge da un Rapporto dell’Osservatorio Europeo
dell’Audiovisivo uscita solo nell’ottobre 2012 nel 2010, sono stati 1.281 i
film europei usciti esclusivamente in sala in almeno uno dei 27 mercati Ue o
dei 10 extraeuropei considerati nel Rapporto. Oltre il 90% di questi film sono
stati distribuiti in Europa e appena 103 di questi (8%) sono stati proiettati
in sale extraeuropee rappresentando circa il 3% delle entrate totali in sala di
questi 10 paesi. In totale, sono stati venduti oltre 378 milioni di biglietti
per i film europei sui 37 mercati considerati (27+10), di cui 70,4 milioni
fuori dall’Europa. In altre parole, circa il 19% delle entrate dei film europei
sono state generate fuori dall’Europa. Nel 2009, i film europei avevano venduto
quasi 84 milioni di biglietti sugli stessi 10 mercati extraeuropei. Da un anno
all’altro, fuori dall’Europa s’è registrato un calo del 16%.. Considerando il
prezzo medio per biglietto in ogni mercato, le entrate lorde delle sale per i
film europei ammontano a oltre 2,35 miliardi di euro nel mondo, di cui 376
milioni fuori dall’Europa. Vale a dire, i film europei hanno generato
globalmente almeno il 16% dei loro incassi fuori dall’Europa..
31
dicembre 2010 L’Italia si conferma il quinto produttore di manufatti al mondo e
il secondo nell’Unione Europea
31
dicembre 2010 Grazie al monitoraggio in materia di rispetto degli obblighi di
programmazione e investimento AGCOM ha rivisto il proprio regolamento attuativo
adottato con delibera n. 66/09/CONS e l’ha integrato con la delibera n.
397/10/CONS per le disposizioni relative ai servizi di media audiovisivi
lineari e con la delibera n. 188/11/CONS per le disposizioni relative ai
servizi di media audiovisivi su richiesta. Per quanto riguarda i dati medi
nazionali relativi agli obblighi di programmazione in opere europee, opere
europee recenti e di investimento in opere di produttori indipendenti al netto
dei canali esentati da tali obblighi osserviamo come la percentuale di opere
europee sia salita dal 59,2% nel 2009 al 60,8% nel 2010 mentre quella europea
di opere recenti sia scesa nel medesimo periodo dal 12,6% al 11,4% e quella di
opere di produttori indipendenti dal 17,1% al 14,8%. La quota di programmazione di opere europee da parte del
servizio pubblico è in crescita dal 68,4% nel 2009 al 69,2% nel 2010 come anche
quella di opere europee recenti cresciuta nel medesimo periodo dal 27,1% al
29,8%. Mentre in calo risultano le quote di programmazione di RTI Mediaset rispettivamente
dal 65,7% al 64,5% per le opere europee e dal 46,4% al 45,7% per le opere
europee recenti cosi come in calo risultano le quote di opere europee di Sky
Italia dal 68,0% nel 2009 al 65% nel 2010 e quelle di opere europee recenti scese
nel medesimo periodo dal 59,9% al 55,1%. Al contrario, le quote di
programmazione di Telecom Italia Media risultano in forte crescita rispettivamente dal 58,0% nel 2009 al 72,9% nel
2010 e per le opere europee recenti dal 45,8% al 62,7%. Fra le emittenti
tematiche quelle di Fox International Channels Italy Srl vedono le quota delle
opere europee in lieve crescita dal 50,3% nel 2009 al 50,8% nel 2010 e quella
delle opere europee recenti in calo nel medesimo periodo dal 38,1% al 34,9%,
mentre MTV ITALIA sebbene risulti largamente in testa fra gli editori
televisivi nazionali, vede un decremento dal 81,1% nel 2009 al 75,6% nel 2010 della
quota di programmazione di opere europee e dal 75,5% al 68,8% di quella di
opere europee recenti trasmesse nel medesimo periodo. La programmazione di
opere europee è verificata dall’AGCOM anche mediante un monitoraggio
giornaliero sui principali palinsesti. Gli scostamenti rilevati rispetto alle
dichiarazioni dei soggetti controllati equivalgono a pochi decimali, e sono
attribuibili alla differente qualificazione di alcune opere co-prodotte.
In
ordine all’obbligo di destinare almeno il 10% degli introiti alle produzioni
realizzate da produttori indipendenti, le risultanze oggetto del monitoraggio,
con riferimento ai principali soggetti operanti nel settore, sono stati presi
in considerazione i primi 5 gruppi in termini di ricavi pubblicitari RAI RTI, SKY FOX,
Telecom Italia Media, il cui aggregato è pari
al 90% del valore totale del settore. Tutti i gruppi indicati raggiungono
valori superiori al minimo come evidenziato in tabella. Gli investimenti in produzioni realizzate da produttori
indipendenti nel caso della Rai scendono dal 17% al 16,3%, quelli di Sky dal 22,4%
al 14,4% e quelli di Fox dal 19,2% al 15,7%, mentre quelli di RTI crescono dal 15,9%
al 16,3% e quelli di Telecom Italia
Media dal 13,6% al 17,5%
2011
E’ l’anno i cui si svolgeranno le
principali aste per il cosiddetto dividendo digitale.
La
posizione della FCC
Negli Usa, società high-tech e di
telecomunicazioni potranno presto avere accesso alle frequenze
televisive inutilizzate – i cosiddetti ‘spazi bianchi’ – per introdurre
nuovi servizi e dispositivi wireless. La Federal Communications
Commission sta mettendo a punto nuove regole che dovrebbero
essere approvate a breve, dopo una serie di incontri nelle ultime settimane con
i broadcaster e altri operatori per discutere gli ultimi dettagli e rimuovere
gli ultimi ostacoli per liberare lo spettro vacante tra i canali televisivi.
Uno studio commissionato da Microsoft valuta in 100 miliardi di
dollari in 15 anni il valore degli ‘spazi bianchi’, una stima in qualche modo
anche conservativa poiché legata all’incremento della diffusione di dispositivi
radio non licenziati - in grado cioè di esplorare la banda, individuare gli
"spazi vuoti" di una determinata area e autoconfigurarsi per la
trasmissione e la ricezione in quegli spazi – per i quali è prevista una vera e
propria ‘impennata’ nei prossimi 5 anni. Già da tempo le società americane
hanno fiutato il business e si sono unite in un’alleanza – battezzata,
appunto, White Space Alliance (include Google, Intel, Microsoft,
Philips, Dell e altri) – che ha convinto il governo Usa ad aprire gli ‘spazi
bianchi’ a tutti i player: una vittoria cruciale, che – secondo le aziende che
l’hanno propugnata – servirà a stimolare la competizione con gli attuali
gestori di servizi, oltre che ad allargare l’uso delle frequenze a nuovi player
dotati di modelli di business nuovi. Le frequenze inutilizzate dalla Tv, ha
sottolineato Rick Whitt, telecom e media counsel di
Google, “…rappresentano un’opportunità unica per diffondere le reti a
banda larga di nuova generazione nel Paese e siamo in attesa del via libera
della FCC per iniziare e innovare e a offrire nuovi servizi su queste
frequenze”.
La
posizione dell’Unione Europea.
Anche la Commissione europea ha
più volte sottolineato la necessità di riservare le frequenze lasciate dal
passaggio alla Tv digitale ai nuovi servizi a banda larga wireless, e ha
adottato delle proposte che indicano in che modo sia possibile destinare una
parte dello spettro, la sottobanda790-862 MHz (ovvero le onde che coprono
lunghe distanze e possono attraversare gli edifici), per favorire
l’introduzione di nuovi servizi (Leggi Raccomandazione
e Comunicazione della Commissione).Il Gruppo 'Politica dello
spettro radio' (RSPG), consegnando alla Ue il proprio parere in merito ai
contenuti del primo Programma comunitario pluriennale sulla politica dello
spettro radioelettrico, ha quindi proposto, per la prima volta in un documento
comunitario, la definizione di un termine, fissato al più tardi al 2015, per
l’utilizzo coordinato del dividendo digitale per servizi diversi dal
broadcasting.
La sfida di Internet alla televisione.
Secondo l’AGCOM il successo del web richiede la verifica del regime giuridico
applicabile alle nuove forme di televisione fruibili in rete nonché la
ridefinizione per via legislativa del perimetro del Sistema Integrato delle
Comunicazioni indicato dalla Legge Gasparri per garantire il pluralismo
informativo
Ma
soprattutto il 2011 si annuncia comne l’anno dell’accelerazione dello sviluppo
dell’editoria quotidiana e libraria in forma elettronica. secondo le ultime
elaborazioni dell’Osservatorio permanente contenuti digitali, il futuro del
libro non sarà solo online. In base alle rilevazioni su un campione di 8.500
individui (italiani con più di 14 anni e appartenenti al panel consumer
Nielsen), c’è ancora un 33,5% di italiani che risponde che con l’iPad non sa
proprio cosa farci, anche se ne è fortemente incuriosito. Il 27,6% lo usa per
leggere libri, il 26,5% per leggere giornali, ma il 33,2% lo usa per vedere
film. “Dati che stanno a indicare uno dei possibili esiti futuri del
libro - ha spiegato Giovanni Peresson, responsabile dell'Ufficio
studi AIE - in cui testi e immagini, condivisione di contenuti e
solitudine della lettura si confronteranno, forse si fonderanno assieme,
sicuramente imporranno alle case editrici di continuare in quel percorso di
innovazione verso nuovi prodotti e nuove storie che alcune di loro hanno
iniziato a fare in quest’ultimo anno”. L’eBook o le applicazioni che sempre più
di frequente si scaricano dalla rete e dagli store online saranno quindi
soltanto una delle possibili declinazioni future del libro.
Nel
2011 avverrà la completa digitalizzazione del nord Italia con il Piemonte
Occidentale, la Lombardia ,
l’Emilia Romagna, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e la Liguria.
A partire dal 2011 comincia ad essere
rilevante con lo sviuluppo di reti web 2.0 la consegna di contenuti video e
audio su reti a banda larga in modalita Over The Top, ossia senza che
l' Internet Service Provider sia coinvolto nel controllo o nella
distribuzione del contenuto stesso. Il prestatore deve essere a
conoscenza del contenuto dei pacchetti IP, ma non è responsabile né
risulta in grado di controllare, le capacità di visualizzazione, diritti
d'autore, e la ridistribuzione da parte di terzi del contenuto veicolato.
Questa modalità è in contrasto con la consegna OVER IP ossia attraverso
l'acquisto o il noleggio di contenuti video o audio da parte del provider
Internet, come nel caso degli operatori TV via cavo e dei fornitori di
Video on demand (over IP) o come il servizio video OTT AT&T U-Verse
che fa riferimento al contenuto che arriva da parte di un terzo,
come Netflix o Hulu, e arriva al dispositivo dell'utente finale,
lasciando il provider Internet responsabile solo per il trasporto di pacchetti
IP. I consumatori possono accedere ai contenuti OTT tramite Internet-Connected Devices
quali PC , computer portatili, Tablet , Smartphone ,
set top box, Smart TV e console di
giococome la Wii , PlayStation 3 e Xbox 360 .
2011
2011
Per iniziativa di Sitcom nasce il canale Arturo, dedicato alle donne
10
gennaio 2011 Chiudono le versioni italiane di alcuni canali tematici musicali
di MTV. Il canale tematico musicale di nicchia MTV Brand New è
rimpiazzato dalla versione inglese di MTV Rocks, MTV Pulse dalla
versione inglese di MTV Dance
10
gennaio 2011 la società Dahliatv
è messa in liquidazione dai soci
a causa dei risultati negativi della vendita degli abbonamenti (300 mila contro i 350 mila necessari al pareggio dei
debiti).
13
gennaio 2011 I regolamenti approvati dall'Agcom su internet - attuativi
del decreto Romani che recepisce la direttiva Ue sui
media - non comprendono YouTube e i motori di ricerca. Lo ha detto
il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, rispondendo
durante il question time ad un'interrogazione di Flavia Perina, Fli sui
rischi di cesura per siti internet con contenuti audiovisivi. Il ministro ha
spiegato, in particolare, che la responsabilità editoriale è da intendersi come
un controllo effettivo sia sulla selezione dei programmi, sia sulla loro
organizzazione in un palinsesto cronologico: pertanto “I siti internet che
non selezionano ex ante i contenuti generati dagli utenti ma effettuano una
mera classificazione degli stessi non rientrano nel campo di applicazione della
norma” deliberata dall'Autorità per le comunicazioni, e questo in piena
sintonia con la direttiva
Ue in materia. Salvo che non vi sia "responsabilità
editoriale o sfruttamento economico". La preoccupazione della parlamentare
nasceva vista la tendenza “ad affermare la tesi (espressa pubblicamente
dal consigliere dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Stefano
Mannoni, ad esempio) secondo la quale gli algoritmi che tali siti usano per la
gerarchizzazione dei contenuti caricati sulle loro piattaforme corrisponderebbe
ad una firma di controllo editoriale. In tal senso, le piattaforme ugc più
evolute sarebbero equiparate alle web-tv e quindi tenute al rispetto degli
obblighi previsti dalle delibere dell'Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni”. Per la Perina ,
l'approccio di cui sopra, relativamente alle piattaforme ugc (user generated
content), “appare in contrasto, tanto con il diritto comunitario, quanto
con l'articolo 4 del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici
(cosiddetto decreto Romani), decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 44, che
escludeva esplicitamente l'applicabilità degli obblighi ai servizi consistenti
nella fornitura o distribuzione di contenuti audiovisivi generati da utenti
privati a fini di condivisione o di scambio nell'ambito di comunità di
interesse”. La risposta del ministro Vito ha soddisfatto Flavia Perina perché
“ha espressamente escluso l'assoggettabilità' di YouTube, Vimeo e Dailymotion
alla nuova regolamentazione”. Un'interpretazione opposta avrebbe avuto
conseguenze molto pesanti per lo sviluppo della rete nel nostro Paese perché
avrebbe aperto tre questioni sostanziali: la libertà degli
utenti della rete sarebbe stata colpita, perché a fronte di un accresciuto
controllo pubblico sui contenuti del web sarebbe scaturita la necessità per le
piattaforme di “moderare” con severità i contributi caricati dai privati, onde
evitare denunce e sanzioni; la portata della regolamentazione per le
piattaforme ugc avrebbe rischiato di compromettere la profittabilità della
presenza in Italia delle stesse, considerata la differenza sostanziale che
intercorre tra il controllo contenutistico della programmazione di un'emittente
tv e il filtro di milioni di file costantemente caricati da milioni di utenti;
sarebbe risultato limitato l'accesso degli utenti italiani a servizi
liberi nel mondo. “Ha prevalso – ha concluso la Perina - la linea
politica più ragionevole: un'Italia che ponesse filtri a YouTube sarebbe più
simile alla Cina o alla Bielorussia che all'Europa Occidentale'.
17
gennaio 2011 Secondo il Corriere della Sera, i tre dispositivi legali approvati
il 21 dicembre 2010 dalla FCC per assicurare il mantenimento del principio
della neutralità della rete voluto dal Presidente Obama stanno creando
scontento sia fra i sostenitori dell’Internet controllato - ovvero i titolari
di rete che chiedono remunerazioni per il traffico dei principali servizi su di
esse controllati Verizon, National Cable and Telecom Association, AT&T,
Comcast, US Telecom Association e nel caso di Verizon sono disponibili ad
accettare richieste (come quella di
Apple) di creare corsie privilegiate per i loro grandi clienti a tariffe
precise – sia fra i sostenitori coalizzati a favore del cosiddetto Internet
aperto (Google, Sony, eBay, Amazon, Actu)
ovvero alcuni fra i principali clienti delle reti che, pur
consumando con le proprie applicazioni
quote crescenti di capacità trasmissiva, a differenza delle compagnie
telefoniche concorrenti che pagano ai vecchi incumbent ex monopolisti titolari dell’infrastruttura il costo
dell’accesso alle reti, non pagano nulla ai gestori delle reti o addirittura -
con propri applicativi che consentono ad esempio di telefonare gratuitamente -
aggrediscono la base storica dei ricavi degli operatori telefonici. Google,
Facebook o Apple, pur presentandosi come gli alfieri della free economy, in
realtà con i propri sistemi proprietari (applets)
chiusi, a differenza dei gestori postali che recapitano pacchi senza sindacarne
il contenuto, tendono attraverso i propri motori di ricerca e applicativi di
accesso e gestione delle fatturazioni elettroniche a disintermediare gli
editori di contenuti nella raccolta pubblicitaria e a ridurli a portatori di
una commodity a costo nullo o basso nella produzione delle notizie,
nella distribuzione dei video o nella vendita elettronica di libri o di altri
prodotti. Telecom Italia si è visto
negato per la propria libreria digitale, l’accesso di Biblet all’Application
Store dell’IPhone ed anche quello del suo dispositivo Cubovision di accesso
alla televisione su tutte le piattaforme. In questo quadro, secondo Massimo
Mucchetti, le regole del gioco richiedono infatti un delicato equilibrio fra
tutela dei principi come la neutralità del servizio e l’universalità
dell’accesso, tutela della concorrenza fra i fornitori dei servizi evitando
distorsioni nelle condizioni di accesso degli attori al mercato delle reti, e condizioni
di effettiva remunerazione peraltro degli ingenti investimenti nella
costruzione delle reti di nuova generazione non solo per evitare congestioni di
traffico ma per assicurare incentivi all’innovazione a salvaguardia dei
consumatori finali in caso contrario soggetti ad un aumento delle tariffe. “Le
compagnie di telecomunicazioni difficilmente potranno negare in toto la libertà
della Rete in nome della remunerazione dei capitali da loro investiti in una
rete di uso comune. Il possibile compromesso potrebbe realizzarsi su pagamenti
proporzionali all’intensità dell’utilizzo della capacità trasmissiva con
un’ampia franchigia per le intensità basse”.
17
gennaio 2011 Nonostante l'opposizione degli azionisti Telenor, il board
del conglomerato russo Vimpelcom ha approvato la proposta per la fusione
con Wind Telecom (l'ex Weather Investments) di Naguib Sawiris. A
favore della transazione hanno votato 6 dei nove membri del board (quelli
indipendenti e i tre designati da Altimo). Contrari solo i rappresentanti
della norvegese Telenor - cui fa capo il 40% di Vimpelcom - secondo cui
l'offerta rivista ''ha ancora meno senso'rispetto all'offerta
originaria "perché è ancora più generosa nei confronti dei
proprietari di Wind Telecom". Secondo Telenor, in sostanza,
l'operazione danneggerebbe gli azionisti di minoranza e pertanto i soci
esprimeranno il loro voto contrario all'assemblea di Vimpelcom in programma per
il 17 marzo. In base ai termini della proposta, Vimpelcom andrà a controllare
il 51,7% di Orascom Telecom e il 100% della società italiana Wind Telecomunicazioni
Spa. Come annunciato il 4 ottobre 2010, dalla combinazione di Vimpelcom e Wind
Telecom nascerà il quinto operatore mondiale in termini di clienti
- operativo in 19 paesi in Europa, Asia, Africa e Nord America, con 174
milioni di utenti nella telefonia mobile - con ricavi operativi netti per 21,3
miliardi di dollari e un utile lordo operativo pro forma do 9,4 miliardi di
dollari e di cui Wind Italia genererà circa il 34% dei ricavi.
17
gennaio 2011 Con 3Vod Mediaset è la prima a lanciare la tridimensionalità sulla
piattaforma digitale terrestre. 3Vod di Mediaset supera l'ostacolo della
dimensione di questi file, che solitamente è doppia rispetto al formato in 2D,
grazie al sistema di Datacasting, che consente ai broadcaster di fornire
una gamma limitata di servizi di alta qualità, simili a quelli offerti dai
fornitori di Tv su internet o satellite, ma usando le reti esistenti.
L’applicazione consente di ricevere un film in 3D (al momento sono disponibili
50 titoli), archiviarlo e quindi riprodurlo in differita una volta
depositato sull’hard disk dell’apposito decoder. 3Vod si distingue, quindi,
dalle piattaforme satellitari o via cavo e dai servizi video on-demand
convenzionali perché l'acquisto e la visione dei film non possono avvenire in tempo
reale.
Gennaio
2011 Agcom inoltra formale richiesta al ministero dello Sviluppo economico per
proporre l'adozione di un nuovo calendario relativo allo switch-off, che anticipa alla fine del
2011 il termine della cessazione del servizio di radiodiffusione televisiva in
analogico sull'intero territorio nazionale
18
gennaio 2011 FCC approva fusione Comcast NBC Universal. Con l’accordo del Dipartimento di Giustizia americano il cavo
operatore dove acquisire l’80% di NBC Universal riscattando altre quote sinora
detenute dal gruppo francese Vivendi
19
gennaio 2011 Dopo decenni di rivalità aperte, France Telecom e Canal
Plus (Vivendi Universal) formeranno una joint-venture paritetica, che si
chiamerà Orange Cine Star, tesa alla creazione di un nuovo canale
televisivo che trasmetterà film. Il nuovo canale sarà frutto della fusione
di Orange Cinema Series (oltre 480.000 clienti con un valore circa
200 milioni di euro) di France Telecom con Tps Star di Canal Plus
20
gennaio 2011 Applicazione della Direttiva SMA in materia di Product Placement
In considerazione della complessità della materia oggetto di
autoregolamentazione, della novità delle fattispecie e della diversificazione
delle possibili forme di inserimento dei prodotti anche in relazione ai diversi
media audiovisivi e radiofonici, con
delibera 19/11/CSP del 20 gennaio 2011, l’Autorità delibera l’istituzione di un
apposito osservatorio permanente in materia di inserimento dei prodotti, quale
sede di interlocuzione tra gli operatori e l’Autorità stessa relativamente alle
problematiche derivanti dalla applicazione pratica dell’inserimento dei
prodotti nei programmi dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, alla
individuazione delle fattispecie concrete e alla analisi della compatibilità
delle varie forme di inserimento con la normativa interna e comunitaria,
garantendo altresì il contributo tecnico dell’Autorità alle istanze
istituzionali e autodisciplinari, interne, comunitarie e internazionali sulla
specifica materia del product placement.
20
gennaio 2011 Nasce un nuovo gruppo parlamentare a sostegno del Governo
Berlusconi dopo la defezione di Futuro e Libertà. Si chiama Iniziativa
Responsabile sorto per opera di alcuni movimenti ed esponenti politici
definitisi Responsabili avendo votato la fiducia al Governo Berlusconi IV il 14
dicembre 2010. Ad essa hanno aderito, tra gli altri: Noi Sud, formazione
scissasi nel 2010 dal Movimento per le Autonomie; I Popolari di Italia Domani,
nati nel 2010 da una frattura interna all'Unione di Centro; Alleanza di Centro,
movimento sorto nel 2008 su iniziativa di Francesco Pionati, esponente
dell'UdC; Movimento di Responsabilità Nazionale, nato nel 2010 su iniziativa di
Massimo Calearo, Bruno Cesario (entrambi fuoriusciti dal Partito Democratico
prima e da Alleanza per l'Italia poi) e Domenico Scilipoti (ex Italia dei
Valori).
25 gennaio 2011 Il Polo della Nazione diventa Nuovo Polo per
l'Italia (NPI). E’ un coordinamento fra gruppi parlamentari, costituitosi il 15 dicembre 2010 da Gianfranco Fini per Futuro e Libertà
per l'Italia, Pierferdinando Casini per l'Unione di Centro, Francesco Rutelli per Alleanza per
l'Italia, Daniela Melchiorre
dei Liberal
Democratici e Raffaele Lombardo del Movimento per le
Autonomie. Al nuovo polo per l’Italia aderiscono parlamentari del Movimento
Repubblicani Europei (repubblicani)
di Luciana Sbarbati,
del Partito Liberale Italiano (liberali)
di Stefano De Luca,
del partito politico regionale in Lombardia e Veneto (di ispirazione autonomista
liberaldemocratica e riformista) di Massimo Cacciari oltre ad esponenti
repubblicani e liberali come Giorgio La Malfa.
31
gennaio 2011 Accordo Sky-Fastweb: nasce Home Pack. Pay-Tv, banda larga e
telefono in un unico pacchetto. Sky Italia e Fastweb hanno siglato un accordo
commerciale che permette di combinare l’offerta televisiva via satellite di Sky
con i servizi internet a banda larga e telefonia fissa di Fastweb, basati sulla
più moderna e avanzata rete disponibile in Italia. Grazie a questa sinergia,
Sky e Fastweb proporranno al consumatore: * La programmazione esclusiva dei 190
canali televisivi di Sky; * L’Alta Definizione; * My Sky HD, il decoder che
registra e consente di vedere i propri programmi preferiti in qualsiasi
momento; * La
Digital Key per vedere i programmi in chiaro del digitale
terrestre; * La navigazione internet senza limiti di tempo fino a 10 mega per
chi è raggiunto dalla fibra ottica, con opzione sino a 100 mega, e fino a 20
mega in tecnologia Adsl Fastweb; * Le chiamate telefoniche nazionali illimitate
verso rete fissa (senza scatto alla risposta); * Fino a 1000 minuti di chiamate
internazionali verso rete fissa (senza scatto alla risposta); * La possibilità
di accedere ai servizi Fastweb Mobile.
31
gennaio 2011 Alla riunione dei soci il maggiore azionista della
piattaforma digitale terrestre a pagamento Dahlia tv, il gruppo Airplus decide
di liquidare la società.
1
febbraio 2011. Aeranti Corallo e FRT protestano a nome delle imprese televisive
locali contro le recenti norme contenute nella legge di Stabilità 2011 che
penalizzano il comparto, cancellando il pluralismo e la libertà di impresa nel
settore televisivi. In particolare le Associazioni hanno sottolineato che il
comma 8 dell’art.1 della legge 13 dicembre 2010, n.220 prevede che nove delle
ventisette frequenze appena assegnate alle tv locali sulla base della
pianificazione della Agcom (e precisamente, i canali 61-69 uhf) vengano
destinate ai servizi di comunicazione elettronica mobili in banda larga
(dividendo digitale esterno). In tal modo i già ridotti (e, inadeguati sotto il
profilo qualitativo) spazi frequenziali per il settore televisivo locale
verranno ulteriormente ridimensionati in modo molto drastico. A parere di
Aeranti-Corallo e della Associazione Tv locali Frt , in base alla normativa
vigente le risorse frequenziali per la banda larga avrebbero dovuto essere
reperite per 2/3 (6 frequenze) dalle tv nazionali e per 1/3 (3 frequenze) dalle
tv locali. Le scelte operate appaiono ancora più inaccettabili se si considera
che, contestualmente, stanno per essere assegnate, senza alcun onere, una serie
di frequenze ad alcuni operatori nazionali sulla base del beauty-contest di cui
alla delibera n. 497/10/CONS della Agcom. Il comma 11 dell’art.1 della citata
legge 13 novembre 2010, n.220 prevede l’introduzione attraverso un regolamento
ministeriale di nuovi ulteriori obblighi per gli operatori di reti ai fini, tra
l’altro, “della valorizzazione e promozione delle culture regionali o locali”.
Tale norma, che comporta un rilevante appesantimento degli obblighi e degli
adempimenti a carico del comparto televisivo locale, apre anche la strada
all’introduzione del divieto per gli operatori di rete in ambito locale di
veicolare contenuti nazionali, con evidenti conseguenze sul pluralismo e sulla
concorrenza nel settore. Un divieto in tal senso, costituirebbe infatti una
insostenibile limitazione dell’attività dell’operatore di rete in ambito
locale, in pieno contrasto con i principi generali della tv digitale che
distinguono la figura del fornitore di servizi di media (responsabile
editoriale del palinsesto) da quella di operatore di rete (responsabile degli
impianti di telecomunicazione attraverso i quali vengono diffusi i palinsesti).
13
febbraio 2011 Futuro e Libertà per l'Italia (o semplicemente Futuro e
Libertà) da gruppo parlamentare si trasforma in un partito politico di
centro-destra. Il partito fa riferimento al Presidente della Camera, ed ex
leader di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini e fa parte dell’Alleanza di
Centro con Casini e Rutelli, all’opposizione dopo la fuoriuscita dal governo
Berlusconi dei suoi ministri e sottosegretari il 15 novembre 2010
24
febbraio 2011 Dahlia TV riconsegna alla Leghe di Serie A e di Serie B
i suoi diritti e il giorno dopo.
25 febbraio 2011 Il gruppo a capo di Dahlia TV
alle ore 19:00 annuncia la definitiva chiusura della sua la piattaforma
televisiva a pagamento per la televisione digitale terrestre. La
piattaforma destinata al mercato italiano era stata avviata il 7 marzo 2009
rilevando la precedente piattaforma La7 Carta più . Alla fine del mese di
ottobre 2010, Dahlia contava circa 850 mila abbonati.
febbraio
2011: completeranno lo switch-off anche le regioni Nord Pas de Calais, Haute
Normandie e Picardie (circa 7,7 milioni di individui in totale).
1º
marzo 2011 L 'offerta Sky Cinema si
riorganizza per temi con due nuovi canali Passion e Comedy trasmessi
anche in HD, in realtà questi due canali prendono il posto di Sky Cinema Mania e
di Sky Cinema Italia.
22
marzo 1911 Liberty Global acquista il terzo operatore via cavo tedesco Kabel BW
dal fondo di investimenti svedese EQT
per 3,16 miliardi di euro
23 marzo
2011 Giancarlo Galan subentra
come Ministro per i Beni e le Attività
Culturali in sostituzione del dimissionario Sandro Bondi. Francesco Saverio
Romano, di Iniziativa
Responsabile, diventa il nuovo Ministro delle
Politiche Agricole, Alimentari e Forestali in sostituzione di Galan.
28
marzo 2011 L’Unione Europea chiede all’Italia chiarimenti sul recepimento delle
nuove norme contenute nella Direttiva sui servizi di media audiovisivi (SMA). La Ue intende accertare se e in
che modo siano stati recepiti i diversi elementi della Direttiva, come le disposizioni
relative al paese di origine, l’introduzione di prodotti sul mercato,
l’incitazione all’odio e la tutela dei minori. Le risposte dovranno giungere a
Bruxelles entro la prima settimana di giugno.
31
marzo 2011 In
sostituzione del dimissionario Mario Orfeo, il CdA Rai nomina Mario de Scalzi direttore
ad interim del TG2. Sfumano le nomine esterne proposte dal Direttore Generale
Mauro Masi
31
marzo 2011 Il decreto-legge 31 marzo 2011 n. 34 “Disposizioni urgenti in favore
della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della
televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico ecc.”,
convertito con modificazioni dalla legge 26 maggio 2011, n. 75 (in G.U.
27/5/2011, n. 122).definisce le Modalità e condizioni della cessione della
capacità trasmissiva delle reti televisive locali L’art. 4 del decreto legge Misure
di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, L’art. 4 prevede che “Entro
il 30 giugno 2012 il Ministero dello sviluppo economico provvede
all’assegnazione dei diritti di uso relativi alle frequenze radiotelevisive nel
rispetto dei criteri e delle modalità disciplinati dai commi da 8 a 12 dell’art 1 della legge
13 dicembre 2010, n. 220, nonché, per quanto concerne le frequenze
radiotelevisive in ambito locale, predisponendo, per ciascuna area tecnica o
Regione, una graduatoria dei soggetti legittimamente abilitati alla
trasmissione radiotelevisiva in ambito locale che ne facciano richiesta sulla
base dei seguenti criteri: a) entità del patrimonio al netto delle perdite; b)
numero dei lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
c) ampiezza della copertura della popolazione; d) priorità cronologica di
svolgimento dell’attività nell’area, anche con riferimento all’area di
copertura. Nelle aree in cui, alla data del 1° gennaio 2011, non ha avuto luogo
il passaggio alla trasmissione in tecnica digitale, il Ministero dello sviluppo
economico non procede all’assegnazione a operatori di rete radiotelevisivi in
ambito locale dei diritti d’uso relativi alle frequenze di cui al primo periodo
del comma 8 dell’art. 1 della legge 13 dicembre 2010, n. 220. Nelle aree in cui
alla medesima data del 1° gennaio 2011 ha avuto luogo il passaggio alla
trasmissione in tecnica digitale, il Ministero dello sviluppo economico rende
disponibili le frequenze di cui al citato primo periodo del comma 8, assegnando
ai soggetti titolari di diritto d’uso relativi alle frequenze nella banda
790-862 Mhz, risultanti in posizione utile in base alle rispettive graduatorie,
i diritti d’uso riferiti alle frequenze nelle bande 174-230 Mhz e 470-790 Mhz.
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dispone le modalità e le
condizioni economiche secondo cui i soggetti assegnatari dei diritti d’uso
hanno l’obbligo di cedere una quota della capacità trasmissiva ad essi assegnata,
comunque non inferiore a due programmi, a favore dei soggetti legittimamente
operanti in ambito locale alla data del 1° gennaio 2011 non destinatari di
diritti d’uso sulla base delle citate graduatorie”. L’Art. 4 stabilisce che i
soggetti assegnatari dei diritti d’uso delle frequenze radiotelevisive in
ambito locale, sulla base delle graduatorie all’uopo predisposte dal Ministero dello
sviluppo economico nelle Regioni o aree tecniche ove ha luogo lo switch-off, sono
tenuti a cedere una quota della capacità trasmissiva a essi assegnata (c.d.
must carry), comunque non inferiore a due programmi, a favore dei soggetti
legittimamente operanti in ambito locale non destinatari dei diritti d’uso
sulla base delle citate graduatorie, secondo le modalità e alle condizioni
economiche stabilite dall’Autorità. In ottemperanza a tale previsione
normativa, il citato nuovo Regolamento, all’art. 27, ha definito le modalità
e le condizioni economiche della cessione della capacità trasmissiva in
questione, di seguito sintetizzate:
1. la capacità trasmissiva oggetto di cessione non deve
essere inferiore a quella necessaria per veicolare due programmi e, in ogni
caso, non inferiore a 6 M/bits;
2. entro quindici giorni dalla pubblicazione, per ciascuna
Regione, delle citate graduatorie, i soggetti assegnatari dei diritti d’uso
delle frequenze sono tenuti a comunicare all’Autorità il listino della cessione
della capacità trasmissiva, le cui tariffe non possono essere inferiori a euro
0,010 e superiori a 0,016 per 1 M/bits per abitante, prevedendo comunque condizioni
di favore per i fornitori di servizi di media audiovisivi a carattere
comunitario. Tali listini sono pubblicati dall’Autorità sul proprio sito web.
Il
Regolamento stabilisce altresì che, entro quindici giorni dalla pubblicazione
dei predetti listini, i soggetti legittimamente operanti in ambito locale alla
data del 1° gennaio 2011, non assegnatari dei diritti d’uso delle frequenze,
comunicano la propria manifestazione di interesse all’Autorità indicando
l’operatore di rete, la capacità trasmissiva richiesta e l’area territoriale di
interesse. L’Autorità provvede infine all’associazione della capacità
trasmissiva degli operatori di rete ai fornitori di servizi di media
audiovisivi che ne fanno richiesta entro i successivi quindici giorni e,
comunque, prima dello switch-off dell’area tecnica o Regione interessata. In
caso di richieste non compatibili tra loro l’Autorità, sentiti gli interessati,
procede al soddisfacimento delle richieste tenendo altresì conto, al fine di
soddisfare il maggior numero di richieste, della quantità di capacità
trasmissiva richiesta da ciascuno e delle aree territoriali di maggior
interesse del richiedente stesso.
Lo
stesso decreto dispone che l’assegnazione delle risorse alle emittenti locali
sia effettuata sulla base di una graduatoria, rendendo di fatto superata la
procedura di convocazione dei tavoli tecnici dei soggetti interessati, attuata
precedentemente, per l’acquisizione dei contributi partecipativi che costituivano
presupposto per la valutazione dei fabbisogni in ciascuna area e per la
pianificazione di risorse adeguate a soddisfare tali necessità, sempre nel
rispetto dei vincoli e dei criteri stabiliti dalla normativa.
1º aprile 2011: il canale
Hallmark Channel viene rinominato DIVA Universal, si
celebrano femminilità e eleganza.
6
aprile 2011 AGCOM con la Delibera n. 187/11/CONS
approva e condizioni economiche e contrattuali relative alla cessione del 40%
della capacità trasmissiva a fornitori di contenuti indipendenti
6
aprile 2011 AGCOM approva la
Delibera n. 188/11/CONS Approvazione del regolamento
riguardante la promozione della produzione e della distribuzione di opere
europee da parte dei servizi di media audiovisivi a richiesta ai sensi dell’articolo
44, comma 7, del Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici .
Quote relative ai servizi di Video on Demand su richiesta
27
aprile 2011 Con decreto del Ministro dello sviluppo viene approvato il
Contratto di servizio relativo al triennio 2010-2012, in vigore dal 28
giugno 2011 al 31 dicembre 2012. i generi predeterminati di servizio pubblico
dell’offerta televisiva presentano una nuova articolazione (art. 9, comma 2).
In luogo dei nove generi previsti dal Contratto 2007-2009, il Contratto in
vigore ne contempla sei che risultano così definiti: 1) Informazione e
approfondimento generale, 2) Programmi e rubriche di servizio, 3) Programmi e
rubriche di promozione culturale, 4) Informazione e programmi sportivi, 5) Programmi
per minori, 6) Produzioni audiovisive italiane ed europee; - il progredire del
processo di transizione al digitale nelle diverse aree tecniche del Paese,
ormai giunto a compimento, ha ampliato l’offerta televisiva dell’operatore
pubblico. Oltre alle tre reti generaliste terrestri, tradizionalmente di
servizio pubblico, la tecnologia digitale rende oggi fruibili tutte le reti Rai
semigeneraliste e tematiche, distribuite sulle diverse piattaforme. In
considerazione dell’ampliamento dell’offerta, il Contratto di servizio 2010-2012 ha impegnato
l’operatore pubblico a riservare ai 6 generi predeterminati, sopra elencati,
una quota predominante della programmazione annuale di servizio pubblico non
solo sulle tre reti generaliste, ma anche sulle reti semigeneraliste e
tematiche (art. 9, comma 1). Inoltre è stata incrementata la quota di
programmazione di cui sopra delle reti generaliste Raiuno, Raidue e Raitre (dal
65% del totale al 70% del totale); anche nel caso dell’offerta radiofonica i
generi predeterminati di servizio pubblico sono stati oggetto di una
ridefinizione parziale; infine si intraprende un percorso di trasparenza sulla
gestione economico-finanziaria del servizio pubblico; una delle disposizioni
introdotte in tal senso riguarda, ad esempio, l’obbligo di pubblicare il
documento sui conti annuali separati, certificati dalla società di revisione,
sul sito web dell’operatore pubblico (art. 27, comma 6, del Contratto). I
canali specializzati delle reti semigeneraliuste e tematiche interessano a)
Informazione e approfondimento generale Rai News 24; b) Programmi e rubriche di
promozione culturale: Rai 5 e Rai Storia (cui si aggiungerà anche da metà
dicembre Rai Scuola tornato sul digitale terfrestre) c) Informazione e
programmi sportivi: Rai Sport 1 e Rai Sport 2; d) Programmi per minori Rai YoYo
e Rai Gulp e) Produzioni audiovisive italiane ed europee Rai Premium e gran
parte della programmazione di Rai Movie nonché Rai 4 (mentre programmi e
rubriche di servizio sono praticamente assenti da questi nuovi canali).
Le
disposizioni sull’offerta radiofonica dettate dal Contratto in vigore ricalcano
quelle del Contratto precedente: l’art. 10 stabilisce che la Rai è tenuta a destinare non
meno del 70% dell’offerta annuale dei canali nazionali Radio Uno e Radio Due e
non meno del 90% dell’offerta annuale di Radio Tre ai sette generi
predeterminati (“Notiziari”, “Informazione”, “Cultura”, “Società”, “Musica”,
“Servizio”, “Pubblica utilità”). Nel 2011, l’offerta di Radio1 e Radio2 è stata
costituita per l’86,77% dai generi predefiniti dal Contratto (97,54% Radio1 e
75,99% Radio2), mentre nel caso di Radio3 il volume di tali generi ha raggiunto
il 97,20% della programmazione totale. I tre canali radiofonici nazionali hanno
complessivamente destinato ai generi predefiniti dal contratto una quota di
programmazione pari al 90,33% del totale, superando ampiamente i parametri
fissati dal citato art. 10. L’informazione ha rappresentato il genere
privilegiato da Radio1 (32,42%), mentre l’offerta di Radio2 e in particolare di
Radio3 risulta connotata dai programmi musicali (38,99% Radio2; 52,37% Radio3).
28
aprile 2011 Mauro Masi lascia l’incarico di Direttore Generale della Rai diventando
amministratore delegato della CONSA.
1
maggio 2011 Osama Bin Laden viene ucciso da un’azione degli Stati Uniti in
Afghanistan
3
maggio 2011 Il Consiglio d’Amministrazione della Rai designa all’unanimità
Lorenza Lei direttore generale. L'assemblea totalitaria dei soci (Tesoro e
Siae) approva la designazione.
10
maggio 2011 Microsoft annuncia l’acquisto di Skype per 8,5 miliardi di dollari.
Skype è stata fondata nel 2003 da Niklas Zennstrom e Janus Friis, che nel 2005 l 'hanno ceduta a eBay
per 2,6 miliardi di dollari. La nota casa d'aste online aveva aspettative molto
ambiziose. La società, però, ha dovuto fare i conti con una realtà molto meno
lusinghiera e ha deciso nel 2007 di svalutare di circa il 50% il suo
investimento nella compagnia VoIP, che a fronte di un numero record di utenti
non è mai riuscita a produrre i frutti sperati. Nel 2009, quindi, eBay ha
ceduto il 56% di Skype al gruppo di investitori formato da Silver Lake
Partners, dalla venture capital Andreessen Horowitz - creata dal cofondatore di
Netscape Marc Andreessen e da Ben Horowitz – e dal Canada Pension Plan
Investment Board. eBay ha mantenuto una quota del 30% e a Zennstrom e Friis è
andato - dopo un lungo contenzioso - il 14%. Lo scorso anno, Skype ha
registrato un fatturato di 860 milioni di dollari e utili operativi di 264
milioni, ma è ancora in perdita per circa 7 milioni di dollari, anche se in
miglioramento rispetto al rosso da 100 milioni di dollari dell'anno scorso. La
società diventerà una nuova business division di Microsoft
15-
29 maggio 2011. Alle elezioni municipali di Milano per la prima volta Silvio
Berlusconi subisce un secco dimezzamento delle preferenze. Il Telegiornale de
“La sette” si segnala per la tempestiva copertura delle due tornate elettorali
20 maggio 2011 Sky Italia
annuncia la fine del rapporto con Current TV, penalizzata
dai bassi ascolti. La notizia provoca insofferenza in una certa parte
dell'opinione pubblica al punto tale che l'entourage di Sky Italia è costretto
a rilasciare posizioni ufficiali sulla questione mai chiarita.
12-13
giugno 2011 Seconda sconfitta di
Berlusconi con la netta vittoria dei si su tutti i quesiti referendari che dopo
lunghi anni tornano ad essere validi con
una partecipazione del 57% degli aventi diritto nonostante gli appelli
all’astensione da parte di larga parte della maggioranza governativa.
23
giugno 2011 AGCCOM approva la
Delibera n.. 353/11/CONS contenente un “nuovo regolamento
relativo alla radiodiffusione televisiva terrestre in tecnica digitale
27
giugno 2011 viene pubblicato in Gazzetta ufficiale il bando d'asta per
l'assegnazione delle licenze LTE agli operatori mobili interessati. In telecomunicazioni la Long Term Evolution,
è la più recente evoluzione degli standard di telefonia
mobile cellulare GSM/UMTS, CDMA2000 e TD-SCDMA. LTE nasce come
nuova generazione per i sistemi di accesso mobile a banda larga (Broadband Wireless Access) e, dal punto di
vista teorico fa parte del segmento pre-4G, collocandosi in una posizione
intermedia fra le tecnologie 3G come
l'UMTS e
quelle di quarta generazione pura (4G)
ancora in fase di sviluppo. Cioonostante, per porre fine alla confusione tra
l'utilizzo in marketing del termine 4G e la vera classificazione come
4G, l'UIT ha deciso di applicare il termine 4G anche all'LTE. Le frequenze
oggetto d'asta sono:
a)
banda 800 MHz (dividendo digitale e ex-frequenze televisive), fino a 6
lotti di frequenze FDD, ciascuno di ampiezza pari a 5 MHz in spettro
accoppiato, assegnabili su base nazionale, nominati da 1 a 6;
b)banda
1800 MHz, fino a 3 lotti di frequenze FDD, ciascuno di ampiezza pari a
5 MHz in spettro accoppiato, assegnabili su base nazionale, nominati da 1 a 3;
c)banda
2000 MHz, 1 lotto di frequenze TDD di ampiezza pari a 15 MHz,
assegnabile su base nazionale, nominato lotto A;
d)
banda 2600 MHz, fino a 12 lotti di frequenze FDD, ciascuno di ampiezza
pari a 5 MHz, in spettro accoppiato, assegnabili su base nazionale,
nominati da 3 a
14, e 2 lotti di frequenze TDD, ciascuno di ampiezza pari a 15 MHz,
assegnabili su base nazionale, nominati lotto B e C, con esclusione delle
frequenze 2500-2510 MHz e 2620-2630 MHz nei lotti FDD e delle
frequenze 2600-2620 MHz nei lotti TDD
29
Giugno 2011 News Corporation vende il
social network My Space per circa 35 milioni di dollari alla Specific Media,
specializzata in pubblicità online
1º
luglio 2011 Chiude il canale FX di Fox Italia e i suoi
programmi d'intrattenimento vengono recuperati e ridistribuiti su Fox e Fox Crime.
2
luglio 2011 Sky Italia chiude Mediaset Plus,
l'unica emittente Mediaset ospitata sulla sua piattaforma, per inadempienze
contrattuali. Lo spegnimento dell'emittente è avvenuto improvvisamente, senza
alcuna comunicazione né da parte di Sky Italia né del gruppo Mediaset.
La decisione dell'improvvisa cessazione dell'emissione della rete è stata presa
unilateralmente da SKY Italia in base a gravi inadempimenti contrattuali da
parte di Mediaset,
per non aver inserito nel palinsesto dell'emittente alcuni dei programmi di
maggior richiamo delle reti analogiche Mediaset come Striscia la notizia, La corrida o Paperissima. Gran
parte del palinsesto dell'emittente è comunque trasmesso dai canali
digitali La5 e Mediaset
Extra. Il gruppo Mediaset ha accusato Sky di averla oscurata dal
satellite e, attraverso un comunicato stampa, ha fatto sapere di aver
intrapreso un'azione legale contro quest'ultima per la sospensione improvvisa
del canale
6
luglio 2011 Con delibera n. 398/11/CONS del 6 luglio 2011, l’Autorità ha
indetto una consultazione pubblica su uno schema di regolamento in materia di
tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica, in esito
alla precedente fase di consultazione pubblica sui lineamenti di provvedimento
in tale materia, indetta con delibera n. 668/10/CONS del 17 dicembre 2010. La
consultazione pubblica si è svolta, come da prassi dell’Autorità, con una fase
scritta, terminata il 15 settembre 2011 e una fase orale, terminata il 25
ottobre 2011, durante la quale hanno avuto luogo le audizioni con i 36 soggetti
che ne avevano fatto richiesta. L’iniziativa regolamentare sottoposta a
consultazione pubblica ha inteso proporre un modello di tutela del diritto
d’autore sulle reti di comunicazione elettronica in grado di coniugare i
molteplici interessi in gioco, entrambi riconosciuti come principi fondamentali
del sistema: la libertà di ricevere e comunicare informazioni o idee senza
limiti di frontiere, che è alla base delle esigenze socio-culturali di conoscenza
sollevate dai cittadini in rete, e la tutela dei diritti d’autore che
costituiscono il fondamento del diritto dei produttori di contenuti a che non
vengano depauperati da un utilizzo illegale degli stessi. Nell’ottica di
pervenire a un equilibrato bilanciamento degli interessi, lo schema riflette un
modello che si pone su una linea di avanguardia nel panorama europeo, perché
strutturato secondo un mosaico di linee di intervento che toccano tutte le
corde del sistema, secondo un’articolazione di misure sia di promotion che di
enforcement, dove i singoli aspetti della filiera sono stati tutti ritenuti
egualmente degni di attenzione
6
luglio 2011 In
considerazione della perdurante indisponibilità di un’indagine ufficiale degli ascolti
radiofonici in Italia, in data, l’AGCOM ha adottato la delibera n. 182/11/CSP
recante “Linee guida sull’organizzazione dell’attività di rilevazione degli indici
di ascolto radiofonici”. Con tale provvedimento s’invitavano i soggetti del
comparto radiofonico alla riorganizzazione del sistema di rilevazione degli
indici di ascolto, attraverso proposte sia sulla governance del nuovo soggetto
rilevatore, sia sui criteri metodologici della ricerca da impiegare.
Dall’analisi delle posizioni pervenute e dal ciclo di audizioni tenuto a tale
scopo dall’Autorità, sono emersi punti di convergenza. In particolare, si è
condivisa l’esigenza che la nuova entità da costituire consenta un effettivo bilanciamento
delle partecipazioni societarie e che sia rappresentativa di tutte le componenti
del settore radiofonico, ivi comprese quelle del mercato pubblicitario. Un ulteriore
punto di convergenza è stata l’esigenza di operare un’effettiva separazione dell’organo
di gestione amministrativa da quello di gestione tecnica della ricerca e di individuare
organismi terzi, super partes, per garantire la trasparenza e correttezza del
sistema d’indagine. Per quanto concerne la metodologia, si è convenuto sulla
possibilità di introdurre una ricerca di base di cui il settore radiofonico
finora è stato sprovvisto e che, invece, caratterizza ormai da lungo tempo
l’indagine Auditel. Tale ricerca permetterebbe, infatti, di investigare in
maniera approfondita l’universo radiofonico in termini di nuove modalità di
ascolto, facendo emergere l’effettiva penetrazione del mezzo anche in rapporto alle
diverse piattaforme di distribuzione e ai differenti device utilizzati
7
luglio 2011 Entra in vigore il nuovo regolamento relativo alla radiodiffusione
televisiva terrestre in tecnica digitale. Nel complesso, con la delibera n.
78/98 relativa al rilascio delle concessioni per la radiodiffusione televisiva
su frequenze terrestri e con la successiva delibera n. 353/11/CONS recante il
nuovo regolamento relativo alla radiodiffusione televisiva terrestre in tecnica
digitale entrato in vigore il 7 luglio 2011 in riforma della pre-vigente delibera n.
435/01/CONS, si è inteso attuare un articolato normativo utile a favorire un piano
di riassetto del sistema radiotelevisivo italiano. In particolare, nella
disciplina regolamentare preordinata alle procedure di trasferimento di
proprietà, sono stati introdotti, tra l’altro, criteri oggettivi di valutazione
delle società cessionarie, ancorati Relazione annuale sull’attività svolta e
sui programmi di lavoro a parametri espliciti per la qualificazione delle
stesse, quali la capacità economica ed occupazionale posseduta, e destinati,
quindi, a caratterizzare la fisionomia delle società radiotelevisive operanti
sia in ambito nazionale, sia in ambito locale. Ai sensi della disciplina del
Testo unico, il rilascio dei titoli abilitativi attinenti alla nuova realtà
digitale compete al Ministero, il quale, sulla base della delibera n. 353/11/CONS,
rilascia l’autorizzazione per la fornitura di servizi di media audiovisivi lineari
destinati alla diffusione in tecnica digitale su frequenze televisive
terrestri, in ambito nazionale o locale (inteso quest’ultimo come ambito
regionale o provinciale, e fino all’entrata in vigore della legislazione
concorrente in materia di emittenza radiotelevisiva di competenza delle
regioni, ai sensi dell’articolo 12, comma 1, del Testo unico). Con specifico
riguardo alla richiesta di subentro nei titoli concessori e/o autorizza tori –
in attuazione sia dell’art. 11, comma 2, della delibera n. 78/98, sia dell’art.
6, comma 1, della delibera n. 353/11/CONS – la procedura di valutazione
preordinata all’autorizzazione al trasferimento di proprietà dell’azienda o del
titolo autorizzatorio contempla la previsione di un procedimento complesso,
nell’ambito del quale è previsto che il Ministero dello sviluppo economico
consenta il subentro della società acquirente/subentrante nella titolarità
dell’azienda o dell’autorizzazione generale ceduta, “sentita” l’Autorità, ossia
previo l’assenso corrisposto dall’Autorità in esito alla propria valutazione in
ordine sia al possesso soggettivo e oggettivo dei requisiti previsti da parte
del soggetto interessato, sia al rispetto dei limiti anticoncentrativi
disciplinati dall’art. 22 della delibera n. 353/11/CONS, sulla base di quanto
previsto dall’art. 43 del Testo unico.
8
luglio 2011 IL Ministero dello sviluppo economico pubblica il bando e
disciplinare di gare dopo che l’AGCOM, terminata la verifica della sussistenza
dei requisiti dei fornitori di contenuti indipendenti che hanno richiesto l’allocazione
del 40% della capacità trasmissiva e, valutata la rispondenza dei progetti
editoriali alla normativa vigente in materia radiotelevisiva, ne ha comunicato l’ammissibilità al Governo in vista
dell’espletamento della procedura di
selezione indetta dal MISE
15 luglio 2011 La legge n. 111 “Conversione in
legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 recante
disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”, ha riservato la
porzione di banda a 800 MHz (790-862 MHz) per l’utilizzo dei servizi di
comunicazione elettronica mobili in larga banda, sottraendo tale gamma di
frequenze dalla disponibilità di banda per la pianificazione del sistema
televisivo digitale, disponendo, nel contempo, che la stessa, venga liberata
per i nuovi utilizzi entro e non oltre il 31 dicembre 2012.
15
Luglio 2011 Rupert Murdoch è travolto dallo scandalo delle intercettazioni e
costretto a chiudere The News of the World. Tom Mockridge diventa CEO
di News International in sostituzione della dimissionaria Rebekah
Brooks.
20
luglio 2011 Pasquale D’Alessandro diventa Direttore di Rai Due in sostituzione
di Massimo Liofredi nominato direttore di Rai Ragazzi. Carlo Freccero rimane
direttore di Rai 4, Massimo Ferrario diventa direttore di Rai 5 e Silvia Calandrelli
direttore di Rai Educazione
22
luglio 2011 AGCOM approiva la
Delibera n.
423/11/cons piano di assegnazione delle frequenze per il servizio
televisivo digitale terrestre delle regioni Liguria, Toscana, Umbria e Marche
nonché della provincia di Viterbo (aree tecniche nn. 8, 9 e 10)
28
luglio 2011 La Corte
di Giustizia Ue “conferma che i contributi italiani per l’acquisto dei decoder
digitali terrestri nel 2004 e 2005 costituiscono aiuti di Stato e le emittenti
radiotelevisive che ne hanno beneficiato indirettamente sono tenute a
rimborsarli”. E’ stata così confermata la sentenza del tribunale di primo grado
contro la quale Mediaset aveva presentato ricorso.
3
agosto 2011 L’AGCOM notifica lo schema di regolamento in materia di tutela del
diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica,ai competenti uffici
della Commissione europea conformemente a quanto previsto dalla direttiva
98/34/CE (cd. direttiva trasparenza). In base a tale direttiva, infatti, gli
Stati membri sono tenuti a notificare i progetti delle regolamentazioni
tecniche relative ai prodotti e ai servizi della società dell’informazione, ivi
incluse le procedure amministrative, alla Commissione e agli altri Stati membri
prima che queste siano formalmente introdotte nelle legislazioni nazionali. Gli
altri Stati membri e la
Commissione possono presentare osservazioni in merito alla
compatibilità con il diritto comunitario entro un periodo di 3 mesi dalla
notifica. Nelle more che questi si esprimano, lo Stato che ha notificato lo
schema di provvedimento deve astenersi dall’adottarlo in modo definitivo (cd.
periodo di standstill) e al momento della redazione del provvedimento
definitivo deve tenere conto delle osservazioni pervenute
5
agosto 2011 Paolo Ruffini annuncia le sue dimissioni dalla Direzione di Rai
Tre. Diverranno effettive dal 7
settembre 2011
In agosto 2011 scoppia lat tempesta
finanziaria sui mercati mondiali con azioni speculative sui titoli di stato
italiani impongono misure nette su cui
sembra sfaldarsi la maggioranza di centro-destra. Il panorama politico italiano
si fa sempre più incerto. Fra le misure, la privatizzazione dei servizi
pubblici e l’annuncio della soppressione di alcune province.
Agosto
2011 I clienti di Sky raggiungono la quota di 4 milioni 970 mila (57 mila
attivazioni in più rispetto al periodo precedente raggiungendo le 230 mila
attivazioni nell'intero arco fiscale). Utile a 145 milioni di dollari. Chiude,
Sky Play e parte la
versione HD di Sky Sport24.
17
agosto 2011 Google, già presente con il sistema operativo Android, acquista per
12,3 miliardi di dollari il gigante della telefonia mobile Motorola Mobility,
titolare della tavoletta Motorola Xoom e già partner di Android. In questo modo
è in grado di sfidare gli I Phone e I Pad di Apple e il binomio Microsoft -
Nokia
30 agosto
-30 settembre 2011 Inizia l'asta per l'assegnazione delle frequenze. Come
previsto gli operatori che vi hanno partecipato sono 4: Telecom Italia,
Vodafone Italia, Wind Telecomunicazioni e 3 Italia. L'asta si conclude con successo,
con le seguenti assegnazioni:
1. banda 800 MHz: si aggiudicano 2 blocchi a
testa Vodafone Italia, Telecom
Italia e Wind Telecomunicazioni;
2. banda 1800 MHz: si aggiudicano 1 blocco a testa
Vodafone Italia, Telecom Italia, 3 Italia;
3. banda 2000 MHz: nessuna offerta da parte dei
gestori partecipanti;
4. banda 2600 MHz: si aggiudicano 4 blocchi 3 Italia
e Wind Telecomunicazioni; 3 blocchi a Telecom Italia e Vodafone Italia.
La
tecnologia sarà sviluppata da diversi operatori che hanno partecipato all'asta,
i quali hanno già effettuato diversi test:
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